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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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folkfestival

Con l'etnomusicologo Salvatore Villani giovedì 7 agosto, al Carpino Folk Festival 2014, faremo il punto della situazione sul patrimonio musicale della Puglia garganica con la proiezione di un documentario inedito di Roberto Leydi, una conferenza sui temi dei rituali delle comunità agro-pastorali come quella carpinese e sull'estate del 1954 di Alan Lomax e Diego Carpitella a 60 anni dal loro viaggio allo scoperta delle musiche tradizionali italiane. Seguiranno due interventi musicali riguardanti i canti Arbëreshë della Capitanata e i suoni ritrovati della tradizione di San Nicandro Garganico.

Per secoli, le tradizioni musicali e coreutiche del Gargano - cosi l'etnomusicologo Salvatore Villani - sono state tramandate di generazione in generazione, senza subire modifiche sostanziali durante l’occasione-funzione, coinvolgendo gli strati profondi dell'essere umano su differenti piani: antropologico, psicologico, sociale. 

L’intero ciclo dell’anno è stato scandito da precisi momenti calendariali di ritualità vissuta, quali espressioni normative in cui l’intera comunità si riconosceva, sia nella sfera pubblica che in quella privata.
L’isolamento storico del Promontorio ha certamente favorito questa conservazione, almeno fino alla seconda metà del Novecento, quando l’arrivo dei nuovi mezzi di comunicazione di massa – radio e televisione –, l’emigrazione e la meccanizzazione nelle attività agro-silvo-pastorali, hanno segnato la progressiva scomparsa – defunzionalizzazione – di alcuni repertori, quali la serenata, la tarantella, alcuni canti di lavoro e sul lavoro.
Le ricerche sul campo, a partire dalla raccolta sonora e fotografica di Alan Lomax e Diego Carpitella del 1954, che documentano la ricchezza del patrimonio etnomusicale garganico, comprendente non soltanto le rinomate varie forme di tarantella, ma un vasto corpus di canti monodici e canti polivocali sacri e profani – dalle ninne-nanne al lamento funebre –, con o senza accompagnamento strumentale, hanno fatto sì che questa 'sapienza' tramandata oralmente non fosse destinata all’oblio ma venisse degnamente conservata quale eredità culturale per le future generazioni.
Molti dei protagonisti di queste ricerche, oramai non ci sono più. Nati fra la fine dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento, hanno lasciato però un segno indelebile nella memoria collettiva. Essi sono diventati i 'maestri' di riferimento per un recupero consapevole della vocalità tradizionale, dello strumentario popolare – tra cui spiccano la chitarra battente, la chitarra francese, il tamburello, le castagnette, l'organetto, etc. – e delle forme coreutiche, anche in un processo di rifunzionalizzazione, soprattutto per coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerli personalmente. Come non ricordare, tra i tanti: Vincenzo Grossi, Andrea Sacco, Rocco Di Mauro, Angela Gentile, Antonio Maccarone di Carpino, Gennaro Liguori di Cagnano Varano, Rocco Castelluccia di Ischitella, Michele Prencipe e Michele Stuppiello di Monte Sant’Angelo, Domenico Rinaldi, Luigi Longo, Francesco Crisetti, Giuseppe Di Maggio e Arcangelo Marchesani di San Giovanni Rotondo, Antonio Mastrovalerio e Francesco Solimando di San Nicandro Garganico, Michele Saracino di Rignano Garganico, ed anche un artista come Matteo Salvatore – a cavallo tra tradizione ed invenzione –.
Eppure, nonostante gli anni trascorsi e i profondi cambiamenti avvenuti, esistono forme di espressività popolare che ancor oggi sono praticate, come in passato, e che ci restituiscono quei caratteri performativi tipici di una cultura non ancora omologata.
Canti liturgici e paraliturgici, monodici e polivocali, è possibile ascoltarli in funzione durante tutto l'arco dell'anno in molti paesi del Gargano, in particolare durante la settimana santa, quando si manifestano forme di coralità e repertori preconciliari, come per esempio l'esecuzione del Miserere in lingua latina o Lu giuvidija sandë, nei vari dialetti locali. Ma anche canti licenziosi, narrativi, lirico-monostrofici, e balli eseguiti nei momenti di convivialità durante le feste, i lavori collettivi o all'interno di luoghi specifici come alcune cantine del territorio.
Queste considerazioni consegnano al Carpino Folk Festival una grande responsabilità: unire agli indispensabili momenti ludici e ricreativi della manifestazione anche momenti di sensibilizzazione ai significati culturali che sono contenuti nelle tradizioni popolari, soprattutto per il tramite del protagonismo attivo degli ultimi testimoni e la condivisione di studi e ricerche.

