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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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Riti Settimana SantaRiti e della Settimana Santa in Capitanata : il 18/3 al Teatro Regio di Capitanata Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno portano in scena le Tradizioni di Pasqua; proseguono le repliche Quill che vole mammà.


La religiosità, le tradizioni che traggono origine dal ciclo vitale della terra, la drammatizzazione della Passione e della Morte di Cristo saranno al centro del prossimo appuntamento di Foggia al Regio: venerdì 18 marzo alle 20.30 Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno torneranno sul palcoscenico del Teatro Regio di Capitanata (a Foggia, in via Guglielmi 8, c/o Chiesa BVM del Rosario) con lo spettacolo Riti e della Settimana Santa in Capitanata – Tradizioni di Pasqua.
Lo spettacolo rientra nella rassegna Foggia al Regio, che l’associazione Cultura e Ambiente, presieduta da Michele Dell’Anno, quest’anno propone al Teatro Regio di Capitanata nell’ambito della XV Stagione teatrale della Compagnia Enarché presieduta da Carlo Bonfitto.
Come è loro abitudine, Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno, da appassionati ricercatori quali sono, presenteranno al pubblico un mondo dalle tante sfaccettature, un universo nel quale la religione non è disgiunta da usanze antiche che affondano le loro radici nel paganesimo. La Capitanata, come tutto il Sud Italia (la Sicilia in particolare) e nazioni come la Spagna, offre un ventaglio di storie, rappresentazioni sacre, canti che si recitavano durante la Settimana Santa: ogni rito cristiano, ogni tradizione popolare sono legati sia alla religiosità che alle usanze che la gente, ricca o povera che fosse, metteva in atto proprio nella Settimana che precede la Pasqua. La Domenica delle Palme, giorno di pace, era l’occasione per mettere da parte contrasti e antipatie anche importanti, i fidanzati si scambiavano regali mettendo preziosi nel tradizionale ramoscello di ulivo (e qui si nota la commistione tra sacro e profano). Le processioni del Venerdì Santo, nel corso delle quali il dolore della Madre di Cristo diventa esso stesso emozionante “spettacolo”, sono da secoli appuntamento centrale della Settimana Santa: a dare il via a tutta la drammatizzazione della Passione e Morte di Cristo è stata, racconta Giustina Ruggiero, un’opera letteraria fondamentale, ovvero Il pianto della Madonna di Jacopone da Todi.
A tutto questo darà voce la coppia Ruggiero – Dell’Anno: tante storie e racconti delle generazioni passate, usanze come i “Sepolcri” o come quella che a San Severo porta i fedeli a porgere le condoglianze alla Madonna addolorata (un’usanza presente anche a Siviglia). Giustina Ruggiero intonerà L’Orologio della Passione - un canto che sua nonna intonava proprio il Venerdì Santo; un altro testo importante che rientrerà nello spettacolo è “U’ Venerdì Santo” dell’antropologa e studiosa di tradizioni popolari Ester Loiodice. E, naturalmente, la musica accompagnerà tutta la serata di venerdì 18 marzo al Teatro Regio di Capitanata con canti e filastrocche semplici magari, ma segni importanti del culto del popolo. Completeranno la serata le storie sulle usanze culinarie: la “pizza dolce”, i ciambelloni, le “squarcelle”, il grano fatto crescere al buio che si sistema nelle chiese la sera del Giovedì Santo.

XV Stagione Teatrale 2014/2015 Associazione Enarché - Teatro Regio di Capitanata
1a Rassegna “Foggia al Regio”
I Riti e della Settimana Santa in Capitanata – Tradizioni di Pasqua
Spettacolo teatrale e musicale ideato, scritto e interpretato da Giustina Ruggiero e Michele Dell’Anno
Foggia, Teatro Regio di Capitanata (c/o Chiesa Madonna del Rosario - via Guglielmi, 8)
Venerdì 18 marzo 2016
Orari: porta h 20.00, sipario h 20.30.

