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Politica

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scrutatoriSorteggio scrutatori Referendum costituzionale: i cittadini chiedono trasparenza Questo autunno, presumibilmente tra ottobre e novembre, saremo chiamati ad esprimerci con il referendum confermativo sul progetto di Riforma Costituzionale Boschi sulle modifiche alla seconda parte della Costituzione su i vari titoli come Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica e sul processo di approvazione delle leggi.
Approfittando del referendum i meetup AttiVisti foggiani e FoggiAttiVa hanno inoltrato nuovamente, in data 7 maggio 2016, regolare pec, alla Commissione Elettorale Centrale, al Sindaco che la presiede e ai suoi membri i commissari Giuseppe Pertosa, Augusto Marasco e Lucio Ventura con la proposta di sorteggiare gli scrutatori che saranno chiamati per il referendum. Nella pec riportiamo anche le proposte della nota metodologica del sorteggio a Barletta, la bozza dello schema di avviso pubblico e il fac simile della domanda di partecipazione.
La nostra richiesta è un appello rivolto al sindaco e ai consiglieri tutti affinchè vengano sorteggiati gli scrutatori prevalentemente tra studenti e disoccupati o inoccupati visto il periodo di fortissima crisi economica che interessa l’Italia e la Puglia, come fotografano periodicamente i dati Istat sulla disoccupazione giovanile con percentuali superiori al 40%.
Sin dai primi giorni di Marzo abbiamo fermato molti consiglieri presso le commissioni consiliari per capire gli orientamenti e saper le loro proposte in merito.
Ci siamo anche premuniti di riportare alla loro attenzione il sopracitato “Barletta”, dove l’amministrazione pugliese tramite un avviso pubblico pubblicato on line e sulle plance comunali, invita i cittadini a consegnare i mav delle tasse universitarie o i certificati dei Centri per l’Impiego attestanti la disoccupazione o inoccupazione presso gli uffici comunali nel termine di tempo previsto dal bando per poter partecipare al sorteggio come scrutatori.
La scelta di adottare la possibilità del sorteggio è prevista anche secondo i termini di legge. Infatti l’impianto della legge 95/1989, che detta la disciplina per l’istituzione dell’albo e la scelta delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, è stato modificato con la legge 270/2005 (art. 9 comma 4) e 22/2006 (art. 3quinquies) ponendo in capo alla Commissione Elettorale Comunale la possibilità di nomina e designazione degli scrutatori all’interno dell’albo appositamente costituito e rinnovato annualmente, di fatto lasciando l’ultima parola ai consiglieri comunali.
Possibilità e non obbligo, dato che la legge rilascia sempre alla decisione unanime della Commissione Elettorale Comunale l’individuazione autonoma dei criteri di preselezione degli iscritti all’albo, in base ai quali successivamente procedere alle relative nomine.
Infatti il non obbligo spiega come Barletta, San Severo, Lucera, Cerignola e molti altri comuni italiani abbiano potuto propendere per lo strumento del sorteggio e non lasciare che questa nomina rimanesse prerogativa dei consiglieri comunali.
Questa richiesta è stata riproposta più volte nel corso degli ultimi 2 anni: per le amministrative del 2014, per le votazioni regionali del 2015 e per il referendum delle trivelle dell’aprile scorso.
Per questi motivi chiediamo un incontro al Sindaco e ai commissari consiliari della Commissione Elettorale Centrale per discutere insieme i termini della proposta.
Speriamo che non si perda questa importante opportunità per tutti i cittadini che chiedono eguaglianza e trasparenza nei processi decisionali.

Meetup AttiVisti Foggiani

Meetup FoggiAttiVa

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Il Comitato provinciale per il No: “Un comitato in ogni Comune della Capitanata”
“La Costituzione si può cambiare, certo, ma solo rispettando cittadini e Parlamento”

