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Stato: |
Italia |
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Regione: |
Puglia |
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Provincia: |
Foggia |
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Coordinate: |
41°15′0″N 15°44′0″E/ 41.25°N 15.73333°E |
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Altitudine: |
154m s.l.m. |
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Superficie: |
33,87 km² |
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Abitanti: |
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Densità: |
152 ab./km² |
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Comuni contigui: |
Ascoli Satriano, Cerignola, Orta Nova, Stornara |
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CAP: |
71048 |
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Pref. telefonico: |
0885 |
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Nome abitanti: |
Stornarellesi |
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Santo patrono: |
San Francesco da Paola & Madonna della Stella |
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Giorno festivo: |
2 aprile |
Stornarella è un comune italiano di 5.118 abitanti. L'economia locale è basata prevalentemente sull'agricoltura. E' il diminutivo del nome del vicino paese Stornara.
TERRITORIO
Confina con Ascoli Satriano, Cerignola, Orta Nova, Stornara. Il suo clima è molto mite estati fresche di 23 C° ed inverni non molto freddi di 6 C°.
STORIA
Adagiata sulla collina che da Ascoli Satriano scende fino al Tavoliere, Stornarella è immersa nelle distese di grano duro. La sua storia, la sua cultura, ha alla base la civiltà contadina fin dall’epoca neolitica ( in zona Lagnano da Piede, esiste un sito neolitico di notevole importanza). Il territorio, che raggiunge una superficie di 3388 ettari, ha un’altimetria di circa 154 mt.
Il nome di Stornarella compare per la prima volta nei primi anni del 1600, quando i Gesuiti del Romano Collegio della Compagnia di Gesù, si insediarono in questo Feudo, stabilendo una residenza rurale che venne denominata “ Residentia Asturnariensis ”. Alla fine del 1767 i Gesuiti, furono espulsi dal Regno di Napoli e i loro beni, tra cui le quattro masserie di Orta, Ordona, Stornara e Stornarella, furono devolute a iniziative laiche per la pubblica istruzione. Ma nel 1774 si volle tentare un esperimento di colonizzazione agricola con le terre dei Gesuiti di Orta e sorsero i cinque dipartimenti (alle quattro si aggiunse Carapelle); a Stornarella furono assegnati 73 coloni. Nascono così i “ Cinque Reali Siti ”. L’interesse del Re, Giuseppe Bonaparte per i Cinque Reali Siti, dopo il suo insediamento il 14 febbraio 1806, fece capire che due colonie sarebbero state elevate a rango di Università (Comune), ed infatti il 17giugno 1806, Stornarella avanzava la sua candidatura, ma il successo sopraggiunse solo in un secondo momento. Sin dall’antichità, la vicenda storica del Tavoliere e di Stornarella è stata legata alla transumanza delle pecore che venivano a svernare in Puglia da Molise, Abruzzo e Sannio, attraverso strade armentizie dette tratturi. I proprietari dei greggi prendevano in fitto dai padroni dei fondi il pascolo invernale e pagavano anche un’imposta allo Stato come pedaggio per il passaggio degli animali. Nel 1443, il re aragonese Afonso I, volendo riformare questa antichissima usanza, istituì la Dogana della mena delle pecore, che aveva sede in Foggia. Attualmente, cuore della cittadina, è Piazza Umberto I dove sorge anche l’ex palazzo del Municipio, sovrastato dalla Torre con l’orologio. Interessanti le vicissitudini della Torre, trasformata un po’ alla volta nel palazzo ora sede della Biblioteca comunale e della Polizia Municipale. Anticamente era una costruzione di tre piani e il 1° maggio del 1808 nei suoi locali avvenne la prima riunione dei dieci Decurioni della nuova Università (Comune).
GONFALONE
LUOGHI DI CULTO
Beata Vergine Maria della Stella
Situata in Largo Duomo, si trova la Chiesa dedicata a Maria SS. Della Stella, una piccola cappella realizzata dai Gesuiti del Collegio romano, risalente al 1600. Dopo la loro cacciata, la chiesa divenne Parrocchia e nel 1774 fu assegnata alla diocesi di Ascoli Satriano. Tra gli anni 1826-1836 furono necessari lavori di ampliamento con l’aggiunta di due navate laterali, terminanti con due cappelle dedicate alla Madonna della Stella e a San Francesco di Paola, e la cupola centrale. Testimonianza di grande rilievo della presenza dei Gesuiti a Stornarella è il quadro su tela collocato nell’abside della chiesa, che rappresenta una riproduzione dell’icona, raffigurante la Madonna con il Bambino, situata nella Cappella Borghese di S. Maria Maggiore in Roma, di Antonio Marotta. l’Eterno Padre circondato da una schiera di Santi e Angeli è rappresentato sulla testa della Vergine. Ai suoi piedi figurano i due grandi Santi della Compagnia dei Gesuiti: il fondatore S. Ignazio di Loyola e l’apostolo delle Indie, S. Francesco Saverio. Poco più sotto altri due Gesuiti che morirono giovani studenti senza arrivare al sacerdozio: Luigi Gonzaga e Stanislao Kosta. Non hanno sul capo l’aureola perché quando l’artista dipinse il quadro, non erano stati ancora canonizzati. Tanti sono gli altari collocati nelle navate laterali: quello di S. Michele, gli altari di S. Antonio, la Madonna del Carmine, e quelli di S. Francesco di Paola e della Madonna della Stella.
Il Monumento ai caduti
Di fianco alla sede del Municipio, è situato il Monumento ai Caduti, con il Parco della Rimembranza. L’opera, in marmo, è stata realizzata dall’ing. Giulio Nordico di Verona ed inaugurata nel 1927. Al lato del basamento sono incisi i nomi dei caduti della Prima e Seconda guerra Mondiale. Gli alberi piantati, ricordano i caduti della Grande Guerra. In Via Ascoli Satriano, vi è una piazza dedicata a San Pio.