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Politica

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renziReferendum. Matteo Renzi a Foggia domenica 20 al Teatro Giordano.
Piemontese: "La sua presenza rende più entusiasmante la battaglia per il #SI"

Il presidente del Consiglio dei Ministri e segretario nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi sarà a Foggia per promuovere il rerendum costituzionale del 4 dicembre e sostenere il #SI alla riforma della Costituzione.
La manifestazione si svolgerà domenica 20 al Teatro Giordano, a partire dalle 19,30.
"La presenza di Renzi rende ancora più entusiasmante la campagna a favore della riforma costituzionale - afferma il segretario del PD foggiano - che il Partito Democratico della Capitanata sta sostenendo con impegno e convinzione.
Nei Circoli, nei Comitati, nelle manifestazioni stiamo spiegando che il 4 dicembre #bastaunSI per ridurre i costi della politica e migliorare l'efficenza delle istituzioni.
E' da 30 anni che proviamo a realizzare questa riforma e finalmente, grazie all'impegno di Matteo Renzi e del Partito Democratico, siamo nelle condizioni di realizzarla, assicurando agli italiani governi più stabili e più autorevoli in Europa.
Cambiare è necessario - conclude Raffaele Piemontese - per crescere con maggiore forza e guardare al futuro con maggiore fiducia".

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0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPD"Il commento rilasciato dal Presidente Emiliano all’indomani del referendum consultivo del 13 novembre è quantomeno bizzarro.
Lodando il Movimento 5 Stelle, l’ex segretario democratico dimostra, infatti, di conoscere davvero poco la ‘vicenda Energas’: eppure, sarebbe stato sufficiente contattare gli esponenti locali del proprio partito per sapere che il Movimento 5 Stelle espresse voto contrario all’indizione del referendum proposto dalla coalizione guidata dal Partito Democratico, additandolo come assolutamente inutile e costoso; o per essere informato dell’impegno profuso dai collettivi studenteschi e da numerose associazioni cittadine nel corso di questa dura campagna referendaria.
Quando ha accettato, finalmente, in extremis l’invito della città a schierarsi al proprio fianco in questa delicata battaglia, abbiamo ascoltato con rispetto il suo appassionato intervento, compresi i numerosi richiami al referendum costituzionale del 4 dicembre. Non possiamo, però, accettare che si strumentalizzi la battaglia civile di una intera comunità per finalità politiche che nulla hanno a che fare con essa.
Sappiamo tutti benissimo che il plebiscito referendario è stato soltanto l’inizio di un lungo percorso: ci auguriamo che il Presidente Emiliano e la giunta regionale saranno al nostro fianco."

Unione provinciale Partito Democratico Foggia

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attivisti5stelleIl meetup AttiVisti foggiani reputa inopportuna e fuori luogo la scelta del sindaco di Foggia, Franco Landella, di partecipare ad un comizio politico, con la fascia tricolore che rappresenta tutta la città e tutti i cittadini.
Per il futuro si suggerisce di comparire sul palco dei comizi dei partiti come politico del centrodestra e uomo impegnato senza il bisogno smisurato di comparire con la fascia tricolore, simbolo di terzietà e rappresentanza di tutti, per esprimere pareri, opinioni e attaccare tutte le categorie che si voglia.
Volevamo anche sapere se questa uscita politica a Firenze fosse “istituzionale”, di "piacere" o di "riposizionamento politico"?
E soprattutto sarà caricata come spesa per “missione” del Sindaco nel secondo semestre 2016?
Ci piacerebbe sapere anche come mai abbiamo fatto richiesta delle spese di missioni e quant’ altro sostenute dalla giunta e dal sindaco nel primo semestre 2016 e al momento dopo 5 mesi non sono ancora state caricate.
Per la cronaca queste spese devono essere pubblicate sul sito del comune nell’apposita sezione Amministrazione Trasparente.
Attendiamo fiduciosi che vengano pubblicati.

