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Primo piano

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treniTRENO TURISTICO ROMA-PUGLIA:PASSO IN AVANTI MA NON BASTA
WheAreInPuglia. IdM: guardiamo alla luna e non solo al dito. Per raggiungerla al più presto, insieme, tutta la Puglia!
“Guardate alla luna e non solo al dito”. Frase d’inizio del percorso formativo, diretto dal prof. Ilvo Diamanti, da “Esperto delle politiche territoriali” presso l’Università di Urbino. Di gettito aggiunsi “E impegniamoci a raggiungerla!”. L’Espresso Salento che saltava la Capitanata e la BAT, dopo la nostra segnalazione e una serie di azioni poste in essere dal Comune e da alcuni altri rappresentanti politici, si fermerà anche a Foggia. Non sempre, s’apprende, per problemi tecnici legati ad interventi di RFI nella stessa stazione. Ok, per il momento. A noi, però, ciò non basta. Ci interessano pari opportunità, non i contentini o i ringraziamenti.
Per molti è positivo ma ci si ferma al “dito”. E’ solo un primo passo. E’ “la luna” da raggiungere, l’obiettivo per IdM, come indicato nelle linee di mandato del Comune di Foggia e declinato anche in questa situazione. E’ la reale inclusione di Foggia e dell’intera Puglia nord: Daunia (Gargano, Tavoliere, Monti Dauni) e BAT (Costa e Murgia) nel cd. “WheAreInPuglia”, sia per gli aspetti di promozione e marketing nazionale che internazionale. Per far sì che ciò avvenga nelle due province a nord, è indispensabile che in entrambe le rappresentanze (politiche e non), sinergicamente, con le parti sociali e imprenditoriali “guardino” e “richiedano” di raggiungerla “la luna“ con maggiore accessibilità e più coordinata promozione e marketing.
L’obiettivo prioritario per tutte le province pugliesi deve essere ciò che Luigi Cantamessa, A.D. di FS TTI e DG di Fondazone FS ha sottolineato giorni fa: “Il nuovo e crescente fenomeno del turismo ferroviario non è altro che la ricaduta di quel fenomeno enorme che l’Italia deve governare: il turismo. È necessario riconnettere tutto il Paese, soprattutto le aree interne, con quella rete ferroviaria tradizionale che arriva in ogni valle e che deve essere connessa con i grandi centri…”. Obiettivo condivisibile fornendo pari opportunità con adeguate relazioni di treni turistici che permettano di coinvolgere tutta la Puglia.
Ergo Espresso Puglia per percorrere in Italia ciò che sta producendo ottimi riscontri all’estero consolidando l’internazionalizzazione della Puglia. Ecco perché per noi di IdM anche l’incoming turistico straniero, con la strategia WheAreInPuglia ,va promosso in e per tutta la Puglia. Maggiore accessibilità, dovunque, con i treni turistici e AV/TPL, con il trasporto aereo come in Campania. L’aeroporto di Salerno, a 77 km da Napoli, parte anche con voli internazionali. Quello di Foggia è a 120 km da Bari, 225 da Brindisi, 180 da Napoli e Pescara. Noi pensiamo che con i voli aerei per l’estero possa far aumentare i 5 mln di presenze turistiche.
Pertanto la strategia regionale del “Piano Media Estero e Italia”, dopo questa vicenda e leggendo anche le dichiarazioni di chi prima della nostra segnalazione non si era posto l’esclusione di FG e BAT, deve essere ancor meglio sostenuta in Puglia. Ad esempio facendo completare, per tempo, gli investimenti per la stazione AV (con vantaggi per tutti i pugliesi e per i turisti) e per lo scalo aereo di Foggia, capitale imperiale federiciana, prevedendo collegamenti aerei esteri anche dall’aeroporto dauno, in primis da e per Germania e Francia, per poter permettere all’intera Puglia, anche quella nord e delle aree interne, di essere più attrattive, rendendole maggiormente accessibili, di poter destagionalizzare qualificando meglio promozione, offerta e personale. Turismo delle Radici e Giubileo prossimi scenari. Dalla riattivazione dei voli nazionali a Foggia, si è evidenziato che il passaggio da 2 a 3 scali aerei con voli nazionali ha portato incremento di pax in tutti gli aeroporti. Sarà così anche per i voli esteri. In Campania fanno così! In Puglia?
Pasquale Cataneo Responsabile regionale Italia del Meridione