07 Agosto 2014

Ore 21.30 Largo San Nicola / CARPINO
“LA NOTTE DI CHI RUBA DONNE” – CONCERTI DELLA TRADIZIONE
A cura di SALVATORE VILLANI
Proiezione del documentario
Roberto Leydi, L’altra musica di Aurelio Citelli, con la consulenza di Febo Guizzi (Provincia di Milano, Medialogo, 2004, 35 min.).
Un inedito videoritratto sulla figura e l’opera di Roberto Leydi, realizzato attraverso due interviste: l’interesse per il jazz e la musica popolare americana, l’incontro con Alan Lomax, lo “scandalo di Bella ciao”, il rapporto con cantori e suonatori popolari, l’insegnamento al DAMS di Bologna. Testimonianze di Umberto Eco, Moni Ovadia, Bruno Pianta e Ferdinando Scianna.

Conferenza
Gino Annolfi: La comunità agro-pastorale tra riti collettivi, scarsità di risorse e cooperazione.
Salvatore Villani: Gargano, agosto 1954. A sessant'anni dal viaggio di Alan Lomax e Diego Carpitella. – In ricordo di Remigio de Cristofaro –.

Interventi musicali
Prima parte
"Essere stati quaggiù": suoni e tradizioni di San Nicandro Garganico a cura di Angelo Frascaria
"Essere stati quaggiù" è la ricerca etnografica che si fa narrazione, racconto vissuto di un viaggio, in bilico tra passato e presente, alla ricerca dei suoni ritrovati della tradizione di San Nicandro Garganico. Dalle campagne, seguendo le greggi, passando per i saloni da barba, dove la chitarra "francese" e il mandolino affabulano storie di polke, mazurke e serenate, fino a disperdersi nella periferia, fra il vociare delle donne marocchine e il ritmo dei loro bendir. Queste le "Indie" ritrovate...
Angelo Frascaria, canto e chitarra alla "barbiera"
Libera Lamacchia, canto e “paccagnole”
Marco Montemitro, fisarmonica
Carmine Cipriani, tamburello
Mario e Costanza Di Leo, ballo
Con la partecipazione di suonatori tradizionali.
Durante la lezione–concerto saranno proiettati filmati raccolti durante la ricerca sul campo.

Seconda parte
Canti Arbëreshë della Capitanata
La Capitanata, prima del 1811, si estendeva anche nella provincia di Campobasso e comprendeva nel suo territorio sei paesi di origine albanese di cui oggi quattro sono situati nel basso Molise – Montecilfone, Portocannone, Ururi e Campomarino – e due in provincia di Foggia – Casalvecchio di Puglia e Chieuti –. Gli albanesi si stanziarono in Capitanata per la prima volta nel 1464, quando Ferdinando I, re di Napoli, concesse a Giorgio Castriota Scanderbeg, per l'aiuto ricevuto contro gli angioini, i feudi di Monte Sant'Angelo, Trani e San Giovanni Rotondo.
La lezione–concerto ripropone l'esperienza musicale del gruppo Arbëreshë di Chieuti degli anni Settanta del '900, con alcuni dei suoi protagonisti. Il gruppo nacque sotto la spinta di Giorgio Ruberto, su materiale di ricerca di suo fratello Roberto, prematuramente scomparso, con canti in lingua albanese della tradizione di Chieuti, della Calabria, dell’Albania e del Kossovo.
Angela Dell’Aquila, canto
Donato Meola, canto e chitarra
Salvatore Villani, voce narrante e baglamas
Angelo Frascaria, chitarra battente
Marco Montemitro, fisarmonica
Carmine Cipriani, tamburello