Maria Cristina Sicilia - Telefono cellulare: 347/3010102
Addetta stampa Teatro Regio di Capitanata - Compagnia teatrale Enarché di Foggia
Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: 347/8381608
Sito web: www.teatroregiodicapitanata.it

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Manifesto Colloquia

Ospiti importanti anche per l’edizione 2016 di “Colloquia”, l’annuale Festival delle idee organizzato dalla Fondazione Banca del Monte di Foggia in collaborazione con la Biblioteca Provinciale “Magna Capitana” di Foggia e giunto all’8^ edizione.
“Italia istruzioni per l’uso” è il tema scelto quest’anno per stimolare le riflessioni di illustri esponenti del panorama intellettuale: differenti punti di vista per comprendere la situazione attuale e futura del nostro Paese rispetto alla sua realtà interna come alle relazioni internazionali.
L’appuntamento è per venerdì 18 e sabato19 marzo (con inizio alle ore 17), nell’ Auditorium della Biblioteca Provinciale.
A moderare gli interventi è stato chiamato il giornalista Gad Lerner
Ospiti di giorno 18, la storica dell’arte Anna Ottani Cavina, che parlerà di “Italia dipinta, Il paesaggio interpretato dagli artisti”; la nota antropologa Amalia Signorelli, chiamata a ragionare di “Morale pubblica e morale privata”, e l’architetto e docente universitario Chiara Tonelli che terrà una relazione su “Il futuro dell’abitare”, allargando l’analisi anche ad altri Paesi.
I relatori di giorno 19 saranno Riccardo Iacona, giornalista di Rai Tre, conduttore di “Presa Diretta”, che ha scelto il tema “L’Italia e il mondo che preme alle sue porte. Paure e speranze”; lo studioso di relazioni internazionali Vittorio Emanuele Parsi che per affrontare il tema scelto usa una una metafora calcistica “Il movimento “senza palla”. La politica estera dell’Italia di Renzi” e l’ esperto di strategie militari e geo-politica Alessandro Politi che si occuperà di “Dove va il mondo e l'Italia nel mondo”.

Come ha detto il presidente della Fondazione Saverio Russo in sede di presentazione alla Stampa, «In un contesto di grande confusione, in campo nazionale come internazionale, abbiamo voluto riportare al centro dell’attenzione la situazione del nostro Paese, conducendo l’analisi sotto diverse prospettive. Una parte degli interventi sarà dedicata all’esame del contesto geo-politico mondiale, un’altra alla delineazione delle caratteristiche dell’identità del nostro Paese».

GLI OSPITI
RICCARDO IACONA - Reporter, autore e conduttore televisivo, è considerato uno tra i più autorevoli in¬terpreti del giornalismo italiano di inchiesta.
Romano, si laurea in discipline dello spet¬tacolo alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bologna ed esordisce nel cinema in qualità di aiuto regista. A fine anni 80, inizia la sua espe-rienza televisiva nelle terza rete della Rai, prima in Scenario di Andrea Barbato e Duello; dopo l'incontro con Michele Santoro, in Samarcanda, Il Rosso e il nero e Tem¬poreale.
Lascia la Rai per seguire Santoro su Italia Uno; è autore, insieme a Ruotolo e Formigli, dei programmi Moby Dick e Moby's. Nel 1999 vi rientra, sempre insieme a Mi¬chele Santoro, e lavora per le due testate Circus e Sciuscià.
È autore e regista di reportage che inda¬gano l'Italia nelle sue sfaccettature più diverse e ne restituiscono un quadro nitido e sincero.
La serie Italiani, con W gli Sposi, W il Mercato e W la Ricerca, vince la sfida del grande reportage in prima serata ed ottiene numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio Ilaria Alpi e il Premio Flajano.
Dal 2009 è autore e conduttore di Presa diretta, il programma di reportage che da 6 anni presidia la domenica sera di Rai 3 alterandosi con Report.
Negli ultimi anni ha contribuito al dibattito nazionale sulla violenza sulle donne e il femminicidio, misurandosi in particolare con l'universo, tanto vasto quanto impenetrabile, della prostituzione e dei suoi "consumatori".
Bibliografia
• Utilizzatori finali, Chiarelettere, Milano 2012;
• Se questi sono gli uomini, Chiarelettere, Milano 2014.

