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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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franz-borgheseDal 29 marzo al 15 aprile 2014
Orari: 10,00 - 13,00 / 17,00 - 20,30
Contemporanea galleria d'arte - viale Michelangelo, 65 - Foggia

 Borghese nasce a Roma nel 1941, frequenta il liceo artistico di via Ripetta dove insegnano Domenico Purificato, Giuseppe Capogrossi, Umberto Maganzini e Giulio Turcato. Incomincia a dipingere durante il liceo. Su una bancarella trova il Dizionario Filosofico di Voltaire.

Nel 1959 frequenta via Margutta, conosce Ugo Moretti e Sebastiano Sanguigni con cui apre il primo studio in un seminterrato di via Bertoloni, ma lo lascia l'anno dopo per trasferirsi nel quartiere Prati, per dieci anni. In questo periodo conosce Daniela Romano.

Nel 1964 fonda il Gruppo e l'omonima rivista Il Ferro di cavallo, a cui collaborano fra gli altri Giorgio Fasan, Dario Bellezza, Roberto D'Ercole, Massimo Antoci, Daniela Romano e Alessandro Haber.

Nel 1967 con Daniela Romano, Giorgio Fasan e altri amici realizza il film-pittura sperimentale neoespressionista La grande mela sulla società dei consumi, che viene proiettato a Roma in via del Babuino e all'XI Festival dei due mondi di Spoleto. Il gallerista americano T.W. Burger acquista alcuni suoi quadri.

È del 1968 la prima personale in via Margutta a Roma, in una galleria aperta con il concorso degli amici. Espone il grande quadro In morte di Luther King. L'ultima sera il giornalista sportivo Ennio Viero acquista tre quadri: sarà il suo primo collezionista; il secondo l'amico Bruno Fogar, tipografo.

T.W. Burger gli allestisce una personale a Chicago. Il quadro Le ombre viene accettato ed esposto alla VI Rassegna d'Arti Figurative di Roma e del Lazio al Palazzo delle Esposizioni. La Pinacoteca Comunale di Roma acquista una sua opera.

Si affacciano nella sua pittura la satira e il sarcasmo. La pittura precedente, drammatica dai toni scuri e profondi, viene abbandonata. Appaiono i primi personaggi di quello stile che farà nascere i paralleli con Grosz, Dix, Ensor, Maccari e Hoerle. Indossano abiti e adottano gesti degli anni dieci, provocando critiche, interrogativi e non pochi equivoci. Mostra i nuovi quadri a T.W. Burger, che non ne compra.

Nel 1970 alla galleria Il Calibro di Roma presenta una serie di dipinti sul tema Processo alla borghesia. Comincia a frequentare il Caffè Fassi, dove incontra Agostino Agostini e altri giocatori di scacchi che diventeranno protagonisti di molti suoi quadri.
Espone per la prima volta a Milano alla galleria Il Cannocchiale di via Brera. Dino Buzzati gli dedica un pezzo lusinghiero su Il Corriere della Sera.

Da allora si susseguono personali in tutta Italia e all'estero. Nel 1973 incide le prime acqueforti e conosce Franco Solmi. L'atelier Jacob di Parigi acquista alcune sue opere. Conosce Sergio Masini e Barbara Giacchetti.

Nel 1974 alla galleria Palmieri di Milano viene esposta la sua prima Nave dei folli. Lì Conosce Salvatore Fiume, che acquista due opere. Va a vivere in via della Scrofa, in pieno centro storico a Roma.

Nel 1975 dedica una serie di studi alla scultura e realizza due opere: I nuovi animali domestici e Eduardo esce dal teatro. Eligio Fulli organizza una personale al Palazzo dei Priori di Perugia. Dipinge con Salvatore Fiume il quadro di grandi dimensioni La condanna di Cristo, destinato ai Musei Vaticani. Nel 1976 realizza cento disegni di satira sul militarismo, raccolti nel libro W la guerra (ed. Il Gianicolo di Perugia). Personale alla galleria L'indicatore di Roma con un gruppo di opere della serie Gli orrendi misfatti di Phantomas. Proseguono i rapporti con Il Gianicolo di Perugia dove negli anni si susseguono numerose mostre con relative pubblicazioni. Nel 1980 conosce Giancarlo Sorrentino, nel 1981 Dario Micacchi, nel 1984 Stefano Farroni. Nel 1986 viene organizzata una personale al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, a cura di Carmine Benincasa. Nel 1987 conosce Ermanno Orler.

