Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 294 visitatori e un utente online

Politica

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPDTeatro Giordano. Dell'Aquila: "Quarato non vuole cogliere la differenza tra destra e sinistra per non ammettere l'errore politico commesso un anno fa".
Dichiarazione del capogruppo Pasquale Dell'Aquila

Continuare a dire che destra e sinistra sono uguali è l'unico argomento pseudo politico rimasto a Giovanni Quarato per cercare di dimostrare la sua esistenza in Consiglio comunale.
A sproposito interviene sul tema della transazione tra il Comune e la Ra.Co. per i lavori eseguiti malamente al Teatro Giordano e a sproposito attribuisce responsabilità.
Tra Landella e Cavaliere, tra destra e sinistra, la differenza è scritta nei documenti agli atti dell'Amministrazione comunale: chi ha attivato la procedura a tutela del Comune è stato l'allora assessore ai Lavori pubblici della Giunta Mongelli; chi ha cercato e cerca di liquidare all'impresa un compenso milionario è l'attuale sindaco.
Ecco la differenza che Quarato non coglie. Non vuole cogliere per non ammettere di aver commesso un errore politico enorme quando, poco più di un anno fa, rifiutò di condividere la battaglia politica per dare a Foggia e ai Foggiani un governo cittadino diverso da quello inadeguato che abbiamo oggi.
La pervicace miopia grillina, aggravata dall'arroganza e dalla presunzione di alcuni suoi rappresentanti, ha impedito a Foggia e rischia di impedire in Puglia che si realizzino gli obiettivi programmatici condivisi e condivisibili ad esclusivo vantaggio della destra leghista.
Mi auguro che gli elettori del Movimento 5 Stelle colgano queste contraddizioni e le facciano cogliere a chi, come Giovanni Quarato, si ritrova alla presidenza di una commissione consiliare grazie al voto del centrodestra e non del centrosinistra.

 

 

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Pino Lonigro
Il candidato di Senso Civico: “Da presidente riuscì ad affossare la Regione e la Sanità”

FOGGIA “Raffaele Fitto bisognerebbe ricordarselo da presidente della Regione Puglia. Se tutti ricordassero cos’ha fatto, ci penserebbero più di una volta prima di votarlo. Fu lui ad aprire una voragine nei conti della Regione attivando un debito da 1 miliardo di euro. Per ripianare quella falla, bloccò le assunzioni nella macchina burocratica e nella sanità. Quei debiti li stiamo ancora pagando”. Ci va giù duro senza giri di parole Pino Lonigro, candidato al consiglio regionale della Puglia nella lista “Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia”, a sostegno della rielezione del presidente Michele Emiliano.
“Fu ancora Fitto, nel 2004, a fare approvare una legge regionale per mandare in pensione centinaia di dipendenti e dirigenti regionali con 5 anni di anticipo. A tutti vennero accordate delle buonuscite, alcune arrivarono a 600mila euro. Complessivamente, furono regalati milioni e milioni di euro”, ha ricordato Pino Lonigro. “Quelle scelte determinano ancora oggi una carenza di personale. Fu sempre Fitto a mettere una pietra tombale sulla questione nuovo aeroporto a Foggia, decidendo di favorire Grottaglie a discapito del progetto Mezzanone. Se non fosse per Fitto, oggi avremmo un aeroporto utilizzabile anche per i cargo e disporremmo di una logistica capace di fare arrivare i nostri prodotti agroalimentari in ogni parte del mondo e in poche ore. Ed è stato sempre Fitto ad avviare il riordino della rete ospedaliera che ha agito come una mannaia sulle strutture ospedaliere della Capitanata. Con Fitto, non esisteva la rete del 118, mentre oggi il nostro servizio di emergenza-urgenza è uno dei migliori d’Italia e siamo riusciti anche a internalizzare i servizi. Queste cose bisogna ricordarsele”, ha aggiunto Lonigro. “Ecco perché l’esperienza ha più valore di qualsiasi altra cosa, perché è anche memoria oltre che conoscenza delle questioni”, ha spiegato il candidato di “Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia”.
“Votare Fitto significa tornare indietro di 20 anni e consegnare la Puglia agli interessi della Lega, forza egemone nel centrodestra. La Puglia, nonostante tutti i problemi su cui bisogna continuare a lavorare, è una regione-traino per il Sud. Una delle più dinamiche. Bisogna continuare a lavorare com'è stato fatto e con ancora più determinazione sull'innovazione, le giovani imprese, il capitale umano rappresentato da ragazze e ragazzi diplomati e laureati, ma anche su madri e padri di famiglia che vogliono rimettersi in carreggiata trovando un lavoro e potendo contare su un miglioramento dei servizi, un potenziamento del sistema degli asili e delle scuole materne, il sostegno al diritto alla casa. La Lega e il centrodestra guardano solo a consenso e potere per gestire posizioni di privilegio e penalizzare chi non ha le forze per andare avanti se a trionfare è la legge della giungla e quella del più forte, del più ricco, dei più arroganti”, ha concluso Pino Lonigro.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

