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Politica

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Votare NO è necessario per il futuro della nostra comunità”
Dichiarazione dell'on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati

Il referendum sull'impianto Energas segna un positivo ed importante punto di svolta nella relazione tra i cittadini e le scelte di governo del territorio.
Per la prima volta saranno le donne e gli uomini della nostra città a scegliere direttamente se bocciare o meno un insediamento produttivo e quale modello di sviluppo migliore per la nostra comunità, l’ambiente in cui viviamo, il futuro dei nostri figli.
Per queste ragioni il 13 novembre è fondamentale andare a votare ed esprimersi per il NO.
Manfredonia è stata segnata dagli esiti negativi dell'esperienza dell'industrializzazione progettata altrove e senza alcun legame con le vocazioni territoriali e le aspirazioni di chi ci vive.
Oggi nessuno di noi è più disponibile ad accettare che altri decidano al posto nostro.
Con l’argomento secondo cui le decisioni su Energas sarebbero già state assunte, molti in queste settimane hanno parlato dell’inutilità della consultazione del 13 novembre.
Niente di più falso!
Se il referendum non fosse servito a nulla, la conferenza di servizi, ormai ferma da più di un anno al Ministero dello sviluppo economico, avrebbe già sciolto i nodi che bloccano l’autorizzazione dell’impianto.
Altri, sempre in questi giorni, hanno sostenuto che non è necessario scomodare i cittadini dopo il pronunciamento unanime contro Energas del Consiglio comunale.
Invece la scelta popolare è fondamentale proprio per rafforzare quanto già deciso dalle istituzioni cittadine: una cosa è fare la battaglia con in mano una delibera consiliare, altra cosa è farla con il sostegno largo di decine di migliaia di donne e uomini.
Sono così convinto dell’importanza della consultazione tanto da essere stato forse il primo a proporla ormai più di un anno fa.
Chi vuole far fallire il referendum con argomenti infondati deve allora sapere che si assume una grande responsabilità e che soprattutto fa il gioco dell’azienda.
È molto strano che i detrattori della consultazione siano soprattutto quelli che si vantano di aver mobilitato la piazza ed organizzato i banchetti delle firme contro la realizzazione dell’impianto. Il motivo di questo atteggiamento a cosa è dovuto? Si vuole forse il fallimento del referendum per poter continuare l’indomani a puntare il dito contro la politica, perché questo è l’unico modo che costoro hanno per rimanere a galla?
Chiedo ai cittadini di andare a votare in massa: una grande partecipazione e la vittoria dei NO condizionerà sia l’esito della Conferenza dei servizi ancora aperta al Ministero dello Sviluppo Economico, sia la volontà di Energas di insistere sulla realizzazione dell’impianto a Manfredonia.
Andare a votare domenica 13 novembre ed esprimersi per il no è fondamentale. Sono sicuro che saremo in tantissimi.
Manfredonia è bellissima; e soprattutto è una grande e straordinaria città.
Il 13 novembre lo dimostreremo ancora una volta.

