Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 255 visitatori e nessun utente online

Politica

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

sindaco
Scriviamo facendo appello all’art. 18, all’art. 21 e all’art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Siamo alle porte delle votazioni amministrative del 5 giugno 2016, quell’appuntamento che vedrà eletti nuovi sindaci e nuovi amministratori di città e paesi italiani. Un turnover dovuto che dovrebbe ridare slancio ai territori e, attraverso i cittadini che scelgono i loro diretti rappresentanti, fiducia per nuove politiche in materia economiche e lavorativa, per nuove e recupero di infrastrutture, per garantire un tetto e assistenza ai residenti e a chi chiede aiuto, in materia di cultura, arte e formazione scolastica, e soprattutto in materia di sicurezza, quella tanto dibattuta e mai svolta nel pieno della sua efficienza. E proprio per quest’ultima tanto agognata ma importante e prioritaria materia, la sicurezza appunto, noi dell’Associazione Antiracket Capitano Ultimo Onlus un resoconto ce lo siamo fatto. Certo, è materia che mastichiamo molto bene, anzi la mettiamo in opera. In virtù di ciò controcorrente le nostre politiche associative ma atte al bene e sicurezza comune, quest’anno abbiamo scelto di assistere a tutti i comizi pubblici dei 5 candidati sindaco di Torremaggiore, in provincia di Foggia, con al seguito i 224 candidati consiglieri comunali. Come ben sapete noi siamo ubicati, come sede associativa, in Capitanata, operando in tutta Italia, e interessarci a questo territorio lo riteniamo doveroso e prioritario. Per molti sembrerà anacronistico ma la scelta della Capitanata non è un caso poiché sappiamo con matematica certezza che questa terra non solo è crocevia di traffici loschi ma è strategicamente collocata in quel Mezzogiorno per raggiungere terre della mala a meno di due ore di auto. Comizi, abbiamo detto, seguiti in prima persona dove, secondo il nostro punto di vista, è emerso un dato che ritenevamo, purtroppo, scontato: ogni candidato sindaco nella sua “opera oratoria pubblica” ha parlato di legalità e sicurezza pubblica. Abbiamo ascoltato molte idee, molte proposte e soluzioni, ma pochi, a nostro giudizio, hanno centrato il tema, o meglio fornito risposte ai cittadini. Secondo noi dell’Associazione Antiracket Capitano Ultimo Onlus la maggior parte dei candidati sindaco hanno le idee alquanto caotiche o propriamente non hanno cognizione di come una Amministrazione Comunale possa essere efficace al contrasto della micro-macro criminalità di un territorio; ricordiamo a tutti che il sindaco è il Primo Cittadino, quello che ha la responsabilità in primis della sicurezza di ogni cittadino della città che amministra. E questo è molto importante poiché oggi va di moda la solita risposta “non sapevo”, “il responsabile è colui fa gestisce il ramo” (delegando responsabilità a dirigenti comunali o assessori) o, ancor più grave “sono problemi ereditati”, sminuendo così il cittadino stesso. Affermiamo questo perché udendoli parlare in pubblica piazza, tutto hanno detto fuorché ciò che effettivamente andava detto in termini giuridici, qualora fossero stati eletti a “Sindaco”. Da loro non abbiamo udito di come rendere efficaci le future intenzioni di deliberare in termini di sicurezza pubblica. Molti si sono limitati nell’essere generici, senza mai entrare nello specifico. Sembrava di udire chi fino a pochi mesi fa è stato al “comando” della sicurezza della limitrofa San Severo, quello “sceriffo” che doveva rivoltarla come un calzino conferendogli legalità e sicurezza. Ed invece il tutto poi è andato in deriva, come lo è tuttora o tutt’ora (Crusca docet), per l'inefficienza dell’azione sul piano sicurezza, palesando poi l’efficiente e studiata azione politica per le votazioni regionali. I cittadini non sono stolti e questo farà la differenza il prossimo 5 giugno. Hanno testa, oltre la pancia. Ma i torremaggioresi, per rimanere nello specifico, lo sanno molto bene, in pregio a esperienze vissute con la scorsa amministrazione, la quale aveva avuto la possibilità di intraprendere la strada della sicurezza e legalità adottando un piano efficiente ma preferendo quella nell’arroccarsi su idee meramente di segreterie politiche atte solo a pubblicizzare la casacca piuttosto che il bene e la sicurezza pubblica.
In piazza, a Torremaggiore, come detto il 14 maggio abbiamo chiuso il ciclo di ascolto dei 5 candidati alla massima carica politica cittadina proporre soluzioni al tema sicurezza e legalità. Difatti abbiamo udito parlare il candidato sindaco Gisella Naturale proponendo il contrasto alla criminalità potenziando l’illuminazione urbana e gli impianti di videosorveglianza con un monitoraggio h24 per opera di un operatore. Lecito proporlo, ma per noi è solo un deterrente, non la soluzione al dramma.
