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Cronaca

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polizia di statoL'operazione denominata Rodolfo, così come il linguaggio utilizzato dalle vittime per distinguere le bande criminali foggiane, da una parte i Sinesi-Francavilla e dall'altra i ‘Moretti-Pellegrino’.
Un imprenditore foggiano, indagato per favoreggiamento personale, che era sottoposto a richieste economiche, non ha mai denunciato gli episodi. 
In base a ciò, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari e dello S.C.I.C.O. di Roma, con la polizia di Foggia, hanno eseguito delle ordinanze di custodia cautelare a undici persone, sette in carcere, tre ai domiciliari e uno all'obbligo di firma ed il sequestro preventivo poichè i loro redditi erano sproporzionati ai beni mobili ed immobili nella propria disponibilità, pari a 41 milioni di euro.
L'estorsione sarebbe passata in maniera regolare circa 1000 euro al mese, poichè era fatturata sotto forma di prestazione di consulenza.
Tra gli arrestati ci sono: Emiliano Francavilla, Mario Lanza, Antonio Francavilla, Vincenzo Antonio Pellegrino, Vito Bruno Lanza, Leonardo Lanza e Vincenzo Pipoli. I sette dovranno rispondere, a vario titolo, del reato di estorsioni aggravate dal metodo mafioso.
A gli arresti domiciliari sono finiti, Leonarda Francavilla e Valentino Aprile, è anche una avvocatessa Gabriella Capuano, si sta vagliando la sua posizione nel gruppo con perquisizioni all'interno del suo studio.
Gli imprenditori finiti nel occhio degli estorsori, erano tutti legati alla produzione e alla trasformazione dei prodotti agricoli. Oltre al pagamento di somme di denaro mensile, le vittime erano costrette all'assunzione fittizia di soggetti indicati dalle compagini malavitose, che venivano pagati senza fornire alcuna prestazione lavorativa.

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118
È stato ritrovato il corpo di Nicola Di Tullo, il 46enne di Manfredonia scomparso sabato 2 aprile. Purtroppo il suo corpo è stato rinvenuto senza vita.
L'uomo era scomparso sabato scorso, quando aveva dato appuntamento ad un suo amico ma, a quell'appuntamento non era mai arrivato. Po
chi minuti prima dell’orario stabilito, Di Tullio aveva telefonato all’amico chiedendo prima l’intervento dei sanitari del 118 e poi dei carabinieri, che si sarebbe dovuti recare in contrada Garzia, ma li non vi era nessuno. 
Il cadavere è stato trovato in una intercapedine di un casolare abbandonato in località Miscillo, lungo la strada per San Giovanni Rotondo. Il 46enne, separato con figli è stato ucciso a colpi di fucile. 

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rapine
Ieri pomeriggio, poco dopo le 14:00, a Foggia, in uno dei punti vendita dell'Eurospin, in via Camarda al Villaggio Artigiani, tre persone a volto coperto, uno di questi armato di pistola, hanno minacciato i dipendenti e clienti, facendosi consegnare il denaro. 
I malviventi si sono immediatamente diretti alle casse. Il dipendente minacciato con la pistola ha consegnato l’incasso della giornata.
Uno dei lavoratori ha cercato di reagire ma, è stato colpito con il calcio della pistola.
Il bottino è stato quantificato in 1.000,00 euro circa. I tre rapinatori sono poi scappati a bordo di una Ford Fiesta verde, guidata da un complice. 

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vigilidelfuoco
Il famoso chiosco di piazza Goppingen, che si trova tra gli istituti scolastici ‘Lanza’ ed ‘Einaudi’ a Foggia, è stato incendiato la scorsa notte, intorno alle 03:00. Sicuramente si tratta di un incendio di natura dolosa.
Immediatamente sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e transennato la zona. 
Dal primo sopralluogo fatto dai vigili del fuoco, la natura dell'incendio è dolosa, in quanto il chiosco presentava la porta aperta e forzata. Il titolare dell'attività, un 48enne del posto, sentito dalle autorità ha detto di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive.

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ospedalesan giovanni rotondoDopo l'incidente nei pressi di Lucera e il trasferimento in un ospedale di Foggia sprovvisto di Chirurgia Vascolare, il giovane ha dovuto, dopo 4 ore di attesa, noleggiare a proprie spese un ambulanza privata per raggiungere l'ospedale di San Giovanni Rotondo 

A seguito di un incidente stradale, un giovane chitarrista di 29 anni di Cerignola è stato operato nei giorni scorsi in Casa Sollievo della Sofferenza per una frattura scomposta dell'omero destro, che ha causato un grosso ematoma ed un'ischemia totale, cioè una assenza totale di flusso sanguigno in tutto l'arto superiore.

Il giovane, dopo l'incidente stradale nei pressi di Lucera avvenuto verso mezzogiorno, è stato trasportato intorno alle 13 al Pronto Soccorso di un ospedale di Foggia per ricevere le prime cure. I sanitari, dopo aver riscontrato una frattura all'omero e un'ischemia totale al braccio, non hanno ritenuto opportuno procedere ad un intervento chirurgico ortopedico e vascolare poiché il nosocomio è sprovvisto di un'unità di Chirurgia Vascolare, necessaria per ripristinare il flusso sanguigno.

Dopo quattro ore di attesa, il paziente ha firmato le dimissioni e ha noleggiato a proprie spese un'ambulanza privata giungendo all'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo alle ore 18.

Qui, passando nuovamente dal Pronto Soccorso, e non avendo con sé la documentazione clinica delle diagnosi effettuate nel precedente ospedale, il giovane si è dovuto sottoporre nuovamente agli esami diagnostici per individuare la frattura e constatare con un'angiografia il livello dell'occlusione arteriosa. Alle 22, un equipe chirurgica composta da ortopedici e chirurghi vascolari è intervenuta sul paziente. Gli ortopedici Franco Gorgoglione ed Emanuele Ferrara, assieme alla loro equipe, hanno provveduto a riallineare i due monconi della frattura e stabilizzare l'osso omerale. Successivamente l'equipe di Chirugia Vascolare, con i chirurghi Giovanni Paroni e Roberto Marinucci, vista la lunga ischemia che aveva interessato il braccio per quasi 10 ore, ha optato per la soluzione più veloce: una ricanalizzazione dell'arteria occlusa al passaggio tra ascella e omero, utilizzando un'endoprotesi per ripristinare il flusso sanguigno. Si è resa necessaria anche una fasciotomia al braccio per ridurre il voluminoso edema successivo al ripristino della circolazione.

Dopo l'intervento terminato all'una di notte, il paziente è rimasto in osservazione per 24 ore nell'unità di Anestesia e Rianimazione I. Nonostante l'intervento ortopedico e vascolare siano entrambi riusciti, la prognosi resta tutt'ora riservata
per quanto riguarda la funzionalità dell'arto. Resta infatti il danno neurologico, che sarà possibile valutare solo dopo il riassorbimento dell'edema. La prolungata ischemia, e le ore trascorse prima dell'arrivo in Casa Sollievo per i due interventi, potrebbero pregiudicare il pieno recupero delle funzionalità del braccio.

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