Durante la serata – per il progetto UNESCO “Le tarantelle del Gargano” – sarà possibile visionare una mostra iconografica sulla chitarra battente nel Gargano con esposizione e mercatino di strumenti musicali tradizionali.

Ufficio Stampa Associazione Culturale
Carpino Folk Festival
Via Mazzini, 201
71010 Carpino (FG)
Domenico Sergio Antonacci
tel. 393.1753151
info@carpinofolkfestival.com

Comunicato Stampa

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OrsaraJazzPetizione per salvare il Festival come “patrimonio immateriale della Comunità Orsarese”
Da martedì 29 luglio, concerti, seminari, attività divulgative, conferenze e interazioni artistiche

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – L’Orsara Jazz, da martedì 29 luglio a domenica 3 agosto, è pronto a celebrare la sua venticinquesima edizione, un quarto di secolo per il festival jazz più longevo della Puglia. Per 6 giorni e 6 notti, il Festival offrirà concerti, seminari, attività divulgative, conferenze e interazioni fra differenti espressioni artistiche. Tra gli ospiti dell’edizione 2014 ci sono Emanuele Cisi, Joe Magnarelli, Rachel Gould, Antonio Ciacca, Joseph Lepore, John Riley, Michele Corcella, Swing Brosse System e Lucio Ferrara.
I SEMINARI INTERNAZIONALI. Il Festival prenderà il via con i seminari internazionali di musica jazz che, anche quest’anno, saranno condotti da docenti di rilievo internazionale coordinati dal direttore Lucio Ferrara, chitarrista orsarese da anni residente a New York: Emanuele Cisi (sax), Joe Magnarelli (tromba), Rachel Gould (voce), Antonio Ciacca (piano), Joseph Lepore (basso), John Riley (batteria), Michele Corcella (composizione e arrangiamento) e lo stesso Ferrara alla chitarra. Una settimana di full immersion fra lezioni di strumento, musica d'insieme, composizione, masterclass, laboratorio per big band, combo, jam session, camminate a piedi e riflessioni in un contesto ideale per sviluppare relazioni, amicizie internazionali, approfondire la pratica dell'improvvisazione e del jazz. Oltre 10 ore di lezioni al giorno che si chiuderanno ogni sera con le Jam Session alle quali parteciperanno il batterista Dario Mazzucco e il pianista Onofrio Paciulli.
I CONCERTI. Il festival ospita soprattutto tre giorni di concerti che, dalle ore 21.00 in Largo San Michele, vedranno sul palco grandi personalità musicali, alcuni progetti speciali e gli studenti. Primo appuntamento venerdì 1 agosto con il quartetto guidato da Dario Mazzucco (batteria) e Mino Lanzieri (chitarra) con la partecipazione straordinaria di Rachel Gould. A seguire spazio all'Orsara Jazz All Stars. Sabato 2 agosto in Largo San Michele sarà la volta di Swing Brosse System, un gruppo familiare francese formato nell’estate del 2009. Il nome del gruppo deriva dall’idea dei bambini di unire l’iniziale del nome di ognuno di loro, così da creare “Brosse”. A seguire un incontro sul passato, presente e futuro del prestigioso festival che rischia la chiusura. Nel corso del festival sarà lanciata, infatti, la petizione “Orsara Musica Patrimonio immateriale della comunità di Orsara di Puglia” per difendere e sostenere il patrimonio collettivo nato nel 1990. La serata si chiuderà con l'Orsara Jazz Orchestra diretta da Michele Corcella che proporrà un omaggio dal titolo "The late Duke Ellington". Domenica 3 agosto spazio al Workshop Final Concert che vedrà sul palco, in varie formazioni e arrangiamenti, gli allievi della scuola provenienti da tutta Italia e dall'estero. La serata ospiterà anche una performance particolare, epilogo del workshop esperienziale sinestetico curato da Enzo Nini (musicista, sax e flauto, qui in veste di sperimentatore) denominato Transitions/Trans(sensorial compos)ition”.