Mentre il candidato sindaco Salvatore Leccisotti, sempre in pubblica piazza – sono sue dichiarazioni, ascoltate da molta gente e perciò prova inconfutabile e comprovata di ciò che stiamo per dichiarare- , si è limitato a far presente ai cittadini che hanno seguito il comizio che la soluzione del problema sicurezza sta nelle sue amicizie con Prefetto, Questore e Colonnello dei Carabinieri. Un vanto che per lui è risolutivo, per noi solo amicizie. Leccisotti pensa che queste sue amicizie, in virtù di un rapporto “stretto”, mandino in più uomini e mezzi più di quanto già non facciano? Lui lo crede, o lo fa credere, noi biasimiamo questo suo “modus pensandi”, stigmatizzando fortemente il “modus operandi” che propone a chi grida sicurezza e legalità. Ciononostante Leccisotti ha catturato la nostra attenzione quando ha brevemente accennato di una “Carta dei servizi” per il cittadino, ma ci ha deluso poiché non ha specificato i suoi contenti.
Di altro parere e soluzione lo è stato il candidato sindaco Anna Lamedica che molto approssimativamente ha affrontato il problema sulla sicurezza urbana, affidandosi al buon senso civico del cittadino, senza mai specificare le dinamiche di tal azione. Ora, non vogliamo far lezione a nessuno ma il cittadino aiuta e utilizza il buon senso se dall’altra parte c’è chi lo ascolta e lo assiste, e tutela. Se mancano questi presupposti il cittadino non parla, non aiuta, si chiude a riccio per paura. Voi e noi lo sappiamo bene.
Cosa diversa, invece, è stata, ascoltare i candidati sindaco Pasquale Monteleone e Marco Faienza.
Pasquale Monteleone ad ogni suo comizio pubblico ha proferito il rinnovo della Polizia locale senza nuove assunzioni, bensì rivalutando il corpo di polizia locale con le forze in organico a disposizione. Monteleone vorrebbe realizzare una polizia locale efficiente, rapida e al servizio del cittadino e, soprattutto, in grado di essere efficienti P.G. –Polizia Giudiziaria-. Il tutto con il prezioso supporto di cittadini associati volontariamente. In altre parole fa leva alle associazioni di volontariato che al proprio interno abbiano dei volontari osservatori iscritti in un apposito elenco prefettizio e che collaborino in stretto contatto con la polizia locale mediante apparati tecnologici (ricetrasmittenti). Un lavoro, quest’ultimo e come dichiarato da Monteleone, sostenuto dall’istituzione di una “Carta dei servizi” che informi il cittadino sui servizi offerti dalla polizia locale, sia in termini di reazione temporale della chiamata di soccorso, sia in quelli di snellimento delle pratiche burocratiche ad essa associate.
Stesso concetto poc’anzi espresso vale per il candidato sindaco Marco Faienza, che a parer nostro è stato forse un po’ meno chiaro giacché l’utilizzo di alcuni termini differivano dai contenuti. Con ciò è giusto porre in evidenza che Faienza, come Monteleone, mira sul rinnovamento della polizia locale, anche con funzioni specifiche di P.G. con egual metodo come esposto dal diretto “avversario” politico e finanche di avvalersi di associazioni per il presidio del territorio.
Noi abbiamo il nostro punto di vista. Siamo dei tecnici in materia di sicurezza, formati e informati. Se proprio ci debbano essere delle collaborazioni associative consigliamo a tutti i 5 candidati sindaco di avvalersi in primis di persone preparate a tal compito: l’improvvisazione, anche se formata “tout court, non sortisce risultati, anzi crea problemi di sicurezza per tutta la comunità. Ma il punto focale e fondamentale che va ribadito a gran voce è che noi, come parte integrante della comunità, e la popolazione dai 5 candidati sindaco vogliamo sapere nello specifico e nel dettaglio e in pubblica piazza i programmi sulla sicurezza. È fondamentale! Sia ben chiaro, e ci teniamo nel precisarlo visto che in pubblica piazza dai politici che hanno parlato spesso si è inneggiato alla trasparenza, quello che abbiamo riportato in questo nostro comunicato sono vostre affermazioni, cari candidati sindaco. Quindi non abbiatene a male se con tal comunicato invitiamo la popolazione ad una semplice riflessione sul voto che dovranno esprimere. Noi siamo neutrali. Non abbiamo citato né partiti, né sigle, né riferimenti assoggettabili ai candidati. Abbiamo citato solo i nomi di chi ha l’ambizione di guidare Torremaggiore. Per noi anche questa è trasparenza –riportare le vostre pubbliche affermazioni-, ribadendo il concetto che ogni parola scritta è avvalorata da supporti video. Pertanto, come nostra sana consuetudine non abbiamo detto e affermato nulla di quanto già non sia stato detto in popolare piazza dai voi candidati sindaco.

