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Cronaca

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comunesanseveroCONDANNA PER IL TRISTE EPISODIO E TOTALE SOLIDARIETA’ DEL COMUNE DI SAN SEVERO AGLI INVIATI DI RAIDUE.

“Il Comune di San Severo esprime la più ferma e totale condanna per il triste episodio che ha visto coinvolta una troupe della trasmissione di RAIDUE ORE 14, composta da una giornalista e da due tecnici, a margine della realizzazione di un servizio andato in onda nel noto programma di approfondimento condotto da Milo Infante che raccontava dell’omicidio della scorsa settimana avvenuto nella nostra città”.
Il Sindaco Francesco Miglio, nel condannare l’accaduto, così aggiunge: “A titolo personale e dell’intera Amministrazione Comunale esprimo la più convinta e totale solidarietà ai professionisti vittime di questa triste aggressione, porgiamo a loro ed alla trasmissione della RAI le scuse nostre e quelle dell’intera città, senza dimenticare che la nostra San Severo è nella stragrande maggioranza abitata da persone ossequiose delle regole, delle leggi, delle buone maniere. Tanto è stato fatto, tanto è ancora da fare nel cammino per il rispetto delle legalità, da cui non può nella maniera più assoluta prescindere la comunità sanseverese, oggi più che mai vicina alla RAI ed ai suoi inviati per quanto accaduto. Va altresì, evidenziato, che da anni è stata avviata un’azione corale di forte contrasto al fenomeno criminoso che vede coinvolti molti soggetti, in primis le Istituzioni – Comune di San Severo e Forze dell’Ordine tutte – poi la Società Civile e la Cittadinanza Attiva, con il Terzo Settore, le Associazioni Culturali e di Volontariato. La Città di San Severo, mi preme sottolineare, ha messo in campo da anni un forte lavoro sinergico ed importante in una situazione di obiettiva complessità, finalizzato al trionfo della legalità ed al riscatto della propria immagine, che San Severo deve alla sua storia, alle sue radici, alle sue origini, intrise di lavoro, impegno e sacrificio, nel rispetto delle regole e del vivere civile. Ci piacerebbe che gli inviati tornassero presto a San Severo per mostrare a quanti seguono ORE 14 il vero volto della nostra città, la nostra ospitale accoglienza, la nostra economia, le nostre tradizioni agricole ed eno-gastronomiche, le bellezze storiche ed architettoniche, la laboriosità della comunità che ha avviato ogni sforzo possibile”.

Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo

 

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trasportiIl caro petrolio ha fatto scendere in piazza, o meglio lungo le starde gli autotrasportatori e agricoltori pugliesi.
In provincia di Foggia, sulla A14 e sulle Statali 16 e 17, si evidenziano manifestazioni senza sosta da parte di centinaia di autotrasportatori, agricoltori e allevatori, che ormai da alcuni giorni presidiano le aree di sosta e di servizio con tir e mezzi agricoli. Al momento non si rilevano particolari disguidi sulle strade, in quanto i mezzi percorrono a passo d’uomo le arterie o dove sono state occupate, lasciano la possibilità di transitarvi regolarmente con leggeri ritardi nella percorrenza.
Hanno incrociato le braccia sempre in segno di protesta, anche, circa 400 ambulanti del mercato settimanale di Cerignola, i quali hanno deciso di non aprire.
I panificatori hanno spedito una lettera al prefetto di Foggia, nella quale lo informano che se lo sciopero degli autotrasportatori dovesse protarsi la loro autonomia sarà ancora di circa 48/72 ore.
Il caro petrolio è un dramma che riguarda tutti, a partire dai consumatori. La protesta però, potrebbe portare ad un ulteriore aumento dei prezzi a causa della riduzione dei prodotti che non arriveranno in questi giorni nei negozi e nei supermercati , che andrà ad aggiungersi ai circa 400 euro annui a famiglia per i maggiori costi di rifornimento.
In Puglia lo sciopero dei tir potrebbe mette a rischio la spesa dei pugliesi, con i prodotti deperibili che restano a terra poiché le consegne si sono ridotte già di oltre il 70%.
Inoltre si mette a repentaglio le catene di approvvigionamento, visto che in Itaia l'85% delle merci che arriva sugli scaffali viaggia su strada.

 

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Si chiude oggi lo screening gratuito per la popolazione scolastica iniziato martedì 1 febbraio
“Occorre continuare a rispettare le regole, così da facilitare l’abbassamento della curva”

