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Centro antiveleni

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Il Centro Antiveleni di foggia ha un incrementare di consulenze tutto cio dovuto , alla conoscenza o meglio la presa coscienza dell’esistenza di un CAV unico nella regione Puglia anzi unico nel Sud Italia sia per le risposte immediate sia x la dotazione di andidoti che vengono distrubuiti nel momento di necessita’, sia per la richiesta di esami specifici, quali ad esempio la ricerca dell’amanitina urinaria in caso di intossicazione da funghi velonosi.
Con l’arrivo del festivita’ natalizie sonodiversele situazioni dove l’attenzione non e’ mai troppa soprattutto se sono presenti bambini e non solo loro, ma anche i nostri amici a 4 zampe, ad esempio attenzione all ‘acquisto di piante ornamentali per le nostre case, vi ricordiamo ad esempio che la stella di natale contiene il triterpene che può avere effetti sull'apparato respiratorio, cardiovascolare, urinario, digerente e anche sul sistema nervoso e sulla cute. Inoltre, il lattice, proveniente dalla lacerazione delle foglie o dal taglio del fusto, a contatto con l'epidermide può provocare eritema, prurito, bruciore della congiuntiva e della mucosa orale e faringea; se ingerito da' luogo a nausea, vomito, diarrea.

Il pungitopoo il vischio le bacche sono tossiche ed irritanti. posizioniamotali piante in posti non facilmente raggiungibili dai nostri bimbi e non solo loro….

Altra temibile intossicazione dovuta al clima rigido e’ l’accensione di caldaie camini braceri mal funzionantio conscarsa ventilazione, ricordiamo di prestare la massima attenzione infatti il monossido di carboniocomunemente chiamato “killer silenzioso “è un gas incolore, inodore,senza sapore prodotto durante la combustione incompleta di qualsiasi materiale contenente carbonio.

                                                                     Quali sono i primi sintomi?

Sono molto aspecifici: mal di testa, malessere, nausea, vertigini. Poi compare confusione sino a perdita di conoscenza, e ulteriori complicazioni gravi.
E in ultimo anche se non sono ultime come non parlare di sostanze tossiche quali detergenti non ci stancheremo mai di ricordarvi di prestare attenzione a riporre i detersivi usati in casa nei piani piu’ alti. Sono in aumento i casi di intosicazione per ingestione da parte dei bambini, inoltre cerchiamo di ascoltare le richieste di aiuto da parte di amici, parenti, conoscenti….. anche in questo caso sono incremetatti i casi di intosicazione dovuti a tentativi di autolesionismo .

Conoscere- informarsi- informare puo’ servire a farci vivere meglio.

Tel h24 per emergenza/urgenza 0881/732326
fax 0881/736003
interno uff. CAV 0881/736268
interno uff. Resp.CAV 0881/736453

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allerta cav di foggia       logo


il piu’ delle volte la leishmaniosi lesmaniosi

 

viene riferita ad una patologia relativa agli animali , invece si sbaglia puo’ colpire anche l’uomo infatti le ultime notizie di cronaca ci hanno dato la notizia del decesso di una ragazza colpita da leishmaniosi.
cerchiamo di conoscere di piu’ questa problematica sottovalutata e poco conosciuto
la leishmaniosi è una malattia parassitaria diffusa nei paesi tropicali, subtropicali e nell’europa meridionale.
e’ causata dall’infezione dei parassiti del genere leishmania, che si diffondono con il morso dei pappataci (flebotomi) infetti, che sono piccoli insetti volanti più piccoli delle zanzare. esistono diversi tipi di leishmaniosi, principalmente umana ed animale (colpisce sopratutto i cani):
due sono le categorie di lesmaniosi umane
la cutanea, che provoca ferite alla pelle,
e la viscerale, che colpisce diversi organi interni (milza, il fegato e il midollo osseo).

cause

la modalità di trasmissione principale è il morso di pappataci (flebotomi) femmine infetti. i pappataci contraggono il parassita succhiando il sangue di un essere umano o di un animale infetto. il piu’ delle volte non ci si rende conto della presenza dei pappataci perché:
• quando volano non fanno rumore;
• sono piccoli, al massimo un terzo delle zanzare;
• i loro morsi possono passare inosservati, di solito non provocano dolore.
i pappataci di solito sono più attivi al tramonto, di sera e durante la notte.

i sintomi:


leishmaniosi cutanea

si presenta con una o più lesioni sulla pelle, che possono modificarsi con il passare del tempo. le lesioni all’inizio possono consistere in piccole protuberanze o noduli, per poi trasformarsi poi in ulcere. alcune ulcere possono essere coperte da una crosta e fare male. puo’ presentarsi rigonfiamento dei linfonodi della zona colpita.
le ulcere cutanee causate dalla leishmaniosi di solito si sviluppano entro alcune settimane o mesi dal morso dell’insetto.