Noi ci siamo!!!
Antiracket Capitano Ultimo Chiamaci al cell. 324.6608367
Humilis inter Humiles a.antiracketcapitanoultimo@gmail.com
Umili fra gli Umili Seguici su Facebook

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

casarellaCERIGNOLA “La prima impressione che ho avuto ascoltando l’intervista del comandante Francesco Delvino è che sia criptica, interlocutoria ed a tratti intempestiva”. Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Gianvito Casarella, commenta così la puntata di mercoledì del programma di TeleBlu, “L’altra campana”, dove Delvino aveva puntualizzato, in relazione alla domanda sulla recente operazione delle Forza dell’Ordine, di non amare le operazioni “di marketing”, privilegiando altresì “una programmazione di interventi”.

L’ESTERNAZIONE SOCIAL DEL SINDACO “Questa intervista giunge dopo la presa di distanze social del sindaco Franco Metta – riprende Casarella – che ha dichiarato di non aver mai sollecitato o richiesto alcun intervento di Forze dell’Ordine, affrettandosi a dichiarare la propria estraneità. Se solo pochi mesi ci si era beati dell’operazione anticontraffazione a Piazza 10 Fontane, non capisco come mai il 30 aprile il sindaco abbia lanciato questo messaggio spiacevole ai cerignolani, che attendono anche da lui gocce di sicurezza”. Sull’operazione del 30 aprile, poi, Casarella nutre qualche dubbio: “Se un’operazione congiunta di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza viene svolta senza Vigili e con cani, mi viene il sospetto che l’operazione non fosse propriamente mirata a verificare gli scontrini. E non credo di aver immaginato solo io questa interpretazione. A maggior ragione, inopportuno quel messaggio, troppo vicino alla solidarietà. E un sindacato di Polizia ha stigmatizzato l’atteggiamento del sindaco”.
TRA SANATORIA E PIANO COMMERCIO Se il post del sindaco risultò inopportuno, alla stessa stregua può essere valutato l’intervento del Comandante. “Anche perché – aggiunge Casarella – è stato minuziosamente infarcito di eleganti semplificazioni linguistiche ma non sostanziali. Se dobbiamo parlare di abusivismo, e non di altro, allora occorre precisare che la regolarizzazione di quanti pur hanno voglia e chiedono di farlo non può avvenire andando semplicemente a trovare sindaco o chi per lui. Se i venditori attualmente abusivi intendono chiedere una sanatoria, questa non esiste. E Delvino lo sa bene che postazioni fisse ulteriori, se previste dal Piano commercio (di cui nulla si sa e c’è un’interrogazione ad hoc di Forza Italia) vanno messe a bando tra gli interessati e non assegnate su richiesta, come si dice per farla breve. Deve insomma cessare l’atteggiamento del ‘sistema le carte e poi aggiustiamo tutto’”.
ORGANICO VIGILI CARENTE Delvino nell’intervista parla anche di carenza di organico dei Vigili urbani. “Verissimo – ammette Casarella – ma va detto che nel 2011 è stato bandito un concorso che ha finito per impiegare entro la fine del 2013 ben 23 nuovi Vigili urbani dei 36 attualmente in Forza, anche se poi 7 hanno sfruttato l’occasione della mobilità interna per passare, legittimamente, ad altro incarico comunale, andando a rimpinguare settori comunque con pari e dannose carenze. E senza altre possibilità concorsuali all’orizzonte”.
VICINI A CHI FA LE COSE PERBENE Su una cosa Casarella concorda con Delvino: “Il sentimento di legalità è un fatto culturale che alberga in ciascuno. A maggior ragione occorre che le istituzioni diano segnali di sicurezza a chi è in regola, a chi già fa le cose perbene. Dire che è meglio non sanzionare nell’attesa che si sistemino le carte finisce per tradursi in un demagogico invito all’illegalità a chi già fa mille sacrifici per stare in regola. Dall’intervista nel concreto non è emersa la linea dell’amministrazione. Ma, come ha annunciato lo stesso Delvino, forse dovremo attendere il report a San Sebastiano”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

