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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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antonio piccininno carpinoANTONIO PECCENINNE - COMPLEANNO CENTENARIO CON BENNATO, DE SIO E TANTI ALTRI
Il cantore secolare più famoso delle Puglie ancora in attività per diffondere quella che fu la sua cultura


Il nostro paese è la culla di una delle più antiche e importanti tradizioni musicali dell’intero territorio nazionale, oggetto di campagne di registrazione, ricerca e studio da parte di etnomusicologi e studiosi di fama mondiale. Questa tradizione musicale, che per ragioni legate a diversi fattori storici e socio-culturali era quasi stata dimenticata, grazie alla straordinaria caparbietà degli anziani depositari che sono riusciti a farla arrivare intatta sino ai nostri giorni, è stata oggetto di riscoperta da parte delle giovani generazioni di carpinesi che hanno preso coscienza dell’importanza identitaria e dell’altissimo valore culturale di quella musica. L’attività ventennale dell’Associazione culturale Carpino folk festival volta alla ricerca ed alla valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale ha contribuito affinché ciò avvenisse. Antonio Piccininno rappresenta la memoria viva di questa cultura e la sua presenza qui oggi è di un’importanza straordinaria. Significa che tutti siamo riusciti a non disperdere il patrimonio di sapere popolare da lui rappresentato. Concludo con un’immagine che a mio parere rappresenta visivamente questo passaggio, un’immagine che personalmente mi commuove e mi tocca particolarmente: il religioso silenzio con il quale, a notte fonda, le migliaia di giovani presenti nella piazza del Carpino Folk Festival ascoltano Antonio Piccininno cantare la sua ninna nanna. Ecco, in quel momento si realizza un vero e proprio miracolo: la tradizione popolare, incarnata da un cantore centenario, diventa punto di riferimento per i cuori di chi l’ascolta. E allora Zi Antonio ti aspettiamo ad agosto sul palco. Mario Pasquale Di Viesti Presidente Ass. Cult. Carpino Folk Festival

Temperamento forte, amore per la vita, per la famiglia, per i compagni e un forte attaccamento al paese che gli ha dato i natali un secolo fa, Antonio Piccininno (Pecceninne), il cantore con le nacchere, è nato il 18 febbraio 1916 a Carpino, in provincia di Foggia.
All'età di due anni perde entrambi i genitori a causa dell’influenza spagnola e viene affidato ai nonni materni. A otto anni deve già contribuire al mantenimento della famiglia ed è mandato a guardare le pecore. Nei boschi di quello che oggi è il Parco Nazionale del Gargano i pastori adulti gli tramandano i canti popolari che lui ripete ossessivamente guardando le pecore. Diventato adulto lascia il mestiere del pastore e si dedica alla coltura dei campi. Pastore e, contadino, con le sue 100 primavere rappresenta una delle "personalità più interessanti, autentiche e complesse della tradizione musicale del Gargano. Cantatore eccellente, tra i più anziani del paese, porta con sé un bagaglio di conoscenze che lascia quale eredità culturale alle nuove generazioni. La sua testimonianza di vita, la sua interpretazione canora e la sua raccolta di canti sono punti di riferimento imprescindibili per un’adeguata comprensione della sua unicità. Il suo percorso si colloca in un ambito intermedio tra oralità e scrittura, frutto di stratificazioni in progress di apprendimento, dalla fase mnemotecnica orale del periodo giovanile, alla fase della partecipazione diretta ai riti collettivi delle serenate e dei balli (quando non ancora defunzionalizzati), alla fase dell’appropriazione autodidattica della scrittura per la raccolta dei canti popolari (Villani S., 2008)".
In occasione dei festeggiamenti per i suoi cent'anni, giovedì pomeriggio 18 febbraio ore 17 nel palazzo baronale di Carpino si svolgerà un incontro organizzato dal Carpino Folk Festival insieme al Comune di Carpino e al Parco Nazionale del Gargano con gli studiosi e gli artisti che hanno attinto dal suo bagaglio di conoscenze popolari per narrarne la vita artistica attraverso il repertorio, le esperienze, le preferenze, gli atteggiamenti, le abilità, in una parola l'identità del cantore che instancabilmente continua a tramandare quella che fu la sua cultura: tra gli altri, son attesi lo studioso Francesco NASUTI, l'etnomusicologo Salvatore VILLANI, l'attrice Caterina PONTRANDOLFO, Eugenio BENNATO e Teresa De SIO.
A seguire la presentazione di "Chi sona e canta no nmore maje", il nuovo CD dei Cantori di Carpino con la voce di Pecceninne.
In serata in Piazza del Popolo la famiglia ha organizzato il taglio della torta e successivamente il live gratuito dei Cantori di Carpino e degli amici di Pecceninne che coriaceo ha già stabilito che canterà a sua volta per i presenti. Quindi, tutti ancora una volta ad aspettare il momento quando si alzerà e si recherà sul palco per esibirsi in colorite e applaudite introduzione alla personalità del Cantore. Inizierà con la descrizione delle origini del canto popolare carpinese e racconterà la sua storia personale come esempio di quelle di altri cantori. Verseggerà le strofe che andrà poi a cantare intercalandole con curiose spiegazione della vita di una volta e quando ormai col suo parlare schietto avrà accattivato le simpatie e gli animi, trascinerà il suo pubblico in una vertiginosa tarantella in modalità rudianella.