leishmaniosi viscerale

la leishmaniosi viscerale si presenta con febbre, dimagrimento fegato e milza ingrossati.
anemia esami ematochimici alterati. oltre alterazione dell’emocromo con diminuendo dei valori.
la malattia non compare subito ma entro alcuni mesi dal morso.

la diagnosi


la diagnosi si basa sul racconto
anamnestico :
avete visitato un paese in cui è diffusa la leishmaniosi? quali sono i disturbi che presentate?.
per trovare il parassita, possono essere esaminati campioni di tessuti al microscopio, in coltura o con altre modalità.
nei casi di leishmaniosi viscerale, sono utili gli esami del sangue che ricercano gli anticorpi del parassita. di norma vengono anche eseguiti esami per trovare il parassita.

attenzione non esiste antidoto


attualmente non sono in commercio vaccini né farmaci in grado di prevenire l’infezione (solo per i cani è disponibile un vaccino).quindi naturalmente la prevenzione e l’attenzione sono fondamentali , infatti impariamo a conoscere i pericoli che ci circondano non solo per noi ma anche per i nostri amici a quatro zampe .

in caso di dubbio contattateci

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termometro
meno male che sei andato in pensione???
ma ci sono ancora alcuni nostalgici che avendo anno in casa termometri conteneti mercurio cadono si rompono e il mercurio e’ per tutta casa allora come ci si comporta ....

è ormai accertato che il mercurio è un elemento tossico per l'uomo e l'ambiente. per questo è stata promossa a livello europeo una campagna volta a ridurre progressivamente l'impiego del mercurio, cominciando dalla sostituzione degli strumenti di misurazione per i quali è già possibile utilizzare una alternativa altrettanto valida. ne sono un esempio i tradizionali termometri, che devono essere sostituiti con quelli al gallio, ma anche altri strumenti, come manometri, barometri, sfingomanometri, ecc...sono destinati ad essere rimpiazzati.
sappiate che il mercurio infatti nell'ambiente si può trasformare in metilmercurio, in grado di concentrarsi nella catena alimentare e l'uomo, che è l'ultimo anello della catena, può assumere mercurio attraverso prodotti ittici contaminati.

Quanto e’ tossico il mercurio

Il mercurio elementare (quello presente nei termometri) è un metallo liquido che, anche a temperatura ambiente, è in grado di evaporare. i vapori possono venire inalati e penetrare così nell'organismo. in caso di rottura di un termometro il rischio più rilevante deriva quindi dall'inalazione dei vapori di mercurio. fortunatamente alle normali temperature ambientali l'evaporazione è lenta
i soggetti più a rischio sono i bambini, che per la loro altezza, respirano l'aria più vicina al suolo e le donne incinte, per il fatto che il mercurio passa la barriera placentare ed è tossico per il feto.
non è irritante invece per la pelle e le mucose e l'assorbimento attraverso la cute è trascurabile.
non provoca conseguenze neppure l'ingestione accidentale di sferette gocce di mercurio in seguito alla rottura di un termometro, in quanto il mercurio metallico non è ben assorbito a livello intestinale.
la domanda ricorrente al centro antiveleni
“e’ caduto a terra il termometro!!!!......
le sferette di mercurio sono a terra!!!!!......
come le raccolgo???”
dopo la rottura di un termometro è consigliabile allontanare i bambini e le donne incinte dalla zona in cui si trova il mercurio e prima di effettuare qualsiasi manovra per la raccolta del metallo,
il provvedimento più importante è di limitarne l'evaporazione e per fare ciò è bene:

  • evitare di frammentare ulteriormente le particelle fuoriuscite;
  • non utilizzare l'aspirapolvere o la scopa per raccogliere il mercurio per non contaminare la polvere e l'aria;
  • raccogliere i cocci di vetro del termometro e procedere a recuperare il mercurio facendolo scivolare su un foglio di carta o aspirandolo con una siringa senza ago o trattenendolo con il nastro adesivo.
  • non buttare il mercurio nel lavandino in quanto questo si accumula nel sifone ed evapora all'apertura dell'acqua calda.

Il mercurio recuperato va riposto in un contenitore non metallico, provvisto di tappo, versando sopra un po' di acqua fredda e chiudendo il tappo.
dal momento che il mercurio riflette bene la luce, illuminando con una torcia elettrica la zona interessata dalla rottura dello strumento si possono individuare eventuali residui di metallo ancora presenti nell'ambiente.
è necessario ventilare i locali prima di soggiornarvi, in particolare la parte bassa, più prossima al pavimento, dove i vapori pesanti di mercurio tendono a stazionare.
il mercurio raccolto non deve essere smaltito attraverso i normali rifiuti urbani, ma attraverso ditte specializzate per la gestione di rifiuti tossici generalmente nelle farmacie si trova,

concludendo :


il rischio di intossicazione da mercurio in seguito a rottura di termometri o di altri strumenti di uso comune che lo contengono è basso, ma pur sempre presente. molte volte l’allarmismo e il panico amplificato possono essere esageratee possono peggiorare la situazione.

contattare il cav e’ sicuramente una buona soluzione.
termometro2

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pesce

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cav attivo a 360°


Sappiamo cosa si intende x sindrome sgobroide?