ANNA OTTANI CAVINA - a lungo docente di Storia dell'Arte all'Università di Bologna, ha creato e diretto la Fondazione Federico Zeri. Insegna alla Johns Hopkins University SAIS Europe. Ha pubblicato sui temi della pittura caravaggesca, dell'età neoclassica, del paesaggio illuminista e romantico.
Collabora alle pagine culturali de La Re¬pubblica.
Bibliografia
• Carlo Saraceni, Mario Spagnol, Milano 1968;
• Il Settecento e l'antico, S.L., 1989;
• I paesaggi della ragione, Einaudi, Torino 1994;
• Felice Giani, Electa, Milano 1999;
• Paysages d'Italie, Electa, Milano 2001;
• Montagna, arte e scienza, MART, Rove¬reto 2003;
• Geometries of Silence, Columbia Univer¬sity, New York 2004;
• Granet, Roma e Parigi, Electa, Milano 2009;
• Federico Zeri, dietro l'immagine, Alle¬mand!, Torino 2009;
• Terre senz'ombra, Adelphi, Milano 2015.

VITTORIO EMANUELE PARSI – E’ uno dei maggiori e più conosciuti esperti italiani di politica internazionale. Direttore di ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazio¬nali) che ha contribuito a fondare oltre 20 anni fa, è professore ordinario di Re¬lazioni Internazionali e di Studi Strategici all'Università Cattolica di Milano, editorialista per II Sole 24 Ore e opinionista per Pano¬rama.
Vittorio Emanuele Parsi si è sempre occu¬pato delle trasformazioni del sistema in¬ternazionale dopo la fine della Guerra Fred¬da, della politica estera italiana e della sicurezza in Medio Oriente (si vedano in tal senso, tra gli altri, Interesse nazionale e globalizzazione, Jaca Book 1998, e L'alleanza inevitabile, Università Bocconi, 2006, Palgrave-Macmillan 2006).
Un ulteriore tema costante della sua ricerca è stato quello del rapporto tra economia di mercato e democrazia politica, con par¬ticolare sensibilità alla questione della di¬seguaglianza (La fine dell'uguaglianza, Mon¬dadori 2012).
Il suo approccio sempre diretto e tagliente, la sua insofferenza per il conformismo e il tentativo di non sfuggire mai alle questioni e alle domande che vengono proposte, insieme alla sua convinzione dell'importanza di alimentare il dibattito pubblico, lo hanno portato a intervenire spesso in questi anni a numerose trasmissioni televisive e ra¬diofoniche.
Per provare a "unire la pratica con la grammatica", nel corso del 2014 ha servito come ufficiale di Marina presso il comando UNIFIL di Naqoura (Libano), dove ha ri¬cevuto la UN Peacekeeping Medal e la Croce Commemorativa per le Operazioni di Pace.
Si ostina a giocare a rugby come "terza linea" negli Old del Rugby Monza.
Bibliografia
• La fine dell'uguaglianza. Come la crisi economica sta distruggendo il primo valore della nostra democrazia, Monda¬dori, Milano 2012;
• Key Challenges to the Global System, Thoughts, Ideas and Essays on ASERI's Tenth Anniversary, a cura di Vittorio Emanuele Parsi e Andrea Locatelli, Vita e Pensiero, Milano 2007;
• L'alleanza inevitabile. Europa e Stati Uniti oltre l'Iraq, Università Bocconi Edi¬tore, Milano 2006, (ed americana: The Inevitable Alliance, Palgrave-Mcmillan, New York, 2006);
• Partners or Rivals? European-American Relations After Iraq, a cura di Matthew Evangelista e Vittorio Emanuele Parsi, Vita e Pensiero, Milano 2005;
• Che differenza può fare un giorno. Guer¬ra, pace e sicurezza dopo I'll settembre, a cura di Vittorio Emanuele Parsi, Vita e Pensiero, Milano 2002;
• Manuale di Relazioni Internazionali. Dal sistema bipolare all'età globale, a cura di G. John Ikenberry e Vittorio Emanuele Parsi, Laterza, Roma-Bari 2001;
• Teorie e metodi nelle Relazioni Interna¬zionali. La disciplina e la sua evoluzione, cura di G. John Ikenberry e Vittorio Ema¬nuele Parsi, Laterza, Roma-Bari 2001;
• Cittadinanza e identità costituzionale europea, a cura di Vittorio Emanuele Parsi, Il Mulino, Bologna 2001;
• Lo sguardo corto. Critica della classe dirigente italiana, Lorenzo Ornaghi e Vittorio Emanuele Parsi, Laterza, Roma- Bari 2001;
• Interesse nazionale e globalizzazione. I regimi democratici nelle trasformazioni del sistema post-westfaliano, Jaca Book, Milano 1998;
• Società Internazionale. Vocabolario, a cura di Fabio Armao e Vittorio Emanuele Parsi, Jaca Book, Milano 1996;
• Democrazia e mercato. Elementi di analisi del sistema internazionale, Jaca Book, Milano 1995;
• La virtù dei migliori. Le élite, la demo¬crazia, l'Italia, Lorenzo Ornaghi e Vittorio Emanuele Parsi, Il Mulino, Bologna 1994.