articolo1Dopo lo show organizzato a Palazzo di Città, Articolo Uno di Foggia sente il dovere di ricordare al Sindaco Franco Landella che Foggia non è nelle mani di Matteo Salvini, e neanche nelle sue. Foggia appartiene ai foggiani.

Appartiene a quei foggiani che dopo aver sofferto la pietosa gestione comunale dei mesi più difficili della nostra storia nazionale, quelli del Covid-19 e del Lockdown, oggi sono costretti ad assistere con vergogna ad un misero cambio di casacca, figlio della delusione di un’ambizione familiare: non aver potuto candidare sua cognata, Michaela Di Donna, alle elezioni regionali perché nessuna forza del centrodestra l’ha voluta, neanche la Lega.

Nel frattempo la città aspetta di essere amministrata, e invece di perdere tempo in trame trasformiste per dare soddisfazione ad interessi personali, sarebbe il caso di mettersi al lavoro sui problemi dei cittadini foggiani, che continuano ad essere tanti e tutti irrisolti.

Foggia non si Lega, caro sindaco. E le suggeriamo di mantenere ben issata al balcone del nostro Comune la bandiera di Foggia, quella rossa e blu con le tre fiammelle. Perché la storia, la cultura e il senso di appartenenza di questa città non si svendono a chi per anni ci ha definito terroni e lavora ogni giorno per rendere il Sud più debole e più povero.

I foggiani non dimenticheranno l’ennesima bravata di un sindaco che non perde occasione per calpestare l’orgoglio della sua comunità. Di certo non lo faremo noi, e da oggi avremo una ragione in più per batterci affinché si chiuda al più presto la pagina più brutta della storia della nostra città.

 

Il Segretario Provinciale Articolo Uno Foggia
Gianluca Ruotolo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Pino LonigroL’esponente socialista candidato in Senso Civico a Bovino per presentare la sua candidatura
Con lui anche Introna: “No a cambi di casacca e familismo, noi sempre dalla stessa parte”

BOVINO “C’è chi svende una città per interessi propri e familismo. Noi no, siamo sempre stati socialisti e dalla stessa parte, nel centrosinistra, per la Capitanata e per la Puglia”. Alla presenza del sindaco Vincenzo Nunno e di Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale della Puglia negli ultimi cinque anni, Pino Lonigro ha scelto Bovino per presentare la propria candidatura alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre. Lo ha fatto nella Villa Comunale di quello che è uno de I Borghi più belli d’Italia, un paese che è un vero e proprio gioiello dei Monti Dauni, con un evento in presenza ma con distanziamento e numero contingentato in ossequio alle normative anti-Covid. “Il prossimo quinquennio sarà fondamentale”, ha spiegato Lonigro. “Le risorse con cui l’Europa darà linfa al rilancio dell’Italia devono essere utilizzate prioritariamente al Sud e nelle aree interne come i Monti Dauni”, ha aggiunto Lonigro. “Il centrodestra sarebbe una sciagura per la Puglia, perché è dominato dalla Lega Nord che penalizza il Meridione ed è caratterizzato da cambi di casacca e interessi particolari, come dimostra la vicenda di Foggia, una città svenduta al peggior offerente in nome di un potere che non è più al servizio della collettività ma di una sola famiglia”.
Viabilità, connessione ultraveloce alla rete, sostegno alla nascita di imprese innovative nei servizi, nel turismo e nell’agricoltura per permettere ai giovani di lavorare nella propria terra: sono queste le priorità indicate da Pino Lonigro, socialista di lungo corso, candidato al Consiglio regionale della Puglia nella lista Senso Civico-Un nuovo Ulivo per la Puglia a sostegno della rielezione di Michele Emiliano. “I Monti Dauni hanno un potenziale enorme. Molto è stato fatto in questi anni, ma tanto è ancora da fare per sistemare le strade, potenziare il sistema dei trasporti e dei servizi alle popolazioni, ripartendo dal completamento della Strada Regionale 1. Da consigliere regionale, mi impegnerò affinché il completamento della Pedesubappenninica diventi realtà. Si tratta di un’infrastruttura viaria strategica perché permetterebbe di collegare i due versanti dei Monti Dauni ai territori della piana e agli innesti autostradali, creando un asse che attraverserebbe la provincia”, ha dichiarato Lonigro. “L’altro tema imprescindibile riguarda il lavoro dei giovani. La strada da seguire è quella del sostegno alle iniziative imprenditoriali innovative che offrano servizi al turismo, alla cultura e all’agricoltura. In questi settori, infatti, è forte la domanda di professionalità nuove, di altro profilo, capaci di generare maggiore valore aggiunto ad attività che permetterebbero a donne, giovani e nuove famiglie di restare nella propria terra e di fermare l’emorragia dello spopolamento”. “Proporrò l’istituzione di un assessorato alle Aree Interne della Puglia perché il loro sviluppo deve essere da traino per tutta la regione e necessita di un’attenzione specifica”, ha concluso Lonigro.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

