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Politica

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votiSono mesi che il Governo Renzi continua un'incessante propaganda sulla Riforma costituzionale verso il #Referendum che si terrà in autunno, ma quanti/e sanno realmente di cosa si sta parlando?
Siamo di fronte ad una riforma che peggiorerà radicalmente la qualità della nostra già malandata democrazia modificando ben 47 articoli della Costituzione, cancellando quanto di buono c'era nella Carta del 1948 senza introdurre nessun reale miglioramento.
I/le cittadini/e verranno espropriati della possibilità di decidere la stragrande maggioranza del Parlamento a causa dell'elezione indiretta del Senato (che non verrà affatto cancellato) e del meccanismo dei "capilista bloccati" previsti dalla legge elettorale Italicum.
La maggior parte del potere sarà concentrata nelle mani del Presidente del Consiglio e del suo Governo dietro il paravento dei tagli alla politica e della "governabilità" tanto invocata dai tecnocrati dell'Europa dell'austerity.
Una stretta minoranza governativa controllerà l'elezione del Presidente della Repubblica e di una parte dei giudici della Corte Costituzionale con tutto ciò che ne conseguirà circa l'approvazione delle leggi senza pesi e contrappesi.
Il dibattito attualmente in corso è enormemente falsato dalla continua presenza di esponenti favorevoli al SI' sui mezzi di comunicazione di massa e per questo crediamo sia necessario aprire una discussione pubblica anche a #Foggia con realtà associative, forze politiche e singoli cittadini e cittadine intenzionati a far conoscere le ragioni del NO.

Venerdì 8 luglio alle ore 19 presso il Laboratorio Politico Studentesco Ucronía organizzeremo un aperitivo informativo aperto a tutta la cittadinanza con la partecipazione di:

Valerio L'Arab, Coordinatore di Link Foggia

Marco Barbieri, Ordinario di Diritto del Lavoro all'Università degli Studi di Foggia

Mario Nobile, militante di Act Puglia e SI - Sinistra Italiana / Puglia

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parlamentoCollegato agricolo. Mongiello/Ginefra: “Quote rosa nei CdA dei consorzi per dare rappresentanza alle imprenditrici e innovare la governance”

"L'ingresso delle imprenditrici nei CdA dei consorzi agroalimentari apre un'altra crepa nel soffitto di cristallo che impedisce alle donne di raggiungere le postazioni apicali della governance economica". Lo affermano i deputati Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, e Dario Ginefra, coordinatore dei deputati pugliesi PD, commentando l'approvazione del collegato agricolo che introduce la quota di genere negli organismi di governo dei consorzi alimentari.
"La norma rispecchia fedelmente la realtà imprenditoriale del comparto agroalimentare italiano in cui le imprenditrici guidano il 30% delle aziende, molte della quali eccellenze del made in Italy e con un alto tasso di innovazione di processo e di prodotto".
La norma prevede, appunto, che un terzo dei componenti dei CdA siano donne. L'adeguamento degli statuti, però, avverrà gradualmente: i consorzi hanno 6 mesi per modificare le norme interne di gestione e garantire in prima battuta una quota rosa di almeno il 20%.
"La costruttiva interlocuzione con le organizzazioni e le associazioni di rappresentanza ha consentito al Parlamento e al Governo di introdurre nell'ordinamento una norma che valorizza il ruolo delle donne - concludono Mongiello e Ginefra - in un settore economico che si sta evolvendo con sempre maggiore impegno e velocità".