Info: www.orsaramusica.it

comunicato stampa 

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destinazionecarpinoRitorna CANTAR VIAGGIANDO sul treno delle Ferrovie del Gargano - 1,3,4,5 Agosto 2014
Mobilità lenta, creatività e sicurezza.


Con CANTAR VIAGGIANDO, il Carpino Folk Festival e il Gal Gargano, con il sostegno logistico delle Ferrovie del Gargano, innestano all'interno dei vagoni del treno e nelle stazioni elementi di creatività e sostenibilità per promuovere un turismo attento alla lentezza, ai valori del territorio, alle tipicità facendo, quindi al fine di promuovere una mobilità sostenibile per godere a pieno gli squarci di bellezza straordinaria di cui è pieno il tragitto del Gargano.
"Cantar Viaggiando" è un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano. Partire da San Severo, toccare San Nicandro e Cagnano Varano e poi dritti su fino ad arrivare agli spettacoli del Carpino Folk Festival dove lo sguardo spazia sul Lago di Varano e sulla lingua di terra che spacca l’azzurro in due, dividendo lo specchio lacustre da quello marino. Stesso obiettivo, da Calenella lungo il blu della costa per tuffarsi a San Menaio e a Rodi garganico, toccare da lontano Ischitella e quindi immergersi nei ritmi delle tarantelle garganiche accompagnati dai suoni del tamburello, delle castagnole e delle chitarre battenti.
L'idea è quella di stimolare l'utilizzo del servizio treno delle Ferrovie del Gargano per permettere al pubblico di spostarsi comodamente e in sicurezza all'interno del nostro territorio evitando l'uso della propria autovettura per raggiungere il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni.
Un viaggio che viene impreziosito dalla presenza a bordo di microeventi tematici che renderanno, ne siamo certi, piacevole e originale il tragitto, cantando e raccontando e godendo appieno i paesaggi che si attraversano nel tramonto di un estate garganica.

PROGRAMMA
01 Agosto 2014
Ore 15.00 in viaggio tratta San Severo/Calenella
NELLO BISCOTTI - "Al Monte Gargano, tra mitologie, letteratura e
scienze naturali"
Conducono NELLO BISCOTTI e NICOLA GIULIANO
accompagnamento della chitarra battente di LUCA D'APOLITO
con degustazione di prodotti tipici regionali a bordo

03 Agosto 2014
Ore 19.12 in viaggio tratta San Severo/Calenella
GIOVANNI RINALDI - "Un cantastorie sul treno"
Antologia di voci della memoria popolare del Gargano per voce narrante, revox e musica
con degustazione di prodotti tipici regionali a bordo

04 Agosto 2014
"Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano"
Ore 19.12 in viaggio tratta San Severo/Calenella
NÁPOLES Y SICILIA - "Cocina y música itinerante"
con degustazione di prodotti tipici regionali a bordo

05 Agosto 2014
Ore 19.12 in viaggio tratta San Severo/Carpino
LUCA MORINO - "MorinoMigrante"
con degustazione di prodotti tipici regionali a bordo

Il treno si può prendere a San Severo e in tutte le stazioni in cui si ferma (capienza permettendo)
La partecipazione è gratuita (NON IL BIGLIETTO SUL TRENO)

