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Politica

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forza italia
Il consigliere di FI: “Autorità competenti aiutino a far chiarezza su quanto accaduto”
“Messa a rischio l’incolumità di bambini, genitori e di un’intera Comunità”

VICO DEL GARGANO Come preannunciato, il “caso Manicone-Fiorentino” è arrivato in Regione Puglia. Oggi, 3 dicembre 2020, Giandiego Gatta, consigliere regionale di Forza Italia, ha depositato un’interrogazione rivolta al presidente Michele Emiliano e agli assessori regionali Sebastiano Leo (Scuola) e Pierluigi Lopalco (Sanità) per sapere “se non ritengano opportuno far chiarezza – si legge nel documento - su quanto accaduto all’interno del plesso scolastico “Fiorentino” di Vico del Gargano (FG), al fine di comprendere il motivo per cui si è consentito a minori che avrebbero dovuto essere collocati in quarantena per la positività di alcune insegnanti, di continuare a frequentare regolarmente la scuola, creando una situazione di grave rischio e pericolo per tutta la comunità scolastica e cittadina, individuando eventuali responsabilità, sì da impedire che in futuro possano ripetersi simili incresciosi episodi, a tutela della salute pubblica”. La vicenda è la stessa sulla quale si stanno interrogando i genitori degli alunni dell’Istituto scolastico comprensivo di Vico del Gargano da oltre un mese. La medesima vicenda che è divenuta oggetto di una petizione, quella che è possibile sottoscrivere al link https://www.petizioni.com/richiesta_accertamenti_e_responsabilita_contagi_da_covid19_nellic_manicone__fiorentino_di_vico_del_gargano, inviata anche all’Ufficio scolastico regionale per l’ambito di Foggia e alla ministra Lucia Azzolina. Nell’interrogazione di Giandiego Gatta, la situazione venutasi a creare nella scuola vichese è illustrata molto chiaramente.
Nel documento, infatti, si legge che “l’Istituto Manicone-Fiorentino, nelle scorse settimane, è stato interessato da casi di positività Covid-19, riguardanti alcune docenti della scuola dell’Infanzia. Nello specifico, due maestre del plesso “Fiorentino” si sono assentate da scuola verso la fine di ottobre, comunicando nei giorni successivi la loro positività agli organi competenti. Lo stato di positività delle docenti non è stato comunicato ai genitori dei bambini frequentanti le classi interessate dal contagio, scolari che, pertanto, hanno continuato regolarmente a frequentare il detto Istituto. Solo in data 11 novembre 2020, un dipendente del dipartimento sanitario competente ha contattato alcuni dei predetti genitori, chiedendo loro delle condizioni di salute dei propri figli e come stesse proseguendo la quarantena degli stessi. Solo in data 11 novembre 2020, quindi, i genitori sono venuti a conoscenza dei casi di positività che, nei giorni precedenti, avevano interessato le maestre dei propri figli. I minori, pertanto, sono stati collocati in quarantena soltanto a partire dal momento in cui si è avuto contezza della positività delle maestre, mentre precedentemente hanno frequentato regolarmente l’asilo, mettendo a rischio se stessi, le loro famiglie e l’intera comunità. Nei giorni successivi – si legge ancora nell’interrogazione - il sindaco del Comune di Vico del Gargano ha postato sulla sua pagina Facebook alcuni video e comunicati, attraverso i quali ha denunciato il fatto di non essere mai stato informato dagli organi preposti circa i casi di positività registrati all’interno della scuola. All’interno dell’I.C. Manicone – Fiorentino, successivamente all’11 novembre 2020, sono stati riscontrati altri casi di positività tra docenti. A partire dal 12 novembre 2020, le scuole del Comune di Vico del Gargano sono state chiuse sino al 7 dicembre 2020. Nei giorni scorsi, i suddetti genitori hanno redatto un comunicato, ripreso da svariate testate giornalistiche locali e nazionali, finalizzato alla ricerca della verità di quanto accaduto, nonché all’accertamento delle eventuali responsabilità. Ad oggi nessuna risposta è pervenuta ai predetti genitori e, stante la imminente ripresa delle lezioni in presenza, è doveroso che le Autorità competenti manifestino il loro impegno a far chiarezza su quanto accaduto, anche al fine di far recuperare la fiducia nei confronti dell’Istituzione scolastica da parte della sua utenza”.

