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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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mancinigiovanni"Un terette d'a memorie 2": Giovanni Mancini torna in scena da mattatore il 14 febbraio con il suo One man show; il 15 e 16/2 ultime repliche per "Che s'adda fa' pe cambà".

Venerdì 14 febbraio Giovanni Mancini tornerà sul palcoscenico del Teatro Regio di Capitanata (a Foggia, in via Guglielmi 8A, c/o Chiesa Madonna del Rosario) con uno dei suoi pezzi forti, un one man show in cui l'attore della Compagnia Enarché porterà sul palco l'album dei ricordi personali e le storie di famiglia, esperienze vissute in prima persona, curiosità e stranezze che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni, il tutto condito di quella foggianità di cui Mancini è da sempre portabandiera.
U' terette d'à memorie 2 è uno spettacolo già portato in scena da Mancini, una messinscena che tanti spettatori del Teatro Regio conoscono, ma - è lo stesso Mancini a ribadirlo - è uno spettacolo che si rinnova sempre, costruito su una trama al limite dell'essenziale. A fornire ispirazione a battute e racconti, dice Mancini, saranno la verve del momento, l'espressione degli spettatori e i tanti amici del protagonista che mettono in moto la macchina dei ricordi e delle battute. Tanti gli episodi che Mancini porterà sul palco: le storie (talora venate da un pizzico di nostalgia) della giovinezza e dell'infanzia, le storie di famiglia, la lunga esperienza di lavoroa Cisternino, nella valle d'Itria, dove Mancini si fece conoscere - è ovvio - per la sua verve e lo spirito d'iniziativa, arrivando a essere una delle anime delle prime radio libere (era il 1975) prima e delle tv private d'Italia poi.
A introdurre in musica lo spettacolo di Mancini saranno le musiche di due amici (nonché essi stessi attori e musicisti in forza al teatro Regio): Giustina Ruggiero e Michele Dell'Anno.

Sabato 15 e domenica 16 febbraio al Teatro Regio di Capitanata andranno in scena le ultime repliche dello spettacolo "Che s'adda fa' pe cambà", per la regia di Maria Staffieri. Grande il successo di pubblico dei due atti unici in dialetto che la regista foggiana ha portato in scena sulle tavole del T. Regio. Due le storie: la prima ha per protagonista Michele Norillo, prestigiatore che è solito esibirsi con la moglie in teatri di quart'ordine. L'improvvisa sparizione del suo compare (finto spettatore) con il quale esegue i suoi numeri lo costringe ad affidarsi a un altro soggetto, che non essendo avvezzo allo spettacolo - ne causa la disfatta, con il rischio di mettere a repentaglio la vita della malcapitata moglie (Maria Elena Salvatori), che resta prigioniera in una cassa.
Nel secondo atto unico al centro di una vicenda ci sono due coppie (coabitanti) in ristrettezze economiche. L'espediente trovato per racimolare soldi è che la giovane moglie (Manila De Mari) faccia mostra di concedersi agli uomini in cambio di denaro; salvo poi - al momento decisivo - dire ai malcapitati clienti (dopo aver incassato quanto pattuito) che dovranno giacere nel letto accanto al marito (finto) morto, ovvero Antonio Cappiello. Le cose vanno bene per le due coppie (l'altra è formata da Giovanni Mancini e Amalia Ponziano) fino a che uno dei clienti (Amedeo De Paolis) non decide di reclamare quanto stabilito, senza curarsi del povero marito defunto...

XIII Stagione Teatrale Associazione Enarché - Teatro Regio di Capitanata
"Un terette d'a memorie 2"
One man show di e con Giovanni Mancini
Foggia, Teatro Regio di Capitanata (via Guglielmi, 8)
Venerdì 14 febbraio 2014
Orari: porta h 20.30, sipario h 21.00.

