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Cronaca

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comunesanseveroFURTO DI RAME NELLE SCUOLE DI SAN SEVERO: IL SINDACO MIGLIO CHIEDE AL PREFETTO VALIANTE LA CONVOCAZIONE DI UN APPOSITO TAVOLO TECNICO.

I ripetuti furti di rame - che si sono verificati nelle ultime settimane in diverse scuole cittadine - hanno indotto il Sindaco Francesco Miglio a chiedere a S.E. il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante, la convocazione di un apposito tavolo tecnico.
“Viviamo in un contesto difficile – dichiara il Sindaco Miglio – che si evidenzia anche con queste azioni malavitose. Da questi frequenti episodi di furto di rame nelle scuole cittadine derivano inoltre disservizi che riguardano l’intera comunità scolastica oltre che un notevole sperpero di risorse economiche al fine di ripristinare il funzionamento degli impianti. La sensazione di sgomento tra i cittadini è palpabile e condivisa da tutti, insieme ad un forte senso di preoccupazione tra gli Amministratori Comunali. Tali motivazioni mi hanno spinto a chiedere una sollecita convocazione di un tavolo tecnico finalizzato evidentemente alla ricerca di possibili azioni per fronteggiare l’increscioso fenomeno”.


Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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cia
Negli ultimi giorni, episodi a Foggia, Lucera e nel territorio di Manfredonia, agricoltori esasperati

FOGGIA Tre trattori rubati negli ultimi tre giorni, un anziano agricoltore minacciato e aggredito dai malviventi, un’escalation violenta con blitz criminali notturni a Foggia, Lucera e Manfredonia: è questo il preoccupante e angoscioso bilancio segnalato da CIA Agricoltori Italiani Capitanata in provincia di Foggia. “Purtroppo, nonostante l’encomiabile impegno delle Forze dell’Ordine”, dichiara Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, “nulla è cambiato da quanto, lo scorso 9 agosto, le organizzazioni agricole furono convocate per un’audizione nell’ambito della riunione del Coordinamento Provinciale delle Forze di Polizia presso la Prefettura di Foggia. Chi pensa che sia eccessivo richiedere l’intervento dell’esercito, forse, dovrebbe ripensarci. Per cambiare le cose servono decisioni straordinarie”.
Negli ultimi giorni, le bande criminali che hanno messo nel mirino le aziende agricole hanno rubato trattori e attrezzature, entrando nelle proprietà e nelle aree aziendali di notte e riuscendo a dileguarsi prima che le Forze dell’Ordine potessero riuscire a fermarle.
“Il danno economico arrecato alle imprese agricole vittime dei furti è ingente e, ad esso, si aggiunge un sentimento di paura, rabbia e sgomento per quanto accaduto e per ciò che continua a succedere ormai da troppo tempo. Abbiamo chiesto più volte l’istituzione di una polizia rurale regionale. Alla luce della recrudescenza dei fenomeni, torniamo a chiedere di utilizzare anche l’esercito per presidiare efficacemente il territorio”, aggiunge Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.
Per agevolarsi la fuga, negli ultimi ‘colpi’ messi a segno, le bande criminali hanno disseminato le strade adiacenti alle aziende depredate con chiodi a tre punte.
Una situazione drammatica e complessa. Da un lato, infatti, per contrastare più efficacemente il fenomeno è necessario che gli agricoltori denuncino quanto accade, anche per dare modo alle Forze dell’Ordine di avere dati su come si muove la criminalità sul territorio; dall’altro, i tutori dell’ordine hanno bisogno di risorse e mezzi più adeguati, oltre che di personale, per poter contrastare efficacemente i criminali che stanno terrorizzando le aree rurali e impoverendo le aziende agricole.
A rendere tutto più difficile ci sono due fattori: il primo riguarda la condizione al limite della praticabilità del fitto reticolo di strade rurali, comunali e provinciali che attraversano le campagne; il secondo è la quasi totale assenza di videocamere di sorveglianza lungo i principali snodi stradali e nelle aree in cui questi criminali sembrano muoversi sentendosi padroni assoluti.
Le condizioni di quelle arterie sono spesso al limite della impercorribilità, anche per le auto in dotazione alle Forze dell’Ordine per le quali, in questo modo, aumentano a dismisura le difficoltà di intervenire più efficacemente. Le bande che compiono i furti, al contrario, sono attrezzate con potenti fuoristrada, spesso i criminali per allontanarsi dai luoghi in cui hanno compiuto le loro ruberie utilizzano gli stessi trattori che hanno rubato, cercando di evitare il più possibile le strade.
CIA Capitanata già molti mesi fa ha presentato un dettagliato dossier sulla condizione della rete viaria. Nella riunione svolta lo scorso agosto fu evidenziata la necessità di interventi urgenti sia sulle arterie di competenza della Provincia di Foggia sia su quelle di pertinenza dei comuni. Servono fondi regionali e statali per restituire condizioni di piena percorribilità alla rete viaria, aumentandone anche l’illuminazione. Occorre installare ‘occhi elettronici’ collegati alle strutture di controllo delle Forze di Polizia. In campagna le aziende agricole vengono derubate di tutto: attrezzi, interi impianti di irrigazione, perfino il concime e quanto gli agricoltori utilizzano per i trattamenti fitosanitari. In ogni caso, si tratta di materiale costoso, la cui sottrazione arreca danni davvero molto ingenti. In qualche caso, il personale delle società di vigilanza privata è stato minacciato dai criminali. Atti di intimidazione e di avvertimento mafioso spesso sono rappresentati dal danneggiamento doloso di piante e colture, con lo sradicamento o il taglio degli alberi. “Da anni chiediamo una svolta sul piano della sicurezza, le aziende non ce la fanno più”, ha concluso Sicolo.