ALESSANDRO POLITI – E’ un analista politico e strategico con 30 anni d'esperienza.
E' direttore della NATO Defense College Foundation, l'unico centro di ricerca non governativo affiliato direttamente alla NATO.
Ricercatore senior del CeMiSS per l'America Latina, ha creato e guidato il progetto Global Outlook dal 2013 al 2015, culminato in una pubblicazione in italiano ed inglese. Ha diretto la ricerca del CEMRES sulle mi¬sure di confidenza nell'ambito dell'Iniziativa del 5+5 Difesa, svolgendo la relazione conclusiva ai ministri della Difesa a Granada.
Docente di geopolitica, geoeconomia ed intelligence presso la SIOI è anche docente di gestione di conflitto, crisi, pacificazione ed analisi presso istituti di formazione go¬vernativi. Facilitatore del gruppo Global Shapers del WEF ed oratore per il TEDxLU- ISS, ed è stato consigliere di tre ministri della Difesa italiani e di uno greco, ed ha lavorato anche con un SG/DNA, un Diret¬tore del DIS ed un presidente del COPASIR.
Già direttore vicario della Scuola d'Analisi Intelligence della LCU, le ultime sue pub¬blicazioni sono, oltre al Global Outlook ed ai volumi degli atti delle ultime tre confe¬renza NDCF, un libro sulla tensione nucleare Iran-Israele (ed. CLUEB).
Laureato in Storia Militare presso l'Università di Pisa, con tesi pubblicata dall'Ufficio Sto¬rico di SME e diplomato nella classe di Lettere della Scuola Normale Superiore, è stato autore, coautore ο curatore di al¬meno 25 tra monografie e libri di carattere strategico e di politica internazionale.
Bibliografia
• La minaccia nucleare in Medio Oriente, con Madani Amir e Guzzi Rodolfo, CLUEB, 2013.