Per gli orari di ritorno leggere attentamente il PROGRAMMA della 19ª edizione del CARPINO FOLK FESTIVAL
(https://www.facebook.com/CarpinoFolkFestivalUfficiale/app_190322544333196) e fare costantemente riferimento al portale delle Ferrovie del Gargano (http://www.ferroviedelgargano.com/)


GRAZIE alla partnership fra l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival e il Gruppo di Azione Locale del Gargano (Gal Gargano) nell'ambito della XIX edizione del festival della musica popolare e delle sue contaminazioni verrà realizzato il progetto PIAZZA GAL/CARPINO FOOD FESTIVAL, un luogo dove il pubblico potrà vivere la nostra cultura rurale e le nostre tradizioni gastronomiche, artigianali e culturali, dove cioè si potranno degustare le nostre specialità gastronomiche, si potranno imparare a preparare i piatti della tradizione rurale, conoscere le nostre erbe selvatiche spontanee, scoprire e degustare i nostri vini e il nostro olio, ma anche ballare le nostre tarantelle garganiche e i concerti del Carpino Folk Festival.
Con la Misura 331 azione 2 del proprio PSL, il Gal Gargano infatti organizza, nell’ambito del Carpino Folk Festival, un dettagliato ed articolato programma di iniziative di informazione tese a diffondere la conoscenza delle produzioni locali, con l’obiettivo di sostenere e diffondere il consumo di prodotti tipici e di qualità.

PIAZZA GAL: FESTIVAL DELLA CULTURA RURALE
Gli eventi di informazione del Gal Gargano
“Quella che abbiamo messo in campo a Carpino, Monte Sant’Angelo e con gli altri comuni del territorio – ha dichiarato il presidente, Francesco Schiavone - è la dimostrazione della volontà del Gal Gargano di operare in sinergia con le realtà del territorio. Un lavoro che, con un’attenta programmazione e con le sinergie giuste, può dare nuovo valore alle aree interne ed alle tradizioni culturali del promontorio”.
“Gli obiettivi che ci eravamo prefissati nel PSL nella definizione di questa misura d’intervento erano: incentivare le attività turistiche dando continuità logico-fisica fra l’offerta turistica balneare e le risorse rurali; diffondere e valorizzare i prodotti, il patrimonio naturale e la cultura del territorio; sviluppare la creazione di un sistema a rete tra tutti gli operatori e le comunità. Riteniamo – ha concluso Schiavone - che con iniziative e programmi come questi siamo sulla strada giusta”.

Comunicato Stampa

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estemporaneaUn pittore e una tela in ogni angolo per farsi ispirare dal paese che riscopre i giochi di un tempo
Nuove strade per l’Estate Alberonese, riparata in più punti la provinciale che conduce al borgo