FOGGIA – “Siamo contro questa riforma per ragioni di metodo e di merito”: ha esordito con queste parole Alfredo Calderale, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, all’incontro di venerdì 15 luglio, svoltosi negli spazi del Conart di Foggia, per illustrare le ragioni del Comitato provinciale per il No al referendum costituzionale. Accanto al professor Calderale, il presidente provinciale ANPI Foggia, Michele Galante, per esprimere un netto NO alla riforma Boschi-Renzi. “Una riforma approvata da una maggioranza risicata che ha usato molte forzature sul piano regolamentare per mettere a tacere il dissenso interno e da un Parlamento largamente delegittimato a seguito della sentenza della Corte costituzionale”, ha aggiunto Calderale. L’incontro, organizzato dal Comitato provinciale per il No al referendum costituzionale, ha evidenziato che “non è assolutamente vero che chi è contro questa riforma non vuole alcun cambiamento e vuole mantenere lo status quo”. Per il Comitato per il No, “la Costituzione si può e si deve cambiare col più ampio consenso del Parlamento e con scelte che salvaguardino l’equilibrio tra i poteri costituzionali, bilanciando bene pesi e contrappesi senza ridurre gli spazi di democrazia e di partecipazione”. Chi si oppone alla riforma, mette in rilievo come essa “oltre ad essere pasticciata, confusa, scritta male, insieme alla legge elettorale Italicum stravolge questi equilibri, privando i cittadini del potere di scegliere i propri rappresentanti, consegnando a una minoranza una maggioranza di seggi assolutamente spropositata, spostando a favore dell’esecutivo i rapporti, schiacciando e umiliando il parlamento e intaccando nei fatti anche la funzione di garanzia di organi fondamentali quali la Corte costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura e la presidenza della Repubblica”. “Pur con queste ferite inferte agli assetti costituzionali, la riforma non risolverà nemmeno i problemi che dice di voler perseguire, quali lo snellimento e la velocizzazione del procedimento legislativo attraverso il superamento del bicameralismo paritario. La complessità e la confusione dei procedimenti previsti complicheranno qualsiasi legge e apriranno un nuovo e più pesante contrasto tra Camera e Senato e tra Camera e Regioni”.
L’esperienza dimostra che, quando si fanno riforme costituzionali a colpi di maggioranza, si determinano soltanto guasti profondi alla democrazia e si avvelena il clima politico. “La Costituzione è la casa comune di tutti gli italiani e non è proprietà di nessuno. L’Italia ha bisogno non di colpi di mano, ma di un processo di riforme condiviso e di un confronto sereno tra le diverse forze politiche. I nemici dell’Italia non sono coloro che vogliono chiarezza e salvaguardia dei principi costituzionali, ma chi vuole sfidare i cittadini senza essere tra l’altro nemmeno maggioranza nel Paese”. Numerosi sono stati gli interventi che hanno condiviso la relazione e hanno assunto l’impegno a costituire in ogni comune i comitati per il No alla riforma e a sviluppare un vasto confronto con i cittadini.

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comunesanseveroTari, le aliquote in linea con i comuni limitrofi e con gli altri comuni della Regione la tariffa unica senza il saldo successivo ha dato la percezione di un aumento

In questi giorni i cittadini stanno ricevendo le cartelle di pagamento della Tari, che sono comprensive sia dell’acconto che del saldo e pertanto possono dare la percezione di un cospicuo aumento. Lo scorso anno infatti i cittadini hanno ricevuto in prima battuta l’acconto della Tari pari a 2/3 dell’importo calcolato sull’anno precedente, per poi ricevere il saldo quantificato dagli uffici in un secondo momento. Quest’anno il conteggio è stato effettuato in un’unica soluzione con la possibilità di pagare l’intero importo dilazionato in quattro rate. Pertanto quest’anno i cittadini non riceveranno il saldo successivo.
“Un elemento di novità – spiega l’Amministrazione Comunale - che può aver tratto in inganno il cittadino dando la percezione di un esoso aumento della tassa, ma così non è. Le aliquote approvate dal consiglio comunale, infatti, sono pressappoco uguali a quelle dell’anno precedente, con scelte dell’Amministrazione Comunale di andare incontro ai nuclei familiari più numerosi, oltre che alle nuove attività per rendere più attrattivo il territorio per i nuovi investimenti e risollevare l’economia cittadina che vive un momento di particolare disagio”. Infatti per le nuove imprese è stata prevista un’esenzione totale per il primo anno del tributo e una riduzione del 70% per il secondo anno e del 50% per il terzo anno oltre ad agevolazioni per gli esercenti che decidono di abolire le slot machine e le attività che possono indurre in dipendenze da gioco d’azzardo.
“Le aliquote – ribadiscono gli amministratori cittadini - sono in linea con quelle dei paesi limitrofi e in molti casi più basse o identiche a quelle di altri comuni pugliesi della stessa dimensione demografica”.
Dall’amministrazione comunale ribadiscono che i contribuenti che avessero ricevuto un aumento ritenuto ingiustificato, potranno richiedere chiarimenti all’ufficio tributi, aperto tutti i giorni, che in caso di errore provvederà alla conseguente rettifica in via di autotutela.