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polizia di statoSAN SEVERO: NUOVO BLITZ NEL RIONE SAN BERNARDINO - 16 MANUFATTI SEQUESTRATI e NUMEROSE PERSONE DENUNCIATE.

OPERAZIONE CONGIUNTA SQUADRA MOBILE E POLIZIA LOCALE

Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, la Squadra Mobile Sez. Criminalità Organizzata e la Polizia Locale di San Severo, in maniera congiunta, hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro Preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Foggia, di n.16 immobili abusivi realizzati nel Rione San Bernardino in San Severo.
Il provvedimento rappresenta il secondo step di Sequestri e scaturisce da un’ampia attività investigativa che vede indagate numerose persone, ancora in corso di identificazione, per i reati di occupazione abusiva ex art.633 e 639 bis C.P. e abuso edilizio art.44 lett. b) D.P.R. n.380/2001.
Le attività di indagine, ancora in corso di accertamenti, seguono il filone d’inchiesta delle operazioni Troy e Troy 2 portate a termine nella mesi scorsi dalla Polizia di Stato con numerosi arresti per spaccio di sostanze stupefacenti nel Rione San Bernardino.
L’operazione “Troy” ha permesso agli inquirenti della Procura di Foggia di puntare i riflettori sull’intero quartiere San Bernardino ormai divenuto, nel corso degli anni, oggetto di costruzione selvaggia di manufatti abusivi sul suolo pubblico utilizzati anche come zone di spaccio e coffee shop per il consumo di sostanze.
Da qui, la strategia della Procura di costruire un unico fronte operativo, tra Questura di Foggia e Polizia Locale di San Severo, per le attività di indagine avente come scopo primario colpire, materialmente, quei luoghi di spaccio per ripristinare la legalità anche dal punto di vista ambientale e urbanistico.
Le attività d’indagine hanno riguardato una nuova serie di fabbricati nel cuore del quartiere San Bernardino in San Severo costruiti in modo selvaggio su suolo pubblico in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e senza agibilità.
Dalle attività di accertamento, ancora in corso, è emerso che le persone denunciate, con la realizzazione delle opere abusive, hanno invaso i terreni pubblici, continuando ad occuparli traendone profitto, atteso che i manufatti abusivi, oggetto di sequestro preventivo, sono stati destinati a ricovero/deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni.
Le indagini coordinate dalla Procura e condotte congiuntamente tra la Squadra Mobile di Foggia e la Polizia Locale di San Severo, hanno permesso di accertare una trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso occupando, di fatto, spazi pubblici per fini privati che potevano essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilità.

I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari. Va altresì precisato che la posizione delle persone deferite in stato di libertà è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

 

 

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vigilifuoco

Sono molto rammaricato per quanto accaduto ieri sera in via Turati, ove ignoti hanno appiccato un incendio nella palazzina ex sede INAM. Fino a sette anni fa circa, come molti ricorderanno, in quella struttura erano ospitati gli uffici della ASL. Trasferiti gli uffici, è stata completamente abbandonata, tanto da diventare oggetto di continue spoliazioni, dal momento che chiunque può entrarci, certamente non con buone intenzioni. L’Ente proprietario dovrà necessariamente mettere in sicurezza l’immobile, poiché è inaccettabile che al centro di San Severo possa esserci un luogo aperto a malintenzionati, tanto da rappresentare un pericolo per la Cittadinanza. Messo in sicurezza, mi auguro che si trovi una soluzione definitiva al problema: la demolizione dell’immobile o la cessione al Comune di San Severo.

Siamo disponibili qualora la ASL FG volesse procedere alla cessione della palazzina”.

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arresto carabinieri

Ancora un grande plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura, che hanno messo a segno un altro importante colpo a chi pensa di farla franca nella nostra città.
Ci arriva la notizia dell’arresto dei presunti responsabili della sparatoria che nella notte di Pasqua portò al ferimento di un nostro giovane concittadino incensurato.
L’arresto è stato reso possibile grazie al grande lavoro dei Carabinieri della Compagnia di San Severo e della locale stazione di Apricena e soprattutto con il contributo offerto dal massiccio sistema di video sorveglianza pubblico/privato presente in città.
Ribadiamo un concetto già espresso più volte: NON C’È SPAZIO PER CHI VUOLE DELINQUERE QUI!
La strada è segnata, prima o poi si aprono le porte del carcere, quindi ribadiamo ai malintenzionati di mantenersi alla larga dalla nostra città.
Siamo orgogliosi di vivere in una comunità sempre più apprezzata a livello provinciale e non solo, pertanto non permetteremo mai a nessuno di minare la nostra serenità.

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