Nel 1989 in omaggio alla Rivoluzione Francese espone all'Arte Fiera di Bologna 20 acquerelli dal titolo Storia della grande Armèe. Partecipa al BIAF di Barcellona con la Selfart di Roma.

Nel 1990 viene organizzata la prima personale alla galleria Arte Immagine Santerasmo International di Milano. Conosce Antonietta Baistrocchi.

Nel 1991 personale alla galleria Bastien Art di Bruxelles e alla galleria Gioacchini di Ancona. La Succursale Fiat di Pescara presenta una mostra antologica con opere del ciclo Invenzioni e scoperte. Conosce Bruno Donzelli.

Nel 1992 a Palazzo Braschi di Roma viene presentata una mostra di tecniche miste su faesite e di disegni dal titolo Invenzioni e scoperte, ritratti immaginari ed altro.

Nel 1993 partecipa al Piemonte Artistico Culturale di Torino e Il Gianicolo di Perugia pubblica Il Manuale di Fisiognomica, con dipinti, scritti e disegni a cui Borghese lavora da circa due anni.

Nel 1995 presenta alla galleria Artesanterasmo di Milano un nuovo ciclo sul tema delle Invenzioni e scoperte.

Nel 1996 compie i primi studi del ciclo Le macchine volanti.

Nel 1998 viene pubblicato Franz Borghese - Antologia di disegni degli anni settanta - novanta (ed. Il Gianicolo di Perugia, oltre 400 opere).

Nel 2000 conosce Luca Alinari. Personale alla galleria Orler di Venezia e alla galleria Artesanterasmo-Fidia di Milano con I racconti del delitto e altre pitture; nel 2002 sempre all'Artesanterasmo espone I dipinti su faesite con catalogo allegato ad Arte di Giorgio Mondadori e alla galleria il Tetto di Roma fa una personale dei bozzetti pubblicati su "Il diario di un egocentrico". Nel 2003 torna all'Artesanterasmo con Il concerto nell'uovo e altri dipinti e racconti, dove per la prima volta realizza dei disegni che accompagnano i suoi racconti noir, pubblicati sull'allegato di Arte di maggio.

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graziagraziellaegrazi.jpg12 e 13 aprile al Teatro Regio di Capitanata torna la spassosa commedia che vede sulla scena Michele Norillo, Giovanni Mancini e Antonio Cappiello "en travesti".

Tre sorelle nubili o meglio, come si diceva un tempo, tre zitelle: sono loro le spassose protagoniste di quello che è diventato ormai un classico della risata per il pubblico del Teatro Regio di Capitanata, la commedia Grazia, Graziella e Graziò scritta e diretta da Michele Norillo, che tornerà sul palcoscenico del teatro foggiano (a Foggia in via Guglielmi, 8a, c/o Chiesa Madonna del Rosario) sabato 12 e domenica 13 aprile.
La trama. Ambientata nella Foggia anni '50, la messinscena narra le vicende di tre sorelle nubili da sempre vissute in un ristretto ambito familiare: a dare volto - e corpo - alle tre sorelle sono tre colonne della Compagnia teatrale Enarché presieduta da Carlo Bonfitto: gli attori Michele Norillo, Giovanni Mancini e Antonio Cappiello che per il solo fatto di vestire abiti femminili contribuiscono non poco al divertimento del pubblico. La tranquilla (ma non troppo, in effetti) esistenza familiare delle tre sorelle viene sconvolta dall'improvviso arrivo di un uomo - Fulvio Di Martino sulla scena - che sconvolgerà la loro quotidianità. Il malcapitato, come è intuibile, diventerà l'oggetto del desiderio delle terribili sorelle...