Che s'adda fa' pé cambà
due atti unici in dialetto
regia di Maria Staffieri
Con: Giovanni Mancini, Amalia Ponziano, Manila De Mari, Antonio Cappiello, Mimmo Mazza, Amedeo De Paolis, Michele Norillo, Maria Elena Salvatori.
Foggia, Teatro Regio di Capitanata (c/o Chiesa Madonna del Rosario - via Guglielmi, 8)
Sabato 15 e domenica 16 febbraio 2014;
Orari: porta h 20.30, sipario h 21.00.

Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: 347/8381608
Con cortese preghiera di pubblicazione e/o diffusione
Maria Cristina Sicilia - Telefono cellulare: 347/3010102
Addetta stampa Teatro Regio di Capitanata - Compagnia teatrale Enarché di Foggia
Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: 347/8381608

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DOMENICA 9 FEBBRAIO ORE 18
Cerchio di Gesso
LA LEGGENDA DI PETER PAN
drammaturgia e regia
Simona Gonella
con Giancarlo Attolico, Mariantonietta Mennuni, Ruggiero Valentini
scene e costumi Ruggiero Valentini
luci Antonio Lepore
Teatro del Fuoco
età consigliata dai 5 anni


Domenica 9 febbraio ore 18 c/o il Teatro del Fuoco, il ritorno dello storico spettacolo del Cerchio di Gesso LA LEGGENDA DI PETER PAN, vincitore del premio speciale Uccellino azzurro conferito durante il festival Ti fiabo, ti racconto di Molfetta nel 2005. Lo spettacolo che in oltre 10 anni di tournèe ha girato in lungo e in largo per l’Italia, tornèra a Foggia per raccontare le gesta dell’eroe senza tempo Peter Pan. La sua storia la conosciamo un po’ tutti ed è una di quelle che non ci stanchiamo mai di sentire.
Le sue avventure ci appartengono, perché a tutti i bambini di tutto il mondo è capitato di volare sui tetti di una città o di vivere su un’isola che non c’è, fatta dei loro giochi ad animata di pirati, fate, sirene e quant’altro l’immaginazione riesca ad inventare. Ora tocca al Teatro raccontarla ancora una volta.
In scena tre attori, che come gli antichi cantastorie viaggiano con il loro vecchio “carretto” (un apecar di lontana memoria) e si portano appresso tutto il necessario per costruire i diversi ambienti della storia e si trasformano in Wendy, Uncino e Spugna e Peter, ovviamente.
Arrivano in Teatro proprio quel giorno e proprio a quell’ora di fronte ad una platea di bambini perché con loro e per loro voglio fare rivivere le avventure del piccolo bambino che non voleva crescere.
Perché al di là di tutte le analisi sul personaggio – usato spesso come metafora per gli adulti che non vogliono crescere – Peter Pan è e resta soprattutto un bambino. Ed è ai bambini come lui che gli attori vogliono parlare, per loro vogliono “cantare” le sue gesta eroiche, per loro che adulti ancora non sono e per i quali Peter può diventare un compagno di giochi, un amico con cui condividere le ansie e le gioie di un presente fatto di immaginazione e stupore e di un futuro ancora tutto da costruire.
Alla fine saranno pronti a ripartire per un altro Teatro, un altro incontro con altri bambini, lasciando nell’aria la presenza magica della leggenda di Peter Pan.
BIGLIETTERIA APERTA Biglietteria c/o Oda Teatro tutti i giorni dal lunedì al venerdì 10-12 e dalle 16.30 alle 18.30 il giorno stesso di spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 16 in poi c/o il Teatro del Fuoco oppure tutti i giorni su www.bookingshow.it e nei punti vendita bookingshow.

COMUNICATO STAMPA

Per il Cerchio di Gesso- Oda Teatro
Giovanna Maffei

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martelliinvito

Uno degli uomini politici più importanti della recente storia italiana
Claudio Martelli, “Ricordati di vivere”
Il racconto di un protagonista
Giovedì 30 gennaio, ore 17.30. Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, Foggia L'ex Ministro della Giustizia presenta il suo libro. Interviene, Michele Emiliano


“Tutti sanno, nessuno ricorda. Io so poche cose, ma le ricordo benissimo”. Tra autobiografia e riflessione, il libro di una delle personalità più interessanti della politica italiana, ex delfino di Craxi poi Ministro della Giustizia e Vicepresidente del Consiglio negli anni delle stragi mafiose e del crollo della Prima Repubblica. Giovedì 30 gennaio, alle ore 17.30, dalla Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (Piazza XX Settembre), a Foggia, Claudio Martelli presenta il suo libro dal titolo Ricordati di vivere (Bompiani). A conversare con l'autore, il giornalista Micky De Finis. Interviene il sindaco di Bari, Michele Emiliano.

