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Politica

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depellegrinoDichiarazione di Alfonso De Pellegrino, capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Foggia

La versione trumpista del sindaco di Foggia è l'ennesimo trasformismo populista di Franco Landella, ridottosi ad inseguire razzismi e intolleranze per coprire inadeguatezze politiche e fallimenti amministrativi.
Dal palco di Firenze ha urlato confuse e farneticanti parole d'odio, dipingendo la nostra città come un campo di battaglia tra razze e la nostra terra come l'approdo dei briganti venuti dall'altra sponda del Mediterraneo.
E' inaccettabile! A maggior ragione considerando che lo ha fatto indossando la fascia tricolore.
Foggia è tuttaltro e non per merito di Franco Landella, che ha assistito senza muovere un dito, ed ora se ne capisce il motivo, alla chiusura del Centro interculturale Baobab: presidio di accoglienza, mediazione culturale e integrazione attivo per un decennio in un quartiere popolare della città.
E' più semplice ordinare alla Polizia municipale di dare la caccia ai lavavetri, esibendo sui social network le 'mazze' sequestrate, e spargere demagogia razzista sui problemi del quartiere Ferrovia, invece di attivare servizi reali e misure di prevenzione concrete.
D'altronde, cosa ci si può aspettare da un sindaco che confonde i richiedenti asilo politico con i lavoratori impiegati nei campi, spesso sfruttati da pseudo imprenditori bianchissimi di carnagione.
Andando sul palco di Firenze - senza avere uno straccio di mandato politico dal proprio partito e ad esibire muscoli che non ha, visto lo stato della sua maggioranza - ha offeso l'istituzione e la comunità che rappresenta incitando all'odio razziale e dichiarando la propria impotenza.
Riconosca la sua incapacità politica-amministrativa e lasci il passo a chi abbia voglia, coraggio, intelligenza e passione per occuparsi di un fenomeno sociale assai complesso che certo non si risolverà per magia o per qualche stridulo grido lanciato da un palco.

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votiEnergas. Bordo (PD): “Partecipazione straordinaria e vittoria schiacciante del NO. L'impresa prenda atto e abbandoni l'investimento”
Dichiarazione dell'on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera dei Deputati

Il referendum su Energas è stato uno straordinario successo di democrazia: ha partecipato la maggioranza dei cittadini e la vittoria dei no è stata schiacciante con oltre il 95%.
Il risultato è importantissimo non solo perché la consultazione popolare è stata organizzata in pochissime settimane, ma anche per la ragione che, essendo solo cittadina, non ha potuto beneficiare delle attenzioni e della campagna mediatica che invece caratterizzano gli appuntamenti elettorali nazionali, favorendo la partecipazione.
Devo dire con orgoglio che avevo ragione quando più di un anno fa proposi il referendum. E bene hanno fatto il sindaco, l’amministrazione comunale ed il Partito Democratico a crederci e ad impegnarsi a fondo per il raggiungimento di questo risultato.
I cittadini di Manfredonia, dopo la dolorosa esperienza industriale del passato, hanno votato a valanga contro Energas e per chiedere un altro tipo di sviluppo.
Adesso mi aspetto che l'impresa colga appieno il senso di questo voto e responsabilmente abbandoni il programma di investimento e la volontà di realizzare l’impianto a Manfredonia. Se così non fosse, la reazione istituzionale, politica e sociale del territorio sarebbe fermissima, forte adesso anche della volontà popolare.
I cittadini di Manfredonia, con il loro voto, hanno dimostrato ancora una volta di avere uno straordinario senso civico ed una grande maturità.

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logoPDPiemontese: "Organismo ampio qualificato, guiderà il PD fino al congresso"

Il segretario provinciale Raffaele Piemontese ha indicato i componenti dell'Esecutivo provinciale che lo affiancherà nella gestione dell'Unione provinciale del PD foggiano e nell'organizzazione delle iniziative politiche fino allo svolgimento del congresso.
A farne parte sono: Lia Azzarone, Iaia Calvio, Maria Grazia Campo, Antonella Capozzo, Nicla Crincoli, Antonio D'Apote, Pasquale Dell'Aquila, Maria Rosaria De Santis, Rocco Di Brina, Francesco Di Noia, Mara Greco, Patrizia Lusi, Matteo Masciale, Mara Monopoli, Tommaso Pasqua, Vittorio Presutto, Enzo Quaranta, Gianluca Ruotolo, Gino Russo, Pasquale Santoro, Angelo Tomaro, Giovanni Vergura, Salvatore Zingariello.
Dell'Esecutivo provinciale fa parte anche il segretario provinciale dei Giovani Democratici Luca Grieco. Confermato Gianni di Bari per la funzione di responsabile della Comunicazione.

