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Attualità

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grano duroIl grano duro made in Italy continua ad essere deprezzato dall'interesse dell'industria della pasta ad ottenere materia prima a basso costo per massimizzare i profitti.
E' l'unica ragione dell'afflusso costante di cereali dall'estero mentre le mietitrebbie pugliesi sono al lavoro nei campi da pochi giorni, determinando l'ulteriore deprezzamento del prodotto territoriale e spingendo i piccoli produttori cerealicoli fuori dal mercato.
E' tempo che il Governo mantenga fede agli impegni assunti con l'approvazione del Piano Cerealicolo, sollecitato dal Parlamento proprio per tutelare e valorizzare uno dei prodotti maggiormente significativi del nostro paniere agroalimentare.
Contratti di filiera, certificazione della pasta 100% made in Italy e sostegno finanziario degli investimenti sull'incremento della qualità del grano duro sono le priorità operative su cui concentrare risorse finanziarie e attività tecnico-burocratica.
Il mercato globale è un'opportunità di reddito anche per i piccoli produttori, mentre la guerra del grano che si sta scatenando rischia di alimentare esclusivamente l'ottuso protezionismo propagandato dai sovranisti.

Vice Presidente Regionale Alpaa Puglia

Umberto Porrelli

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rifiuti

"Chi ha avvelenato i terreni e l’ambiente con lo sversamento di rifiuti merita pene severe. Non è tollerabile lucrare sulla salute di intere comunità". Lo afferma l'on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, commentando gli esiti dell'indagine condotta dalla DDA di Bari "a cui rivolgo, unitamente alle Forze dell'Ordine impiegate sul campo, il mio ringraziamento per aver posto fine ad un'attività delittuosa perpetrata per anni".
"La tutela dell'ambiente e della salute pubblica deve essere sempre una priorità per lo Stato - continua Bordo – specie in quelle aree già drammaticamente segnate dall’inquinamento.
Se il processo lo dovesse confermare, sarebbe particolarmente grave il coinvolgimento in episodi di corruzione di un dirigente dell'ARPA Puglia, perché mina la credibilità di un'agenzia pubblica che lavora per il bene comune, e di politici che nel recente passato hanno avuto incarichi amministrativi, perché aggrava il senso di sfiducia nelle istituzioni.
Attendiamo gli esiti ulteriori delle indagini – conclude Michele Bordo - fiduciosi nel buon lavoro investigativo svolto da magistrati e forze dell'ordine".

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campocalcioMercoledì 7 giugno, alle ore 10, la presentazione della compagine
La formazione di calcio è composta da 14 ragazzi: 8 italiani e 6 stranieri

“I bambini sono solo bambini: non ci sono distinzioni che tengano. Se vogliamo costruire un futuro migliore, è da loro che si deve partire. E’ questo il motivo principale per cui sosteniamo con forza, e con grande gioia, la costituzione del Real Mezzanone, prima squadra di calcio interculturale di Borgo Mezzanone”. E’ Maria Emilia De Martinis, presidente della Camera Minorile di Capitanata, a esprimere con queste parole il sostegno all’iniziativa che sarà presentata domani, mercoledì 7 giugno 2017, alle ore 10, nel Chiostro della Parrocchia di Borgo Mezzanone. La rosa della compagine è formata da 14 ragazzi, 8 italiani e 6 di altre nazionalità, tutti di età compresa fra i 12 e i 18 anni. La formazione è allenata da un giovane ghanese. L’iniziativa è promossa e supportata da: Parrocchia di Borgo Mezzanone, Aps Auxulium, i tre Lions Club di Foggia (Giordano, Arpi e Host), avvocati della Camera Minorile di Capitanata, Fondazione Banca del Monte Siniscalco Ceci, Due Sport, Farmacia Santa Rita e tanti privati che hanno colto con entusiasmo l’idea. La Parrocchia, insieme all’Aps Auxilium, ha progettato e promosso la formazione di una squadra di calcio per favorire un percorso di socializzazione e di integrazione culturale tra ragazzi presenti nella borgata.
“Non c’è molto per questi ragazzi”, ha aggiunto Maria Emilia De Martinis. “Il calcio dà loro il modo di fare attività fisica, di stare insieme secondo regole condivise, di impegnarsi fianco a fianco per un obiettivo comune che è quello di divertirsi in modo sano e responsabile”.
La squadra ha già un nome e grazie a una raccolta fondi, possiede anche la divisa completa (maglie, pantaloncini, calzettoni, borsoni), i palloni, le scarpe da calcio e tutto quanto è necessario per allenarsi e giocare.
VISIONE E AMBIZIONE. “La situazione attuale di Borgo Mezzanone sembra essere nota a tutti”, spiegano gli organizzatori dell’iniziativa. “Noi abbiamo una visione e un’ambizione: vogliamo che questa borgata, così ricca di storia, diventi un luogo ricco anche di futuro, e un posto nel quale vivere meglio il presente. Un futuro che abbiamo l’ambizione di rendere migliore, più felice e più giusto, con il contributo di tutti: degli italiani e dei nuovi cittadini della borgata. Quando parliamo di ‘contributo di tutti’, vogliamo dire che i problemi e le contraddizioni di Borgo Mezzanone, così come i suoi punti di forza, non sono questioni che riguardano solamente le istituzioni e le forze dell’ordine. Siamo noi, sono le persone che abitano la borgata a dover assumere un ruolo attivo e da protagonisti nella rinascita di Borgo Mezzanone. Crediamo che questa squadra sia un modo di coltivare la speranza”.

