Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 250 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

DipartimentoScienzeagrarieL’iniziativa del corso di laurea in Scienze Gastronomiche, nata dalla necessità di integrare le competenze di chi sceglie di specializzarsi in un settore «inflazionato da improvvisatori».
Prime lezioni da metà maggio a metà giugno, il corso destinato non solo agli studenti universitari. Da settembre stage e incontri con delegati SlowFood e Vinitaly: nel programma anche elementi di critica enogastronomica e indirizzi di marketing.

Su proposta della società Italia Lab SrL, il corso di laurea in Scienze Gastronomiche organizza un Corso di comunicazione enogastronomica destinato agli studenti universitari ed a chiunque desideri ampliare le proprie conoscenze nell’ambito di un settore estremamente affascinante ma, proprio per questo, esposto a troppe improvvisazioni.
«Quello dell’enogastronomia è un ramo che, soprattutto negli ultimi anni, è stato inflazionato da diversi avventori – argomenta il prof. Agostino Sevi, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente – ragione per cui abbiamo deciso, affidandoci a degli esperti e al valore aggiunto che porteranno all’interno dell’Università, di integrare le competenze di chi sceglie di specializzarsi in un campo molto suggestivo come questo. L’allestimento di un corso di comunicazione enogastronomica ci è parso un modo concreto per offrire una chance agli studenti attualmente iscritti a Scienze Gastronomiche e a quelli che, eventualmente, si iscriveranno in futuro. Si tratta, tuttavia, di un’opportunità che vale anche per tutti gli altri studenti. La comunicazione è fattore strategico della produzione e della trasformazione del cibo. Ormai si può affermare che il cibo non si vende, ma si comunica con strumenti e tecniche sempre più specialistiche».
A coordinarlo sarà la prof.ssa Maria Rosaria Corbo, che – grazie all’ausilio dei docenti e delle esperienze che saranno messe disposizione dalla società specializzata Italia Lab – offrirà agli iscritti un’ampia gamma di nozioni, informazioni e conoscenze il cui tratto distintivo sarà soprattutto quello della qualità. Prime lezioni da metà maggio, si andrà avanti fino a metà giugno, per poi riprendere a settembre quando si entrerà nel vivo del corso: attraverso stage, discussioni e analisi sulla filiera, incontri con delegati di SlowFood e Vinitaly, lezioni da parte di specialisti della comunicazione enogastronomica. Tra gli argomenti del corso, anche analisi e orientamenti del marketing di riferimento e dell’andamento del mercato settoriale. «Si tratta di un’occasione utile per arricchire le conoscenze tecnico-scientifiche degli studenti con skills relative alla comunicazione; è questo l'obiettivo del corso – aggiunge la prof.ssa Maria Rosaria Corbo, associato di Microbiologia agraria e coordinatrice scientifica del corso di laurea in Scienze Gastronomiche –. Proprio i tecnici dell’alimentazione sono, sempre più spesso, chiamati a semplificare il dialogo tra aziende e interlocutori: operatori economici, operatori dell'informazione, esperti di marketing, social media manager, consumatori. La consapevolezza della necessità della comunicazione, sostenuta dalle conoscenze della grammatica della critica enogastronomica, consentirà agli studenti del corso di laurea di intercettare un numero maggiore di opportunità professionali e di interpretare al meglio i bisogni delle aziende».
Il Corso di comunicazione enogastronomica – i cui incontri si svolgeranno presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente in via Napoli 25 a Foggia, di seguito i riferimenti a cui inoltrare richiesta per eventuali ulteriori informazioni – ha già incontrato il favore e il sostegno di due aziende locali del settore, come la Cooperativa agricola Giardinetto e l’Industria agroalimentare Farris: alcuni degli stage in programma avranno luogo presso queste aziende, individuate come esempio di ottima integrazione tra esigenze di mercato, sensibilità verso la comunicazione ed elevata qualità dei prodotti offerti all’utenza.

