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Attualità

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ciaPiena fiducia nella Magistratura, “NO” alle generalizzazioni, sostegno alle aziende sane
Il presidente Carrabba: “La nostra agricoltura è fatta soprattutto di persone perbene”

“Piena fiducia nel lavoro della magistratura, la politica e la pubblica opinione non facciano l’errore di criminalizzare un intero comparto: l’agricoltura è fatta soprattutto di persone perbene, che a costo di enormi rischi e sacrifici cercano di produrre sviluppo e reddito non solo per stessi ma per migliaia di famiglie”. E’ con queste parole che Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, commenta la notizia degli ultimi arresti sul territorio pugliese. “A Foggia, con il contributo di tutti gli attori del tavolo, siamo riusciti a raggiungere un’intesa proficua con il nuovo contratto agricolo provinciale”, ha aggiunto Carrabba. “Stiamo lavorando tutti i giorni affinché questo risultato possa essere raggiunto anche per le altre province, a cominciare da Bari, Lecce, Brindisi e Taranto”. Alla base della lotta alla illegalità, secondo CIA Agricoltori Italiani della Puglia, devono esserci regole realmente condivise, una visione più ampia del ruolo fondamentale ricoperto dagli agricoltori non solo economicamente e dal punto di vista occupazionale, ma anche dal punto di vista sociale e culturale. “Lo abbiamo detto in tempi non sospetti”, ha continuato Carrabba: “massimo rigore nel perseguimento di gravi reati quali il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori e, allo stesso tempo, coordinamento nei controlli, messa in atto di azioni positive e di sostegno verso le aziende agricole sane, che sono la stragrande maggioranza. L'azione repressiva nei confronti di gravi reati quali il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori non può che esser perseguita con la massima tenacia e durezza, allo stesso tempo non va trascurato il fatto che le normative in tema di caporalato vanno ad aggiungersi a un apparato sanzionatorio già estremamente articolato e complesso. Servono azioni positive e di sostegno nei confronti della maggioranza delle aziende agricole sane, con incentivi alle assunzioni e semplificazione amministrativa, per un reale cambiamento, altrimenti si darà ragione a chi, sbagliando, criminalizza un comparto che è l’unico, in Italia, a far crescere l’occupazione in generale, offrendo le maggiori possibilità lavorative a giovani, donne e immigrati”. CIA Agricoltori Italiani della Puglia chiede da tempo un approccio ispettivo completamente nuovo e diverso da quello attuale, un sistema di vigilanza che dia priorità alle violazioni sostanziali rispetto a quelle formali, che non sia percepito dalle aziende come vessatorio, che sia più efficiente nei confronti delle reali situazioni di violazione, più fiducioso nei confronti di tutto il resto di un settore che, tra mille difficoltà, apporta valore, lavoro, qualità. I controlli vanno operati, ma sugli stessi è necessario vi sia pianificazione e coordinamento tra gli esecutori degli stessi. Non è accettabile, infatti, che in una stessa azienda agricola, sul medesimo appezzamento e per l’identico gruppo di operai si concentrino più controlli nell’arco di pochi giorni da parte di Carabinieri, Ministero del Lavoro, Corpo Forestale dello Stato e Guardia di Finanza che richiedono di verificare – a distanza di poche ore – la stessa documentazione bloccando per ore e ore il lavoro aziendale. Serve, dunque, che venga urgentemente reso operativo il registro unico dei controlli e che sia attuato uno snellimento burocratico di tutte le procedure. “Non c’è una guerra tra produttori agricoli e lavoratori, anzi, la stragrande maggioranza degli agricoltori e delle persone che lavorano nelle aziende agricole, insieme, costruiscono giorno per giorno un patto sul quale si fondano la serenità e il futuro di migliaia di famiglie, con un rapporto di fiducia e collaborazione che dura in molti casi da tanti anni”, ha aggiunto Carrabba. “Questo significa che le organizzazioni come la nostra, e la CIA non lo dimentica mai, devono favorire con equilibrio i legittimi interessi degli agricoltori e dei lavoratori, senza mortificare le istanze dell’una o dell’altra componente del sistema”. “I veri agricoltori, i nostri agricoltori, sono impegnati nel rispetto della legge e della legalità, e nella valorizzazione di una ‘fabbrica a cielo aperto’ in cui investono tutta la loro vita, col rischio di vedere vanificati i loro sforzi da fenomeni climatici impazziti o dai furti e dall’azione della criminalità. Sostenere l’agricoltura è un impegno comune che deve contraddistinguere tutti quanti, enti, istituzioni, associazioni e aziende”, ha concluso Carrabba.