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carabinieri ambientali


"La terra è dove mette radici il cibo che nutre la vita, non la tomba di rifiuti tossici sversati illegalmente per ottenere profitti illeciti". Lo afferma l'on. Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione, in relazione all'inchiesta della DDA di Bari per traffico organizzato di rifiuti, falso e corruzione che "ha fatto emergere l'inquinamento di 70 ettari di terreno agricolo nella provincia di Foggia".

"L'attività di intelligence condotta dalla magistratura e dalle Forze dell'Ordine, che ringrazio per la professionalità e l'impegno - continua Mongiello - ci pone di fronte all'ennesimo stupro ambientale compiuto da pseudo imprenditori senza scrupoli con la complicità di funzionari pubblici infedeli ed ex amministratori pubblici che militavano nel disciolto Popolo delle Libertà.
Quei 70 ettari negli agri di Manfredonia, San Severo, Zapponeta e San Paolo Civitate sono una minima parte della vastissima superfice agricola foggiana - conclude Mongiello - è bene, però, non abbassare mai la guardia e preservare la salubrità dei terreni per garantire quella di chi acquista e consuma il cibo made in Capitanata".

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PiazzaTavuto

Son stati gli amici del “Carmine Vecchio” i primi protagonisti per questo gesto. E Marcello “Maxell” Sepalone, c’ha messo la sua arte di Writers. In Via Crispi, in quello slargo un tempo monumento allo scempio, ora ne sorge uno del tutto ristrutturato. Meglio conosciuta come “Piazza Tavuto”, da poco più di un mese grazie al totale e fattivo intervento della Banca dei Monti Uniti (Banca del Monte di Foggia) con circa 110mila ero, ora c’è anche un murales. Simone Leone né è il protagonista. Un gesto dal valore inestimabile sul piano affettivo, del ricordo, per mantener viva anche l’attenzione su disgrazie per vite prematuramente troncate.
Nel pomeriggio di ieri, alle ore 20 del 5 giugno 2017, si è svolta l’inaugurazione del murales. Una targa è stata riposta per ricordare la giovane vita spezzata. Ed il tutto è avvenuto dopo un mese dalla tragica dipartita di Simone, che perse la vita esattamente il 5 maggio 2017 su Via del Mare in un tragico incidente d’auto. Simone era a bordo della sua Peugeot e si stava recando al lavoro, quando alle 11:30 perde il controllo dell’auto e uscendo fuori strada si ribalta più volte su quella strada che di morti ne ha fatti e visti tanti. Aveva appena 21 anni e quel lavoro era la sua svolta di vita.
La commemorazione di ieri si è svolta dopo il Trigesimo, avuto luogo nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano. Tanta è stata la gente che ha partecipato sia alla funzione religiosa, sia a quella laica. Parenti amici e conoscenti, anche chi non lo aveva mai visto ha voluto testimonia affetto e vicinanza. E soprattutto c’era lei, la mamma, raccolta nel suo manto nero in quel dolore straziante che solo una madre prova. «Non ho parole. È un ricordo, forse l’unico, presente in città –ha dichiarato tra le lacrime la madre di Simone-. Ringrazio gli amici di mio figlio, ringrazio Marcello (Marcello “Maxell” Sepalone, ndr.) per questo bel ricordo. Spero che questo possa far rimanere vivo il ricordo del mio Simone e che chi passerà da qui, pregi per lui».
Tra la gente che ha partecipato alla commemorazione di Simone Leone, come detto, c’erano gli amici. Dopo aver scoperto la targa, tra loro le lacrime hanno preso il sopravvento. Ma poi il ricordo è diventato gioia poiché Simone era un ragazzo solare, sempre col sorriso in volto e sempre in compagnia del suo fedele cagnolino, che oggi era lì, a scodinzolare come se avvertisse la presenza e la contentezza del suo giovane padrone. «Siamo orgogliosi per questo ricordo –hanno replicato gli amici di Simone-. Noi frequentiamo questa piazza ed avere ogni giorno l’immagine del nostro amico Simone ci ridà gioia e forza per andare avanti e bene. Con noi oggi è ritornato Simone, è lì e nessuno ora ce lo potrà portar via. Grazie Marcello “Maxell”».
Per la cronaca lo slargo di Via Crispi, cosiddetta “Piazza Tavuto”, a ridosso dei Quartieri Settecenteschi e Ottocenteschi, ora sorge una piazzetta del tutto rinnovata. Gli interventi effettuati per conto della Banca dei Monti Uniti hanno ridato colore e gioia a una parte di Foggia da sempre etichettata “la periferia del centro”. Il progetto, tanto per far comprendere l’entità degli interventi di riqualificazione urbana, ha previsto spazi verdi con aiuole circolari e con un fontanino di acqua potabile, spazi a sedere con manufatti antigraffio in cemento e marmi di Apricena, la piantumazione di alberi e una pavimentazione a trama a scacchiera del tutto innovativa realizzata con materiale "anti-smog fotocatalitica", capace di abbattere l'inquinamento atmosferico. Poi c’è anche una pensilina a forma d’onda realizzata in legno e alluminio, cui sotto è stata collocata una panca. Per l’illuminazione i progettisti hanno previsto una serie di luci installate nelle aiuole e vicino le panchine. Ovviamente l’area è stata provvista di cestini per i rifiuti e per le cicche di sigarette, di un’area per il parcheggio di biciclette e con pali igienici per gli animali da passeggio.
Insomma, dove l’Amministrazione comunale non riuscì dal 2012 (ad oggi), data da cui si sollevò il caso di riqualificare quell’area, ad oggi, c’è riuscito il privato. E questo è un bene per Foggia ma anche un gap che la Cosa Pubblica deve colmare se vuole adempiere alle richieste e necessità, spesso per adempimenti previsti dalle leggi vigenti, di cittadini desiderosi per quel riscatto sociale e sostenibile.

Nico Baratta

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