Niente panico... solo informazioni e un pizzico di attenzione. 
Il pesce alimento sano e’ ricco di proprietà ’benefiche ma a volte può essere causa di intossicazione.
Responsabile della sindrome sgombroide è la presenza della cosiddetta sgombrotossina, una miscela di tossine contenente principalmente istamina e altri istamine simili tali concentrazioni sono maggiori nelle specie ittiche appartenenti alla famiglia scombridae, come il tonno e lo sgombro. occorre comunque considerare che l'intossicazione da istamina non è propria solo del consumo di pesce, essendo essa presente in diversi alimenti (carni in scatola); di ciò occorre tener conto anche qualora il pesce venga consumato insieme ad altri alimenti ricchi di istamina (crauti, soia, ecc.) o in grado di potenziarne l'azione (alcolici, cibi acidi, formaggi fermentati).

Cose’ l’istamina

l'istamina è una sostanza fisiologicamente presente nel nostro corpo, dove gioca un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario. Grosse quantità di istamina vengono liberate nel corso di reazioni allergiche e sono responsabili di sintomi quali prurito, eruzioni cutanee e difficoltà respiratorie. pertanto, l'ingestione di alimenti ricchi di istamina può scatenare una sintomatologia simile a quella di una reazione allergica. L’istamina non viene distrutta dalle normali temperature di cottura 

I sintomi

compaiono rapidamente (da pochi minuti a 2-3 ore, in media 90 minuti) dopo l'ingestione dell'alimento e comprendono mal di testa, iperemia congiuntivale, bocca che brucia, eritema (rossore diffuso della cute), orticaria, nausea, vomito, diarrea e dolori crampiformi addominali. difficoltà respiratorie, palpitazioni, ipotensione.

Come prevenire

1. verificare lo stato di freschezza del prodotto
2. corretta gestione della catena del freddo
3. evitare di ricongelare prodotti scongelati;
4. rispettare le date di scadenza riportate nelle confezioni;
5. dopo l'apertura, consumare in giornata eventuali prodotti in scatola
6. evitare di lasciare a lungo a temperatura ambiente pietanze a base di pesce e prodotti della pesca prima del consumo

NB la particolarita’ di questi cibi contaminatie quella che quando vengono consumati si ha la forte sensazione di bruciore in bocca immediatamete. 


“Prestiamo attenzione......... evitiamo amare sorprese”

 

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STAR LIGHT

viva l’estate e i colori ma non tutto quello che luccica è sicuro ..

star
Sono di gran moda e usatissimi anche per il loro prezzo irrisorio ma soprattutto per il gran luccichio brillano al buio gli accessori più cool per le feste e i party in discoteca per l’estate . Ma la moda di tenere in bocca gli stick coloratissimi e fluorescenti sia fra i giovani per motivi.... che i piu’ piccoli , può essere pericolosa: all'interno dello star light (sotto forma di braccialetti, occhiali, bastoncini, cerchietti per capelli, tubi, sfere luminose e insoliti cappellini), ci sarebbe infatti una miscela solitamente a base di difenil ossalato unita ad un composto colorato e acqua ossigenata. Se l'involucro si rompe, il mix fluo può entrare in contatto con la mucosa della bocca. "L'acqua ossigenata ha una tossicità acuta. Se fuoriesce - può provocare arrossamento e dolore da contatto, in base al quantitativo presente". Tale bruciore dovrebbe immediatamente segnalare l'incidente al malcapitato. "In questo caso è bene risciacquare abbondantemente la bocca , con gran quantità d'acqua", e rivolgersi al Centro Antiveleni . per quando riguarda il difenil ossalato composto chimico appartenente alla famiglia degli alogenuri acilici nelle Indicazioni di sicurezza il prodotto è tossico

rappresentato con il simbolo morte. sicuramente l’ingestione di questa sostanza soprattutto se ripetuta puo’ provocare tossicità di tipo cronica.

Andiamo comunque ad acquistare star- light perché sono divertenti fanno festa e si illuminano non solo loro ma soprattutto i bimbi quando li indossano ma prestiamo attenzione affinché i piccoli non li portino in bocca ma in questo caso anche i grandi (troviamo un altro metodo....) tutto ciò perché’ ci sono arrivate consulenze al CAV proprio inerenti a questi oggetti che istintivamente o per gioco sono stati portati in bocca quando l’oggetto rimane integro non esiste nessun problema ma se lo rompiamo allora qualche problema potrebbe comparire cerchiamo dunque di divertirci usando la testa.
In caso di dubbi contattateci

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E buona estate

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