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Primo piano

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ospedalesan giovanni rotondo

La tecnica mini-invasiva, eseguita dal 2005 in Radiologia Interventistica, grazie alla collaborazione con l’Unità di Ortopedia e Traumatologia è cresciuta molto in questi ultimi anni fino ad attestarsi intorno ai 200 interventi l’anno, di cui il 30% su pazienti provenienti da altre regioni
Nelle scorse settimane l’Unità di Radiologia Interventistica e Neuroradiologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG) ha superato il traguardo dei 3mila trattamenti di nucleoplastica specifici per le ernie del disco.

La nucleoplastica è un trattamento mini-invasivo eseguito in anestesia locale che consiste nell’inserimento – sotto guida radioscopica e per via percutanea – di una speciale sonda di piccolo diametro all’interno del nucleo polposo, ovvero della parte più centrale del disco intervertebrale.

«All’estremità della sonda – spiega Giovanni Ciccarese, radiologo interventista direttore dell’Unità di Radiologia Interventistica e Neuroradiologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza – viene applicata una corrente a radiofrequenza o a laser a diodi che permette la rapida rimozione di tessuto discale, vaporizzato per effetto dell’ipertermia. Viene a crearsi così all’interno del disco patologico uno spazio vuoto sufficiente ad alleviare la pressione interna dell’ernia e, riducendo questa pressione, – continua – non ci sarà più compressione delle terminazioni nervose e si ridurrà in modo notevole la sintomatologia dolorosa accusata dal paziente».

I trattamenti di nucleoplastica vengono eseguiti sulle ernie del disco sintomatiche e resistenti a terapia medica, ma non ancora espulse, ossia poco sporgenti e non indicate per l’intervento chirurgico (come le ernie espulse e le stenosi del canale spinale per artrosi grave della colonna) e che non abbiano però osteofiti (piccole escrescenze ossee degenerative) nel tragitto di passaggio della sonda. «È importante sottolineare – chiarisce Ciccarese – che la nucleoplastica non si pone in concorrenza con l’intervento chirurgico classico, ma va ad affiancarsi a quest’ultimo, ampliando così le possibilità di trattamento per i pazienti affetti da questa patologia invalidante».

Di norma la procedura di nucleoplastica non supera i 20 minuti di intervento ed è praticamente priva di complicanze per il paziente, il quale, al termine del trattamento, può ritornare in poche settimane a svolgere una vita normale. «È fondamentale – sottolinea il medico – che il paziente resti a letto il giorno del trattamento, che dopo l’intervento nel ritornare a casa in auto si posizioni con lo schienale reclinato e che eviti sforzi fisici nell’immediato».

Il primo intervento di nucleoplastica venne eseguito all’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza nel 2005 e, grazie anche alla ventennale e proficua collaborazione con l’Unità di Ortopedia e Traumatologia, il numero di trattamenti è progressivamente cresciuto fino ad attestarsi intorno ai 200 interventi annuali di oggi, di cui circa il 30% su pazienti provenienti da altre regioni.

Sui giovani pazienti (circa il 65% del totale) vengono riscontrati i risultati migliori, definitivi o più duraturi nel tempo. «Normalmente l’intervento di nucleoplastica – conclude Ciccarese – è un trattamento definitivo, ma qualora dovesse presentarsi una recidiva, il paziente potrà nuovamente sottoporsi allo stesso tipo di intervento sul medesimo disco intervertebrale, dopo circa 4 mesi dal primo».