Non esistono parole per significare la realtà di un nonno che canta la ninna nanna ad un pubblico in religioso silenzio e non esiste cantore in attività più anziano. Per questa ragione il 18 febbraio 2016 sul Gargano avverrà qualcosa di unico con quest’artista particolare che a 100anni, con un vigore sorprendente ed una serenità contagiosa, va ancora in giro a cantare sonetti d'amore.

Sempre presente sul palco del Carpino Folk Festival, Piccininno come tutti i Cantori di Carpino è oggetto di studi sulle tradizioni musicali italiane; Antonio in particolare viene interessato per la prima volta da tali studi nei primi anni 80 da Roberto Lèydi, considerato tra i fondatori dell'etnomusicologia scientifica in Italia, ed è portato alla ribalta nazionale dai cantautori e musicisti Eugenio Bennato (la prima esibizione fuori dai contesti tradizionali risale all'8 aprile 1980 presso il Teatro San Ferdinando di Napoli) e Teresa De Sio.

BENNATO, LA MAGIA DELLA MUSICA DI ZE'NDONJO PECCENINNE NON HA EGUALI NEI CINQUE CONTINENTI
Antonio Piccininno compie 100 anni.
100 anni di un artista, un compleanno che ci fa tutti felici, ma un artista non ha età, come non ha età l’arte che si trasmette alle generazioni e lascia un segno indelebile.
Piccininno ripete sempre affettuosamente che mi è grato per averlo portato in giro per il mondo. Ma sono io grato a lui, come a Sacco e a Maccarone, per avermi concesso di far conoscere la forza poetica del sud, la magia della musica di Carpino che non ha eguali nei cinque continenti.
Auguri caro zio Antonio, e non smettere di guidarci per i prossimi anni.
EUGENIO BENNATO

RINALDI, ANTONIO PICCININNO UN PATRIMONIO MUSICALE INSCINDIBILE DALLA SUA VITA
Come è mia consuetudine, privilegio l'ascolto all'esposizione e alla retorica, perciò sono andato a cercare diverse interviste che zio Antonio ha rilasciato, per il piacere di ascoltarlo, come se fossi io a intervistarlo (cosa che non ho mai avuto il piacere di fare).
Mi sono segnato solo alcune sue parole, che mi sembrano una bella sintesi di quello che la sua vita e la sua passione hanno rappresentato, anche nei confronti della trasmissione nel tempo di un patrimonio secolare di cui lui e gli altri grandi vecchi sono stati il medium migliore (più della televisione, della radio e degli altri mezzi di comunicazione).
Perché loro ci hanno trasmesso il patrimonio musicale non come cultura separata dalla vita, ma come parte inscindibile della loro vita stessa, che era anche fatica, isolamento, solidarietà e amore per la terra e l'ambiente che sapevano rispettare, più di noi.
Dalla voce di zio Antonio, che vecchio davvero non sembra essere diventato mai:
Sono nato nel 1916, non c’era niente, né luce né acqua né televisione.
Avevamo questi canti.
Non li ho fatti io, ce li hanno dati i nostri antenati e noi li abbiamo portati avanti.
Poi è arrivata la televisione, con i canti moderni, e la popolazione li ha abbandonati.
E’ arrivata la modernità!
Però noi, gli altri canti li abbiamo sempre mantenuti attivi, grazie anche ai ricercatori, che dal dopoguerra sono venuti e ci hanno istradato.
I giovani oggi rispondono bene, ma se c’hann’ambarà... sono ‘tosti’.
Non hanno la passione di imparare.
Piuttosto le donne, imparano qualche cosa.
I miei auguri di buon compleanno al nostro magnifico vecchio.
GIOVANNI RINALDI (storico e ricercatore)