Davide Grittani

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

treniTRENO NON-STOP Bari-Roma
FAST “IL MOMENTO DELLA VERITA’ SI AVVICINA e la politica DORME!”
Il sindacato riprende la questione e sollecita un’azione politica.

“Tra qualche giorno sapremo se, nel prossimo cambio orario, Trenitalia avrà risposto alla richiesta del sindaco di Bari, Antonio De Caro, e su come sarà effettuato il servizio, ovvero con o senza l’utilizzo della cosiddetta bretella del ripristino itinerario merci Napoli-Bari per il trasporto passeggeri!”. Così Domenico Santodirocco Segretario provinciale della FAST Confsal in merito al collegamento Bari-Roma chiesto dal sindaco di Bari e presidente nazionale Anci, Antonio De Caro. La Segreteria territoriale di Foggia della FAST Confsal torna, dunque, a richiamare l’attenzione sulla spinosa vicenda del collegamento che dovrebbe saltare la stazione Foggia. Una vertenza, l'ennesima per la Capitanata, che nella sua battaglia ha subito una dura battuta d'arresto durante la lunga campagna elettorale per le primarie del PD. “La campagna di voto ha catturato, integralmente ed a tutti i livelli, l'attenzione del dibattito politico e dei media” sottolinea la segreteria territoriale della Fast Confsal “Tutti i problemi del Paese, ed in particolare del Mezzogiorno, restano irrisolti. E, alla luce della vicenda Alitalia, temiamo un peggioramento sul fronte mobilità”.

Secondo la Fast il Sud rischia un drammatico arretramento, rispetto ad altri territori nazionali ed europei, anche a causa della lentezza dei lavori di adeguamento della linea AV/AC Bari-Foggia-Napoli. Mentre un ulteriore divario si registrerà, all'interno della stessa Regione, nel trasporto ferroviario con il sempre più probabile collegamento diretto Bari-Roma. A farne le spese non sarà solo Foggia e la BAT, ma anche Benevento e Caserta, la tratta con il maggior numero di pendolari. “Un collegamento con meno fermate, per ottimizzare i tempi, non equivale ad un buon servizio - prosegue la FAST– ma, al contrario, produce un aumento dei costi ed una penalizzazione per i cittadini, in questo caso, di cittadini già pesantemente penalizzati come quelli della provincia di Foggia”.
Per la segreteria della Fast Confasl a pesare è l'assenza della politica “Sul tema la politica di Capitanata è dormiente” rileva il sindacato autonomo “Si sveglierà solo quando sarà posta davanti ad una scelta incoerente che avvantaggia pochi, ed in contrasto con la creazione/programmazione della Rete TEN-T, prevista e voluta dall' Unione Europea e condivisa dal Governo italiano con l’allegato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Documento Economico Finanziario 2016. Ed oltre Bruxelles e Roma, anche la Regione per dare risposte al bisogno di mobilità dei cittadini pugliesi, come indicato dal PRT e dal programma Puglia Corsara, ha previsto l’inclusività della linea AV/AC Bari-Foggia-Napoli, con le altre reti di trasporto ferroviario in alcuni nodi, come quelli di Barletta e Foggia, e non solo nei punti terminali”.
La FAST ribadisce che la priorità, al di là del singolo treno dei desideri, dovrebbe essere quella di soddisfare le esigenze della collettività di tutti i pugliesi. “Abbiamo una Puglia a due velocità, in cui vivono realtà diametralmente diverse sotto il profilo economico ed infrastrutturale” aggiunge la segreteria “Da un lato il capoluogo e i territori della città metropolitana, in cui i servizi sono quasi al passo europeo; dall'altro il resto dei pugliesi marginalizzati, rispetto alla parte centrale della Puglia, sull'isola dei meno fortunati in cui i collegamenti ferroviari diminuiscono di giorno in giorno e i collegamenti aerei restano un miraggio. Un territorio al margine sotto il profilo dello sviluppo economico, turistico ed occupazionale, e quello della mobilità ne è la sintesi”.