ORSARA DI PUGLIA “Finalmente possiamo dare qualche buona notizia sul fronte della situazione Covid: ad oggi, sono 28 i casi accertati di contagio a Orsara di Puglia. Nelle scorse settimane avevamo superato di gran lunga le 100 persone contagiate. La curva inizia decisamente a scendere”. E’ Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia, a fare il punto sulla diffusione pandemica del paese. “Da martedì 1 ad oggi, sabato 5 febbraio, nell’ambito della campagna di prevenzione ‘Scuola sicura’ abbiamo sottoposto a screening gratuito e volontario la popolazione scolastica (alunni, docenti e personale ATA). Per ovvi motivi, infatti, l’ambito più frequentato da bambini e ragazzi è quello su cui si concentra un’attenzione particolare. Oggi possiamo dire che si è rivelato oltremodo utile anche lo screening di massa che abbiamo operato nelle scorse settimane, perché ci ha permesso il tracciamento, una misura fondamentale per contenere il rischio di una moltiplicazione fuori controllo dei contagi”.
“Abbiamo riaperto le scuole lo scorso 17 gennaio”, ha ricordato Tommaso Lecce. “La speranza è che di qui in avanti, se riusciremo tutti a continuare ad essere vigili e cauti, la curva dei contagi possa ulteriormente abbassarsi fino a far diventare residuale l’incidenza di casi rispetto alle persone che continuano a negativizzarsi. Per facilitare questa dinamica, è chiaro che dovremo continuare a rispettare le regole, indossare la mascherina, evitare gli assembramenti tutte le volte che ci è possibile farlo, mantenere il distanziamento e completare il ciclo dei vaccini”, ha concluso Tommaso Lecce.

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alberiulivoALTRO DANNEGGIAMENTO NELLE CAMPAGNE DI SAN SEVERO: BEN 17 ALBERI D’ULIVO COLPITI. LA SOLIDARIETA’ DELL’A.C.


“Venerdì notte si è consumato un vile gesto nell’agro di San Severo. A farne le spese è stato il lavoro di gente onesta, che ogni mattina, quando il sole ancora non sorge, s’incammina verso i propri campi per dar da mangiare sempre ai propri cari, nonostante l’età e gli acciacchi che ne derivano”.
L’Assessore con delega alle Politiche Agricole Felice Carrabba così commenta il notevole danno subito da una famiglia sanseverese ed aggiunge: “In un ristretto appezzamento di terreno, dei vigliacchi, hanno danneggiato in maniera irreversibile ed irrecuperabile ben 17 alberi d’ulivo. Il vile gesto non è solamente un danno di natura estetica e materiale, ma uno schiaffo oltraggioso alla gente che fatica e coltiva quella terra di San Severo, sempre più amara ed al tempo stesso sempre meno gratificante per via di soggetti prepotenti, per i quali non vale la pena spendere ancora parole di disprezzo. Denunce ed indagini sono partite e la Giustizia farà il suo corso, potete starne certi. Ai proprietari la solidarietà dell’intera Amministrazione Comunale”.

Il Responsabile Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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larinascitapossibileAZIONI DELINQUENZIALI O MAFIOSE? I CITTADINI HANNO DIRITTO ALLA VERITÀ
Durante l’Amministrazione d’Arienzo (2017-2022) si sono susseguite parecchie azioni criminali contro due obiettivi integrati tra loro: l’impresa che gestiva fino a qualche mese fa il Servizio Pubblico di raccolta dei rifiuti urbani, la TECNECO, e tre Amministratori: il Sindaco d’Arienzo, il Vicesindaco Fusilli e l’Assessore Rignanese. Azioni criminali, odiose e inaccettabili, che non possono trovare alcuna giustificazione nell’animo del popolo montanaro e in tutti i sinceri amanti della libertà e della legalità!
In città due sono le ipotesi che occupano la mente della gente.
La prima: potrebbe trattarsi di atti riprovevoli e inaccettabili di pochi soggetti che cercano di ottenere con la violenza ciò che non spetta loro per diritto e per merito.
Se questa verità fosse accertata dalle Forze dell’ordine, questi individui devono sapere che né oggi, come ieri, né domani raggiungeranno i loro biechi obiettivi.
La seconda: potrebbe trattarsi invece di azioni intimidatorie di organizzazioni mafiose, che mirerebbero a condizionare l’attività amministrativa per ottenere eventualmente concessioni e/o appalti da chi gestisce il Comune.
Finora, però, non risulta che gli inquirenti abbiano accertato la fondatezza di questa ipotesi. Ma se fosse questa la verità, la nostra Comunità potrebbe trovarsi in una situazione assai critica sul piano della sicurezza.
Il Sindaco d’Arienzo e alcuni suoi collaboratori sostengono pubblicamente attraverso i media che si tratti di mafia.
Se è come dicono gli amministratori, cioè se si tratta di mafia, allora i nostri amministratori sono obbligati a raccontare tutto ciò che è capitato in questi anni a chi ha il compito di garantire la sicurezza della Comunità e di promuovere il trionfo della giustizia sugli atti di violenza e di intimidazione. I cittadini hanno diritto di conoscere la verità. Perciò gli amministratori devono rendere pubblici fatti e circostanze, indicare chiaramente gli obiettivi delle organizzazioni mafiose, descrivere le pressioni che avrebbero ricevuto. Qui sono in gioco la storia millenaria di Monte Sant’Angelo, il suo straordinario patrimonio religioso e culturale, la sua economia, le sue possibilità di rinascita, il destino della gente perbene, che è la maggioranza, e il futuro di tante ragazze e di tanti ragazzi che amano questa terra e che non vogliono abbandonarla.
Pertanto, lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” invita il Sindaco d’Arienzo ad organizzare un incontro pubblico su questo tema per ristabilire insieme ai cittadini la verità o, in alternativa, a dare pubblicamente la propria disponibilità a partecipare ad un simile incontro organizzato dalle forze sociali e civiche che operano nella nostra Comunità.

Schieramento civico La Rinascita Possibile

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