Politica
Dopo lo show organizzato a Palazzo di Città, Articolo Uno di Foggia sente il dovere di ricordare al Sindaco Franco Landella che Foggia non è nelle mani di Matteo Salvini, e neanche nelle sue. Foggia appartiene ai foggiani.
Appartiene a quei foggiani che dopo aver sofferto la pietosa gestione comunale dei mesi più difficili della nostra storia nazionale, quelli del Covid-19 e del Lockdown, oggi sono costretti ad assistere con vergogna ad un misero cambio di casacca, figlio della delusione di un’ambizione familiare: non aver potuto candidare sua cognata, Michaela Di Donna, alle elezioni regionali perché nessuna forza del centrodestra l’ha voluta, neanche la Lega.
Nel frattempo la città aspetta di essere amministrata, e invece di perdere tempo in trame trasformiste per dare soddisfazione ad interessi personali, sarebbe il caso di mettersi al lavoro sui problemi dei cittadini foggiani, che continuano ad essere tanti e tutti irrisolti.
Foggia non si Lega, caro sindaco. E le suggeriamo di mantenere ben issata al balcone del nostro Comune la bandiera di Foggia, quella rossa e blu con le tre fiammelle. Perché la storia, la cultura e il senso di appartenenza di questa città non si svendono a chi per anni ci ha definito terroni e lavora ogni giorno per rendere il Sud più debole e più povero.
I foggiani non dimenticheranno l’ennesima bravata di un sindaco che non perde occasione per calpestare l’orgoglio della sua comunità. Di certo non lo faremo noi, e da oggi avremo una ragione in più per batterci affinché si chiuda al più presto la pagina più brutta della storia della nostra città.
Il Segretario Provinciale Articolo Uno Foggia
Gianluca Ruotolo