L’Ufficio Stampa Fast Confsal

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

fratelli italia

“…siamo debitori a Oriana. Lei è stata indubbiamente la voce che più delle altre ha saputo scuotere le nostre coscienze, ha saputo costringerci a guardare in faccia la realtà della guerra scatenata dal terrorismo islamico nel nome dell’Islam” (Magdi Cristiano Allam)

Sabato 6 maggio 2017 alle ore 18,00 presso i locali della Biblioteca comunale
A. Minuziano in via G.Pascoli a San Severo, il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia in collaborazione con il Dipartimento Tutela Vittime di FdI-AN e Gioventù Nazionale ha il piacere di ospitare il giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam che ci parla del suo libro “Io e Oriana” dove racconta dell’amicizia con la grande e controversa scrittrice Oriana Fallaci e della sua eredità culturale e morale.
Un incontro in cui si analizzerà la questione dell’integrazione musulmana e al termine del quale chi vorrà potrà farsi autografare il libro con una dedica

Magdi Cristiano Allam, cittadino italiano dal 1986, ha sempre creduto in un Islam moderato fino a quando non è stato condannato a morte dai terroristi islamici. Nel 2008 ha ricevuto il battesimo da Papa Benedetto XVI. È stato il primo giornalista a subire un procedimento disciplinare per “islamofobia” da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti; e a vincerlo facendo trionfare il principio che è lecito criticare l’Islam.

Introduce e modera Antonella Zuppa, Referente provinciale del Dipartimento e Coorcdinatrice cittadina di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale.

Bio:
Magdi Cristiano Allam è nato al Cairo nel 1952 ed è cittadino italiano dal 1986. Da musulmano per 56 anni ha creduto in un “islam moderato”, fino a quando non è stato condannato a morte sia dai terroristi islamici sia dai sedicenti “musulmani moderati”. Nel 2008 ha ricevuto il battesimo da Papa Benedetto XVI. Nel 2013 si è dissociato dalla Chiesa di Papa Francesco per la sua legittimazione dell’islam e per la promozione dell'accoglienza dei clandestini che sono prevalentemente islamici. È stato il primo giornalista a subire un procedimento disciplinare per “islamofobia” da parte dell’Ordine Nazione dei Giornalisti e a vincerlo, facendo trionfare il principio che è lecito criticare l’islam. Ha denunciato il “Jihad by Court”, la Guerra santa islamica attraverso i tribunali, una persecuzione giudiziaria che subisce per impedirgli di scrivere e di parlare contro l’islam. Tiene conferenze, ha scritto 14 libri su islam e immigrazione, è editorialista del Giornale. Ha fondato l’Associazione “Amici di Magdi Cristiano Allam” (www.amicimca.it) per diffondere informazione corretta, riscattare la certezza e l'orgoglio di chi siamo, tornare a essere pienamente noi stessi dentro casa nostra.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

targaCentroDelleCulture
Lunedì 8 maggio l’inaugurazione dello spazio attivato nell’ambito del progetto SPRAR