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logoPDCampo: “Tutti hanno diritto ad esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale e ad essere tutelati contro le discriminazioni”
Dichiarazione di Paolo Campo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale

Il Consiglio regionale approva la proposta di legge, sostenuta con forza dal Partito Democratico, che previene e contrasta le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale.
L’assunto affermato dal complesso normativo è che tutti hanno diritto ad esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale, quindi, le istituzioni pugliesi hanno il dovere di prevenire e contrastare discriminazioni e violenze collegate all’identità di genere o alle variazioni nelle caratteristiche di sesso.
Ciò significa che nei luoghi di lavoro bisognerà adottare ogni misura utile a garantire la parità di trattamento in tema di accesso alle selezioni e alle assunzioni. Nelle scuole e nelle università si organizzino corsi di formazione e aggiornamento destinati agli insegnanti e al personale non docente capaci di contrastare le disparità e valorizzare le differenze, partendo dal linguaggio utilizzato in classe.
La legge prevede anche l’intervento attivo delle strutture sociosanitarie regionali nell’attività di soccorso, protezione, sostegno e accoglienza alle vittime di discriminazione o di violenza originate dall’orientamento sessuale.
La Regione, inoltre, agirà con il supporto del terzo settore e dell’associazionismo per l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sociale e culturali orientate alla non discriminazione e all’inclusione.
Grazie all’approvazione di questa legge, la Regione Puglia compie un enorme passo in avanti verso l’affermazione e la tutela dei diritti civili e sociali. Un risultato ottenuto grazie all’impegno profuso dal Partito Democratico e dal centrosinistra nell’ascolto della comunità pugliese e contro l’ostruzionismo ideologico delle destre che oggi hanno presentato in Aula 300 emendamenti con il solo intento di affossare la norma.