Pino Lonigro
“Ho rottamato i rottamatori e il nuovismo: contano l’esperienza e la conoscenza delle questioni”
“Rivendico con orgoglio i miei 61 anni e una vita di lavoro e passione per la mia terra”
“Chi ha consapevolezza storica delle questioni sa che Fitto è stato ed è nemico della Capitanata”

FOGGIA – “La politica non è un volto, la faccia bisogna metterla non sui manifesti ma nelle battaglie di ogni giorno, condotte anno dopo anno parlando con la gente faccia a faccia, facendosi portavoce delle istanze del territorio, studiando le questioni. Si, io non sono un volto nuovo, ma il valore dell’esperienza, di un percorso, di competenze e di lotte che mi impegnano da una vita”.
Sui manifesti di Pino Lonigro, socialista da sempre e da sempre coerentemente dalla stessa parte, non c’è un volto, ma la storia e i valori di un uomo che, lo scorso febbraio, ha compiuto 61 anni. “Dentro la mia età non c’è proprio nulla di cui vergognarsi. I rottamatori sono stati rottamati con la loro arroganza e il loro vuoto ‘nuovismo’. C’è una forma di profonda e miope ingiustizia verso le persone che sono impegnate politicamente da tanto tempo. L’esperienza è fondamentale”, spiega Lonigro, “come sono fondamentali la consapevolezza storica e la conoscenza approfondita dei problemi che ci candidiamo ad affrontare una volta eletti nel Consiglio regionale della Puglia. Per questo rigetto il concetto del ‘nuovismo’: qualcuno dovrà spiegarci se quei 5 parlamentari che hanno chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro sono ‘nuovi’. Se quello è il nuovo, allora meglio tornare ai vecchi e sempre validi valori che costituiscono la base stessa della nostra convivenza civile: il rispetto di se stessi e degli altri, le lotte per restituire futuro ai nostri giovani e dare loro la possibilità di camminare sulle proprie gambe, la battaglia in favore della conciliazione dei tempi vita-lavoro per le donne, la tutela dell’ambiente come primo fattore di sviluppo per l’agricoltura, il turismo, l’economia verde”. “Chi ha consapevolezza storica e conoscenza delle questioni sa, per esempio, che Raffaele Fitto e i suoi anni da presidente della Regione Puglia sono stati una pietra tombale su molti snodi fondamentali per lo sviluppo della Capitanata. Sono stati Vendola prima e Michele Emiliano poi a restituire e costruire una nuova prospettiva per la Puglia, una regione che oggi è giudicata come la più bella e accogliente del mondo da visitatori, turisti, intellettuali e investitori che sono tornati a scommettere e investire su questa regione. Ci sarà tempo e modo, in questa campagna elettorale, per ricordare quali e quanti atti partoriti da Fitto abbiano rappresentato un danno enorme e un rallentamento sciagurato delle prospettive di sviluppo della provincia di Foggia. Io ho accettato la candidatura in Senso Civico-Un Nuovo Ulivo per la Puglia perché so cosa e quanto posso dare in termini di esperienza, conoscenza del territorio e dei problemi, rapporto continuo e diretto con i cittadini elettori, voglia di mettermi ancora una volta al servizio della mia gente e della mia terra. Il mio nome, la mia storia e il mio percorso sono noti a tutti, continuerò a metterci la faccia: ma non sui manifesti, ma nella battaglia politica e nelle istituzioni per lavorare allo sviluppo della Capitanata e della nostra meravigliosa regione”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)