ALBERONA – C’è una piacevole novità nell’Estate Alberonese 2014: la strada provinciale per Alberona, grazie ai recenti lavori di manutenzione, permette di raggiungere il borgo in modo più agevole e sicuro rispetto agli ultimi mesi. Un motivo in più, per i visitatori, di godersi un cartellone di eventi che animerà il paese fino a settembre con musica, teatro, arte, sapori e sport.
GIOCAVAMO COSI’. Mercoledì 30 luglio, alle 21.30, sulla Terrazza Panoramica l’associazione Giovani nel Tempo proporrà “Giocavamo così”, una serata dedicata ai giochi della tradizione. Come si divertivano i bambini di una volta, quando ancora non c’erano computer, playstation, wii e altre “diavolerie” elettroniche? E’ alla risposta a questa domanda che Gnt, l’Associazione Giovani nel Tempo, dedicherà un’intera serata. I giochi di un tempo sono moltissimi: il salto con la corda, ad esempio, ma anche le sfide con le biglie, quelle con i tappi di latta. A volte ci si divertiva con un pallone, un cerchio, qualche rettangolo disegnato sull’asfalto con un po’ di gesso. Si giocava a figurine, per vincerne e accaparrarne il maggior numero possibile, oppure si ripiegava sull’intramontabile nascondino. Ce n’erano davvero un’infinità di giochi, tante possibilità di stare insieme, all’aria aperta, divertendosi in modo sano. Tutto questo, naturalmente, è ancora possibile e la serata alberonese ce lo dimostrerà.
RIDIPINGERE ALBERONA. Domenica 3 agosto, in ogni angolo del paese ci saranno un una tela, una tavolozza e un pittore che, con le proprie mani, cercherà di raccontare attraverso tutte le declinazioni del linguaggio pittorico, la bellezza di vicoli, scorci, archi e paesaggi alberonesi. Il Comune di Alberona, in collaborazione con la Galleria Valeno di Lucera, ha indetto la quarta edizione del concorso-estemporanea di pittura, chiamando a raccolta gli artisti che vorranno farsi ispirare dal paese e gareggiare per conquistare i premi messi in palio per le opere più belle. Per le iscrizioni e le informazioni sui termini e le modalità di iscrizione ci si può rivolgere al Comune di Alberona, contattando il responsabile della segreteria del concorso, Camillo De Martinis, al numero telefonico 0881.592022. In ogni caso, ci si potrà iscrivere fino a domenica mattina, compilando sul posto, nella sede del Comune di Alberona, l’apposito modulo. Il raduno degli artisti e le operazioni di segreteria che precederanno l’avvio dell’estemporanea avranno inizio alle ore 9 del mattino e si terranno nella sede comunale di Alberona. I boschi, le antiche chiese, il fascino della Torre del Priore, il corso principale con il profilo del campanile e la foggia metallica del monumento ai Caduti: sono molti i luoghi che conservano un’immutata bellezza, premiata dalla “Bandiera Arancione” del Touring Club e dall’ingresso tra i “Borghi più belli d’Italia” sancito dall’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.

Info su regolamento e iscrizioni al concorso:
Dott. Camillo De Martinis 0881.592022
c.demartinis@comune.alberona.fg.it

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Collettiva artistica – Musica – Cinema – Laboratori
Dal 20 al 30 luglio – Chiostro di San Benedetto – Troia (Fg)
Vernissage 20 luglio ore 19.30
Al via l’edizione 2014 di “Troia città aperta”, in programma dal 20 al 30 luglio presso il Chiostro di San Benedetto e nelle piazze del centro storico di Troia. L’evento, arrivato alla seconda edizione, è organizzato dall’associazione culturale “Germi d’arte” e patrocinato dal Comune di Troia.
Dopo il grande successo dello scorso anno, ancora una volta Troia sTroiacittàaperta2014palanca le sue porte ad arte, cinema, musica, impegno sociale, rispetto dell’ambiente e solidarietà. Obiettivo: promuovere il patrimonio culturale e, allo stesso tempo, creare un luogo di incontro, discussione e socializzazione a servizio della città. Per dieci giorni happening, concerti, proiezioni di film, laboratori per ragazzi animeranno il centro storico della città del rosone.
Cuore pulsante della rassegna la collettiva di pittura, scultura, fotografia e grafica ospitata negli spazi del Chiostro di San Benedetto. La mostra (che resterà permanente per tutta la durata dell’evento con orari 11-13, 19-22) sarà inaugurata il 20 luglio alle 20.00: taglieranno il nastro il direttore artistico Jack Poliseno e il sindaco di Troia avv. Leonardo Cavalieri. Sette gli artisti provenienti da tutta la provincia di Foggia: Concetta Russo (Pittura), Giuseppe Petrilli (Pittura poster), Antonio Conte (Bonsai), Milena Di Stasio (Pittura), Sergio Viola (Pittura), Michele Sepalone (Fotografia), Paolo Lupoli (Disegno), Elisa Liguori (Fotografia). Inoltre la collettiva ospiterà le illustrazioni fotografiche del libro il “Novecento a Troia” di Mario Rosario Donnini.
Tanta arte, ma non solo. Coprotagonista la cinematografia. Si comincia con un omaggio al cinema muto: il 24 luglio nel cortile del Chiostro di San Benedetto, proiezioni no stop delle migliori comiche del cinema muto dal pomeriggio e alle ore 19, in programma “Il monello”, film del 1921 firmato dal regista e attore Charlie Chaplin. La settima arte incontra il disagio mentale il 25 luglio, in piazza Santa Croce alle ore 20 con “Cinema e Stigma”, con la proiezione del film del 2010 “La pecora nera” diretto da Ascanio Celestini. La serata, nata in collaborazione con il Centro di salute mentale FG/3 di Troia per sensibilizzare alla lotta contro lo stigma sul disagio psichiatrico, sarà aperta da un dibattito moderato dal giornalista Luca Maddalena, cui prenderanno parte il sindaco di Troia avv. Leonardo Cavalieri, l’assessore alle politiche sanitarie e sociali dott. Antonio D’Apice e il dott. Giuseppe Pillo, direttore del Centro di Salute Mentale di Troia – Unità Operativa territoriale del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL della Provincia di Foggia.
Alla musica dal vivo è dedicata la serata del 26 luglio, alle ore 22 in piazza Giovanni XXIII, concerto live a cura degli “Emian Pagan Folk”, la perfomance di Ada Santamaria e gli artisti di strada.
Il 30 luglio in piazza Cattedrale alle ore 20 la sfilata “Ecomod” chiuderà la kermesse. Eco sostenibilità e consumo consapevole i temi in passerella dove la moda incontra il rispetto per l’ambiente attraverso gli abiti realizzati con fibre naturali e materiali riciclati di Annamaria Panarese e Pina D’attoli.