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treniNON C’E’ 2 SENZA 3: FS TTI BYPASSA IN ESTATE FOGGIA E LA BAT
Nuovo sconcertante dimenticanza dopo l’assenza di Foggia sulla mappa del mensile LA FRECCIA di aprile 2024 .
Nuova inspiegabile assenza di Foggia pure essendo crocevia di ben 2 Corridoi multimodali della Rete TEN-T e riconosciuta dalla UE come nodo e polo urbano. Non sono bastate l’omissione sull’apposita mappa dei servizi ferroviari AV, pubblicata nel numero di aprile 2024 del mensile LA FRECCIA (1) e la mancata celebrazione dei 160° anniversario 25.04.1864-2024 dell’entrata in funzione della stazione (2). Per il Tris si aggiungerà dal 18 luglio p.v. il bypass previsto con l’attuale programmazione dal nuovo collegamento ferroviario estivo Roma-Lecce di FS Treni Turistici Italiani TTI (3) che, come si apprende da FS News, è una novità assoluta. Si parte - precisa il comunicato - per offrire una nuova esperienza di vacanza a supporto del turismo sostenibile e di qualità, che contribuirà a soddisfare le esigenze di mobilità da e verso la Puglia. Solo di una parte pero! (ndr).
“Incomprensibile bypassare i nodi urbani UE Foggia e BAT visto l’obiettivo prefissato – afferma il consigliere comunale di IdM Pasquale Cataneo - il treno notturno fermerà a Caserta per poi procedere, senza ulteriori soste lungo la notte, verso la Puglia dove, fermerà a Bari Centrale, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Carovigno, Brindisi e Lecce. Per FS TTI pare che le due province (FG e BAT) non facciano parte della Puglia. A nulla serve la presenza di località turistiche, balneari e non, - prosegue il convinto meridionalista - tra cui Vieste, la regina del turismo pugliese, seguita da Peschici, Rodi Garganico, Mattinata, Manfredonia e il resto del Gargano con M.S. Angelo e S.G. Rotondo, gli ospitali paesi dei Monti Dauni, del Vulture-Melfese con Melfi e la Murgia con Castel del Monte nonché tutta la costa nord-barese (Barletta, Trani, Molfetta, ecc.). Non effettuando fermate a Foggia e nella BAT queste Comunità per TTI non sono interessanti e non debbono essere coinvolte nella crescente domanda turistica, sia nazionale che internazionale.”
FS TTI, encomiabile nelle finalità di promuovere, con questi nuovi collegamenti, un turismo sempre più di qualità ed efficienza, con un servizio ad alti livelli di comfort e privacy, garantiti con l’utilizzo esclusivo dello scompartimento e con un’hotellerie che si muove, in grado di capire il gradimento del cliente e costruire la composizione del treno di conseguenza, ha però incomprensibilmente previsto di bypassare e quindi scartato che ciò possa riguardare il nord della Puglia e della Basilicata oltre che il Molise che si affaccia sull’Adriatico.
“Risultano di fatto così escluse, a priori, nel poter ricevere i turisti che utilizzeranno il comfort delle carrozze letto, il servizio ristorante e la possibilità di portare a bordo bagagli e attrezzature sportive nei vagoni dedicati. Ciò anche se il treno notturno, quindi non connotato dalla velocità – rimarca l’esperto di sviluppo territoriale - sarà “costretto” a passare davanti senza fermare nelle stazioni di Foggia e quelle della BAT, pur se tutte atte a garantire le stesse opportunità delle altre di interscambio modale, fruibilità e accessibilità turistica balneare, ma anche per il cd. “Turismo delle Radici o di Ritorno” e ambientale oltre che per quello religioso. Ho provveduto a scrivere ieri una breve nota informando il Sindaco e i presidenti della Provincia e della C.C.I.A.A. di Foggia – chiosa Cataneo - per auspicare un loro urgente intervento con l’amministratore delegato di TTI l’ing. Lugi Cantamessa, magari con il coinvolgimento preventivo, per le vie brevi, degli altri Sindaci dei rimanenti Comuni foggiani e di quelli della BAT interessati a non perdere -letteralmente e di fatto- questo altro treno. Attendiamo fiduciosi un fattivo impegno e riscontro.” Italia del Meridione

COMMISSIONE EUROPEA
Strasburgo, 14.12.2021
COM(2021) 812 final
ALLEGATO
della proposta di
REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013
{SEC(2021) 435 final} - {SWD(2021) 471 final} - {SWD(2021) 472 final} - {SWD(2021) 473 final}
ALLEGATO II
Elenco dei nodi della RETE TRANSEUROPEA DEI TRASPORTI

SM NOME DEL NODO NODO URBANO AEROPORTO PORTO MARITTIMO PORTO INTERNO TERMINALI FERROVIARIO-
STRADALI
IT Foggia X Globale Globale (Incoronata)
“ Andria X

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cia
Miano: “La controparte industriale è chiamata a rispettare l’intesa sottoscritta, no a tagli arbitrari”
I dati: 31mila ettari nel Centro-Sud (6mila in più rispetto al 2023), ma siccità e costi incidono di più
Per gli imprenditori agricoli meridionali costi di produzione maggiori rispetto al bacino del Centro-Nord