MARENGO, UN ONORE AVER CONOSCIUTO LA PASSIONE DI ZE'NDONJO PECCENINNE
"Che bella notizia, sono davvero felice per il grande ze Pecceninne! Non posso che unirmi alla gioia di questo importante avvenimento": lo afferma DAVIDE MARENGO il regista di Craj il film documentario sulla musica popolare pugliese, tratto dall'omonimo spettacolo-concerto di Teresa De Sio con Giovanni Lindo Ferretti, Matteo Salvatore, i Cantori di Carpino e Uccio Aloisi, presentato al Festival di Venezia 2005 nella sezione "Giornate degli Autori", vincendo allo stesso festival il premio "Lino Micciché" Miglior opera prima. "Il messaggio sincero - prosegue Marengo - che mi sento di dare è che grazie a Teresa De Sio e al film Craj, che ho avuto l'onore di dirigere, ho avuto il privilegio di conoscere la potente musica dei Cantori di Carpino e in particolare la dolcezza e la passione di Antonio Piccininno, portatore di una musica che viene da lontano e che continuerà ad andare lontano. Un grande abbraccio e tantissimi auguri".

Segue un breve elenco delle ricerche, dei documenti sonori e dei film in cui appare come protagonista.

Ricerche scientifiche
1980/, Salvatore Villani
1980/1987, Michele Giuseppe Gala
1984, Gabriele Leggieri, Giovanni Canistro
1987, Ettore De Carolis
1988, Roberto Leydi con Salvatore Villani (monografia)
2001/2009 Adriano Castigliego
2010/2011 Enrico Noviello e Pio Gravina

Documenti sonori rilevanti
1997, I cantatori e suonatori di Carpino / Salvatore Villani, NOTA/EDT
1997, Guitares “battente” du Gargano / Salvatore Villani, Nanterre (France), CD Al Sur
1997, La voce del Gargano
1999, Canti della memoria. Canti tradizionali del Gargano Francesco Nasuti, Centro Grafico Francescano
2000, Lezioni di tarantella / Eugenio Bennato, DVF
2000, La tarantella del Gargano / Giuseppe Michele Gala, Ethnica
2001, Tarantella del Gargano / Eugenio Bennato, DVF
2002, Ragnatele: Antologia di voci e suoni della Puglia / Antonello Lamanna
2004, Alla carpinese: il sonetto garganico nei canti popolari di Carpino / F.Nasuti, edizioni FN
2006, Stile, storia e musica alla carpinese / I Cantori di Carpino, Mea Sound
2007, Le tribù italiche. Puglia, EDT
2007, Canti, poeti, pupi e tarante / Valter Giuliano, Squilibri
2008, Antonio Piccininno. Cantatore e Raccoglitore dei Canti Popolari di Carpino Cd allegato al libro / Salvatore Villani, Centro Studi Tradizioni Popolari del Gargano e della Capitanata
2011, Canti e suoni della tradizione di Carpino / E.Noviello-P.Gravina. Kurumuny
2012, I cantori e musici di Carpino. Le tarantelle del Gargano, Salvatore Villani, NOTA/EDT
2016, Chi sonä e càntä no nmore màji / I Cantori di Carpino

Film da (co)protagonista:
1996, Foggia, non dirle mai addio, Luciano Emmer (con Eugenio Bennato)
2000, Chi ruba donne, Maurizio Sciarra (con Eugenio Bennato)
2005, Craj, Davide Marengo (con Teresa De Sio, Giovanni Lindo Ferretti)
2007, Les Chanteurs de Carpino, Thierry Gentet
2010, Buon giorno Zi Antò, Aldo di Russo (con Roberto De Simone)
2015, Le storie cantate. Viaggio tra i Cantastorie di Puglia, Trevisi-Morisco


Fotografia Archivio Fotografico Carpino Folk Festival - CC BY
Cantori di Carpino - Eugenio Bennato
Associazione Culturale Carpino Folk Festival
Via Mazzini, 201 - Carpino, FG 71010
info@carpinofolkfestival.com | Tel: 348.8102899 | Fax: 0884.997379
Per la posta certificata: associazione@pec.carpinofolkfestival.com
www.carpinofolkfestival.com | Facebook | Twitter

