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Stato:

Italia

Regione:

Puglia

Provincia:

Foggia

Coordinate:

41°22′0″N 15°6′0″E / 41.36667°N 15.1°E

Altitudine:

650 m s.l.m.

Superficie:

49,71 km²

Abitanti:

1.336

 

Densità:

26,4 ab./km²

Comuni contigui:

Alberona, Biccari, Castelfranco in Miscano (BN), Faeto, Foiano di Val Fortore (BN), Montefalcone di Val Fortore (BN), San Bartolomeo in Galdo (BN)

CAP:

71039

Pref. telefonico:

0881

Nome abitanti:

Rosetani

Roseto Valfortore è un comune italiano di 1.336 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Il paese fa parte del club I Borghi Più Belli d'Italia. Deriva dal latino rosetum, ossia roseto. La specifica si riferisce alla sua ubicazione nella valle del fiume Fortore.

TERRITORIO

Fa parte dei Comunità Montana Monti Dauni Settentrionali. Confina con Alberona, Biccari, Castelfranco in Miscano (BN), Faeto, Foiano di Val Fortore (BN), Montefalcone di Val Fortore (BN), San Bartolomeo in Galdo (BN). Nelle aree boschive circostanti è possibile trovare il tartufo nero e quello bianco, il bianchetto e l'uncinato. Ogni anno si tengono delle sagre sul tartufo nero, ma ha grande importanza anche la produzione di miele di acacia, insieme al miele tartufato. Il clima di Roseto Valfortore è umido e freddo, non mancano le frequenti nevicate, considerando che il paese si trova sotto il Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia. Le estati sono molto piacevoli con clima mite, caratteristico delle zone montuose.

STORIA

La presenza dei romani a Roseto è attestata a partire dal I sec. d.C., nel 752 d.C. compare per la prima volta il nome Rosito con il quale il duca longobardo Liutprando decreta la libertà per la schiava Cunda e il figlio Liupergo. Nel 1122 dopo essere stato parte della Contea di Ariano, sotto la dominazione normanna, Roseto passa a Guglielmo il Guiscardo, duca della Puglia. Bartolomeo I di Capua s'insedia nel 1294 nel feudo di Roseto al posto del D'Assimal che l'aveva ricevuto da Carlo d'Angiò dopo la presa di Lucera, ma nel 1338 il feudo di Roseto e quello di Vetruscelli è assegnato a Roberto di Capua.
Nel 1497 Bartolomeo III riceve il feudo da parte del re di Napoli Ferdinando il Cattolico, portandolo al massimo splendore. Nel VII secolo, nel 1655, Giuseppe Saggese di Foggia acquista il feudo che rimane alla sua famiglia fino agli inizi dell'Ottocento, quando Roseto partecipa attivamente ai moti risorgimentali e vive l'avventura garibaldina, seppur con grandi perdite di vite umane.

GONFALONE


MONUMENTI

La memoria degli uomini

Sulla parete esterna di una casa del Giro Coste è posta una lapide di circa 40 centimetri quadrati, sulla quale sono scolpiti una croce e la data 1860: in quel luogo, cinque giovani Rosetani, colpevoli di aver professato fedeltà al regime borbonico, una sera di novembre, dopo un sommario processo, furono fucilati da un plotone di Garibaldini.

I MULINI AD ACQUA

Nei dintorni di Roseto Valfortore si trovano  antichi mulini ad acqua il più antico risale al 1338, questi mulini sorgevano  a ridosso delle sorgenti e dei numerosi corsi d'acqua; molti altri funzionavano fino a qualche anno fa.

NATURA

Il genius loci

Un antico canto rosetano dice “..Il bosco è un vasto incanto di mistero..” con chiaro riferimento al suggestivo bosco ceduo Vetruscelli situato a pochissima distanza dal borgo, vivendo quasi in simbiosi con esso e condividendone la sorte. Si possono ammirare orchidee selvatiche ed altre varietà di fiori, fonti di acque sorgive, che invitano a passeggiate serene e distensive. Dal belvedere giro Coste in estate si può godere della fresca brezza che proviene dal vetusto e sempre giovane Vetruscelli.