AttiVisti foggiani

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attivisti5stelleAttiVisti foggiani alla CEC: il principio della trasparenza sacrificato sull’ “altare” delle designazioni.
Ennesima prova di “democrazia partecipativa”e “trasparenza dei processi” in commissione elettorale comunale a Foggia.
Il 14 novembre 2016, oltre ad alcuni componenti del meetup AttiVisti foggiani, erano presenti una trentina di persone accorse per la convocazione dei lavori della Commissione Elettorale Comunale, che è stata convocata sabato 12 novembre alle ore 12 come pubblicato sull’albo pretorio.
Anche questa volta non c’è stata storia per il “sorteggio integrale” degli scrutatori e abbiamo assistito nuovamente al trionfo della logica della “coalizione trasversale delle designazioni”.
Vorremmo sapere quanti consiglieri hanno designato 1 o più persone per loro conto?
E poi vorremmo sapere quanti consiglieri hanno rinunciato a tale pratica facendosi da parte?
E perché mai quei consiglieri che nelle tornate elettorali passate avevano mostrato interesse al sorteggio, tramite comunicati e interviste, non hanno organizzato anche loro un piccolo sorteggio?
Per la 4a volta in 2 anni, le designazioni confermano la loro carica ammaliante, il loro magico e persuasivo tocco di “medioevale memoria”, senza dimenticare la formula magica addotta da ogni consigliere a cui abbiamo chiesto conto e che immancabilmente risuonava così “ E’ la legge che lo prevede”.
Sebbene la legge dal 2005 preveda tale possibilità in capo ai consiglieri, non esclude in nessun modo la facoltà della CEC, sentiti gli “umori” del consiglio, di propendere per il sorteggio integrale, utilizzando quei correttivi e quei requisiti che si ritengano più opportuni.
Nulla di tutto ciò per la CEC qui a Foggia.
Dopo aver svolto le indicazioni di rito e aver letto gli scrutatori designati per le 147 sezioni, chiedevano al pubblico presente di segnare i loro nominativi poichè necessitavano ancora 13 elementi.
Essendo presenti 32 persone tra il pubblico, si procedeva ad un sorteggio per stilare l’ordine dei primi 13 beneficiari e tutti gli altri in quota riserva.
Questo è stato l’ennesimo schiaffo all’equità, alla giustizia sociale e alla trasparenza dettato dal voler semplicemente completare il quadro delle sezioni.
Infatti in questo sorteggio finale, utile a completare la griglia di alcune sezioni e che ricorda da vicino la pratica del riempire le liste di partitica memoria, i membri della CEC hanno celebrato la loro piccola “assoluzione” e incensazione nei confronti del principio di “equità.
Non è mancato poi il siparietto finale in cui chiedevamo spiegazioni ai 3 consiglieri della CEC, Marasco-Ventura-Pertosa, su come fossero state fatte le designazioni.
Nessuna risposta sul metodo e sui criteri, anzi i consiglieri hanno piuttosto preferito parlare di altro, cambiando discorso e volendo fuggire dalle evidenze, mostrandosi interessati alle nostre “visite alle commissioni” e ad esprimere allusioni su come impiegassimo il nostro tempo.
Concludiamo dicendo che di certo non basta un “momento di equità”, come affermato ieri in CEC, a lavare le coscienze per il mancato sorteggio integrale.
Noi continueremo a presentare la nostra proposta come da 2 anni a questa parte.
Noi non ci arrendiamo.

AttiVisti foggiani

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monteIL VESTITO DI COMUNE INFILTRATO O CONDIZIONATO DALLA MAFIA NON SI ADDICE A MONTE SANT’ANGELO, LO DICONO I FATTI.

