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Lady Mafia, da giovedì 15 maggio 2014 di nuovo in edicola, denuncia: “Siamo tutti omofobi!”.
Il prossimo 15 maggio torna nelle fumetterie e nelle edicole di tutta Italia il fumetto noir Lady Mafia e, ancora una volta, c'è attenzione anche per il sociale. Se nel primo numero si è parlato di violenza contro le donne, in occasione della sua seconda uscita Lady Mafia invita a riflettere sull'omofobia e, più in generale, sugli atteggiamenti e pratiche omofobe. E lo fa non solo dando vita al personaggio di Alexia, trans foggiano, la cui strada si incrocia con quella della protagonista Veronica, ma anche all'interno della rubrica Lady Mafia Extra, spazio fortemente voluto dalla Cuore Noir Edizioni e interamente dedicato alla riflessione e approfondimento di tematiche attuali e di interesse comune. E denuncia... “Il germe dell'omofobia è sopito in ognuno di noi, dalla notte dei tempi. Sta a noi snidarlo dai nostri pensieri, giudizi e comportamenti. Sin da piccoli - sostiene Pietro Favorito, autore del fumetto - il mondo occidentale ci nutre di omofobia, senza neanche accorgersene... nelle case, tra i banchi di scuola e nelle chiese. Alcuni pensieri religiosi e filosofici relativi all' omosessualità e alla transessualità sono connotati da una forte accezione moralista e di condanna, tanto che si arriva senza mezzi termini a definire le pratiche transessuali e omosessuali abominio a Dio (Detereunomio, Vecchio Testamento) o alla giustizia (Platone, Le leggi). L'omofobia diventa allora non solo paura di chi è dichiaratamente omosessuale, ma anche paura di essere riconosciuto o semplicemente considerato omosessuale, perché essere omosessuale si traduce inconsciamente in essere abietto, immorale! Ed è proprio questa paura che domina la mente dei “normali eterosessuali” e che nutre pericolosamente quel germe sopito di cui si parlava prima. Germe, che in un ambiente esterno condizionante, sia questo familiare o sociale, pronto a emettere condanne di tipo ideologico, religioso o di qualsiasi altro genere, può degenerare in veri e propri atti di violenza psichica e/o fisica, che conducono a quei tristi fenomeni di emarginazione, bullismo o, nei casi più estremi, di omicidio o suicidio della vittima, di cui sempre più spesso la cronaca riporta”.
Ma veniamo alla trama di Cuore Noir. In questo episodio, il più intenso e avvincente della miniserie, Veronica De Donato è chiamata a una duplice missione: rubare cento milioni di euro in banconote false a un potente boss di Bari e impedire a un giudice di Foggia di depositare una importante sentenza. Ciò che però, in un primo momento, sembra destinato a scivolare via liscio come l’olio si complica inaspettatamente, facendo perdere a Veronica il lume della ragione, e portando alla luce gli aspetti più inquietanti della sua personalità “noir”… Infatti, l’episodio termina esattamente come inizia: in un bagno di sangue!
Per tutti gli appassionati di noir, che già avessero fatto la conoscenza dell’anti-eroina finita suo malgrado al centro di accese polemiche, o per chi invece volesse avvicinarsi al suo mondo, ecco il link grazie al quale sfogliare online una ricca anteprima, oppure scaricarla e conservarla.

 comunicato stampa 

Il concorso fotografico, alla sua prima edizione, è promosso dal Centro Sociale Italsud “Panze e Crianze” con il patrocinio di: Comune di Bovino e GAL Meridaunia. Esso si svolgerà dal 27 Giugno al 22 Agosto 2014 a Bovino (FG), Puglia, Italia.L’iniziativa invita a raccontare, attraverso le immagini dei fotografi, un territorio ricco di bellezze Naturali ma ancora sottovalutato e poco apprezzato sia dai turisti Italiani che stranieri. In gara: Paesaggi, boschi, vallate, fioriture particolarmente belle (anche macro), colline in fiore dei Monti Dauni.

Da qui puoi scaricare il regolamento completo

Amici del Museo Civico di Foggia

L’Associazione Amici del Museo Civico di Foggia e l’Archeoclub - sezione di Foggia hanno organizzato per
Giovedì 8 – maggio - 2014 ore 18,00

Sala “M. Mazza” – Museo Civico - P.zza V. Nigri,1 - Foggia

Presentazione del volume di Michele Di Leo
“Ripalta sul Fortore”
Saluti delle Autorità
Introduzione: Santa Picazio, Presidente Archeoclub sezione di Foggia
Relatori: Carmine de Leo, Presidente Ass.ne Amici Museo Civico Foggia ed Ispettore On.rio
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
“Capitanata da salvare: l’abbazia di Ripalta sul Fortore”
Michele Di Leo, autore del volume: “ Ripalta sul Fortore.
Testimonianze storiche, ecclesiastiche, rurali”

Il nostro territorio è uno dei più ricchi della penisola per quanto riguarda la presenza di abbazie, chiese, santuari ed eremi, sparsi soprattutto sul promontorio Garganico, definito, non a caso, molte volte come “Gargano Sacro”.
Decine e decine di vecchi conventi, chiesuole rurali, grotte abitate un tempo da venerandi eremiti, rappresentano un non disprezzabile patrimonio culturale fatto da alcuni monumenti, ormai in rovina ed altri ancora in uso, affreschi, absidi, rosoni, cornici, bifore e quant’altro contribuisce alla bellezza della nostra architettura storica !
Questi monumenti hanno bisogno oggi di una maggiore attenzione da parte delle Autorità preposte alla loro tutela, purtroppo i ridotti organici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali non permettono un controllo efficace del vasto territorio della nostra provincia.
Della tutela e salvaguardia di questi monumenti e del complesso abbaziale di Santa Maria di Ripalta sul Fortore relazionerà l’Ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Carmine de Leo, studioso che ha già pubblicato vari volumi sulla storia della Capitanata.
Le Associazioni: Amici del Museo Civico di cui lo stesso relatore Carmine de Leo è presidente e la sezione di Foggia dell’Archeoclub, con la sua presidente Santa Picazio, hanno realizzato questa conferenza in cui sarà presentato uno studio completo su uno dei più bei monumenti della nostra provincia, l’abbazia di Santa Maria di Ripalta sul fiume Fortore, in comune di Lesina, lavoro di un volenteroso studioso come don Michele di Leo, autore di studi e ricercatore certosino di vecchi documenti sulla storia di questa interessante chiesa già aggregata all’omonimo complesso conventuale, dapprima dei padri di San Benedetto, poi Cistercense e quindi passato ai Padri Celestini, per finire nei primi dell’800 in mani private.
Un monumento la cui storia millenaria si snoda tra le pagine del volume di Michele di Leo arricchito da piante, ricostruzioni ed immagini dei luoghi trattarti, che saranno illustrati con l’ausilio multimediale nella conferenza di giovedì 8 maggio prossimo presso il Museo Civico di Foggia in P.zza V. Nigri.

Comunicato stampa