"La nomina dell'Esecutivo provinciale attua la volontà delle Direzione provinciale che a larghissima maggioranza ha deciso di sostituire il Comitato di reggenza, che ringrazio per l'attività svolta, con un organismo più ampio e maggiormente rappresentativo dei territori in cui operano i Circoli.
La presenza di molte donne e l'età media dei componenti qualifica ulteriormente l'organismo che dovrà impegnarsi a fondo per intensificare l'iniziativa politica del PD in Capitanata e promuovere una più diffusa partecipazione al dibattito sui temi che qualificano la nostra azione di governo a livello nazionale, regionale e territoriale. Di fatti, alle riunione dell'Esecutivo potranno essere invitati a partecipare, di volta in volta, i parlamentari nazionali ed europei, i consiglieri regionali e provinciali, i sindaci e gli amministratori comunali.
La nomina di questo organismo segna il superamento definitivo della fase di transizione seguita alle elezioni regionali e ci consente di affrontare con maggiore capacità operativa le sfide politiche che dovremo affrontare di qui alla convocazione del Congresso, a partire da quella del referendum costituzionale.
La sua azione sarà ispirata dalla tensione unitaria - conclude Raffaele Piemontese - e dalla valorizzazione delle energie diffuse del PD foggiano".

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palazzodicittfoggiaNell’ultimo consiglio comunale del 9 novembre 2016 se ne sono viste di cotte e di crude.
Gli argomenti all’ordine del giorno erano anche importanti e delicati, ma come al solito lo spettacolo reso ai cittadini presenti e tramite streaming è stato sempre lo stesso, a tratti comico e surreale, per non dire ai limiti della decenza.
Alla fine una lunga serie di accapi riguardante le 108 richieste di approvazione di debiti fuori bilancio è stata rinviata e aggiornata ad un nuovo consiglio comunale.
Nella seduta odierna, invece, si è discusso, in seconda convocazione, la modifica dell’ art. 17 co.1 del “Regolamento del consiglio comunale” per l’abbassamento del quorum per l’approvazione degli accapi in prima convocazione da 17, escluso il sindaco, a 16 sempre escludendo il voto del sindaco.
Fin da subito si è capito che, nonostante fosse stato rimandato lo scoglio dei debiti fuori bilancio, il consiglio non sarebbe stato dei più semplici.
Prima le schermaglie dei consiglieri contro il dirigente per l’interpretazione del regolamento e del Tuel, poi dirigenti assenti chiamati in causa per la discussione dei correttivi richiesti dalla Corte dei Conti in una sua delibera trasmessa a Palazzo di Città e infine lo scontro tra il consigliere Mainiero e il sindaco Landella prima dell’approvazione del DUP 2017-2019, solita litania di questa consiliatura tra attacchi, accuse e toni da bar che non si addicono ad un’aula consiliare.
Immancabile il siparietto del rimpallo di responsabilità tra maggioranze vecchie e nuove su disastri contabili, dissesti, predissesti e “Salva Enti” con i soliti richiami al fallimento di Amica, frutto della vecchia gestione amministrativa, e quello di Ataf ai giorni nostri da evitare, si spera.
Nostro malgrado siamo stati protagonisti di un piccolo siparietto durante la discussione sul primo accapo del regolamento.
Sia il consigliere Antonio Vigiano che il consigliere Bruno Longo hanno ritagliato parte dei loro interventi per dedicarsi alle richieste accesso agli atti, a mezzo pec, del nostro meetup “AttiVisti foggiani” , circa le commissioni consiliari permanenti.
Il consigliere Vigiano chiedeva maggiore trasparenza dei nominativi dietro le richieste delle pec a firma del meetup AttiVisti foggiani, che non sono mai mancate per ciò che concerne le richieste delle copie dei verbali e degli ultimi stralci, con un unico episodio datato giugno
2016 dove mancavano i riferimenti del meetup nella pec.
Eppure, come affermato dagli stessi consiglieri, sanno chi siamo, cosa facciamo e che frequentiamo assiduamente uffici e commissioni consiliari per seguire alcune problematiche inerenti la città, quindi non era difficile collegare la richiesta degli stralci fatta in giugno ai
suoi “legittimi proprietari”.
Mentre rimaniamo sicuramente perplessi e increduli sulla preoccupazione mostrata dal consigliere circa la possibilità di numerose richieste dei verbali che potrebbero arrivare e che meriterebbero di essere giudicate e valutate in base a chi ne fa richiesta, paventando inutili rischi a nostro modo di vedere. Infatti basta rifarsi alle normative vigenti e alle legittime richieste di qualsiasi cittadino che voglia sapere delle attività delle commissioni.