Il Portavoce
Marilia Castelli

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consigliocomunaleIl Consiglio Comunale discute del Centro di Raccolta di via Gentile, mercoledì i capigruppo chiamati ad esprimersi sulle due possibilità proposte dal Sindaco

Il centro di raccolta comunale di via Gentile al centro del dibattito del Consiglio Comunale, che ha a lungo analizzato la questione nell'intento di fare chiarezza sulla vicenda. Il dibattito è stato aperto dal comitato dei residenti e da Fare Ambiente che hanno espresso le proprie perplessità sulla realizzazione dell'opera in quell'area, a seguire la presenza del responsabile unico del procedimento, l'architetto Antonio d'Alessandro, ha chiarito gli aspetti tecnici dell'opera e ora spetterà ai consiglieri comunali valutare la strada da intraprendere. La discussione si sposterà nella riunione dei capigruppo mercoledì alle 10.30.
“Abbiamo più volte – spiega il Sindaco Francesco Miglio – ascoltato le perplessità dei residenti e abbiamo sia proposto azioni migliorative al progetto, sia avviato una azione interlocutoria con la Regione per provare a valutare se esistono i tempi per delocalizzare l'opera senza perdere i finanziamenti. Non dobbiamo prenderci in giro siamo pronti ad venire incontro alle esigenze di quella parte di popolazione, ma due sono le strade: o si ottimizza il progetto in essere, con un protocollo di intesa firmato con i residenti finalizzato a migliorare ed abbellire quell'area, o ci si assume in consiglio comunale la responsabilità di poter anche perdere un finanziamento con tutto ciò che ne consegue. I tempi infatti sono strettissimi e l'opera dovrà essere conclusa entro ottobre 2016, la Regione si è detta scettica rispetto al poter avviare un nuovo iter per la delocalizzazione presso un'altra zona del centro e i tempi sono troppo brevi. È il tempo della responsabilità, ora siamo chiamati tutti insieme a definire quale è la strada migliore per la città con l'assunzione di tutte le responsabilità connesse a tale scelta senza strumentalizzazione alcuna”.
La massima assise cittadina ha anche prorogato la durata della commissione speciale di inchiesta e temporanea sulla Gema Spa accogliendo l'emendamento del presidente Ciro Matarante di prorogare di altri otto mesi la durata della stessa.
Infine il consiglio comunale ha nominato il Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2016/2019. Si tratta di Nunzio Lobaccaro, che rivestirà il ruolo di presidente, e dei componenti Lucia Addolorata Valente e Michele De Chirico.

San Severo, 16 Luglio 2016
Il Portavoce
Marilia Castelli

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disperata 2
“Siamo di fronte all’ennesimo caso di violenza di genere nella provincia di Foggia che vede come autori gli extracomunitari.” Queste le dichiarazioni di Antonella Zuppa, referente per Foggia del Dipartimento Tutela Vittime di FdI-AN. “ Mentre la scorsa settimana, nel capoluogo dauno, un trentenne di nazionalità marocchina - già conosciuto per precedenti dalle forze dell’ordine - ha derubato e minacciato di violenza una ragazza, nella notte di ieri, la polizia di Cerignola ha arrestato 4 stranieri con l’accusa di aver molestato la donna davanti agli occhi in lacrime della figlia di tre anni. Solo le grida della vittima hanno messo in fuga il gruppo.
“Nei mesi estivi le campagne del foggiano si riempiono di lavoratori stagionali di diversi nazionalità molti dei quali con decreto di espulsione mai reso effettivo” continua la Zuppa. “Gli onesti cittadini si trovano a dover fare i conti non solo con la malavita locale ma anche con molti stranieri che vanno a ingrossare le fila della delinquenza. Non bastavano furti e rapine, ora si ricorre anche alla violenza sulle donne. Quanto accaduto ieri è inaccettabile dato che le vittime sono due: la madre e la figlioletta testimone della violenza. Ci auguriamo che episodi del genere non abbiano a ripetersi e che l’integrazione senza distinguo non diventi un passepartout per delinquenti senza scrupoli”
“I 4 criminali erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona”, pro-segue Cinzia Pellegrino, Coordinatore Nazionale del Dipartimento. ”Violazione di domicilio, violenza sessuale ed estorsione, tutti illeciti che i cinque decreti svuotacarceri voluti dal governo Renzi hanno contribuito a depenalizzare, con il solo fine di diminuire i flussi di ingresso negli istituti di pena. L’unico effetto che hanno sortito queste leggi e tutte le norme che tendono ad eccedere senza equità nel condono è garantire più facilmente impunità o un rilascio nel breve termine così da consentire la reiterazione dell’abuso e vanificare il ruolo e l’impegno della polizia. Non vi è civiltà di una Nazione - conclude la Pellegrino - senza civiltà delle sue norme e del suo ordinamento giuridico".

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