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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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CopertinalibriScrittrici d'infanzia - Dai libri per bambini ai romanzi per giovinette, a cura di Barbara De Serio. Collana: storia dell'educazione - Progedit Edizione 2015, pp. 200

La Casa editrice Progedit ha pubblicato, in questi giorni, un'interessante libro dal titolo: "Scrittrici d'infanzia - Dai libri per bambini ai romanzi per giovinette" a cura di Barbara De Serio, Ricercatrice di Storia della Pedagogia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia, dove insegna Storia dei Processi Educativi e Formativi.

Il volume, introdotto dalla prefazione della prof.ssa Antonella Cagnolati, docente di storia della pedagogia dell'Ateneo foggiano, racchiude saggi di: Gabriella Armenise, Rossella Caso, Barbara De Serio, Caterina Del Vivo, Ilaria Filograsso, Milagros Martín Clavijo, Gabriella Seveso.

Il libro
Tra il XVIII e il XX secolo, in concomitanza con il significativo aumento delle autrici che, dalla fine del '700, cominciarono a dedicarsi alla scrittura di libri per bambini e ragazzi, la letteratura per l’infanzia ha assunto una inedita e specifica identità e valenza educativa. Si deve a tale prevalente presenza delle donne in questo settore della narrativa l’accentuato carattere formativo che, con il tempo, ha indotto a fare dei libri per l’infanzia lo strumento privilegiato per discutere e affrontare questioni di rilievo pedagogico, in stretta connessione ai processi di crescita infantile. Un vero e proprio “movimento letterario delle donne” che, ad esempio, ha portato a moltiplicare le occasioni per riflettere sulla relazione uomo-donna e a fare del libro un interessante strumento di analisi e approfondimento dei rapporti di genere.
Il presente lavoro recupera questa ed altre storie connesse al lavoro di cura delle donne e alla capacità femminile di fare della formazione uno strumento di emancipazione sociale, prima che culturale. Per recuperare queste narrazioni sono stati analizzati alcuni profili scelti di donne tra quelle che, nel periodo storico indicato, hanno fatto della scrittura non solo una professione, ma una scelta di vita che ha consentito loro di esprimersi e di parlare di sé in pubblico, a partire dalle parole rivolte all’infanzia

Il curatore
Barbara De Serio è Ricercatrice di Storia della Pedagogia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia, dove insegna Storia dei Processi Educativi e Formativi. Dirige la collana “L’isola che non c’è” (Aracne) e co-dirige con Antonella Cagnolati la collana “Storia dell’Educazione” (Progedit). Tra le sue pubblicazioni, Una pedagogista inquieta. Helen Parkhurst e il Piano Dalton (Pensa, 2005); Abbandoni e solitudini. Storie di infanzie e di maternità negate (Aracne, 2009); Educare dalla nascita. Il progetto di Adele Costa Gnocchi (Anicia, 2014)

Per maggiori informazioni:
www.unifg.it

Comunicato stampa 

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capitanata logoFOGGIA – Tiziana Zappatore è la nuova presidente di Capitanata Futura. La nomina è stata resa ufficiale nel corso della riunione tenuta dall’assemblea martedì sera presso la sede dell’associazione, in via Rovelli a Foggia. Trent’otto anni, docente presso l’Istituto Comprensivo “Catalano-Moscati” di Foggia e con alle spalle un Dottorato di Ricerca all’Università di Bari, Tiziana Zappatore succede a Francesco Pastore, a cui vanno i ringraziamenti di tutta Capitanata Futura per il proficuo lavoro svolto in questi anni, che ha permesso all’associazione di essere sempre presente sulle principali questioni attinenti la vita cittadina foggiana, e non solo.