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treni

«Il prossimo step? La mobilitazione del partenariato per fermare le scelte di Trenitalia che penalizzano un milione di utenti»

Solo per far rientrare la vertenza trasporti di Foggia in una discussione su elementi oggettivi e non strumentali, il presidente di Confesercenti provinciale, Alfonso Ferrara, sottopone ai componenti del partenariato socioeconomico e istituzionale - che si auspica siano convocati a breve - la seguente riflessione: «Davvero c'è qualcuno che può pensare che, solo dopo aver sottoscritto i patti che prevedevano la possibilità che la bretella di Incoronata venisse utilizzata prevalentemente per il traffico merci, sia stato possibile l'uso della variante anche per il traffico passeggeri?»
«A nessuno può sfuggire che l'alta capacità viene finanziata, realizzata e gestita per il traffico merci e passeggeri, l'alta velocità è destinata esclusivamente al traffico passeggeri», insiste Ferrara. «Pertanto la formula sottoscritta non poteva essere redatta diversamente. Ciò non significa che la bretella può essere utilizzata per escludere la stazione di Foggia dall'usufruire del servizio e delle fermate dei Treni Bari-Roma o qualunque altro treno che transita o attraversa la nostra città».
Questa è la rivendicazione, a parere di Confesercenti, che il territorio deve avanzare con forza a tutti gli organi istituzionali che gestiscono un servizio pubblico.
«Certamente non possono essere gli otto minuti di percorrenza in più a discriminare un servizio ad oltre un milione di cittadini, rimarca il presidente Ferrara -, se si considera anche l'utenza delle Province limitrofe che usufruiscono della stazione ferroviaria di Foggia».
«Per il treno diretto Bari-Roma. Trenitalia deve prevedere la fermata alla stazione di Foggia e se intende ridurre i tempi di percorrenza da Bari per Roma lo può fare solo dopo che RFI realizza la fermata sul cosiddetto baffo facendosi carico degli investimenti per collegare la fermata stessa alla stazione ferroviaria di Foggia ed al centro intermodale stazione di Foggia», precisa Ferrara. «Dopo aver sanato questa grave discriminazione del territorio, e questa si che deve essere la pregiudiziale, potrà crearsi sicuramente un clima più sereno per discutere di programmi a medio e lungo termine. Parliamone e facciamo sintesi degli interessi collettivi del territorio».


CONFESERCENTI FOGGIA

 

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treniVertenza trasporti, no alla seconda stazione di Foggia e una celere convocazione del partenariato mai riunitosi sulla questione, ecco le richieste di Confesercenti

«Il riavvicinamento dei due mari Adriatico e Tirreno attraverso il completamento dell’alta capacità sulla linea ferroviaria Bari-Napoli è indiscutibile e deve concretizzarsi con la realizzazione della piattaforma logistica in zona Cervaro o Incoronata»: ad affermarlo Confesercenti p.m.i. di Foggia che interviene sulla vertenza trasporti.
Riguardo il trasporto passeggeri il neo presidente dell’Associazione di categoria di Foggia, Alfonso Ferrara, afferma che «è sbagliato proporre una seconda stazione a Foggia, che peraltro non potrebbe coesistere con una stazione per lo scambio delle merci, ma basterebbe prevedere una fermata sul raccordo del Cervaro collegato con la stazione di Foggia e con il centro intermodale stazione Foggia di piazza Vittorio Veneto». Precisa Ferrara, presidente Confesercenti Foggia: «Fatto salvo il meritevole lavoro svolto nel merito dall'on. Colomba Mongiello che condividiamo, nessuno però può e deve parlare a nome del partenariato socio-economico che sull’argomento non si è mai riunito. Una dimenticanza che ha dell'incredibile e che comunque non crea rete sul territorio, sempre auspicata ma che nessuno mette in atto».
Da qui la richiesta targata Confesercenti Foggia, «Si convochi celermente il partenariato socioeconomico firmatario dell’accordo Anci Puglia e se ne discuta liberamente senza alcun pregiudizio», conclude il presidente Ferrara.

CONFESERCENTI FOGGIA

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Teatro Verdi San SeveroLa Giunta Municipale approva il progetto definitivo di adeguamento alle norme di prevenzione incendi del Teatro Comunale Giuseppe Verdi.


