Foggia, due spacciatori sono stati arrestati in flagranza di reato, grazie all'attento lavoro fatto dai 'Falchi'.
Ieri sera, gli agenti hanno arrestato Vincenzo Bruno 33enne e Roberto Mezzadri 48enne, originario di Lucera.
Gli agenti durante un controllo del territorio, dopo aver effettuato una perquisizione nell’appartamento di Bruno, hanno rinvenuto e sequestrato 15 grammi di cocaina, già pronta, in 14 involucri per un peso complessivo di 9 grammi. All'interno dell'appartamento vi era anche Mezzadri.
I militari sono riusciti ad entrare in azione, grazie a un servizio di appostamento. Lo spaccio veniva effettuata attraverso le grate delle finestre dell’abitazione dove si arrivava per prendere lo stupefacente.
Nell'abitazione sono stati trovati, oltre al denaro, anche telecamere di videosorveglianza, poste all’esterno dell’appartamento, per controllare meglio la zona, in modo tale da evitare controlli della polizia.
Cronaca
Il movente, sarebbe banalissimo, lo sconfinamento continuo dei bestiami, nei terreni altrui, per tale motivo tre ragazzi avrebbero aggredito brutalmente la notte tra il 7 e l’8 aprile, a Mattinata, Antonio Pio Prencipe 43nne del posto. L'uomo è stato ferito al volto ed al torace con una mannaia e poi dopo è stato lasciato sanguinante a terra, davanti ad una pizzeria.
Pe rgli inquirenti, è stata una vera e propria spedizione punitiva, eseguita da Fabio Pio Di Mauro di 22enne, Andrea Quitadamo 26enne e Bartolomeo La Pomarda 21enne. I tre sono stati arrestati, grazie alla visione dei filmati di videosorveglianza della zona in cui è accaduto l'episodio. I tre, poco dopo la mezzanotte del 7 aprile, erano arrivati a bordo di una Fiat 16 bianca, proprio davanti alla pizzeria, dove si trovava il 43enne che era seduto ad un tavolino esterno. L'uomo è stato poi trasportato all'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, dov'è ricoverato in progniosi riservata.
Scesi dal mezzo, La Pomarda impugnava l'arma, ed hanno iniziato ad inveire contro la vittima. _Una volta individuata l'auto, i carabinieri sono subito giunti al proprietario, Andrea Quitadamo. Immediatamente dopo, riuscivano a rintracciare anche Di Mauro.
La Pomarda, veniva invece, trovato il 9 aprile, da un poliziotto fuori servizio, che vagava. I tre sono in stato di fermo per tentato omicidio in concorso.
Ieri sera è stata ritrovato il corpo senza vita del 63enne, Ciro Petruzzellis, scomparso il giorno di Pasqua.
L'uomo originario di San Severo, ma residente a Rodi Garganico, si era allontanato dalla residenza per anziani in cui viveva, senza metter addosso il giubbotto ed uscendo con solo un pantalone grigio e una felpa a strisce orizzontali e le ciabatte.
Una lunga ricerca fatta dai, carabinieri, vigili del fuoco e volontari della Protezione Civile, che hanno battuto il territorio palmo a palmo, non avevano portato a nessuna ricerca, prima della serata di ieri.
I vigili del fuoco, ieri sera poco dopo le 20:00, hanno rinvenuto il cadavere del 63enne, in un dirupo, nascosto dai rovi, non molto lontano dalla residenza in cui viveva. Non si esclude che l’uomo sia scivolato nel roveto. Per poter recuperare il cadavere, è stato necessario l’intervento del nucleo speciale speleo-alpino-fluviale.
In via Sant’Alfonso de Liguori, a Foggia, una donna di 60 anni è stata investita da un'automobilista.
Le cause dell'incidente non sono state ancora fornite, la donna è stata investita da un uomo che era alla guida di una Fiat Punto, subito dopo l'impatto, l'auto avrebbe perso il controllo e si è schiantata contro un albero, causando danni a due auto parcheggiate lungo la strada.
Nell'impatto sono stati coinvolti tre veicoli, mentre la 60enne investita è stata prontamente trasportata al pronto soccorso. Le condizioni sembrerebbero abbastanza gravi.
I carabinieri di San Severo hanno arrestato, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, due persone, Luigi Nardella 45enne originario di San Severo e Christian Angelo Renzulli 36enne, anch'esso originario di San Severo.
I due sono accusati di concorso aggravato in danneggiamento, detenzione e porto di materiale esplosivo e tentata estorsione.
Le due persone in questione, avrebbero minacciato un 50enne, di Poggio Imperiale titolare di una farmacia del posto.
Nel mese di maggio dello scorso anno, venne piazzata una bomba nei pressi dell’abitazione del farmacista, che provocò danni ad infissi di alcune abitazioni adiacenti a sopratutto a quella della persona interessata.
I due pur avendo fatto richieste estorsive, non si erano mai presentati di persone in farmacia, i contatti sono sempre avvenuti solo telefonicamente, dove si richiedeva da prima una cifra pari a 200 mila euro, salvo poi scendere a 30 mila. Per questo le indagini dei carabinieri si sono presentante si da subito molto complesse.
I militari però sono riusciti ad intercettare la zona da dove arrivavano le telefonate e, dopo aver esaminato una serie di filmati di videosorveglianza, sono riusciti a risalire ai due soggetti, già noti per precedenti reati contro il patrimonio.