FOGGIA “Le notizie che ci giungono dai campi per la campagna del pomodoro ci preoccupano. In alcuni casi, nonostante l’accordo sottoscritto sul prezzo che stabilisce 150 euro/tonnellata per il tondo e 160 euro per il lungo, la controparte dei produttori cerca di imporre valori anche significativamente più bassi. I patti non sono questi. Ci si attenga rigorosamente e con serietà all’intesa faticosamente raggiunta”. È Angelo Miano, presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani Capitanata, a fare il punto della situazione in un periodo centrale per la campagna del pomodoro. “In modo per lo più arbitrario e non basato su dati verificati”, spiega Miano, “spesso i compratori cercano di imporre un abbassamento del prezzo, facendo leva sul presunto stato di deterioramento di una quota-parte del carico. Vogliamo ricordare che questi aspetti sono già stati considerati, e ad essi è stato già dato un valore, in sede di sottoscrizione dell’accordo stipulato sul prezzo del pomodoro da industria per il bacino del Centro-Sud. Tagli ulteriori non sono né equi né fanno parte dei patti”.
“L’errore della parte industriale è voler svendere il prodotto trasformato nei supermercati e, di conseguenza, non riuscire a rispettare gli accordi sui prezzi da corrispondere agli agricoltori, utilizzando quella forbice contrattuale del +/- 20% per un ribasso. I produttori, inoltre, continuano ad affrontare la carenza di acqua a scopo irriguo. Difficilmente i campi di pomodoro potranno essere irrigati per tutto il periodo necessario lungo tutto il mese di agosto e anche a settembre inoltrato. Questo significa che una parte del prodotto andrà perduto”.
I DATI. I rilievi effettuati portano a stimare in 31mila ettari la superficie di terreni agricoli, nel Centro-Sud, che quest’anno sono stati occupati dalle piantagioni di pomodoro. Nel 2023, furono circa 25mila. Vi è dunque un incremento pari a quasi 6mila ettari. “Rispetto allo scorso anno, però, sono aumentate anche le difficoltà”, spiega Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata, “soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento irriguo necessario. Difficoltà che, com’è facile intuire, determinano anche un indice molto alto per i costi di produzione che gli agricoltori devono sostenere. La siccità, probabilmente, impedirà all’offerta di soddisfare pienamente una domanda crescente delle industrie di trasformazione. Sono tutti motivi per i quali è ancora più importante, in questo particolare contesto”, aggiunge Cantatore, “rispettare gli equilibri interni alla filiera, in modo che gli imprenditori agricoli, a fronte degli investimenti e dei rischi sostenuti, si vedano garantita una giusta redditività. Il CREA ha certificato con dati ufficiali che i costi di produzione sono più alti al Centro-Sud rispetto al bacino del Centro-Nord”.
SVANTAGGIO DEL SUD. Lo studio del CREA ha messo in evidenza come il peso dei costi di produzione. La maggiore incidenza è relativa al costo del lavoro (27% al centro-nord e 29% al sud), al costo lavoro macchine (14% al nord e 17% al sud) e all’acquisto di sementi (14% al nord e 15% al sud). Quello che desta particolare attenzione è la notevole differenza che si registra su determinate voci di costo, molto più alte al sud che al nord. Nel Distretto sud, infatti, il costo di acquisto di sementi e piantine segna un +48% rispetto al nord mentre i costi di acquisto e utilizzo di agrofarmaci per la difesa delle colture registrano un +59%. Da evidenziare il costo delle risorse idriche superiore addirittura del 71%. Al sud più elevati anche i costi delle macchine (+68%) per il maggior ricorso al contoterzismo, così come il costo del lavoro (+58%) legato al maggiore fabbisogno di personale.
“La battaglia sulla redditività e il giusto valore riconosciuto ai produttori è fondamentale”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione. “Gli accordi sottoscritti vanno rigorosamente rispettati, affinché l’equilibrio lungo gli anelli della filiera preservi e garantisca tutti, anche i consumatori”, conclude Sicolo.

