Spettacolo - Cinema - Arte - Cultura
Domenica 9 marzo 2014 ore 21.00
Cerchio di gesso
NOVECENTO
da Alessandro Baricco
regia Mariantonietta Mennuni
con Mario Pierrotti e Michele D’Errico
e la partecipazione straordinaria di Damiano
luci Antonio Lepore e Maekele Fadega
TEATRO DEL FUOCO
Domenica 9 marzo ore 21 c/o Teatro del Fuoco il Cerchio di Gesso torna in scena nella stagione in serale SOGNANDO L’AMERICA IO RESTO QUA con “Novecento” spettacolo tratto dall’omonimo capolavoro di Alessandro Baricco con Mario Pierrotti e Michele d’Errico e la regia di Maria Mennuni
Chi sono quei due personaggi che guardano dall’alto impassibili e non parlano, guardano poi sorridono e con un cenno d’intesa avanzano alla ricerca di sguardi curiosi e silenzi intrisi di curiosità e dolce attesa. La storia va, deve essere raccontata e ora forse c’è un pubblico disposto ad ascoltarla.
Così dice Novecento: “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”, loro, la storia , la buona storia da raccontare ce l’hanno, eccome se ce l’hanno.
La storia di un grande pianista nato da emigranti su una nave, adottato da un marinaio dalla pelle scura che l’aveva trovato per caso in una scatola di cartone e se ne era preso cura.
La storia di un trombettista che su quella nave era salito a soli 17 anni “perché l’unica cosa che gli fregava nella vita era suonare” e perché al molo qualcuno l’aveva sentito suonare e quello che suonava era qualcosa che..”Cos’è?” gli aveva chiesto ..”non lo so “- gli aveva risposto .. “quando non sai cos’è, allora è jazz. Ci vanno matti per quella musica lassù”..e lassù voleva dire sulla nave.
E lui c’era salito e lì aveva conosciuto Novecento e la sua leggenda, quella d’essere nato sulla nave e da quella nave non esserci mai sceso e che suonava da Dio e la musica che suonava era magica, unica perché Novecento “sapeva ascoltare e sapeva leggere. Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia. Era nata così una grande amicizia, attraverso cui raccontarsi i propri sogni, le proprie angosce, la voglia immensa di sfidarsi e di sfidare il mare. E poi la musica, piccola, bella, infinita come il mare su cui danzava il piroscafo Virginian e poi burrasche, viaggi straordinari dall’Europa all’America che sembravano non doversi mai concludere. Ma Novecento non è solo il pianista sull’oceano, e il trombettista non è solo “l’amico per la pelle”..sono entrambi strumenti attraverso cui noi spettatori guardiamo come riflessi in uno specchio l’intera umanità scivolare e a suon di musica descrivere piano i sentimenti tutti che fanno di noi esseri umani e dolcemente fragili. Chi sono quei due personaggi che guardano dall’alto e impassibili e non parlano più guardano poi sorridono e con un cenno d’intesa si congedano forse due angeli che lassù hanno avuto l’onore di conoscere Novecento e il trombettista o forse non li hanno conosciuti personalmente forse sono due uomini che bravi attori giocano a fare gli angeli. Poco importa, a noi piace pensare che nella vita a volte è necessario andare di fantasia.. come dice Novecento nella sua storia :”Andavo di fantasia e di ricordi, è quello che ti rimane da fare alle volte per salvarti, non c’ è più, nient’altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre”.
E’ possibile acquistare i biglietti dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30 c/o l’Oda Teatro e il giorno stesso dello spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 17 in poi c/o il Teatro del Fuoco oppure sul sito www.bookingshow.it e nei punti vendita booking show
Info 0881663147-3466355075 oppure cerchio@cerchiodigesso.it
Comunicato stampa
Per il Cerchio di Gesso
Giovanna Maffei