AMALIA SIGNORELLI - Si è laureata nel 1957 con una tesi sull'antropologia statunitense, diretta da Ernesto de Martino, che un anno dopo la chiamò a far parte dell'équipe im¬pegnata sul campo nello studio del taran¬tismo pugliese. In seguito ha scelto come suo ambito di ricerca i processi di cambia-mento culturale legati alla modernizzazione nell'Italia meridionale e, in misura minore, in Messico. Ha studiato i movimenti migra¬tori, sull'analisi dei quali è stata anche consulente per la CEE e per l'ILO; ha stu¬diato il clientelismo, le trasformazioni della condizione femminile ed ha inaugurato in Italia gli studi antropologici sulle culture urbane. Il suo testo Antropologia urbana, considerato un testo fondativo, è stato tradotto in spagnolo. Ha dedicato studi e saggi all'opera di Ernesto de Martino, incluso il recente Ernesto de Martino. Teoria an¬tropologica e metodologia della ricerca. Attualmente è impegnata in una riflessione sulle culture della crisi. Ha insegnato nelle università di Urbino, Napoli Federico II, Roma la Sapienza; è stata professore in¬vitato all'È.H.E.S.S. di Parigi e al Depar- tamento de Antropologia dell'Universidad Autonoma Metropolitana di Città del Mes¬sico. È membro dei comitati scientifici delle riviste Urban Anthropology (U.S.A.), Alte- ridades (Mexico), La ricerca folklorica (Ita¬lia).
Bibliografia
• Scelte senza potere. Il rientro degli emi¬grati nelle zone dell'esodo, Officina edi¬zioni, Roma 1977;
• Chi può e chi aspetta. Giovani e clien¬telismo in un'area interna del Mezzogior¬no, Liguori, Napoli 1983;
• Antropologia urbana, Guerini, Milano 1996;
• Migrazioni e incontri etnografici, Sellerio, Palermo 2006;
• Antropologia culturale, McGraw-Hill 2007, Milano-New York 2011;
• Ernesto de Martino. Teoria antropologica e metodologia della ricerca, Roma, L'asino d'oro 2015.

CHIARA TONELLI - Architetto green oriented, esperta di energie sostenibili, docente universitario, ideatrice di diversi progetti vincitori di premi inter¬nazionali sa unire competenze tecniche con un linguaggio semplice e universale
Chiara Tonelli, docente di Tecnologia dell'architettura presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre dove è delegato del Rettore per «Star¬tup e Imprese», ha coordinato il primo progetto italiano ammesso a Solar Deca¬thlon, competizione tra università di tutto il mondo per la progettazione e realizza¬zione di edifici ad alta efficienza energetica.
Il progetto, denominato "MED in Italy", si è classificato terzo assoluto all'edizione dell'anno 2012 della competizione ed ha vinto il primo premio per la Sostenibilità, il secondo premio per il Funzionamento domestico e quattro terzi premi per Archi¬tettura, Innovazione, Comunicazione e Bi¬lancio energetico.
Nel 2014 a Versailles il prototipo di appar¬tamento per il Social Housing, denominato "RhOME for denCity", ancora una volta unica presenza italiana, si è classificato primo assoluto, vincendo anche altri premi.
Attualmente è responsabile del Coordina¬mento del Piano Energetico Regionale del Lazio, dove opera per ridurre i consumi energetici regionali, favorire la transizione all'energia elettrica e diversificare nel me- dio-lungo termine le fonti di energia. Si occupa di management del processo edilizio e di progettazione ambientale, applicati sia alla scala urbana, sia a quella dell'edificio. E' autrice di numerosi progetti a livello preliminare, definitivo ed esecutivo, per privati ed enti pubblici.
Ha condotto programmi televisivi quali: La casa ecologica, in "Geo&Geo" (Rai3 2011-12), La casa che verrà (Leonardo 2011-12), Cortesie per gli Ospiti (Real Time 2005-2013).

Ufficio Stampa
Loris Castriota Skanderbegh

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GhiniDi Florian Zeller
Con in ordine alfabetico
Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli
Gea Lionello, Galatea Ranzi, Luca Scapparone

Scenografia Roberto Crea
Costumi Silvia Frattolillo
Luci Marco Palmieri

Diretto e interpretato da Massimo Ghini

Dopo lo straordinario successo avuto con “Quando la moglie è in vacanza” che in due stagioni di programmazione ha registrato il tutto esaurito nei teatri che lo hanno ospitato, Massimo Ghini ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di un testo mai rappresentato in Italia “Un’ora di tranquillità” di Florian Zeller uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.

“Un’ora di tranquillità” è una commedia moderna, brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta inventata da questo geniale scrittore francese che è stata in patria un grandissimo successo teatrale, definita una spassosa, intelligente e geniale operazione da non perdere.