Ufficio Stampa Cia Puglia 
Francesco Quitadamo

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palazzodicittfoggia

PUG, rigenerazione urbana, futuro della città. L’incontro di approfondimento organizzato da ANCE Foggia è stato occasione per un confronto con l’amministrazione comunale sul tema dell’urbanistica. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di Francesco Karrer, estensore del Piano Urbanistico Generale di Foggia a oggi mai attuato.
“Durante alcuni interventi – spiega l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Galasso -, è stata sollevata la possibilità che il nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) possa risultare vecchio e non adeguato alle esigenze attuali. Vorrei tranquillizzare tutti assicurando che eviteremo questo rischio, inserendo tutti gli aggiornamenti e le modifiche che saranno necessarie per attualizzarlo. Nonostante il PUG sia in lavorazione da vent'anni, il procedimento terrà debito conto delle reali necessità della città. Ci impegniamo ad attivare a breve un Urban Center, come discusso con il presidente Chierici in altre occasioni, perché è essenziale per trovare una location ottimale dove confrontarci fin da subito su temi di pianificazione urbanistica, rigenerazione urbana e sugli sviluppi legislativi nazionali che stiamo monitorando con grande attenzione”
Attualizzare il PUG è necessario anche alla luce dei progetti PNRR approvati (non previsti negli anni passati) e che avranno importati ricadute sulla città
“Gran parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – ricorda Galasso - è dedicata alla rigenerazione urbana, ma ci sono anche altre opere che sono state finanziate con misure differenti. Un esempio concreto è l'ex distretto di Foggia, un'area ormai abbandonata da tempo i cui benefici alla città oggi sono inesistenti. Questo distretto ha ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) di Capitanata. Tuttavia, ci si è resi conto, sin dal periodo commissariale, che, rispetto alle dimensioni del complesso immobiliare, la progettualità sia in termini di spazio che per risorse economiche appariva sproporzionata. Pertanto, abbiamo avviato un approfondimento teso a reperire risorse aggiuntive unitamente a quelle museali. Abbiamo quindi avviato interlocuzioni con la Regione Puglia per trasformare parte dell'area in uno studentato, finanziato dall'ADISU con ulteriori circa 14 milioni di euro, e per i quali a breve perfezioneremo gli atti relativi. Questo ci permetterà di completare la riqualificazione dell'intero immobile, combinando le risorse disponibili e garantendo una funzione vincente per la città. Un'altra area di grande interesse – continua -è rappresentata dalle zone dismesse dalle Ferrovie di Stato. RFI a Foggia ha una particolare allocazione in quanto è collocata in posizione centrale, con suoli di proprietà ferroviaria che si estendono significativamente. In passato, c'era uno scalo merci molto operativo, ormai dismesso e non più nei programmi di FS. Di conseguenza, ha individuato aree non più funzionali agli scopi ferroviari, distinguendole da altre alienalizzabili. Stiamo dialogando con il gruppo FS per trovare soluzioni che siano utili allo sviluppo della città ma anche funzionali a favorire implementazione del trasporto ferroviario. l’azienda ha in programma la realizzare un grosso impianto fotovoltaico, utile per produrre energia per la movimentazione dei treni , che stiano concordemente valutando di allocare in posizioni meno centrali e non impattanti per la citta , in modo da destinare quelle aree a possibili ipotesi di sviluppo urbani che avremo ben modo di valutare nell’ambito di un più vasto dibattito partecipativo coinvolgendo tutti gli stakeholder.
Questo dialogo ci permetterà di valorizzare diversamente quest’area strategica della città con la creazione sia di un secondo fronte della stazione di foggia sia con l’allocazione di nuove funzioni che con la vicinanza della stazione potranno trarre giovamento. Non immaginiamo un semplice sottopasso, ma una trasformazione simile a quella di Bari, con due fronti di pari dignità – conclude l’assessore -. Dobbiamo valorizzare il patrimonio esistente e rispondere ai bisogni attuali della città. Intendiamo lavorare insieme a tutti i soggetti economici e sociali della nostra città, dialogando costantemente al fine di sviluppare un'urbanistica innovativa che migliori la qualità della vita a Foggia e la renda un esempio di rigenerazione urbana ben riuscita”.

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