Alla Zappatore il compito di proseguire nella capacità di fare aggregazione, aprendosi anche ad altre fasce della popolazione - giovani in particolare - sensibili su tematiche quali la legalità e la valorizzazione del patrimonio culturale foggiano. E a tal proposito, l’assemblea sta già lavorando su alcune iniziative future. “Vogliamo essere il più aperti possibile, nell’ottica di favorire la condivisione e lo scambio di contenuti, in grado di produrre un benessere sociale – afferma la nuova presidente dell’associazione – vogliamo ridare speranza e fiducia basandoci su azioni concrete, in un momento di forte crisi e con tante ombre”.
L’assemblea ha anche provveduto alla nomina delle altre cariche dell’associazione e del direttivo. Vice presidente è stato nominato Luigi Marchitto, mentre segretario è il giovane Gianluigi Cutillo. Questi, invece, i componenti del direttivo: Peppino D’Urso, Rita Amatore, Francesco Pastore, Roberto Lavanna, Pasquale Bonnì, Grazia Lodato, Patrizia Lusi, Domenico Della Martora.

Via Rovelli, 18-71121 Foggia
capitanatafutura@gmail.com

Associazione “Capitanata Futura”


COMUNICATO STAMPA

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Venerdì 13 marzo il musical Cavalleria Rusticana al Teatro Verdi

cavalleriarusticanaTorna venerdì 13 marzo (porta 20.30 spettacolo ore 21) la stagione di prosa al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di San Severo con il musical Cavalleria Rusticana portato in scena da La Compagnia del musical Studio 7, con il libero adattamento di Vincenzo Guercia dall'opera di Pietro Mascagni. Il musical opera pop in chiave moderna è ambientato in un paese della Sicilia. La popolazione festeggia il giorno di Pasqua mentre Santa, fidanzata di Turi, non partecipa alla gioia generale, anzi cova una profonda gelosia: sospetta una tresca tra Turi e Lola, moglie di Alfio. Santa si confida con mamma Lucia e respinta da Turi, decide di rivelare tutto ad Alfio. Nel corso di un brindisi che corona l'allegria generale, Alfio, ferito nel proprio onore, lancia la sfida al rivale. Turi la raccoglie e, dopo un vibrante addio alla madre, raggiunge il luogo del duello per compiere il suo destino.
“La Cavalleria Rusticana è un capolavoro – spiega il Sindaco Francesco Miglio – amato e conosciuto dagli amanti del genere. In questo spettacolo rivisitato in chiave moderna gli appassionati potranno ritrovare l'opera di Pietro Mascagni, mentre i più giovani avvicinarsi al capolavoro di Mascagni”.
Lo spettacolo sarà curato dalla regia e le musiche originali di Vito Berteramo; dalle coreografie di Giada Ordine, mentre la trascrizione per l'orchestra è a cura di Antonio Piacentino e il supporto alla regia offerto da Michele D’Errico. Sul palco ci saranno Valeria Vitone, Anna Sforza, Erica Olivieri, Vincenzo Guercia, Gianpiero Bellapianta e i danzatori Antonio Ciarciello, Michela De Meo, Silvia Mattei, Simonetta Cagnazzo e Giorgia Campagna.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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castelloluceraL’Associazione Storico CulturaleImperiales Friderici II” presenta, con il contributo della Regione PugliaAssessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo, e col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Lucera, l’evento dal titolo

LUCERIA 1269 - in castris in obsidione Lucerie
Mostra con Rievocazione storica sull’assedio di Lucera dal 1268 al 1269 che si terrà dal 21 al 28 marzo 2015 presso il palazzo Cavalli de’ Nicastri, sede del Museo Civico di Lucera.


L’evento sarà caratterizzato da una ricostruzione storica su base storico-scientifica ed avrà come oggetto la capitolazione dei saraceni, ultimo baluardo svevo/regnicolo del XIII secolo, ad opera delle truppe angioine; si prevede l’allestimento di situazioni altamente funzionali allo scopo di proiettare il visitatore convenuto nel 1268-69, nonché attività di didattica e divulgazione delle tematiche del periodo tardo svevo / primo angioino.

La mostra con rievocazione storica vuole ricordare ai convenuti sia l’importanza storica dell’assedio che ha visto la città contrapposta per diversi mesi a Carlo I D’Angiò che la breve e intensa storia della comunità musulmana al tramonto della dinastia sveva.