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logoPD"Il M5S a Bari entra in maggioranza e a Foggia offre stampelle a Landella
È il momento di fare chiarezza e adottare comportamenti politicamente lineari"
Dichiarazione del segretario cittadino Davide Emanuele e dei consiglieri comunali Pasquale Dell'Aquila (capogruppo), Lia Azzarone, Francesco De Vito, Michele Norillo e Annarita Palmieri

Le contraddizioni del centrodestra e lo scontro permanente con il sindaco Landella non emergono in modo dirompente anche a causa dell'incomprensibile comportamento dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle.

Mercoledì scorso, in occasione del Consiglio comunale, i due consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno garantito, ancora una volta, con la loro presenza in Aula (da remoto) che ci fosse il numero minimo di partecipanti necessario allo svolgimento della riunione, offrendo al sindaco Landella una stampella e aiutando così la maggioranza di centrodestra in fibrillazione dalla rielezione del sindaco di Foggia.
Eppure, il giorno dopo, in occasione del Consiglio regionale, la stragrande maggioranza dei consiglieri del M5S ha deciso di entrare nella maggioranza di centrosinistra guidata da Michele Emiliano, accettando la vice presidenza dell’Assemblea che spetta appunto alla maggioranza e archiviando anni di opposizione feroce in aula e mesi di campagna elettorale spesi a denigrare il presidente rieletto e i candidati del Partito Democratico.

Scelte politiche e comportamenti istituzionali diametralmente opposti e stridenti tra loro che non aiutano a comprendere se anche a Foggia sia possibile costruire, come a Roma e a Bari, un percorso utile, nell'immediato, a contrastare il malgoverno del centrodestra e, nel futuro prossimo, a proporre ai Foggiani soluzioni credibili ai problemi della città e progetti realistici per il suo futuro.
Riteniamo che oggi ci siano le condizioni per aprire il confronto programmatico a cui il M5S rifiutò di accedere un anno e mezzo fa. Proprio nel Consiglio comunale di Foggia si possono costruire le convergenze utili a far emergere un'idea radicalmente alternativa del governo della città, anche mettendo a maggior valore le scelte condivise che saranno fatte in Regione Puglia.
Ci auguriamo, quindi, che il M5Stelle foggiano adotti comportamenti politicamente lineari a Bari e a Foggia.

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logoPDDichiarazione del consigliere regionale del Partito Democratico Paolo Campo

Chiudere le scuole pugliesi, anche quelle del primo ciclo, è stato opportuno e lungimirante.
Lo affermano i medici e gli scienziati consulenti del Governo e della Regione Puglia e lo confermano i dati epidemiologici.
È, ormai, fuori discussione che 'andare a scuola', cioé svolgere tutte le attività che precedono e seguono la lezione in classe, espone migliaia di ragazzi, docenti, collaboratori, genitori, parenti al rischio di entrare in contatto con il virus e farsene portatori.
Ha ragione Michele Emiliano quando afferma che è attuale "una situazione di rischio epidemiologico elevato" specificamente all'interno del contesto scolastico.
Ha torto la ministra Azzolina a chiedere "il ritiro di un provvedimento urgente" del presidente della Regione Puglia adottato avendo presente lo stato di emergenza e rispettando le indicazioni del Governo a rendere più restrittive piuttosto che ampliare le norme e le indicazioni dei DPCM.
Oggi la priorità è la tutela della salute, che riteniamo prevalente rispetto al diritto al lavoro e all'istruzione, e non c'è dubbio che la scelta del presidente Emiliano sia stata compiuta e reiterata avendo a mente questa priorità.
Comprendo bene quanto sia faticosa per i miei figli e per tutti gli alunni e gli studenti pugliesi e quanto sia impegnativa per i loro genitori e per chiunque debba assisterli durante le ore di didattica a distanza, eppure dobbiamo essere consapevoli che tutti siamo chiamati a sacrificare un pezzo della nostra libertà e della nostra vita per affrontare e superare l'emergenza sanitaria.
Per consentire alle famiglie di affrontare un po' meglio le difficoltà, mi permetto di suggerire al Governo l'estensione alle regioni 'arancioni' del bonus baby sitter e del congedo straordinario per i dipendenti, oggi previsto nelle regioni 'rosse'.
Alla ministra Azzolina mi permetto di suggerire di evitare la polemica tra istituzioni, che non porta mai nulla di buono in condizioni del genere, e di continuare a lavorare dialogando con le istituzioni territoriali, e non solo con i rappresentanti del movimento di cui è portavoce nel Governo.