attivisti5stelle
Il meetup FoggiAttiVa ha appreso, come il resto della cittadinanza, l’ennesima “macchia” sulla reputazione del Comune di Foggia. E’ notizia di queste ore, infatti, l’ennesimo scandalo “assenteismo” che esplode nel Comune di Foggia, a brevissima distanza dalle recenti inchieste sugli impiegati “furbetti” della Provincia.
20 unità degli uffici alle attività produttive, sito in Via Sant’Alfonso Maria dei Liguori, stando all’inchiesta, hanno per molti giorni tra marzo e maggio 2015 messo in atto un sistema per assentarsi dal proprio luogo di lavoro con la compiacenza di molti colleghi, a loro volta beneficiari.Il fatto è reso ancora più grave, come se già non lo fosse a sufficienza, dalla collusione del dirigente in capo al servizio, raggiunto dal medesimo provvedimento cautelare, non per “culpa in vigilando”, come avviene il più delle volte, ma per essersi reso anch’egli protagonista di condotte disdicevoli.
La vicenda presenta numerosi profili di inosservanza delle leggi vigenti e costituisce uno spaccato disarmante riguardo l’assenza dei controlli sull’operato di dipendenti e dirigenti da parte degli organi preposti. Far luce sull’intera vicenda è stato possibile solo grazie alla segnalazione-esposto del consigliere Mainiero e non grazie ai meccanismi e ai giusti “anticorpi” di controllo e valutazione in capo alla macchina amministrativa.
Dal momento che il dirigente del servizio non svolgeva il suo compito come legge impone, chi sarebbe dovuto intervenire prima delle autorità competenti interpellate dal consigliere? Vorremo saper se le procedure dell’Organismo indipendente di Valutazione della Performance (OIV) che provvede ad analizzare e valutare le performance e il raggiungimento degli obiettivi abbiano mai evidenziato criticità all’interno degli uffici e in capo a determinati dirigenti e se si cosa abbiano dichiarato in merito.Ora come cittadini non vogliamo che, una volta passato il clamore dei giorni dello scandalo e dei riflettori di giornali ed emittenti, si ripiombi nell’ identica situazione poca anzi raccontata.
Per questo motivo come meetup FoggiAttiVa chiediamo espressamente:
• una indagine sullo “stato dell’arte” degli uffici e delle pratiche dei cittadini che lamentano disservizi e ritardi nell’esecuzione delle loro richieste;
• di riaffermare il principio delle competenze dei dipendenti e assegnare gli stessi secondo le proprie capacità e possibilità affinché la macchina amministrativa risponda efficacemente alle richieste dei cittadini;
• di aumentare i controlli sull’operato dei dipendenti con indagini interne per stanare casi simili e intervenire per reprimerli efficacemente con provvedimenti disciplinari e non ultimo i licenziamenti;
• di individuare le zone grigie negli uffici grazie a meccanismi di segnalazioni anonime e intervenire su premi di produttività e bonus;
• di riaffermare il principio della trasparenza e della legalità completando le parti ancora carenti della sezione “Amministrazione Trasparente” che contano ancora lacune vistose.
Siamo sollevati e soddisfatti che le autorità competenti abbiano individuato e fermato queste situazioni vergognose, che non solo hanno macchiato l’onore dell’intera comunità, ma rappresentano anche un danno economico e patrimoniale ancora da quantificare.Infine sollecitiamo e invitiamo la nostra macchina amministrativa ad individuare e stanare queste situazioni prima ancora dell’intervento delle autorità perché,in questo periodo, assistiamo ad un dispendio di professionalità e di risorse per perseguire tali reati non solo esecrabili dal punto di vista penale ma anche etico, quando potrebbero esser convogliate contro malavita e delinquenza della nostra realtà comunale.