“… Il dissesto finanziario è infatti un’altra caratteristica che accomuna i <governi> mafiosi. Le ragioni consistono nel fatto che la spesa pubblica, anziché essere finalizzata a soddisfare le esigenze della collettività, è diretta a favorire le imprese “contigue” o quelle direttamente controllate dai sodalizi criminali (sono frequenti i casi in cui si acquistano o si affittano macchinari a prezzi da capogiro, oppure si affidano servizi, come la tesoreria e la nettezza urbana, a condizioni di assoluto favore a società appaltatrici fittizie). Questo complesso di circostanze comporta una sorta di esenzione permanente dal pagamento di qualsiasi tassa o imposta. La totale inazione fiscale, che si manifesta nella mancata riscossione di tributi di ogni tipo, fa si che le condizioni di indebitamento di tali comuni siano drammatiche e che essi dipendano, in tutto e per tutto, dai trasferimenti erariali dello Stato”.
Questo passo molto illuminante si può così sintetizzare: in un Comune condizionato dalla mafia o da organizzazioni criminali, il Bilancio comunale è in dissesto, non si riscuotono le tasse, i servizi pubblici vengono affidati a prezzi esagerati, la spesa pubblica fa arricchire le cosche mafiose.
Sapete di chi sono le parole virgolettate? Sono del dott. Cantadori, uno dei tre componenti della Commissione Straordinaria del Comune di Monte Sant’Angelo, in un suo articolo pubblicato su Gnosis – Rivista italiana di intelligence (art. 4 – di seguito il link dove poter trovarlo: http://gnosis.aisi.gov.it/sito%5CRivista24.nsf/servnavig/5).
Nel nostro Comune, i tre Commissari prefettizi non hanno riscontrato alcuna di queste condizioni. Infatti, l’ultimo Conto Consuntivo approvato dal Consiglio Comunale, prima del suo scioglimento, riguarda il 2014.
Questi sono i dati principali del Documento contabile:
✓ FONDO CASSA superiore ai 9 milioni di euro;
✓ AVANZO DI AMMINISTRAZIONE superiore ai 4,5 milioni di euro;
✓ NESSUNA ANTICIPAZIONE DI CASSA;
✓ TASSE PIÙ BASSE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA (IMU 0,86%, TASI 0,1%);
✓ PERCENTUALE DI RISCOSSIONE DELLE TASSE rispetto a quelle accertate superiore al 100%;
✓ CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ appena 18 mila euro su un bilancio di spesa corrente superiore agli 11 milioni di euro.
Spesso ci scappa una battuta: “Quando parliamo del Bilancio di Monte Sant’Angelo, facciamolo sottovoce, perché, se ascolta la Merkel, la Città viene annessa alla Germania!”.
Nel 2012, Monte Sant’Angelo è stata inserita nella lista dei Comuni virtuosi d’Italia (143 in tutto), l’unico in tutto il Sud, insieme a Capri e a Capurso.
Nelle casse comunali, negli anni 2014 e 2015, sono confluite entrate extra (rispettivamente 900.000 euro e 2,5 milioni di euro) derivanti da una transazione con la Syndial, società del gruppo ENI, riguardante l’affrancazione di alcuni terreni della zona industriale di Macchia. Nel 2016, sono confluiti, per la stessa causale, altri 1,7 milioni di euro.
Appena insediata, l’Amministrazione ha estinto tutti i mutui in corso, conseguendo un risparmio di oltre 400.000 euro.
Il Patto di Stabilità, dal 2015, è cambiato e sono stati premiati i Comuni che negli ultimi anni sono riusciti a ridurre la spesa corrente e si sono mostrati più efficaci nella riscossione delle proprie entrate. Tra questi vi è a pieno titolo il Comune di Monte Sant’Angelo! Basta consultare il D.L. n. 78/2015, la cui tabella è stata pubblicata in data 19/06/2015 sul Supplemento Ordinario n. 32L alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 140.
Ciò detto, viene spontaneo chiedersi: “Nella loro prima relazione al Ministero dell’Interno, la Commissione Straordinaria ha illustrato doverosamente la situazione virtuosa del Comune sul piano economico e finanziario?”.
Allo stato delle cose, non è dato sapere se l’abbia fatto oppure no. Tuttavia, se l’avesse fatto, avrebbe dovuto concludere in tutta onestà che “il vestito di Comune infiltrato o condizionato da organizzazioni mafiose” non si addice proprio al Comune di Monte Sant’Angelo.
Nel Bilancio di previsione 2015, approvato con Delibera di Giunta n. 130 del 14/07/2015 (http://pubblicazioni.saga.it/publishing/DD/docDetail.do?docId=49962&org=montesantangelo) era inserita una somma destinata a sgravi fiscali per giovani che avrebbero iniziato un’attività imprenditoriale e per commercianti che avrebbero denunciato episodi di estorsione (Intervento codice 11105050001, Contributi e Sgravi vari di sostegno ad attività economiche, nuovi imprenditori e vittime di racket, 100.000 euro).
Questa, dunque, era la situazione finanziaria del Comune di Monte Sant’Angelo quando è stato deciso lo scioglimento del Consiglio Comunale.

(Fonte: Coalizione politica “Monte nel Cuore” – Monte Sant’Angelo)

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