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Dichiarazione del segretario del Circolo del PD di Foggia, Davide Emanuele, e dei consiglieri comunali Pasquale Dell'Aquila, Lia Azzarone, Francesco De Vito, Michele Norillo e Annarita Palmieri

La mafia foggiana è "il primo nemico dello Stato", per il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho; a maggior ragione è e deve essere il primo nemico di Foggia.
L'encomiabile operazione condotta da magistratura e forze dell'ordine e la certosina ricostruzione dell'attività e della pervasività della Società foggiana impongono una corale azione a difesa della comunità. Ciascuno per quanto e ciò che può ha il dovere di agire per affermare il principio della legalità, rivendicare il diritto a vivere serenamente ed agire liberamente, operare potendo contare sul sostegno e la protezione delle istituzioni. Compreso il Comune, nella sua interezza.
Mettiamo da parte le polemiche politiche e il gioco delle parti e sforziamoci tutti, ciascuno in base alla funzione che svolge, di attivare misure concrete e condivise.
Al sindaco Franco Landella e alle forze politiche di maggioranza e minoranza propongo di riprendere il filo dell'azione amministrativa a partire dal documento sulla sicurezza approvato all'unanimità dal Consiglio comunale e da ciò che l'istituzione cittadina può compiere direttamente.
È ora di istituire la Consulta cittadina per la legalità, aperta alle istituzioni e alla società civile, e di aderire ad Avviso Pubblico, l'associazione che riunisce gli amministratori pubblici che s'impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica. Si può procedere all'utilizzo degli spazi delle Circoscrizioni Nord, Sud e Centro per lo sviluppo di attività e progetti di antimafia sociale, come all'adozione del Modello Ercolano per incentivare con misure di fiscalità di vantaggio la denuncia da parte dei commercianti onesti che non vogliono pagare il pizzo. Si deve garantire la totale trasparenza delle procedure di gestione delle misure finanziarie straordinarie di sostegno al reddito dei soggetti bisognosi, come delle assegnazioni degli alloggi popolari, anche costituendo una Consulta di Garanzia aperta agli Enti del Terzo Settore.
Inoltre, il passaggio da part time a full time della gran parte degli operatori della Polizia Comunale deve essere la premessa alla riorganizzazione complessiva del servizio, prevedendo l'istituzione dei presidi fissi di quartiere almeno nelle aree più a rischio della città. E ce ne sono, oltre il quartiere Ferrovia.
Compiamo tutti lo sforzo di andare oltre la retorica vittimistica o l'espressione del doveroso plauso all'azione di forze dell'ordine e magistratura. Insieme, possiamo e dobbiamo schierarci al fianco della Squadra Stato e non limitarci a fare il tifo dagli spalti.

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davide emanuele
Dichiarazione del segretario del Circolo del PD di Foggia, Davide Emanuele

Le organizzazioni neofasciste e neonaziste devono essere sciolte. Il Partito Democratico foggiano si associa all’appello lanciato dalla Cgil ed esprime solidarietà all’organizzazione sindacale di Borgo Mezzanone e della Capitanata.
Quanto accaduto nella borgata rurale, epicentro del nuovo conflitto tra braccianti, caporali e agrari senza scrupoli, non può e non deve passare sotto silenzio.
Aver imbrattato con scritte e simboli fascisti e nazisti esprime appieno l’idea che questa gente ha della libertà d’opinione e della dignità dei lavoratori, italiani o stranieri che siano.
Ancor più nella terra di Giuseppe Di Vittorio e nell’anniversario della sua scomparsa dobbiamo ribadire la nostra ferma opposizione alla cultura dell’odio e della sopraffazione, augurandoci che anche i partiti di destra condividano quest’obiettivo.

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