Grazia, Graziella e Graziò
Commedia in vernacolo di Michele Norillo
Con Michele Norillo, Giovanni Mancini, Antonio Cappiello e Fulvio di Martino
Foggia, Teatro Regio di Capitanata (c/o Chiesa Madonna del Rosario - via Guglielmi, 8)
Sabato 12, domenica 13 aprile 2014
Orari: porta h 20.30, sipario h 21.00.


Maria Cristina Sicilia - Telefono cellulare: 347/3010102
Addetta stampa Teatro Regio di Capitanata - Compagnia teatrale Enarché di Foggia
Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: 347/8381608

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LogoMuseoFoggiaAssociazione Amici del Museo Civico di Foggia
Aderente-FIDAM–Federazione Italiana Amici Musei -Museo Civico,P.zza V. Nigri,1 71121–Foggia
per comunicazioni: Presidenza- tel. 328-3077758 - email Carmine.deleo@Alice.it

Comunicato 

Martedì 08 – Marzo - 2014 ore 18,00 –
Museo Civico Foggia – P.zza V. Nigri, 1- Sala Mazza
Carmine de Leo presenterà il volume di Felice Clima
“L’altra metà del paradiso la Capitanata”
programma:

Saluti delle Autorità

Relazione: Carmine de Leo – Presidente Amici Museo Civico Foggia

Conclusioni: Felice Clima – autore del volume

Un volume fresco di stampa di Felice Clima, non nuovo a fatiche letterarie, ci trascina pian piano nell’altra metà del Paradiso, questo il singolare titolo della pubblicazione, arricchita anche da foto e disegni e divisa in più capitoli in cui il nostro autore compie, a nostro avviso, uno splendido viaggio.
Un percorso fluido di prosa ed anche molta poesia che ci introduce, oltre che verso molti ricordi personali dell’autore, anche nella storia e nelle bellezze naturali della nostra Magna Capitanata, come la chiama lo stesso Clima.
Dal Subappennino incorniciato dai più lontani massicci della Maiella, all’ombroso promontorio del Gargano, lambito dal mare Adriatico che incornicia tutta la nostra costa, ecco questo volume in cui l’autore percorre con parole e gioia di vivere in luoghi ed in ricordi mai sfuocati che tornano, come in un’ immaginaria macchina del tempo, per farci rivivere emozioni sopite !
Un libro per questa stagione, la Primavera, ma dove sono i luoghi, i personaggi che animano la sua narrazione, è presto detto, eccoli qui nella nostra terra tra cielo e mare, tra le viuzze che a fiumana scendono verso il mare nei piccoli paesi del Gargano, arroccati su rupi che occhieggiano sul mare. Fra castelli, antiche abbazie e torri normanne, che dal Subappenino fino alla pianura Dauna ed all’ombroso Gargano, ci narrano una storia millenaria.
Ma anche memorie professionali negli ambienti legulei, lungo i corridoi delle aule di giustizia ed ecco il giovane Clima che ricorda le sue bisbocce goliardiche dell’estate.
La narrazione si snoda anche e, soprattutto, verso tanti spazi, lungo le grandi vie erbose, i nostri antichi percorsi tratturali, sotto tanti i cieli,le aurore ed i tramonti ed ancora spiagge candide tra questo e quel profumato giardino di arance o limoni lungo la fascia costiera che caratterizza soprattutto le contrade tra Rodi e San Menaio, che il Clima ci descrive mirabilmente tra piccole sorgenti e sentieri che da ombrose pinete si aprono verso scorci di cale e spiaggette immacolate.
Senza disgiungere, infine, la voglia di raccontare “fatti e fatterelli” del natio loco con puntuali e documentati riferimenti storici che, nelle varie note a margine, guidano il lettore anche verso una più ampia bibliografia.