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scrutatoriMercoledì 24 luglio, alle ore 17.30, riunione istitutiva nei locali della Cgil Lucera in via Porta Foggia
Il Comitato raccoglierà le firme per il Referendum che cancellerà la legge Calderoli che frantuma l’Italia

LUCERA Lunedì 15 luglio, nei locali della Cgil di Lucera, un primo gruppo di cittadini e cittadine appartenenti a partiti, sindacati, associazioni, insieme a cittadini e cittadine che hanno a cuore la Costituzione e l'Unità nazionale, ha costituito un primo nucleo promotore del più vasto Comitato contro l'Autonomia Differenziata che anche a Lucera dovrà vedere la luce. Questo nucleo promotore fa appello a tutte le forze politiche, sociali, economiche e culturali della città per costruire un comitato grande, plurale e aperto a tutti coloro i quali condividono l'istanza fondamentale messa in atto dal Comitato Nazionale: abrogare integralmente la Legge Calderoli numero 86 del 2024, il primo passo della distruzione dell'Unità Nazionale voluta dalla destra di governo a trazione leghista, che produrrebbe la frammentazione del sistema sanitario nazionale, dell'istruzione, delle politiche ambientali, per citare solo alcune materie, in venti sottosistemi regionali che lederebbero l'uguaglianza dei cittadini italiani, tutti, di fronte alla legge e alla Costituzione. Ora è il momento di agire, a giorni comincerà la raccolta delle firme per indire un referendum abrogativo che porti la maggioranza dei cittadini italiani alle urne per difendere l'unità e l'integrità dell'Italia. Per questi motivi, il nucleo promotore chiama all'azione tutti coloro che, al di là dei colori politici e delle provenienze culturali, condividono l'obiettivo di salvare l'Italia, e mercoledì 24 luglio alle 17.30, nei locali della Cgil, in via Porta Foggia 40, è indetta la riunione, aperta a tutti e a tutte, per la costituzione del Comitato Per la Raccolta Firme per l'Abrogazione dell'Autonomia Differenziata. Ora è il momento di agire!

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 ataf bus


Il rinnovamento dei mezzi reso possibile da un finanziamento regionale di 14 milioni

Migliorare la mobilità urbana, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici confortevoli e moderni. Questa la finalità del rinnovamento del parco mezzi di ATAF, con l’arrivo di 42 nuovi mezzi acquistati grazie a un finanziamento della Regione Puglia.
“Questi nuovi mezzi - spiega l’assessore alle Partecipate Davide Emanuele -, vanno a rinnovare completamente il parco mezzi dell'ATAF. Sono mezzi Euro 6 a metano, dotati di tutti i comfort, non solo l'aria condizionata, che con queste temperature è necessaria, ma anche dispositivi per la sicurezza, il contapersone, la videosorveglianza interna, l'accesso per i disabili con la rampa estraibile, un sistema antincendio per il motore in caso di avarie, telecamere per agevolare il parcheggio assistito. Oltre ai 42 mezzi a metano, siamo stati recentemente ammessi a un bando per l’acquisto di 4 veicoli elettrici per integrare la mobilità elettrica nel trasporto pubblico locale entro la fine dell’anno. Un ulteriore finanziamento del PNRR permetterà l’acquisto di altri 8 autobus, permettendoci di poter contare su un parco mezzi completamente rinnovato e di ultima generazione entro i prossimi 12 mesi.
Per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, sono stati introdotti metodi di acquisto smart dei biglietti, tra cui l’uso dell’app di ATAF per l’acquisto e la validazione tramite QR code. Un accordo con Lottomatica e Money Go renderà possibile l’acquisto di biglietti presso le tabaccherie e presto anche online, segnando una nuova era per la mobilità a Foggia”.
Un rinnovamento del parco autobus reso possibile grazie a un finanziamento della Regione Puglia. “Abbiamo acquistato questi 42 mezzi a metano - sottolinea il vicepresidente regionale Raffaele Piemontese -, utilizzando oltre 14 milioni di euro per Foggia. Inoltre, verranno acquistati altri 4 mezzi elettrici e 4 paline elettriche per un ulteriore importo di 3 milioni di euro, portando l’investimento totale a 17 milioni di euro per il comune capoluogo. Questo investimento mira a migliorare significativamente la mobilità urbana per i cittadini. Con l’implementazione di queste novità, Foggia potrà vantare un parco autobus completamente rinnovato, eliminando i vetusti mezzi precedenti. Grazie a questo finanziamento della Regione Puglia, siamo in grado di offrire ai cittadini nuove linee circolari moderne e più efficienti”.
“Questo è un momento cruciale - aggiunge l’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità Sostenibile Debora Ciliento -, poiché si sta completando il rinnovo del parco mezzi dell’ATAF, un passo fondamentale verso una mobilità sempre più sostenibile e pulita. Con la consegna di questi nuovi veicoli, Foggia riceve un’importante risorsa per migliorare il benessere collettivo. Questi mezzi rappresentano non solo una risposta alle esigenze dei cittadini, ma anche un contributo verso una città più vivibile. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, ci sono altre iniziative in cantiere. Oltre all’introduzione dei mezzi elettrici, sono previste nuove programmazioni e interventi fondamentali per continuare a migliorare il servizio e promuovere una mobilità sempre più efficiente e rispettosa dell’ambiente.
Grazie a queste innovazioni e all’impegno verso una mobilità sostenibile, Foggia si sta attrezzando per offrire ai suoi cittadini un sistema di trasporto pubblico all’avanguardia, contribuendo a rendere la città un luogo migliore in cui vivere”.
Per la sindaca Maria Aida Episcopo, “l’investimento nella mobilità sostenibile non è solo una risposta alle esigenze immediate dei cittadini, ma anche un impegno a lungo termine per migliorare la qualità della vita a Foggia. Grazie al sostegno della Regione Puglia, possiamo offrire un trasporto pubblico all’avanguardia, riducendo le emissioni e promuovendo un ambiente urbano più sano. Continueremo a lavorare con dedizione per rendere Foggia una città modello di mobilità sostenibile, impegnandoci a creare un ambiente urbano più vivibile e salutare per tutti”.