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Mara MonopoliSI COSTITUISCE IL COMITATO "BASTA UN SÌ DI LABORATORIO DEMOCRATICO CERIGNOLA (LABDEM) PER L'ITALIA E PER L'EUROPA"
Si costituisce a Cerignola, in Viale Roosevelt, 25 ( Strada Larga), il Comitato "Basta un Sì di Laboratorio Democratico (LabDem) per l'Italia e per l'Europa".
Coordinatrice del Comitato "Basta un Sì di Laboratorio Democratico Cerignola (LabDem) per l'Italia e per l'Europa" è Mara Monopoli, Responsabile LabDem Cerignola e Provincia di Foggia nonchè Vice Presidente dell’Assemblea Regionale del PD Puglia; Vice Coordinatore del Comitato è Luigi Giurato, già Consigliere Comunale a Cerignola e Capogruppo del PD; Tesoriere del Comitato è Gennaro Frasca; Cofondatori, tra gli altri, Raffaele Loconte, Domenico Bellapianta, Rocco Paciello, Giuseppe Matera.
Laboratorio Democratico (LabDem) per l'Italia e per l'Europa ha come obiettivo quello di mobilitare la massima partecipazione e fornire, da subito, ai cittadini ed alle cittadine, attraverso incontri mirati con esperti, la migliore e più completa informazione per entrare nel vero merito delle questioni poste dal SI’ AL REFERENDUM COSTITUZIONALE, teso a ridurre i costi della politica, a semplificare il processo legislativo e a migliorare la stabilità e la capacità di governo dell’ Italia, per risolvere efficacemente i problemi concreti dei cittadini e delle cittadine, dei giovani e delle donne, facendo ripartire l’economia ed il lavoro. 
Laboratorio Democratico (LabDem) intende sostenere e coniugare, altresì, il fondamentale processo riformatore delle nostre Istituzioni Comunitarie, promovendo, verso le Celebrazioni, nel 2017, dei 60 anni del Trattato di Roma, un ampio dibattito pubblico su quale Unione Europea e quali Istituzioni, oggi i Cittadini e le Cittadine hanno bisogno. LABORATORIO DEMOCRATICO, in tal senso, propone la nuova costituzione di CIRCOLI DI AMBIENTE EUROPEI DEL PARTITO DEMOCRATICO “, così come previsto dall’art.14 Statuto Nazionale Pd e dall’ art. 5 Statuto Regionale PD Puglia, a cominciare dalla Capitanata, dalla Puglia, dall’intero Mezzogiorno per il Paese, creando un vero e proprio Coordinamento Interregionale dei Circoli di Ambiente Europei del Partito Democratico, allo scopo di sostenere operativamente il Sogno-Progetto degli Stati Uniti d’Europa e di far giungere alle Istituzioni Europee ed a quelle Locali la voce di chi, oggi più che mai, da Cittadino/a Italiano/a Europeo/a chiede di realizzare Progetti a partire dai propri Territori, dalle proprie Comunità, vicini ai bisogni delle persone, fatti dalle persone, dai giovani e dalle donne, dal tessuto imprenditoriale, capaci di creare davvero lavoro e benessere immediato senza scoraggianti e complicati meccanismi burocratici.
In Viale Roosevelt, 25 (Strada Larga), a Cerignola, già nel corso di questa settimana e delle prossime, fino alla celebrazione del Referendum Costituzionale, si raccolgono e si raccoglieranno le firme dei cittadini e delle cittadine, ai quali si raccomanda di munirsi di documento di identità o patente, e si terranno appositi Incontri di dialogo ed approfondimento, che saranno adeguatamente pubblicizzati. 
FIRMATO 
Mara Monopoli , Coordinatrice del Comitato "Basta un Sì di Laboratorio Democratico Cerignola (LabDem) per l'Italia e per l'Europa" , Responsabile LabDem Cerignola e Provincia di Foggia nonchè Vice Presidente dell’Assemblea Regionale del PD Puglia; Luigi Giurato , Vice Coordinatore del Comitato, già Consigliere Comunale a Cerignola e Capogruppo del PD; Gennaro Frasca , Tesoriere del Comitato; Raffaele Loconte, Domenico Bellapianta, Rocco Paciello, Giuseppe Matera, per i Cofondatori del Comitato

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Il GAL Meridaunia – Gruppo di Azione Locale- incontra il territorio per la scrittura del PAL ‪Monti Dauni‬ -Piano di Azione Locale-. Ne da notizia il Sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, il quale chiama a raccolta la popolazione per un incontro pubblico e che potrebbe far sortire nuove idee, collaborazioni, sinergie varie e azioni concrete per il bene comune, parlando principalmente su temi catalizzatori del PSR, il Piano di Sviluppo Rurale, ovvero il documento di programmazione redatto dalle Regioni, nell'ambito del nuovo quadro di riferimento a livello Europeo.

L’appuntamento è per mercoledì 06 luglio 2016, a Biccari, presso la sala Bollenti Spiriti del comune, alla ore 17.
«Grazie a tavoli di lavoro, metodo ‪”bottomup”‬ e alla vostra partecipazione, stiamo ascoltando il territorio e cominciano ad emergere i temi chiave per lo ‪‎sviluppo locale‬ dei MontiDauni» ha commentato il Sindaco Mignogna.