Il Presidente
Carmine de Leo

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uniUn'operetta di Umberto Giordano alle «Giornate dell'Unesco».
L'Università di Foggia presenta un saggio su «Giove a Pompei»,
venerdì sera a Palazzo Dogana tavola rotonda
su una delle composizioni meno popolari del maestro foggiano.
Nell'ambito della XXXV edizione dell'Assemblea ordinaria nazionale Ficlu (Federazione italiana club e centri Unesco) in programma dal 10 al 13 aprile, l'Università di Foggia protagonista della tavola rotonda “La Musica, ponte tra culture” prevista per venerdì 13 aprile alle 19,10 presso la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (in piazza XX Settembre a Foggia). In programma gli interventi del prof. Giovanni Cipriani, ordinario di Letteratura Latina e Delegato del Rettore alle Politiche culturali dell'Università di Foggia, e della prof.ssa Tiziana Ragno, professore aggregato di Ricezione e fortuna della cultura latina all'Università di Foggia, che insieme alla prof.ssa Raffaella Cassano, ordinario di Archeologia romana all'Università di Bari, e a prof. Agostino Ruscillo, musicologo e docente al Conservatorio Piccinni di Bari, presenteranno una delle opere meno popolari del grande compositore foggiano Umberto Giordano. Si tratta di Giove a Pompei, brillante operetta musicata da Alberto Franchetti e appunto da Umberto Giordano su libretto di Luigi Illica e dell’insigne antichista Ettore Romagnoli. A Pompei fervono gli scavi: corre il 79 d.C. e il Vesuvio non ha ancora eruttato. Eppure, i Pompeiani hanno già inventato l’archeologia. Da tempo, infatti, cianfrusaglie di ogni età subiscono uno speciale trattamento: quello che, grazie all’azione della lava, trasforma anche gli oggetti più insignificanti in preziosi reperti, pagati a caro prezzo da ingenui e fanatici appassionati di anticaglie. È la “patina della Storia” e Pompei è, ben prima che la seppellisca il vulcano, il fulcro di un ricco mercato di ‘patacche’. Basterà, tuttavia, un peccato di superbia a provocare la reazione del padre degli dèi: il vecchio Giove, sceso tra gli uomini, innescherà l’eruzione del Vesuvio, non senza farsi cogliere però dalla solita fregola erotomane indirizzata, questa volta, verso appetitose e formose Pompeiane. In questo grottesco scenario, si svolgono i fatti che animano Giove a Pompei, operetta musicata da Franchetti e il grande Giordano. Oggi Giove a Pompei gode finalmente di un lavoro di ricerca su fonti e spartito: il lavoro è stato pubblicato da Giovanni Cipriani, Tiziana Ragno e Agostino Ruscillo in Pompei, l’operetta e la ‘patina della Storia’. Studi su L. Illica - E. Romagnoli, Giove a Pompei per U. Giordano - A. Franchetti (1921) [2 voll., Irsina: Barile ed., 2013]. «Io credo che con questa ricerca si sia compiuto un grandissimo passo in avanti nella conoscenza e nella fruizione del talento artistico di Umberto Giordano – dichiara il prof. Giovanni Cipriani –. Dal punto di vista scientifico, inoltre, credo che sia stato prodotto uno straordinario spaccato relativamente alla vita artistica e ad un particolare nucleo dell'ispirazione di Umberto Giordano; si tratta oggettivamente di uno spaccato di grande rilievo, per non dire che è al momento assolutamente unico: bisogna infatti tener conto che non c'è bibliografia recente o aggiornata sull'argomento e che la 'stramba' idea (avuta da Giordano e dal suo librettista Luigi Illica, NdC) di parodiare la di struzione di Pompei per colpa dell'eruzione del Vesuvio e di puntare al ridicolo mettendo alla berlina i traffici determinatisi dopo la scoperta degli scavi di Pompei presuppone un 'plafond' culturale assolutamente inedito per quel che riguarda le 'biblioteche' dei due talenti artistici già citati. Un simile risultato, d'interesse internazionale (data la vasta rinomanza di Giordano e di Illica, NdC), è stato reso possibile grazie alla fruttuosa alleanza fra mondo della ricerca universitaria afferente al nostro Ateneo e mondo della ricerca musicologica afferente al Conservatorio Giordano di Foggia». Al termine della tavola rotonda, come detto incentrata completamente su quest'opera di Umberto Giordano e sugli studi che hanno portato alla pubblicazione del saggio, verranno eseguiti degli intermezzi musicali tratti proprio da Giove a Pompei, in modo da offrire la possibilità, a chi non la conoscesse, di ascoltarne brio, genialità e ironia. «Le Giornate dell'Unesco rappresentano un importante momento di confronto, un momento in cui la cultura e le risorse del territorio incontrano i grandi temi e le grandi proposte di carattere nazionale – ha aggiunto il Rettore dell'Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci –. Nella fattispecie del nostro Ateneo, ci presentiamo a queste due giornate con una significativa ricerca coordinata dal prof. Giovanni Cipriani, a conferma della piena aderenza dei nostri progetti scientifici con la realtà territoriale della Capitanata. L'Università di Foggia si sta impegnando a fondo nella identificazione territoriale dei propri progetti, questa bellissima ricerca sul grande compositore foggiano Umberto Giordano potrebbe per cui rappresentare una nuova partenza per una considerazione, finalmente scientifica, dell'opera di uno dei più grandi maestri di tutti i tempi».