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consigliocomunaleLa Vera Storia/PARTE 1
MONTE SANT’ANGELO È UN COMUNE MAFIOSO?
Per comprendere la situazione assurda nella quale sono state catapultate la storia millenaria della Nostra Città, la sua cultura e la sua bellezza, è necessario avere a disposizione una serie di informazioni e dati relativi allo scioglimento del Consiglio Comunale per presunto condizionamento mafioso.
Per tale ragione, la coalizione “Monte nel Cuore” intende procedere a rendere pubbliche tutte le notizie in suo possesso attraverso una specifica campagna di comunicazione.
La relazione del Prefetto e il provvedimento del Consiglio dei Ministri, nella sostanza, hanno definito Monte Sant’Angelo un Comune mafioso o condizionato dalla mafia. Più precisamente, è stato scritto che nel Comune di Monte Sant’Angelo esistono “gruppi criminali efferati e pervasivi della struttura sociale”.
È evidente che un qualsiasi Comune infiltrato o condizionato dalla mafia o dalla criminalità organizzata ha una propria identità che lo rende diverso dai normali Comuni.
Allora, per rendere conto di come stiano veramente le cose, basta fare un semplice confronto tra un Comune mafioso e Monte Sant’Angelo.
Comune mafioso Comune di Monte Sant’Angelo
1. Bilancio comunale Il Bilancio presenta una quantità abnorme di debiti, tale da determinare in alcuni casi un vero e proprio dissesto finanziario. Il Bilancio è stato ed è in perfetto pareggio. Non ci sono debiti. Anzi, ogni anno si verificano consistenti avanzi di amministrazione. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha definito Monte Sant’Angelo “Comune virtuoso”.
2. Personale Si procede ad assunzione di personale anche non necessario, utilizzando metodi e procedure clientelari. Nei tre anni dell’Amministrazione di Iasio non è stata fatta alcuna assunzione; non è stato sostituito neanche parte del personale andato in pensione.
3. Tasse e tributi Non vengono riscosse tutte le tasse accertate. Si verificano spesso “strane e ingiustificate esenzioni” Le tasse riscosse superano addirittura quelle accertate. Non vi sono esenzioni che possano destare sospetti di favoritismi
4. Appalti La realizzazione di opere pubbliche viene affidata con procedure truccate a ditte collegate con i poteri mafiosi o a imprese-prestanome. Nell’appaltare le opere pubbliche non c’è mai stata una turbativa d’asta o una corruzione. Le imprese hanno tutte la certificazione antimafia, certificazione che regolarmente il Comune ha sempre chiesto e ottenuto.
5. Piano regolatore Quasi sempre manca il Piano Regolatore e regna la speculazione edilizia. Ha da 30 anni il Piano Regolatore Generale. L’Amministrazione di Iasio ha approvato il DPP (Documento Programmatico Preliminare) al nuovo strumento urbanistico con la previsione del solo recupero del patrimonio esistente e del consumo zero di suolo.
6. Abusivismo edilizio L’abusivismo edilizio è dilagante e rappresenta la regola di intervento dei privati. Non c’è abusivismo edilizio, se si eccettua l’uso di materiali non pertinenti nel Centro storico.
7. Servizio di nettezza urbana Il servizio è gestito in modo inadeguato, con rifiuti abbandonati e seri problemi di igiene e salute pubblica. Le nostre strade e le nostre piazze non sono mai state invase da montagne di immondizia. Nel 2015, il nostro Comune è stato riconosciuto Comune Riciclone del Gargano.
8. Servizio di pompe funebri Il servizio è gestito in situazione di monopolio di fatto. Il servizio è gestito in regime di concorrenza da imprese serie e trasparenti.
9. Gestione cimitero I loculi sono costruiti e venduti dai privati che ne determinano il prezzo di vendita secondo particolari meccanismi (poca offerta/molta domanda). I loculi, da sempre, sono fatti costruire e venduti dal Comune a prezzi preventivamente determinati. Essi sono assegnati secondo la data di morte del defunto.
10. Servizio trasporto pubblico In genere, il servizio è inadeguato e precario. Il servizio è gestito da una impresa locale perbene. Soddisfacente è il trasporto scolastico eseguito con mezzi e personale del Comune.
Dunque, per farsi un’idea del tutto autonoma e libera da pregiudizi circa la presunta “mafiosità” del Nostro Comune, è sufficiente analizzare e riflettere su quanto abbiamo scritto sopra.

(Fonte: Coalizione politica “Monte nel Cuore” – Monte Sant’Angelo)

 

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votiEnergas. Campo: “Il 13 novembre andiamo a votare e votiamo NO.
Invito tutti a mobilitarsi per ottenere un grande risultato civico”