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cia
Richiesta congiunta di Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e CIA Agricoltori Capitanata
Settore olivicolo trainante, in provincia di Foggia crescono numeri, qualità e innovazione

FOGGIA Istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia. È questa la richiesta che, congiuntamente, attraverso una nota ufficiale, le declinazioni provinciali delle maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori hanno inviato a Giuseppe Di Carlo, presidente CCIAA Foggia.
Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e CIA Agricoltori Italiani Capitanata, nella missiva ufficiale, hanno richiamato l’identica richiesta già espressa due anni fa, esattamente il 17 novembre 2022, quando l’iniziativa fu motivata come ulteriore leva per lo sviluppo e l’innovazione del comparto e, come si legge nella nuova lettera ufficiale inviata il 19 luglio 2024, per un “giusto riconoscimento alle imprese olivicole del territorio della Capitanata”, per il loro “grande lavoro” e i risultati raggiunti da questo fondamentale settore.
L’istituzione della Commissione Listino olio, inoltre, potrebbe valorizzare un prodotto – l’olio extravergine d’oliva – che in provincia di Foggia ha raggiunto qualità e quantità di straordinario rilievo. La richiesta è firmata dai presidenti provinciali delle organizzazioni, così come sopra elencate: Filippo Schiavone, Carla Calabrese, Michele Palermo e Angelo Miano. “Alcuni mesi fa su nostra richiesta, dal segretario dott.ssa Palladino abbiamo avuto rassicurazioni in merito alla definizione delle procedure per l’avvio dell’iter istitutivo. Con la presente, le chiediamo lo stato dell’arte e di aggiornarci, affinché prima dell’avvio della stagione olearia possa entrare in funzione anche nella provincia di Foggia la Commissione Listino Olio”, si legge nella lettera ufficiale inviata al presidente Di Carlo. Nel 2023, a fronte di un calo generalizzato nella fase di raccolta e di produzione che ha caratterizzato quasi tutta Italia, la Capitanata e la Puglia hanno tenuto molto bene: nella campagna olivicola 2023-2024 quasi il 50% delle olive italiane sono state raccolte in Puglia.
OLIVICOLTURA, I DATI. Complessivamente, nelle 6 province pugliesi, la coltivazione dell’olivo occupa ben 377mila ettari, pari al 33% della superficie totale dedicata alla coltura dell’oro verde in Italia. Nei primi tre mesi del 2023 il valore delle esportazioni di olio d'oliva Made in Puglia ha registrato un incremento del +35%. La coltivazione dell’olivo è la più estesa sul territorio regionale ed interessa quasi 150mila aziende. Cicli produttivi digitalizzati, grande tasso d’innovazione, un primo e importante ricambio generazionale nella conduzione delle aziende con una maggiore propensione a conservare il valore aggiunto, soprattutto grazie a un’attenzione più centrata su marketing, packaging e mercati esteri che cercano la qualità totale: sono queste le caratteristiche che, da alcuni anni, stanno facendo crescere il comparto olivicolo della Capitanata. Le associazioni dei produttori olivicoli, anche grazie al sostegno e all’iniziativa delle organizzazioni sindacali degli agricoltori, stanno riuscendo ad aumentare anche la propensione delle aziende a fare squadra, aggregazione. “Per tutti questi motivi, riteniamo che istituire la Commissione Listino Olio presso la Camera di Commercio di Foggia sia quanto mai utile e auspicabile”, conclude la nota congiunta delle organizzazioni sindacali degli agricoltori.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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differenziataRIDOTTA LA TARI PER IL 2024 GRAZIE AI PROVENTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E NONOSTANTE I TAGLI DEL GOVERNO MELONI
Gianfriddo: “Il taglio è frutto dell’oculata gestione finanziaria dell’Ente”
Bonito: “Cerignola è, forse, l’unico Comune pugliese a ridurre la TARI”