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vecchi lumini fuocoVecchi lumini per nuovi amori: il 18 febbraio al Teatro del Fuoco torna la commedia di Maria Staffieri

Prosegue con successo la XV stagione teatrale della Compagnia Enarché, che giovedì 18 febbraio porterà al Teatro del Fuoco di vico Cutino una commedia di successo della passata stagione, ovvero Vecchi lumini per nuovi amori, scritta e diretta da Maria Staffieri.
LA TRAMA La pièce, recitata in dialetto, porta sul palcoscenico le storie di uomini e donne che si ritrovano al camposanto per portare un saluto e qualche fiore (qualche volta anche di plastica, ndr) sulle tombe dei loro coniugi ormai passati a miglior vita. Davanti ai "cari estinti" vengono alla luce passati contrasti e unioni non proprio all’insegna dell’amore. A questo si aggiungono le vicende di quanti al cimitero, sotto mentite spoglie di vedovi inconsolabili, vanno per ben altri fini, ovvero per cercare nuovi amori. Equivoci, lettere scambiate e liti fra i vedovi contribuiscono a dare pepe a tutta la storia.
Sul palcoscenico i protagonisti sono Giustina Ruggiero (Dolores), Amalia Ponziano (Pia), Giovanni Mancini (Gustavo), Mimmo Mazza (Goffredo), Manila de Mari (Modesta), Fulvio di Martino (il Barone Astolfo). Michele Norillo veste i panni del custode del cimitero, personaggio che, per il suo ruolo, tutto sa dei defunti e, naturalmente, dei vivi.
La costumista è Angela Infante, mentre le scenografia sono curate da Maria Grazia de Rosa, audio e luci sono affidati ad Andrea Longone; fotografie di Alessandro Forcelli.
Lo spettacolo è aperto anche ai non soci.
Prima della messinscena di Vecchi lumini per nuovi amori nel foyer del Teatro del Fuoco, a partire dalle 20.00, si terrà una degustazione dei prodotti del Forno Frasca di via dei Carbonari Dauni di Foggia, accompagnati dal vino biologico della cantina Masseria Duca d’Ascoli di Castelluccio dei Sauri. Con la serata del 18 febbraio va avanti la proficua collaborazione tra due aziende di eccellenza della Capitanata e la Compagnia Enarché presieduta da Carlo Bonfitto.

Ricordo inoltre che proseguono regolarmente le messinscene della nuova commedia firmata da Michele Pellicano, Fatt’ capace. Ad ospitare le prossime repliche sabato 20 e domenica 21 febbraio, come da cartellone, il palcoscenico del Teatro Regio di Capitanata – a Foggia, c/o Chiesa Madonna del Rosario - via Guglielmi, 8).


XV Stagione Teatrale 2014/2015 Associazione Enarché - Teatro Regio di Capitanata
Vecchi lumini per nuovi amori
Spettacolo in due atti in dialetto
Testo e regia di Maria Staffieri
Con Giovanni Mancini, Mimmo Mazza, Michele Norillo, Amalia Ponziano, Giustina Ruggiero, Fulvio di Martino, Manila de Mari
Foggia, Teatro del Fuoco (vico Cutino)
Giovedì 18 febbraio 2016
Orari: porta h 20.30, sipario h 21.00.

XV Stagione Teatrale 2014/2015 Associazione Enarché - Teatro Regio di Capitanata
Fatt’ capace
Commedia in dialetto in due atti
Testo e regia di Michele Pellicano
Con: Michele Pellicano, Nino Di Chio, Rocco Lionetti, Lidia Delle Noci, Rita Daluiso, Cinzia Citarelli, Consiglia Albanese, Domenico Mazza.
Foggia, Teatro Regio di Capitanata (c/o Chiesa Madonna del Rosario - via Guglielmi, 8)
Sabato 20 e domenica 21 febbraio 2016
In scena: 27-28/3; 5 e 6/3/2016
Orari: porta h 20.30, sipario h 21.00.
Audio e luci: Andrea Longone; Scenografia: Maria Grazia de Rosa; Costumista: Angela Infante; Fotografie: Alessandro Forcelli; Ottimizzatore: Rocco Lionetti.