Il meccanismo della comicità presente nel testo consente di non dover ricorrere a imponenti adattamenti, anzi è proprio nel meccanismo utilizzato nella scrittura che si poggia la forza di questa commedia brillante, i personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, è come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute del testo.
Si tratta di un’opera corale dove ogni attore deve legare la propria arte agli altri, Il personaggio “centrale” di “Un’ora di tranquillità” è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. E’ riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere ma mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio tutta una serie di eventi e personaggi lo interrompono ,a cominciare dalla moglie che gli deve parlare di cose importanti del loro rapporto, al vicino di casa che aumenta disastri nella sua abitazione a causa dei lavori che sta facendo nel bagno e che con questa scusa irrompe nell’abitazione del vicino proprio mentre sta cercando di ascoltare il suo disco, ad un improbabile idraulico che invece di riparare i guasti provoca ulteriori disastri e, come se non bastasse, a questi si aggiungono altri amici, amanti e figli che irrompono sulla scena inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità.
Senza poterli minimamente prevedere verranno alla luce vecchi amori, tradimenti, bugie…..il tutto tenuto sempre sotto perfetto controllo ma con la genuinità dirompente del non programmato.
Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e il disco viene finalmente preso per essere ascoltato….

L'abilità di Florian Zeller non è solo nella scrittura brillante, ma anche l'arte di gestire l’imprevisto continuo, gli improvvisi incidenti, in un vortice in cui le collisioni sono inevitabili, con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è invitato e sollecitato a conoscere la verità ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare le cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere un pò di tempo, anzi solo un’ora, di tranquillità.

NOTE DI REGIA “Un’ ora di tranquillità” di Florian Zeller
Un’ ora di tranquillità. Ho avuto proprio bisogno di questo, per riuscire a scrivere queste poche note di regia. Un titolo che rappresenta in maniera precisa, un sogno, un' esigenza che, dati i momenti convulsi che viviamo, si fa quasi utopia.
La commedia mi è stata segnalata da un direttore di teatro che l'aveva appena vista a Parigi. La prima lettura è stata immediatamente rivelatrice delle potenzialità del testo stesso. Una intelaiatura da farsa, composta e sviluppata con eleganza da grande commedia, cinica e moderna, non disdegnando la memoria, geometrica, di tanta commedia francese che ancora continua ad essere fonte di ispirazione per molto cinema di successo. Il nostro protagonista, che più che essere un protagonista finisce per essere il Caronte di se stesso, andrà incontro ad uno Tsunami che lo travolgerà. Onda anomala composta da una serie di persone, di affetti, di sconosciuti che scaricheranno su di lui le loro nevrosi, spinti, a loro pensare, da un senso di giustizia che vorrebbe riparare al male fatto. La meravigliosa doppiezza dei protagonisti fa si che qualunque opera riparatrice essi vogliano compiere, si trasformerà in tortura. Il cinismo che pervade tutta la storia mi ha affascinato. Quando, la mancanza di ipocrisia, permette ad un autore di poter essere così diretto e spietatamente onesto, la risata arriva là dove tanta morale, tanta ipocrisia appunto, fa spesso danni irreparabili. Ridere continuando a descrivere la doppiezza della società che non parla e se lo fa mente, accettando tutti di essere protagonisti del nulla. Il testo è di Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova drammaturgia francese. I suoi testi sono rappresentati nei maggiori paesi d'Europa riscuotendo successo di critica e di pubblico. " Un 'ora di tranquillità " è stata realizzata la scorsa stagione a Parigi diretta ed interpretata da Fabrice Lucchini con un successo travolgente, tanto da ottenere l'interesse di Patrice Leconte che ne ha fatto un film con Christian Claviert e Carol Bouquet, campione d'incassi.