Il Consiglio comunale ha approvato, a maggioranza, il taglio della tassa collegato al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (TARI). La riduzione sarà del 2,39%, per un valore di 280.000 euro, e sarà distribuita equamente su tutte le tipologie di utenti.
Restano invariate tutte le riduzioni già previste dal regolamento TARI per i nuclei familiari fragili, che ammontano a 960.000 euro, a cui si aggiunge un ulteriore abbattimento del valore dell’imposta a favore dei contribuenti con ISEE uguale o inferiore a 7.500 euro.
Quest’ultima agevolazione è stata introdotta a seguito di un emendamento alla delibera di Giunta presentato dalla presidente del Consiglio comunale Sabina Ditommaso a nome di tutti i consiglieri di maggioranza.

“La riduzione della TARI è frutto dell’oculata gestione finanziaria praticata dall’Amministrazione comunale”, commenta l’assessore al Bilancio Pietro Gianfriddo, “che, nel caso specifico, ha destinato a quest’obiettivo i circa 2,2 milioni di euro che il Comune incasserà grazie alla raccolta differenziata e al conseguente riciclo di plastica, vetro, carta e quant’altro”.
“Avremmo voluto fare di più, ma abbiamo dovuto fronteggiare sia l’aumento dei costi del servizio di oltre il 17% nel biennio 2024-25, imposto dall’Authority nazionale per l’Ambiente, che gli effetti di una sentenza del Consiglio di Stato che ci costringerà a fronteggiare l’incremento della tariffa degli anni precedenti”.

“Il Comune di Cerignola è, forse, l’unico della Puglia a ridurre la TARI, che altrove è stata aumentata anche con percentuali a due cifre”, aggiunge il sindaco Francesco Bonito.
“E avremmo fatto ancora di più e meglio, soprattutto a vantaggio dei soggetti economicamente deboli, se il Governo Meloni non avesse deciso, a fine giugno, di tagliare 1 milione di euro dai trasferimenti dovuti al nostro Comune. Paradossalmente, l’Amministrazione di Cerignola è stata punita per la sua capacità di ottenere molti fondi dal PNRR: un’assurdità finanziaria e politica”, conclude il sindaco.

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