Il consigliere Longo, dopo aver riconosciuto la legittimità delle nostre richieste di trasparenza e di accesso agli atti secondo le normative vigenti, si è spinto oltre chiedendo all’assise e rivolto al Presidente Miranda, come facessimo ad aver copie degli atti dagli uffici e dalle commissioni, se i dipendenti lamentano carenze di carta quando le stesse richieste vengono avanzate dai consiglieri.
Siamo felici di rispondere al consigliere Longo che nelle nostre richieste a mezzo pec, chiediamo espressamente che i materiali possano essere trasmessi in formato digitale, previo una semplice scansione dell’atto stesso, eliminando lo spreco di carta e di toner secondo i più elementari principi di spending review ed utilizzando semplicemente la digitalizzazione degli atti e l’informatizzazione dei processi della P.A. come richiamato anche nel C.A.D.(Codice Agenda Digitale) D.lgs.82/2005.
Oltre le richieste delle copie di alcuni verbali abbiamo chiesto anche l’affissione in bacheca centrale dei programmi settimanali delle 4 commissioni consiliari permanenti, oggi presenti nei locali dell’accademia di belle arti (ex sede dei VV. UU.) e a breve nuovamente trasferiti al
3 piano di Palazzo di Città, Solo 3 commissioni ad oggi pubblicano i calendari, 2 (la 3a e la 4a) vicino l’apertura delle porte antincendio, con notevole rischio per chi voglia visionare i programmi, mentre la 1a “Affari Generali ed Economia” non ritiene ammissibile la nostra richiesta e ha deciso di continuare a non esporre il loro programma.
Ci chiediamo: “ma a chi fa paura la trasparenza?” Sebbene il regolamento del consiglio comunale non lo preveda espressamente, come mai tre commissioni pubblicano, anche se non sempre tempestivamente, i loro calendari settimanali ed una fa “strenua resistenza”?
Invitiamo il presidente della 1a Commissione, Fusco, a ritornare sui suoi passi e mostrarsi maggiormente aperto alle richieste di trasparenza dei cittadini.
Nel prosieguo del consiglio registriamo i soliti siparietti tra maggioranza ed opposizione su ostruzionismi, sofismi e interventi per “fatto personale”.
Nel finale dopo una soporifera discussione sulla delibera della Corte dei Conti, sul rischio paventato del dissesto e gli interventi dell’assessore al Bilancio sul DUP, la situazione degenera come sempre quando si parla di Mainiero e Landella, tra improperi, grida e clima da spalti con la tensione che si tagliava con un coltello.
Numerosi consiglieri sono intervenuti per calmare il sindaco, mentre attoniti guardavamo l’ennesima sceneggiata da bar.
Non possiamo che constatare lo scollamento e la mancanza di percezione dei problemi della città e dei cittadini da parte di questa giunta e della consiliatura che la sostiene.
La discontinuità amministrativa con il passato, tanto decantata dal Sindaco Landella, non è pervenuta. Mancano le soluzioni e la programmazione in molti settori strategici.
Il PUG, sebbene presente nel programma elettorale di Landella, rimane ancora “assente ingiustificato”, il contratto provvisorio con Amiu è arrivato sotto la giunta Landella alla sua “ottava” proroga e il Contratto Definitivo si allontana, mentre la differenziata stenta a decollare; il nodo intermodale è già stato vandalizzato e ha subito un furto, mentre mancano le convenzioni con le società di trasporti regionali per l’utilizzo del nodo.
La situazione impietosa che fotografiamo è sotto gli occhi di tutti.
Per l’ennesima volta la nostra richiesta è semplice e puntuale.
Il sindaco riconosca il fallimento del suo mandato di amministratore e faccia un passo indietro, assumendosi pienamente le sue responsabilità politiche e il cittadino foggiano possa tornare consapevolmente padrone delle sue scelte dopo più di 2 anni di stasi e “immobilismo amministrativo”.

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Lunedì 14 novembre, in aula consiliare, la nomina attraverso il sorteggio

ORSARA DI PUGLIA Saranno nominati attraverso sorteggio pubblico gli scrutatori di Orsara di Puglia che saranno impegnati durante il voto del referendum costituzionale. E’ quanto è stato deciso mercoledì 9 novembre, con voto unanime, dalla Commissione Elettorale Comunale. Il sorteggio pubblico si terrà lunedì 14 novembre, alle ore 18, nell’aula consiliare del Comune di Orsara di Puglia. Una scelta, quella del sorteggio, alla quale hanno concorso sia la maggioranza che l’opposizione, recependo la deliberazione della Giunta Comunale n.102 del 3 novembre scorso. E’ la seconda volta consecutiva che, a Orsara di Puglia, per la scelta degli scrutatori si è deciso di ricorrere al metodo del sorteggio.


Orsarainforma, servizio del Comune di Orsara di Puglia 

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