Meetup "FoggiAttiVa"

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

forza italiaCERIGNOLA: FORZA ITALIA, L’AMMINSTRAZIONE DIA TEMPI E MODI CERTI PER LA SANATORIA DEGLI ALLOGGI COMUNALI

CERIGNOLA Una interrogazione per chiarire lo stato dell’arte degli alloggi comunali, tra graduatorie, fabbisogno e richieste di sanatoria già presentate presso gli uffici. L’iniziativa di Forza Italia reca le firme dei 2 consiglieri comunali, Vitullo Paolo e Curiello Natale.
“Il 7 aprile 2014 – precisa il gruppo azzurro in Consiglio comunale – è entrata in vigore la ‘Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica’ (legge regionale n. 10 successivamente modificata ed integrata con la n. 50 del 5 dicembre 2014). In deroga, è previsto che i Comuni assegnino al di fuori della graduatoria gli alloggi disponibili occupati senza titolo dai nuclei familiari”.
Una sanatoria di precedenti occupazioni abusive, su cui Vitullo e Curiello chiedono conto all’amministrazione guidata dal sindaco Franco Metta: “Perché l’istanza degli interessati possa avere seguito – chiariscono gli esponenti di Forza Italia – , occorre che l’Ente verifichi una condizione di particolare disagio socio-economico e di necessità”, così come previsto dalla legge 9 dell’8 febbraio 2007.
A Cerignola si ha notizia di ben 50 istanze di regolarizzazione, in attesa di responso ed assegnazione ordinaria. “Quante pratiche sono state istruite?”, chiede oggi il gruppo forzista. Che poi prosegue, interrogando sui “tempi” e sulla regolarizzazione ulteriore, accompagnata “dal recupero dei conseguenti canoni pregressi da determinarsi nel rispetto della normativa”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

miglio1
Il Sindaco chiede alla Prefettura un tavolo tecnico per affrontare la problematica relativa alla assenza dell’acqua in un condominio di via Luisa Fantasia

Il Sindaco Francesco Miglio ha chiesto al Prefetto Maria Tirone la convocazione di un tavolo tecnico alla presenza dell’Ente A.Q.P con l’intento di individuare linee strategiche di intervento atte a scongiurare il prosieguo della mancata erogazione dell’acqua ad alcuni residenti del rione di via Luisa Fantasia.
“Questi appartamenti – spiega il Sindaco Francesco Miglio – sono assegnati a famiglie di basso reddito che a seguito di accertamenti si sono viste interrompere il servizio idrico per morosità. Una situazione che riguarda nove nuclei familiari ed è superfluo precisare che il prosieguo di tale situazione genera inevitabilmente criticità di carattere igienico-sanitario, come amministratori comunali non possiamo fare altro che intervenire per facilitare un accordo bonario tra le parti che possa evitare l’aggravarsi della problematica”.


Il Portavoce
Marilia Castelli

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)