Nico Baratta 

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logoPDVico del Gargano, confronto e partecipazione alla 3 giorni del PD: dall’on. Gentile una nuova idea di Europa
L’incontro con l’europarlamentare Elena Gentile ha chiuso la tre giorni organizzata dal circolo PD di Vico del Gargano guidato da Nicolino Sciscio
Ritornare tra la gente e ascoltare le storie dei singoli cittadini, ma anche guardare al proprio territorio come una realtà che non può più prescindere dal contesto internazionale. Questo il messaggio che è emerso durante la tre giorni organizzata dal circolo PD di Vico del Gargano, guidato dal suo nuovo coordinatore Nicolino Sciscio.
Tre giorni di partecipazione e di confronto a partire dal primo appuntamento del 24 giugno, nella villetta di Vico del Gargano, che ha visto la partecipazione dell’avvocato Patrizia Lusi della Direzione Regionale PD e presidente dell'ASP "Zaccagnino", con la quale i cittadini hanno avuto la possibilità di discutere dei temi del “Reddito di dignità” e delle nuove potenzialità di lavoro sul territorio.
Al centro del secondo incontro invece, svoltosi sabato 25 giugno, i temi della progettualità e dell’imprenditorialità giovanile grazie all’intervento dell’avvocato Francesco Di Noia, segretario provinciale dei giovani PD.
A chiudere la tre giorni del PD l’incontro pubblico, svoltosi domenica 26 maggio nella sala consiliare del Comune di Vico del Gargano, che ha visto protagonista l’onorevole Elena Gentile, europarlamentare del PD, membro della Commissione Lavoro e Affari Sociali e vice presidente dell’Intergruppo dell’Economia Sociale del Parlamento Europeo.
Ampio il campo di azione illustrato dall’europarlamentare cerignolana su tutte le opportunità offerte dalla nuova programmazione 2014-2020, a cominciare dall’economia del mare che oggi l’Europa indica come motore dell’economia con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita del territorio. Un’occasione questa che il Gargano e la Puglia non possono farsi sfuggire alla luce anche della definizione della Macroregione ionica-adriatica che apre orizzonti interessanti per la cooperazione con altre regioni e con i paesi balcanici:
“Abbiamo bisogno di avere una visione più innovativa che guarda all’altra sponda dell’Adriatico” ha spiegato l’on. Gentile. “Oggi abbiamo la possibilità di immaginare una piattaforma di sviluppo per il Gargano e per la provincia di Foggia. Questo è il momento di agire. Se in Europa dicono che il mare è lo strumento per lo sviluppo e per la crescita sostenibile ed inclusiva, noi dobbiamo concretizzare questa idea. Dobbiamo costruire dentro questa grande piattaforma l’idea di Mezzogiorno all’interno di una visione che collega il mare con l’entroterra. E la Puglia lo può fare”.
Una prospettiva questa che delinea allo stesso tempo nuovi profili professionali e nuove politiche attive per il lavoro:
“Occorre anticipare i tempi – ha precisato l’eurodeputata - dobbiamo formare competenze pronte a raccogliere la domanda del sistema di impresa: questo è al centro del progetto dedicato all’Economia del mare che prevede figure che vanno dal manutentore della vasca di acquacoltura alla nuova idea di trasporto e di turismo in mare. Per questo occorre avere una visione del territorio che non può essere legata solo a Vico del Gargano, ma che deve vedere Vico all’interno di una filiera che parte dal Gargano e scende giù verso il sud della Puglia”.
Al centro delle nuove opportunità di sviluppo per il territorio, come ha spiegato la Gentile, anche l’economia circolare, un modello in cui non ci sono prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate, ma anche la green economy, la sharing economy, l’agricoltura sociale e la grande industria della cultura, espressioni di una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori verso nuovi modelli di produzione che sviluppano a loro volta nuovi lavori.
A pochi giorni poi dal Referendum in Gran Bretagna non è mancata un’analisi dell’europarlamentare sulla scelta della maggioranza dei britannici di uscire dalla Unione Europea:
“Anche nel Regno Unito ha vinto l’onda d’urto del populismo” è stato il commento della Gentile. “L’Inghilterra ha risposto di pancia ad un quesito che invece meritava tutt’altra risposta. Singolare poi che quasi 3 milioni di cittadini stiano chiedendo di tornare alle urne per rivalutare quel risultato. Questo è il segno di come oggi la politica si consumi non sui temi o sul confronto ragionato, ma sui profili della contrapposizione e della demagogia che toccano le corde delle persone più fragili, quelle più vulnerabili”.
Questo non esclude per l’europarlamentare la necessità di una rivisitazione dei trattati europei e delle politiche attive messe in atto dall’unione Europea:
“Il tema del lavoro è di materia degli stati membri che conservano la loro autonomia nella costruzione delle politiche attive del lavoro. Questo oggi non è più possibile. L’Europa deve costruire sue politiche del lavoro che devono essere riproposte negli stati membri come direttive da rispettare. È strano che in Europa dobbiamo decidere del diametro massimo di una vongola da commercializzare e non possiamo parlare di costo del lavoro, di politiche attive per il lavoro, se non per alcune fattispecie molto limitate. Non possiamo costruire politiche vere di contrasto alla povertà dentro una visione di reddito non di dignità, ma di reddito di cittadinanza. I cittadini hanno ragione: questa Europa appare, e in buona parte lo è, come l’Europa delle banche, delle multinazionali, della finanza, e non appare invece come il luogo per costruire percorsi democratici, inclusivi, percorsi che restituiscano dignità alle persone e consentano di declinare i nuovi diritti. Questo deve tornare ad essere l’Europa, che è stata per davvero il risultato di un grande sogno e di una grande ambizione”.
I riflettori poi si sono spostati sull’Italia e soprattutto sull’importante appuntamento di ottobre al quale gli italiani sono chiamati a pronunciarsi: il Referendum Costituzionale.
“Vengo da una storia di sinistra, vengo dal partito Comunista Italiano – ha ricordato Elena Gentile – ma voterò Sì e sosterò il Sì al Referendum perché questo è un passaggio decisivo. Non è solo un referendum pro o contro Renzi. In questo momento dobbiamo mettere al sicuro il governo e la sua storia. Poi discuteremo se tutti i tasselli di questo puzzle sono stati collocati al posto giusto. Certo, la riforma poteva essere migliore, sono la prima a dirlo. Io per esempio avrei abolito definitivamente il senato perché bisogna essere netti nelle decisioni e soprattutto perché non possono passare mille giorni per approvare una legge”.
Dallo scenario politico internazionale fino a quello territoriale diventa fondamentale il ruolo che il PD, con la sua storia e i suoi valori, deve tornare a svolgere.
“Dobbiamo tornare a fare quello che abbiamo sempre fatto e che purtroppo non facciamo più, - ha esortato la Gentile – ovvero andare nelle periferie, ascoltare le persone e raccogliere le sfide che questa terribile situazione economica ci pone. Dobbiamo aprire un confronto e costruire un dialogo con il partito al livello nazionale, perché quello che decide il governo deve essere sintonizzato con quello che noi possiamo e dobbiamo fare in Europa”.
Una sfida questa che oggi parte anche da Vico del Gargano grazie all’impegno della sezione locale del PD e del suo segretario Nicolino Sciscio, da pochi mesi coordinatore del circolo e già promotore di diverse iniziative che hanno moltiplicato le occasioni di confronto nel territorio.
“In questa tre giorni siamo tornati in mezzo alla gente dopo tanti anni – ha spiegato Nicolino Sciscio. “Il nostro obiettivo è proprio questo: tornare ad ascoltare le persone. I risultati verranno se sapremo rispondere ai loro bisogni”.
Al neo coordinatore del circolo PD di Vico del Gargano gli auguri di buon lavoro dell’on. Elena Gentile:
“Nicolino avvia un’esperienza importante, quella di tessitore di una nuova idea di partito e di comunità in un luogo del Gargano per me particolarmente affascinante e a cui sono molto legata fin da quando, 11 anni fa, ho iniziato la bella esperienza di governo prima alla regione Puglia, e oggi al Parlamento. Oggi come allora – ha precisato l’eurodeputata pugliese - sono sempre convinta che la politica è davvero lo strumento più importante per connettere le persone, per raccogliere e interpretare le loro ambizioni e, perché no, i loro sogni e le loro speranze, per poi tradurli nel concreto sul terreno del governo delle azioni possibili”.

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