Ricordati di vivere (Bompiani, 2013; collana: Overlook; pagine 600; prezzo € 19,50). Il libro di Claudio Martelli racconta trent’anni di storia italiana intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica vibrante dei grandi drammi con l’ironia disincantata e le durezze del referto clinico. Dallo spaesamento di un giovane che diventa riformista in pieno ’68 all’incontro con Bettino Craxi – un Craxi descritto in azione e nell’istante della decisione, ma anche a tavola e nel tempo libero, mentre fa politica e mentre vive –, dal caso Moro all’epopea laica e socialista degli anni ottanta, dal sodalizio con Giovanni Falcone e le stragi di mafia a Mani pulite. Se il filo rosso della storia è rappresentato dal rapporto con Craxi e con Giovanni Falcone, in questi memoirs lampeggiano i ritratti di uomini politici che hanno segnato la storia e la cronaca del nostro dopoguerra: Mitterrand, Brandt, Berlinguer, Andreotti, Marco Pannella, Adriano Sofri e Raul Gardini. Claudio Martelli, col suo sguardo senza astio e senza sconti – nemmeno al suo autore – per la prima volta racconta in presa diretta fatti e misfatti, bagliori di gloria, fragilità e miserie inconfessate della nostra Repubblica e getta una luce sul passato più recente da cui tutti veniamo e su una crisi politica che non ci ha più lasciato.

Claudio Martelli. Milanese, è stato assistente di filosofia, amico di Craxi di cui era considerato il delfino, deputato italiano ed europeo, Ministro della Giustizia e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri nei primi anni novanta. Promotore dei referendum sulla giustizia giusta e sul nucleare, ha varato la prima legge sull’immigrazione e con Giovanni Falcone le principali leggi antimafia. Da tempo vive a Roma dove scrive e dove lavora come autore e conduttore televisivo.

COMUNICATO STAMPA

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leallegrecomari

Quelli di Grock
Le allegre comari di Windsor
da William Shakespeare
traduzione e adattamentoValeria Cavalli
regia Valeria Cavalli,Claudio Intropido
con Giulia Bacchetta, Fernanda Calati, Pietro De Pascalis, Cristina Liparoto, Marco Oliva, Andrea Robbiano, Elisa Rossetti, Simone Severgnini, Max Zatta
TEATRO DEL FUOCO

Domenica 2 febbraio ore 21 c/o Teatro del Fuoco quarto appuntamento della stagione in serale SOGNANDO L’AMERICA IO RESTO QUA organizzata dal Cerchio di Gesso in collaborazione con la Provincia e il Comune di Foggia e il Teatro Pubblico Pugliese dal titolo ‘Le allegre comari di Windsor” da William Shakespeare della compagnia teatrale Quelli di Grock.
Le allegre comari di Windsor, celebre commedia di Shakespeare, è un'opera dalla trama aggrovigliata, composta da molte sotto-trame che si intrecciano e collegano tra loro i vari personaggi che ruotano intorno al protagonista: John Falstaff. Nella rilettura di Quelli di Grock l'opera diventa una commedia musicale ironica e divertente, ritratto sarcastico di una borghesia ammuffita e superficiale che si accanisce contro chi, come il protagonista Falstaff, non si adatta alle consuetudini e al perbenismo della cittadina. "Ciò che ci ha convinti a scegliere questa commedia è stata la possibilità di giocare su toni sarcastici e grotteschi" scrivono i registi Valeria Cavalli e Claudio Intropido "e sulla contrapposizione tra gli abitanti di Windsor e Falstaff, ostentatamente moralisti gli uni, senza freni inibitori l'altro." Le musiche corali e le divertenti canzoni, i costumi grotteschi, l’ambientazione insolita, con suggestioni cinematografiche e atmosfere dark, amplificano la critica a un mondo spettrale e claustrofobico, che tuttavia si risolve, come nell’originale di Shakespeare, nella gran burla del finale. Le allegre comari di Windsor è uno spettacolo dai ritmi serrati, che si giova di un uso estremo della caricaturizzazione e di scelte scenografiche, costumistiche e musicali che avvolgono la vicenda in un’atmosfera universale e senza tempo.
E’ possibile acquistare i biglietti dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30 c/o l’Oda Teatro e il giorno stesso dello spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 17 in poi c/o il Teatro del Fuoco oppure sul sito www.bookingshow.it e nei punti vendita booking show
Info 0881663147-3466355075 oppure cerchio@cerchiodigesso.it

