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Politica

depellegrinoDichiarazione di Alfonso De Pellegrino, capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Foggia

La versione trumpista del sindaco di Foggia è l'ennesimo trasformismo populista di Franco Landella, ridottosi ad inseguire razzismi e intolleranze per coprire inadeguatezze politiche e fallimenti amministrativi.
Dal palco di Firenze ha urlato confuse e farneticanti parole d'odio, dipingendo la nostra città come un campo di battaglia tra razze e la nostra terra come l'approdo dei briganti venuti dall'altra sponda del Mediterraneo.
E' inaccettabile! A maggior ragione considerando che lo ha fatto indossando la fascia tricolore.
Foggia è tuttaltro e non per merito di Franco Landella, che ha assistito senza muovere un dito, ed ora se ne capisce il motivo, alla chiusura del Centro interculturale Baobab: presidio di accoglienza, mediazione culturale e integrazione attivo per un decennio in un quartiere popolare della città.
E' più semplice ordinare alla Polizia municipale di dare la caccia ai lavavetri, esibendo sui social network le 'mazze' sequestrate, e spargere demagogia razzista sui problemi del quartiere Ferrovia, invece di attivare servizi reali e misure di prevenzione concrete.
D'altronde, cosa ci si può aspettare da un sindaco che confonde i richiedenti asilo politico con i lavoratori impiegati nei campi, spesso sfruttati da pseudo imprenditori bianchissimi di carnagione.
Andando sul palco di Firenze - senza avere uno straccio di mandato politico dal proprio partito e ad esibire muscoli che non ha, visto lo stato della sua maggioranza - ha offeso l'istituzione e la comunità che rappresenta incitando all'odio razziale e dichiarando la propria impotenza.
Riconosca la sua incapacità politica-amministrativa e lasci il passo a chi abbia voglia, coraggio, intelligenza e passione per occuparsi di un fenomeno sociale assai complesso che certo non si risolverà per magia o per qualche stridulo grido lanciato da un palco.