Massimo Ghini

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locandina gemma
Tra musica e degustazioni, il 19 e 20 marzo due appuntamenti ad Apricena e San Marco in Lamis

Dopo Ivan Talarico, Mimmo Epifani e Carlo Mercadante, le tracce d’autore dell’Imboscata proseguono nel mese di marzo con Luca Gemma, cantautore, ex frontman dei Rossomaltese, band folk-rock nelle cui fila ha militato anche Pacifico, e poi autore per diversi cantanti italiani quali Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Patrizia Laquidara, Bobo Rondelli e di canzoni per radio, tv, cinema e teatro.
Anche questa volta, l’appuntamento mensile con la musica d’autore dal vivo è targato Mo’l’estate Spirit Festival, Il Sentiero dell’Anima e Spazio Selezione Sabatino, con la direzione artistica di Stefano Starace.
Il concerto di Luca Gemma, per la prima volta in assoluto da solista in Capitanata, proseguirà anche stavolta tra musica live e degustazioni, sabato 19 ad Apricena, stavolta presso le Cantine Passalacqua, in località Posta Nuova e domenica 20, presso Il Sentiero dell’Anima, tra San Marco in Lamis e Sannicandro, nel cuore del Parco nazionale del Gargano, in collaborazione con Arci Radioattiva.
Autore dalla profonda voce black, che ha in proprio ben sei album che oscillano fra canzone d’autore e retaggi pop british, Luca Gemma (voce e chitarra) presenterà il nuovo album ‘Blues Songs’, in trio con Roberto Romano (fiati) e Andrea Viti (basso e keys). Nove canzoni, di cui sei selezionate dal suo vecchio repertorio e tre cover: Lu grillu e la Luna di Domenico Modugno, Angel di Ennio Morricone e Wild Wood di Paul Weller. Si tratta di un disco emozionante, pensato come una dichiarazione d’amore per il soul nero anglofono, ovvero quella capacità tutta britannica di rielaborare la tradizione black mantenendo salde le radici inglesi.
L’Imboscata- Tracce d’Autore rappresenta un nuovo modo di produrre eventi unendo cibo, musica, letteratura e persone in angoli preziosi della terra dauna e nasce dalla simergia tra Mo’l’estate Spirit Festival, alla sua XXIII edizione, Michele di Selezione Sabatino, fine cultore della promozione gastronomica della tradizione di Capitanata e Il Sentiero dell’Anima, parco artistico-ambientale in cui la natura e le arti si intrecciano fino a fondersi.
Ingresso su prenotazione fino a esaurimento posti: 347.4687088 - 328.0988407
Sabato 19 - ore 21.30 Valentina Passalacqua Vini biologici - località Posta Nuova - Apricena
Domenica 20 - ore 20.00 Il Sentiero dell’Anima - SP 48 San Marco in Lamis - Sannicandro Garganico km 13

Ufficio stampa:
Samantha Berardino
samantha.berardino.press@gmail.com
328.32.31.537

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locandina libroTornano le attività di Capitanata Futura

FOGGIA Capitanata Futura riprende la propria programmazione associativa con una iniziativa che tende a favorire il cammino socio-culturale del nostro territorio e lo fa attraverso il libro di Matteo Pio Pazienza dal titolo “Malinconico Gargano”, che termina con un'appendice su Andrea Pazienza ed il Gargano. La presentazione del volume si svolgerà martedì 15 marzo alle ore 17, nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana, a Foggia.
Il Gargano e Andrea Pazienza: due anime e due mondi apparentemente diversi e lontani, ma per molti aspetti simili, chiusi e inquieti.
Due mondi apparentemente placidi, solari, dolci, tranquilli e invitanti, ma al contempo irrequieti e dai tratti profondi che mostrano una secolare solitudine, un lungo abbandono e brani di tristezza.
Una antica natura, una terra straniera per turisti distratti e banali che sembra illusivamente aprirsi per pochi giorni in estate sotto il sole cocente e un cielo limpido, ma che poi, è sempre pronta al primo mutar del tempo a rinchiudersi in se stessa triste e solitaria. Come sempre.
All’incontro prenderanno parte: Francesco Miglio, presidente della Provincia di Foggia; Tiziana Zappatore, Presidente dell’Associazione Capitanata Futura; Luigi Damiani, già sindaco di Vico del Gargano; Andrea Pacilli, editore; Matteo Pio Pazienza, autore. Modera l’incontro il giornalista Nicola Saracino.

Associazione "Capitanata Futura"
Via Rovelli, 18-71121 Foggia
capitanatafutura@gmail.com

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