Comunicato stampa 

Per ulteriori informazioni: Prof. Giovanni Cipriani
Ordinario di Letteratura Latina e Delegato del Rettore
alle Politiche culturali dell'Università di Foggia
Tel.: 345.4166264
www.clubunescofoggia.it
www.unifg.it

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cenerentolaDOMENICA 30 MARZO ORE 18
La luna nel Letto
CENERENTOLA across the universe
di Katia Scarimbolo
regia, scene e luci Michelangelo Campanale
con Annarita De Michele, Maria Pascale, Luigi Tagliente, Paolo Gubello
teatro d’attore e danza contemporanea


età consigliata dai 6 anni


E siamo arrivati, ormai alla conclusione della stagione di Teatro Famiglia 13/14 firmata Cerchio di Gesso e ospitata dal Teatro del Fuoco. Una stagione con ben 9 appuntamenti di compagnie professionali provenienti da tutta Italia. Domenica 30 marzo ore 18 la compagnia La luna nel letto porterà in scena ‘CENERENTOLA ACROSS THE UNIVERSE’ uno spettacolo di Teatro d’attore e danza contemporanea che affascinerà grandi e piccini. Avete mai confuso il sogno con la vita? O nascosto qualcosa come un ladruncolo qualsiasi? Vi siete mai sentiti impauriti come davanti ad una strega? O creduto che i vostri oggetti come per magia si muovessero e invece erano fermi? Forse aveva ragione mia madre. Forse sognavo e basta. Forse erano gli anni 80. O magari ero o mi sentivo una CENERENTOLA."
Così si presenta la protagonista della storia, come una ragazza interrotta dalla presenza di una madre "troppo buona", e ci racconta della bontà che diventa identica alla cattiveria, quando presume di sapere ciò che è giusto o sbagliato, quando non riesce a lasciare spazio per vivere. Ripercorrendo i passi di Cenerentola, incontrando i personaggi della storia che si animano nella sua stanza e che prendono sostanza, forma e colore dalla tappezzeria delle pareti e dagli oggetti di uso quotidiano, la protagonista gioca, sogna e modifica la sua vita. La fiaba suggerisce una via di uscita: quale che sia il contesto difficile che si vive, il domani, si può essere certi, porta sorprese. Ed è per questo che vale la pena tentare, sognare, per incontrare i mille fatti del caso e della realtà.

BIGLIETTERIA APERTA Biglietteria c/o Oda Teatro tutti i giorni dal lunedì al venerdì 10-12 e dalle 16.30 alle 18.30 il giorno stesso di spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 16 in poi c/o il Teatro del Fuoco oppure tutti i giorni su www.bookingshow.it e nei punti vendita bookingshow.

COMUNICATO STAMPA

Per il Cerchio di Gesso- Oda Teatro
Giovanna Maffei

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