Maria Cristina Sicilia - Telefono cellulare: 347/3010102
Addetta stampa Teatro Regio di Capitanata - Compagnia teatrale Enarché di Foggia
Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: 347/8381608
Sito web: www.teatroregiodicapitanata.it

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SfideWeek end adrenalinico per Musica Civica che propone in prima assoluta

Esercizio e disciplina nello sport e nella musica

Il pioniere dell’arrampicata libera in Italia, Manolo Zanolla, si racconta nella conversazione
“Una vita in bilico”

A seguire il concerto “Le quattro sfide” gara di abilità e virtuosismo tra il soprano coreano Oh Miseon e il violinista Dino De Palma

I due solisti, accompagnati dall’orchestra Musica Civica diretta da Mladen Tarbuk, saranno giudicati dal pubblico che decreterà il vincitore

Musica Civica continua a stupire con la sua programmazione inaspettata e variegata: nel secondo week end di febbraio è la volta di “Sfide – Esercizio e disciplina nello sport e nella musica”, spettacolo dedicato all’importanza della tecnica, dell’allenamento instancabile, della ferrea disciplina tanto per lo sportivo quanto per il musicista.
Quello che accomuna sport e musica è proprio la capacità di concentrazione per dare il meglio nel momento della performance, il lungo allenamento quotidiano, la possibilità di far fronte all’imprevisto attraverso il bagaglio di competenze acquisite con l’esercizio e la capacità di riuscire a dare il meglio di se stessi, superando giorno per giorno i propri limiti.
A parlarne sarà Manolo Zanolla, pioniere dell’arrampicata libera in Italia e soprannominato “Il Mago”, sportivo che ha vissuto offrendo per anni la schiena agli strapiombi, uomo che è riuscito a ridefinire il concetto di “inaccessibilità” aprendo vie lunghe di crescente difficoltà, come Lucertola Schizofrenica, Il mattino dei Maghi, Supermatita e chiodando la via Eternit lungo una falesia delle Dolomiti, via che pareva impraticabile.
Manolo è la testimonianza vivente di una sfida umana, sociale, fisica, morale, psicologica, di un viaggio tra le vette più alte, un viaggio pericoloso, doloroso e meraviglioso che lo ha portato a comprendere quanto la costanza e l’esercizio fossero indispensabili per esprimere il talento.
La dedizione assoluta lega un uomo allo sport così come un musicista al proprio strumento. E così Musica Civica idea e realizza la gara musicale “Le quattro sfide” in cui il violino di Dino De Palma incontra e scontra la voce dell’acclamatissimo soprano coreano Oh Miseon in un duello a colpi di virtuosismi. Un violino contro una voce, un archetto contro un respiro, ecco che i due competitors, accompagnati dall’orchestra Musica Civica diretta dal noto direttore croato Mladen Tarbuk, portano in scena brani e arie celebri sfidandosi in quattro discipline diverse, il tema e variazioni, la cantabilità, il virtuosismo e i ritmi popolari. Da Casta Diva all’Aria della Regina della notte, dalla Zingaresca di de Sarasate a Thais di Massenet, dalle variazioni di Paganini sul Mosè di Rossini all’Habanera della Carmen, la competizione prenderà piede con la complicità dell’orchestra e del pubblico che decreterà il vincitore a suon di applausi.
Tra melodie toccanti, ritmi sfrenati, azioni sceniche e brillante virtuosismo, si sfideranno dunque due grandissimi artisti dal curriculum internazionale: il violinista De Palma, che da solista si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo (Sala Tchaikovsky a Mosca, Teatro Music Hall a San Pietroburgo, Teatro Coliseum a Buenos Aires, Seoul Art Center, Teatro Solis a Montevideo, Carnegie Hall a New York) e Oh Miseon, recentemente vincitrice del premio Opera Singer Awards 2015, come migliore cantante d’opera coreana. A dirigerli Mladen Tarbuk, personalità musicale di caratura internazionale e docente di direzione d’orchestra e composizione all’Accademia Nazionale di Musica di Zagabria.
Musica Civica ha il sostegno della Regione Puglia, della Provincia di Foggia, del Comune di San Severo e di tanti sponsor privati che credono nel valore artistico dell’iniziativa, come Enplus di San Severo, la Ditta Capobianco, la Fondazione Apulia Felix, Promodaunia, la Fondazione Banca del Monte di Foggia, Fortore Energia, Banca Mediolanum, Gruppo Salatto, Cantine Teanum, Per il Meglio della Puglia e altri.
Biglietti in vendita dalle ore 17.00 di domenica 14 febbraio al Teatro del Fuoco di Foggia. Inizio spettacolo ore 18.00.
Il concerto va in scena anche al Teatro “G. Verdi” di San Severo sabato 13 febbraio alle ore 19.00 (biglietti in vendita dalle ore 17.00).