Comunicato stampa


Giovanna Maffei

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foto il servitore di due padroni cast foto di brunella giolivoComunicato stampa

Sabato 25 gennaio 2013 ore 21.00
TEATRO DEL FUOCO
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio di Prato
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
di Ken Ponzio
regia Antonio Latella
con Marco Cacciola, Federica Fracassi, Giovanni Franzoni, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi.

Sabato 25 gennaio ore 21 c/o Teatro del Fuoco terzo appuntamento della stagione in serale SOGNANDO L’AMERICA IO RESTO QUA organizzata dal Cerchio di Gesso in collaborazione con la Provincia e il Comune di Foggia e il Teatro Pubblico Pugliese dal titolo ‘Il servitore di due padroni’. Per la prima volta a Foggia uno spettacolo diretto dal pluripremiato regista Antonio Latella. Latella riparte “da” Goldoni, “da” come lui stesso spiega, perché questo Servitore è una totale riscrittura che vuole prendere forza dalla nostra tradizione per lanciarsi in avanti, nel tempo che deve venire. Parlare con la forza della tradizione all’uomo contemporaneo per Latella oggi è un dovere, più che una necessità: “Goldoni è il nostro teatro scritto, la nostra origine... Arlecchino è il nostro Amleto, non si può non incontrarlo nel proprio cammino teatrale, almeno per me.” La riscrittura del testo goldoniano è stata affidata a Ken Ponzio, giovane autore e drammaturgo formatosi come attore. Nel suo lavoro di riscrittura Ponzio è partito dalla considerazione che il teatro è vivo grazie al costante dialogo con il proprio presente, sotto forma di critica dialettica, e nel suo lavoro ha quindi tenuto conto degli innumerevoli cambiamenti che sono avvenuti nel corso di più di due secoli e mezzo. Ma al contempo ha voluto restituire ai personaggi “veneziani” gli impulsi delle loro maschere originali assieme ad alcuni tratti “provinciali” che tanto caratterizzano noi italiani; mentre a quelli “torinesi” (seguendo un’intuizione di Antonio Latella) ha aggiunto una nota francese nella lingua e nell’identità per renderli anche ai nostri occhi dei “foresti”. Parlano tutti la lingua italiana d’oggi tranne Pantalone il quale, orgoglioso delle proprie origini e troppo potente per adeguarsi alla lingua altrui, parla in veneziano. Nelle sue note di regia Latella scrive: “La menzogna è il tema che appartiene totalmente a questa commedia. Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell'intera commedia. Non c'è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti (…) Cosa resta? Il vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere. (…) Il vuoto, forse l'orrore della nostra contemporaneità. L’orrore dell'uomo che davanti al peso del denaro perde peso (…)”il cast di questo lavoro che nasce dalla collaborazione di tre Teatri Stabili, è formato da un cast di attori eccezionale
E’ possibile acquistare i biglietti dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30 c/o l’Oda Teatro e il giorno stesso dello spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 17 in poi c/o il Teatro del Fuoco oppure sul sito www.bookingshow.it e nei punti vendita booking show.
Info 0881663147-3466355075 oppure cerchio@cerchiodigesso.it

Per il Cerchio di Gesso
Giovanna Maffei

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