Inoltre, dal 28 al 30 luglio, presso il cortile del Chiostro di San Benedetto, dalle ore 16 alle ore 18, bambini e ragazzi fino ai 12 anni potranno partecipare al laboratorio d’arte e creatività “Eco creativity” organizzati dall’associazione.

Arte, cultura, spettacolo e uno sguardo alla solidarietà. Tutto questo è “Troia città aperta”. Per tutta la durata dell’evento l’associazione “Germi d’arte” organizzerà una raccolta fondi il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza ad un bambino rimasto orfano di recente.

GERMI D’ARTE
L’associazione culturale “Germi d’arte” nasce nel 2013 dall’idea di un gruppo di amici troiani per promuovere la cultura nel territorio di Troia e dintorni. I capisaldi delle attività associative ruotano attorno a tre ambiti: cinema, arte e musica. “Germi d’arte” è un’associazione giovane e dinamica che ha nel proprio curriculum l’organizzazione e la promozione di un nutrito numero di eventi. Tra questi “Troia città aperta 2013”; le collaborazioni per la realizzazione delle personali di Jack Poliseno, artista locale; la partecipazione al progetto “Sportivamente”, organizzato dall’Asl di Troia e il “Germin’sound” kermesse musicale che ha portato nel territorio di Troia artisti di livello internazionale e nazionale come i Tinturia e i Tarantula Garganica.
All’impegno associativo e culturale segue un costante impegno sociale. Non a caso ogni evento organizzato da “Germi d’arte” è sempre teso a raccogliere fondi per contribuire a importanti campagne di solidarietà. Infatti la scorsa edizione del “Troia città aperta” ha sì dato l’opportunità di aprire le porte della città a giovani artisti emergenti della provincia, ma è stata pure l’occasione per sensibilizzare la comunità all’osteosarcoma, una grave forma di tumore maligno che colpisce soprattutto i bambini, attraverso una raccolta fondi a favore di un’associazione locale che si occupa di combattere la malattia.


Per informazioni
“Germi d’arte” – tel 3771183746 – Piazza San Marco d’Ecana, n. 1 – Troia – mail germi.arte@tiscali.it

Responsabile area Stampa
Luca Maddalena – tel 3284976811

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