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MICHELE VENEUn evento dedicato a Michele Vene

“Tra colori e parole” è l'evento in programma martedì 23 febbraio alle ore 18 presso la Biblioteca Minuziano di largo Sanità dedicato al concittadino Michele Vene, pittore e autore di poesie. La manifestazione promossa dall'Amministrazione Comunale di San Severo, dalla Biblioteca Comunale Alessandro Minuziano e dal Club per l'UNESCO di San Severo si aprirà con la presentazione del libro “Onde Poetiche” di Michele Vene a cui seguirà la cerimonia di donazione al Comune di San Severo delle opere pittoriche dello stesso poliedrico artista, molto conosciuto ed apprezzato, non solo in città, per la sua vasta e qualificata produzione. Le opere saranno permanentemente esposte nella Biblioteca Minuziano.
Michele Vene è pittore ed autore di poesie che rispecchiano il suo stato d'animo, le sue emozioni. Ha in attivo oltre 50 mostre personali e circa 300 collettive, la sua opera è assai vasta. Ha dipinto numerosissime opere ad olio, tempera e pastello e si è fatto apprezzare per tecnica mista, disegno e acquerello. Quanto alle liriche, nascono dal bisogno di guardare in profondità; la poesia per Michele Vene è un’inesauribile fonte di energia vitale, che trova ispirazione in ogni cosa che lo circonda.
La serata del 23 febbraio sarà aperta dai saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura, Celeste Iacovino, e della direttrice della Biblioteca Minuziano Concetta Grimaldi. A seguire le due relazioni di: Francesco Giuliani, italianista, su “Poesia e colori”, ed Enrico Fraccacreta, scrittore, su “Il paesaggio pugliese nella pittura”. I lavori, che naturalmente si avvarranno della presenza dell’artista Michele Vene, saranno moderati da Michele Princigallo, giornalista e presidente del Club per l’UNESCO di San Severo.
A seguire la cerimonia inaugurale della donazione delle opere pittoriche che saranno esposte in maniera permanente in Biblioteca.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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corteggiatoriFBTeatrodeiLimoni
GIALLOCORAGGIOSO ’15/16


Quarto appuntamento con la stagione GIALLOCORAGGIOSO ’15/16: "I corteggiatori - amore a colpi di poesia", uno spettacolo di e con Vito de Girolamo e Carlo Loiudice.

Dopo aver recitato a New York, grazie alla partecipazione al «Festival in scena», i due attori pugliesi porteranno sul palco di Via Giardino questo spettacolo divertente a colpi di poesia, prima di partire per la tournée europea (Parigi, Amsterdam e Berlino).

Uno spettacolo di poesia tutto dedicato all’amore.
L’atmosfera è perfetta, il pubblico desideroso di ascoltare i versi poetici più belli del ’900. Vito entra in scena declamando le strofe di un suo componimento, ma...Carlo piomba sul palco deciso a suicidarsi: delusione d’amore! Saranno la poesia, l’amicizia e la complicità maschile a dissuaderlo da questo disperato proposito, insieme alla nuova consapevolezza di poter ritrovare l’amore. E ci riuscirà soprattutto per merito delle “cinque regole del corteggiamento”, fondamento, dogma e pilastro della famigerata fama di latin lover di Vito. In Carlo esplode una ritrovata fiducia, grazie al palcoscenico, al pubblico, ma soprattuto alle donne presenti in sala.
La lezione ha inizio, tutto sembra filare per il verso giusto, senonché….
Questo l’incipit di uno spettacolo nato con il desiderio di affrontare la comicità con eleganza e puro divertimento, dove poesia e umorismo si legano perfettamente in un gioco attoriale continuo.

13/14 Febbraio - ore 21:00
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
RIDUZIONE per gli STUDENTI UNIVERSITARI che presentano il libretto in biglietteria.
info e prenotazioni: 3249948645 / 3473414561 - info@teatrodeilimoni.it

Teatro dei Limoni
via Giardino, 21
Foggia
www.teatrodeilimoni.it

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