Rocchetta Sant’Antonio – Uno spazio di incontro, di condivisione, di conoscenza. Un luogo in cui socializzare, tessere relazioni, conoscere altre realtà culturali al fine di vincere pregiudizi e diffidenze. Sono questi alcuni degli obiettivi che hanno animato la nascita del “Centro delle Culture” di Rocchetta Sant’Antonio. La presentazione e l’inaugurazione ufficiale si svolgeranno lunedì 8 maggio 2017, a partire dalle ore 18, nei locali siti in corso Principe Umberto 62. Il “Centro delle Culture” promosso dall’Amministrazione Comunale di Rocchetta Sant’Antonio, dunque, si candida a diventare luogo di interesse privilegiato in cui favorire scambi e percorsi di integrazione tra i cittadini migranti e la comunità locale. L’iniziativa, infatti, rientra nell’ambito delle attività realizzate dal progetto SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati attivato dal Comune e finanziato dal Ministero dell’Interno.
Il piccolo centro dei Monti Dauni, già nei mesi scorsi, ha avviato un processo di “accoglienza integrata” per tutte quelle persone costrette a fuggire dai loro Paesi a causa di guerre, violenze, persecuzioni. L’accoglienza è riservata alle persone aventi lo status giuridico di rifugiato, richiedente asilo, o in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, protezione sussidiaria o protezione temporanea. Al momento, sono cinque i nuclei familiari ospitati nel progetto SPRAR, per un totale di 17 persone, di cui 10 adulti e 7 bambini. Soggetto attuatore del progetto è un’ATI, Associazione Temporanea d’Impresa, formata dalle cooperative sociali IRIS di Manfredonia e Medtraining di Foggia. Il “Centro delle Culture”, dunque, punta a rafforzare questo percorso di integrazione e di conoscenza anche attraverso l’attivazione di un internet point, accessibile gratuitamente a tutti i cittadini italiani e migranti di Rocchetta Sant’Antonio, per agevolare la navigazione alla rete internet e facilitare le occasioni di incontro tra i beneficiati del progetto SPRAR e la comunità. Non a caso, presso il “Centro delle Culture” si svolgeranno anche i laboratori di Cucito e di Pasta Fresca e sarà allestito un angolo per i bambini per promuovere l’integrazione sin da piccoli.
Alla presentazione del “Centro delle Culture”, prevista per lunedì 8 maggio, interverranno: Maria Tirone, Prefetto di Foggia; Elena Gentile, Europarlamentare; Giulio Valentino Francesco Petruzzi, sindaco di Rocchetta Sant’Antonio; Domenico la Marca, SPRAR di Bovino; Giusy Cappa, SPRAR di Rocchetta Sant’Antonio.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)


pomodoro allagatiL’organizzazione degli agricoltori contro la corsa al ribasso che danneggia i produttori
“Così non si danneggia solo chi produce, ma anche i consumatori e chi lavora nei campi”
“Concetti come etica e sostenibilità rischiano di essere soltanto una grande ipocrisia”

“L’Anicav intende pagare il nostro pomodoro lungo 87 centesimi al chilo e corrispondere 82 centesimi per il tondo: ci chiedono di produrre sottocosto, è molto difficile in queste condizioni arrivare a un accordo”. E’ Michele Ferrandino, presidente di provinciale CIA Agricoltori Italiani Foggia, a commentare la presa di posizione dell’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali rispetto alla mancata intesa sulla campagna di trasformazione del pomodoro nel bacino Centro Sud. “Bisogna sapere di cosa stiamo parlando”, ha aggiunto Ferrandino. “La qualità ha un costo, così come lo ha una equa remunerazione per i produttori e i lavoratori impiegati nella filiera”, ha spiegato il presidente provinciale di CIA Foggia. “Al di sotto di una certa soglia, e quella proposta da Anicav è molto al di sotto, la corsa al ribasso dei prezzi corrisposti ai produttori non può che ingenerare una minore propensione alla qualità, a tutto danno dei consumatori, e un netto peggioramento di redditi e salari. Come si faccia a parlare di etica e di sostenibilità a queste condizioni è un mistero o, forse, la dimostrazione di una enorme ipocrisia”, ha dichiarato Michele Ferrandino.
Anicav ha raggiunto l’accordo per quanto riguarda il bacino produttivo del Nord, riuscendo a imporre un’ulteriore riduzione dei prezzi pari a circa il 6%.
“Stiamo parlando di due distretti produttivi diversi, come ha riconosciuto anche la parte industriale”, ha proseguito Ferrandino. “La controparte non può scaricare sui produttori e sulla rappresentanza agricola le responsabilità di una chiusura che, di fatto, è determinata dall’ennesima richiesta di un ribasso inarrestabile dei prezzi corrisposti agli agricoltori. Se si vuole dialogare lo si fa in due, altrimenti quello degli industriali rischia di essere soltanto un monologo dannoso per il presente e soprattutto per il futuro del comparto agricolo e del settore agroalimentare italiano”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)