La Giunta Municipale, presieduta dal Sindaco avv. Francesco Miglio, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici rag. Michele del Sordo, ha approvato il progetto definitivo di Adeguamento alle norme antincendio del Teatro Comunale “G. Verdi” che prevede una spesa di € 309.638,96 ed è stato predisposto dall’ing. Antonio Carafa, tecnico incaricato (R.U.P. è il Geom Oreste Iadevaio, dipendente del Comune di San Severo).
Il progetto è stato redatto per l’ottenimento del Parere di Prevenzione Incendi da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Foggia e l’acquisizione del parere della C.C.V.L.P.S., prevedendo le opere richieste dal Comando Provinciale dei VV.FF. in data 24/01/2017 e dalla C.C.V.L.P.S. del 26/01/2017, completandolo, altresì, con gli elaborati previsti dalla legge per tale livello di progettazione (quadro economico, computi metrici estimativi, etc). A seguito dei succitati pareri è stato dato corso, in via d’urgenza, alla esecuzione dei lavori necessari all’ottenimento di una agibilità provvisoria della struttura teatrale per gli spettacoli previsti nel cartellone della stagione teatrale 2016/2017.
Occorre precisare che l’esecutività delle opere previste nel progetto definitivo non poteva essere che conseguente agli approfondimenti e agli adattamenti che si sono resi necessari man mano che si è venuti a conoscenza del reale stato degli impianti (percorso delle tubazioni esistenti, dello stato delle apparecchiature, del livello di illuminamento, etc.) e degli altri manufatti su cui si era intervenuti o sui cui si doveva ancora intervenire. E’ stato ritenuto opportuno richiedere l’aggiornamento del progetto definitivo con l’importo delle maggiori e/o diverse opere che erano state eseguite o che erano ancora da eseguire.
“Un progetto complesso – dichiara il Sindaco Francesco Miglio – con la cui adozione ed imminente realizzazione metteremo fine ad una situazione problematica che si trascinava da anni. Nel giro di pochi mesi il nostro Teatro Verdi ritornerà ad ospitare, così come ha sempre fatto, tutti gli eventi culturali che la vivacità delle nostre associazioni vorrà proporre, tornerà ad essere il volano della nostra cultura. I lavori porteranno via una somma importante del nostro bilancio, ma le disposizioni vigenti vanno rispettate”.
L’intervento è inserito nel programma triennale 2017-2019 e nel relativo elenco annuale.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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treniIL TRENO DEI LAVORATORI NON TROVA PACE
Danza: “Foggia politicamente pesa troppo poco. Scriveremo a Giannini”

Ancora disagi per i lavoratori pendolari dell’area industriale di Borgo Incoronata provenienti dal nord barese: lo denuncia la Segreteria di Foggia del sindacato FISMIC, che più volte si è occupato delle diverse problematiche che coinvolgono questa categoria.

Lunedì scorso, infatti, le decine di lavoratori occupati nella zona industriale di Foggia hanno appreso soltanto dai tabelloni delle stazioni di partenza che gli orari del treno regionale n. 12456 che li porta a Foggia ancora una volta sono stati posticipati.
Già ad aprile erano cominciati i primi problemi: una fermata forzata alla stazione di Cerignola per dar la precedenza ad un treno ad alta velocità imponeva l’arrivo a Borgo Incoronata alle 7.38: orario che costringeva i lavoratori a corse pazze in auto pur di timbrare in orario il cartellino. Da lunedì 26, però, senza preavviso e senza un esplicito motivo, il regionale in questione ferma alla stazione di Borgo Incoronata alle 7:48, orario che non consente di timbrare in orario il cartellino in tutte le aziende della zona ASI.
“Ciò comporta numerosi disagi per i lavoratori pendolari – spiega il Segretario FISMIC di Foggia Giuseppe Danza - che, dopo anni di battaglie per avere una stazione ferroviaria più sicura e accessibile, adesso si ritrovano nuovamente a combattere una guerra ancora più dura: il peso politico del capoluogo foggiano sul tema trasporti”.
Già, perché proprio alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo diretto Bari-Roma, per qualche strana coincidenza, viene traslato l’orario del regionale che accompagna da anni i lavoratori nella zona industriale di Foggia. E proprio quando il sindaco di Bari è impegnato a postare selfie sui social mentre acquista i biglietti del nuovo treno, decine di lavoratori si trovano alle prese con nuovi problemi da affrontare.
“Scriveremo nuovamente all’Assessore regionale ai Trasporti Giannini e alle istituzioni locali per fare chiarezza sulla questione - conclude la FISMIC - e per trovare insieme una soluzione che non serva soltanto a fare campagna elettorale, ma che possa migliorare la vita di quei cittadini pugliesi, costretti a percorrere quotidianamente piccole distanze con tempi abnormi”.
Ufficio Stampa FISMIC Puglia e Basilicata

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