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Notizie dall'Italia

A Reggio Calabria, crolla il palco che avrebbe dovuto o spitare il concerto di Laura Pausini, un operaio romano di 31 anni, Matteo Armellini, è morto nel crollo di una parte del palco.
Il 31enne stava montando le luci del palco, quando la struttura, ha ceduto, e l'uomo è rimasto ucciso. Insieme all'operaio 31enne c'erano altri operai rimasti feriti che sono stati ricoverati in ospedale.
Il palco è stato sottoposto a sequestro.

Mario Albanese, camionista 34enne originario di Modugno (BA), ha ucciso stanotte a Brescia l'ex moglie di 45 anni, ed altre tre persone, il nuovo compagno della donna, un 58enne, la figlia di 20 anni avuta dalla signora da una precedente relazione, e il fidanzato di lei, anche lui di 20 anni. Ad assistere all'omicidio, anche le sue tre figlie di 10, 7 e 5 anni avute dalla donna uccisa. Un carabiniere, è riuscito a fermare Albanese prima che questi si togliesse la vita, ed è stato portato al pronto soccorso.
Il folle gesto molto probabilmente è imputato alla morbosa gelosia che attanagliava l'uomo.

I prezzi dei carburanti continuano a salire. I rincari sono dovuti ai ritocchi apportati questa mattina ai listini di Esso, Tamoil e TotalErg. I prezzi medi della benzina superano ormai quota 1,8 euro/litro in tutte le regioni, fatta eccezione per alcune regioni comel'Emilia-Romagna 1,79, il Friuli-Venezia Giulia 1,797, la Lombardia 1,786, la Sardegna 1,796 ed il Veneto 1,784.
Il triste primato spetta invece sempre alle Marche, dove, anche grazie all'addizionale regionale di 9,17 centesimi, il prezzo medio della verde si attesta questa mattina a 1,889 euro/litro.

Il famoso cantautore bolognese, Lucio Dalla, è deceduto all'età di 69 anni nella sua casa di Montreaux, in Svizzera, stroncato da un infarto. Dalla si trovava lì per l'inizio del suo tour.

I 3 operai della Fiat di Melfi, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, che nell'estate 2010 decisero di bloccare un carrello della linea produttiva, durante uno sciopero, e per tale motivo furono sospesi dal lavoro, e reintegrati dopo una sentenza della Corte d'Appello di Potenza, hanno ricevuto una comunicazione dall'azienda che l'invita a non presentarsi in fabbrica. I tre lavoratori riceveranno comunque lo stipendio, in ottemperanza alla sentenza emessa dai giudici, ma l'azienda non intende avvalersi del loro lavoro.

L'azienda, non appena appresa la decisione deliberata dal Tribunale, ha annunciato l'intenzione di ricorrere in Cassazione, sottolineando che considera "inaccettabili comportamenti come quelli tenuti dai tre lavoratori" e che "proseguirà le azioni per impedire che simili condotte si ripetano".