Il sig. Walter Di Pierro, nota personalità dalla pregnante e ferrea conoscenza della storia lucerina, il Dott. Michele Giardino, archeologo e Presidente dell’Ass.ne “Imperiales Friderici II”, il Dott. Alessandro De Troia, cultore di storia locale e Vice-Presidente dell’Ass.ne “Imperiales Friderici II”, con la collaborazione di Alessandro Strinati, socio responsabile della ricostruzione degli usi e costumi dei saraceni dell’Ass.ne “Imperiales Friderici II”, introdurranno l’evento illustrando i caratteri salienti del percorso didattico-divulgativo allestito con pannelli esplicativi “roll-up” e manichini. Al termine della Mostra con rievocazione storica saranno date esaustive dimostrazioni di carattere ricostruttivo.

Palazzo Cavalli – de’ Nicastri, sede del Museo Civico di Lucera
Orari evento dal 21 al 28 marzo 2015
Mattina: dal martedì alla domenica dalle ore 09,00 alle 13,00
Pomeriggio: dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30
Lunedì 23 marzo chiuso

Sarà cura da parte di tutti i figuranti e i rievocatori coinvolti evidenziare al pubblico l’aspetto divulgativo e culturale delle attività rappresentate, cercando di coinvolgerlo attivamente.


Si ringraziano per la partecipazione la Ditta “Riccardo Armature Medievali”, le Associazioni “I Cavalieri del Tau” di Altopascio (LU) e “Compagnia del Lupo Errante” di Montesilvano (PE).


CENNI SOMMARI SULL’ASSOCIAZIONE E LE SUE ATTIVITÀ

L’Associazione storico-culturale “Imperiales Friderici II” di Foggia, operante già in forma embrionale dalla metà degli anni novanta, nasce nel 2002 e ufficializza la sua costituzione nel 2004.
L’Associazione, guidata da Michele Giardino e da Davide Strinati, con referenti operativi Francesco Gervasio e Alessandro Strinati, è composta da un gruppo di amici aventi la comune passione per la storia medievale e le sue discipline.
Il proponimento degli associati è di realizzare corrette ricostruzioni di eventi aggregativi, denominati “Rievocazioni Storiche”, attraverso ricerche tecnico-storiche sull’organizzazione sociale, sugli usi e costumi, e quant’altro necessario e utile, con riferimento alle fonti coeve e disponibili e/o con formulazione di ipotesi plausibili. Tra le attività figurano anche convegni, incontri e mostre tematiche.
La ricostruzione storica, fedelmente filologica, e l’archeologia sperimentale, marcatamente empirica, sono i punti di forza degli “Imperiales” che, nel vasto mondo della rievocazione storica in Italia, presentano la vita quotidiana del XIII secolo, con particolare riferimento a quella sveva (epoca affascinante che ha segnato indelebilmente la provincia di Capitanata). Specificatamente, il periodo storico preso a riferimento per le rievocazioni è compreso tra il 1221 ed il 1269; l’Associazione è la prima e l’unica a proporre in Italia personaggi sia occidentali che orientali; vengono affrontati punti oscuri e poco noti del Medioevo meridionale, quali i milites de Apuliæ con seguito e i famosi sagittarii sarraceni di Lucera. Solitamente, i personaggi vivono in situazioni/ambientazioni ricreate, e propongono spaccati di vita sociale, sia di tipo civile che militare, caratterizzati da didattica e da dimostrazioni/esibizioni.