"Partecipare al referendum sull'impianto Energas è fondamentale per affermare con chiarezza quale futuro si vuole per Manfredonia. Io andrò a votare e voterò NO". Lo afferma il consigliere regionale Paolo Campo che invita "le cittadine e i cittadini, le forze sociali, le associazioni a mobilitarsi per ottenere un grande risultato democratico e civico".
"Ho detto e ribadito che la realizzazione dell'impianto Energas è assolutamente in contrasto con il progetto di città che il Partito Democratico e l'Amministrazione comunale di Manfredonia hanno elaborato e stanno realizzando.
Per questa ragione ho sostenuto e sollecitato l'indizione del referendum che si svolgerà il 13 novembre. Per questa ragione sostengo che sia in malafede chiunque contesti l'utilità dello strumento referendario e, ancor peggio, l'inutilità del voto.
Abbiamo bisogno che su un tema tanto delicato ci sia un'espressione chiara e inoppugnabile dei cittadini, conseguenza dello schieramento aperto e trasparente delle forze politiche e delle organizzazioni civiche.
Io voterò NO e invito a votare NO. Il Partito Democratico di Manfredonia voterà NO e invita a votare NO.
Il 13 novembre è una data fondamentale per Manfredonia - conclude Paolo Campo - Il 13 novembre votiamo NO e affermiamo con chiarezza che vogliamo, per noi e per i nostri figli, un futuro diverso dal passato che altri hanno deciso per noi".

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logoPDReferendum. Matteo Orfini in Capitanata il 10 novembre a sostegno del #SI
In programma manifestazioni a San Marco in Lamis e San Severo

Il presidente dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico Matteo Orfini sarà in Capitanata giovedì 10 novembre per partecipare alle iniziative organizzate per promuovere la partecipazione al referendum costituzionale del 4 dicembre e per sostenere la campagna #bastaunSI.

La prima manifestazione è in programma a San Marco in Lamis, a partire dalle 18.00, presso il Laboratorio Artefacendo, all'interno della Villa comunale. L'intervento di Orfini sarà preceduto dai saluti del segretario del Circolo PD Antonio Cera e dagli interventi di Leonardo Del Mastro e dell'on. Michele Bordo.

"Le ragioni del SI" è il tema dell'incontro organizzato dal Circolo PD di San Severo, a partire dalle ore 19,00, nella sala dei Cappuccini (sala conferenze “Mario Fanelli”, del convento dei padri Cappuccini) che sarà concluso dall'intervento del presidente nazionale Partito Democratico.

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depellegrinoConsiglio comunale. De Pellegrino: "Miranda si mette al servizio della rattoppata maggioranza e convoca l'Assemblea per discutere un ordine del giorno con 116 proposte di delibere"
Dichiarazione di Alfonso De Pellegrino, capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Foggia

Il presidente del Consiglio comunale Luigi Miranda ha deciso di mettersi al servizio della rattoppata maggioranza di cui è parte invece di garantire l’imparzialità e lo svolgimento ordinato e corretto delle riunioni dell'Assemblea consiliare.
A renderlo evidente è la decisione di convocare un unico Consiglio comunale con un ordine del giorno composto da 116 punti invece di tradurre in pratica la volontà della Conferenze dei Capigruppo di riunire l'Assise in date differenti per smaltire l'enorme arretrato accumulatosi in questi mesi.
Miranda, chissà in quali 'stanze' e chissà con chi, ha deciso di servire ai consiglieri e alla città un minestrone di argomenti, mettendo insieme tutto e il contrario di tutto.
Una scelta che va ben oltre il limite della corretta dialettica istituzionale e delle prerogative.
Il suo unico intento è stato agevolare la sgangherata maggioranza di centrodestra, servendole su un piatto d'argento una pressochè certa 'seconda convocazione' del Consiglio comunale che consentirà l'approvazione di delibere importanti, specie quelle in materia urbanistica, con la presenza di soli 11 consiglieri.
È evidente che il presidente del Consiglio comunale abbia scelto di mettersi al servizio di chi gli ha consentito di ottenere quella poltrona e non dell'organismo che rappresenta e dei cittadini.
Ne è l'ulteriore riprova la cancellazione dalla riunione fiume del Consiglio comunale della delibera di adozione del nuovo Statuto nonostante sia stato discusso e approvato dalla Commissione consiliare Regolamenti ormai un anno fa.
Nella giornata di lunedì sarà mia cura portare all'attenzione del Prefetto questo guazzabuglio istituzionale nel tentativo di scongiurare l'ennesimo attentato alla credibilità e alla funzionalità dell'istituzione comunale.

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