CENNI SOMMARI SUGLI ACCADIMENTI OGGETTO DI RICOSTRUZIONE

La città di Lucera, come è noto, a partire dalla prima metà del XIII secolo (intorno al 1223) fu al centro delle vicende storiche che interessarono tutto il Regnum Siciliae. L’Imperatore Federico II di Svevia, dopo aver sedato le rivolte scoppiate in Sicilia, decise di trasferire coattivamente numerosi musulmani in Capitanata, creando così la Luceria Saracenorum, in quel modo ricordata dai cronisti del tempo. Dall’insediamento dei saraceni tutta la zona, devastata in precedenza da Longobardi, Bizantini e Normanni, ebbe una forte spinta economica dovuta al rifiorire dei commerci, dell’artigianato e dell’allevamento. Dal 1234, nel periodo compreso tra il 24 Giugno e il 1 Luglio, Lugàrah fu sede di una delle sette fiere organizzate nel Regno da Federico, il quale nello stesso periodo intraprese la costruzione del palatium, di cui oggi rimane solo il recinto a scarpata che costituiva la parte esterna della struttura principale in cui venivano custodite grosse quantità di ori, argenti, vesti e pietre preziose. All’interno della complessa costruzione operavano garcie e ancillae che prestavano il proprio servizio nella Camera imperiale, sorta di centro di produzione artigianale. La colonia beneficiava di libertà amministrativa e figure come il qadì e i quwwad amministravano la giustizia ed esercitavano il potere esecutivo.
Poco si è scritto, invece, dei fatti susseguitisi durante la discesa nel Regno da parte di Carlo I D’Angiò che, accettando la corona da Papa Clemente IV nel 1263 e dopo averla cinta nel 1265, ebbe l’ardore e la fortuna di vincere i discendenti dell’ormai defunto Imperatore: Manfredi (Battaglia di Benevento, 1266) e Corradino (Battaglia di Tagliacozzo, 1268), rivoluzionando di fatto le sorti dell’odierna Italia meridionale. Lucera con i suoi abitanti (cristiani e soprattutto saraceni) giocò un ruolo di considerevole antagonista rispetto ai franco-provenzali, schierando migliaia di armati a Benevento prima e scatenando la rivolta ghibellina in Capitanata poi, provocando finanche le ire del Papa il quale promosse una crociata contro la città. L’insurrezione perdurò per oltre un anno e costrinse Carlo a cingerla d’assedio in due momenti: da Maggio a Giugno del 1268 e da Aprile ad Agosto del 1269. L’assedio fu così rilevante da spingere l’Angioino alla convocazione di tutti i Conti, Baroni e feudatari sotto pena della confisca dei feudi e all’emanazione di una colletta generale al fine di racimolare denaro per il mantenimento dell’esercito.
Tra il 24 e il 28 Agosto 1269, segnati dagli stenti e dalla fame, gli ultimi ribelli della Luceria Saracenorum si arresero e si consegnarono a Re Carlo. I cristiani fatti prigionieri furono quasi tutti giustiziati, mentre ai musulmani fu concesso un indulto in cambio di un oneroso tributo. Ai saraceni fu accordata inoltre la libertà religiosa e l’autonomia interna. Perseguendo la politica di Federico II, Carlo I sperava di riuscire ad ottenere la cieca fiducia di cui godeva il Puer Apuliae il quale creò non solo un prezioso bacino di reclutamento militare ma soprattutto un centro di attività economiche tra cui artigianato, lavorazione del cuoio, tessitura, allevamento e addestramento di animali.

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music violoncelloIL MUSEO CIVICO DI MATTINATA APRE LE PORTE AL GRANDE JAZZ

Il 21 marzo arrivano in Capitanata Jojo Mayer e Paolo Di Sabatino
Grande attesa e biglietti a ruba

Arriva sul Gargano la grande musica dal vivo con la puntata zero degli esperimenti live del MAD Music School di Mattinata.
Sabato 21 infatti il Museo Civico di Mattinata apre le porte all'appuntamento musicale di marzo più importante della Capitanata: “Trace Elements”, tratto dal fenomenale album di Paolo Di Sabatino, con Jojo Mayer alla batteria e Christian Galvez al basso.
Jojo Mayer è uno dei migliori batteristi al mondo, Paolo di Sabatino tra i migliori pianisti jazz italiani anche all'estero: un appuntamento immancabile per chi ha voglia di godersi musica di alta qualità sul nostro territorio.
Serge Jojo Mayer, leader dei Nerve, uno dei migliori batteristi in circolazione, è noto per mescolare elettronica, ritmi jungle, break beat e drum&bass e torna a Mattinata dopo la interessante clinic dello scorso anno.
Ancora pochi i biglietti disponibili. Annullato, invece, per motivi tecnici, il concerto del Trio Bobo, previsto per il 29 marzo.

Info e prevendite
328.32.31.537 - 347.18.55.053
e-mail: ticket@musicartdoing.com
Samantha Berardino
Ufficio Stampa MAD
www.musicartdoing.com

Comunicato stampa

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