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palazzodicittfoggia"FOGGIA SMART CITY", IL PROGETTO CHE TRASFORMA LA CITTA' IN UN MODELLO DI INNOVAZIONE
EPISCOPO E EMANUELE: "PRONTI AD ACCOGLIERE LE SFIDE DI UN FUTURO SEMPRE PIU' CONNESSO"

FOGGIA Per i cittadini un modo semplice e veloce per consultare dati come la salubrità dell’aria, ma anche di accedere alle offerte di mobilità sostenibile e colloquiare per documentazioni e chiarimenti, per la Pubblica Amministrazione l'opportunità di avere un controllo sulla qualità dei servizi e dei consumi, attivando un rapporto diretto con la Comunità: parte da Foggia la rivoluzione digitale che crea un collegamento immediato tra il Comune e i residenti, che potranno dialogare attraverso una piattaforma che offrirà servizi di informazione, mobilità sostenibile e ambiente.
"Foggia Smart City" è un'iniziativa sostenuta dalla Regione Puglia nell'ambito del “Programma Operativo Convergenza FESR - ASSE I Linea d'intervento 1.5.2 Patti per la città” e sarà presentata ufficialmente il prossimo 21 marzo presso la Pinacoteca ‘900.
Il progetto, avviato per la prima volta nella regione, mira a trasformare Foggia in un modello di innovazione digitale, aprendo nuove prospettive per l'intera Puglia. Grazie alla raccolta e all'integrazione di dati attraverso strumenti informatici avanzati, l'iniziativa si configura come un esperimento pionieristico che ha già suscitato interesse a livello nazionale, dimostrandosi una risorsa strategica e innovativa sia per gli Enti pubblici che per la cittadinanza.
La piattaforma, ancora "work in progress" e quindi in continua evoluzione, contiene due sezioni di servizi: una consultabile dai cittadini, attraverso applicazioni, di informazione in tempo reale, mobilità sostenibile e ambiente; l'altra dalla Pubblica Amministrazione che, avvalendosi di un 'gemello digitale' della città, è così in grado di velocizzare pratiche burocratiche, ricevere segnalazioni ed inviare informazioni ai cittadini, comunicando in tempo reale.
"Siamo orgogliosi di essere la prima città in Puglia ad adottare questa soluzione innovativa - commenta la sindaca Maria Aida Episcopo -, compiendo un passo fondamentale verso il futuro con il lancio di un progetto che rappresenta molto più di una semplice innovazione tecnologica: è una rivoluzione nel rapporto tra cittadini, Pubblica Amministrazione e territorio".
"È uno strumento che favorisce la partecipazione attiva della comunità - osserva -, perché la trasformazione digitale non è solo una questione di tecnologia, ma di inclusione, trasparenza ed efficienza. Per i professionisti e gli imprenditori, questa iniziativa offre nuove opportunità per pianificare e sviluppare progetti in una città più moderna e connessa. Per gli operatori sociali e culturali, diventa un mezzo prezioso per coordinare interventi e rispondere meglio alle esigenze della cittadinanza. Il nostro impegno è rendere Foggia un esempio virtuoso di innovazione al servizio delle persone. Questa è la strada giusta per costruire una comunità più forte, più connessa e pronta alle sfide del futuro".
La piattaforma, oltre a costituire un "contenitore" tecnologico di strumenti utili ai cittadini nella vita quotidiana, rappresenta anche un concreto supporto alla pubblica amministrazione che può avvalersi della tecnologia per ottimizzare i processi di lavoro e rendere risposte più immediate e puntuali, puntando ad una crescita sostenibile e al miglioramento della qualità della vita, ancora una volta a beneficio dei cittadini.
"Questa rivoluzione digitale – spiega l'assessore comunale con deleghe a Innovazione digitale e smart city, Davide Emanuele - non riguarda solo il cittadino, ma anche chi lavora ogni giorno per far crescere Foggia: le imprese, i professionisti, il mondo del sociale. Un ecosistema connesso, che favorisce la condivisione di dati e informazioni, diventa un'opportunità di sviluppo per tutti. Stiamo ponendo le basi per una città più intelligente e sostenibile, e continueremo a lavorare per far sì che la città diventi un modello di riferimento nel panorama dell’innovazione urbana. Il nostro ringraziamento va alla struttura comunale che ha costantemente lavorato a questo sistema innovativo che realmente ci pone come comune all’avanguardia nello scenario nazionale".
"Uno degli aspetti più importanti è l'integrazione di strumenti avanzati per il monitoraggio ambientale e la mobilità sostenibile - sottolinea l'assessore - Sapere in tempo reale la qualità dell’aria o avere una mappa interattiva delle piste ciclabili non è solo una comodità, ma un passo concreto verso una Foggia più moderna e attenta alla salute e al benessere della comunità".
Nel dettaglio, tra i servizi disponibili emerge “Q-Cumber”, una piattaforma di supporto alle decisioni connesse a sistemi di rilevazione e monitoraggio ambientale e sociale che, grazie alla mappa interattiva, consente di monitorare lo stato ambientale del territorio condividendo performance e anomalie. Le autorità potranno essere sempre a conoscenza delle criticità intervenendo tempestivamente per risolvere problematiche ambientali.
C'è poi la mobilità sostenibile attraverso "Foggia Ciclabile" e il "Virtual tour" che consente di consultare la mappa delle ciclabili in città.
E ancora, “Foggia Notice”, l'app ufficiale del Comune di Foggia, progettata per mantenere i cittadini costantemente connessi e informati, con una vasta gamma di comunicazioni, garantendo la sicurezza e il benessere della Comunità.
Di particolare interesse il sistema di monitoraggio della qualità dell'aria, una rete costituita da sensori, collegati in tecnologia “LoRa” (Long Range), un sistema wireless sviluppato per creare una rete a bassa potenza e ampio raggio funzionale all'acquisizione dei parametri di qualità dell'aria della città. I dati raccolti vengono immagazzinati in un modulo di memoria locale per poi essere trasmessi tramite segnali wireless presso un centro di monitoraggio dove è possibile storicizzare le misure, effettuare analisi statistiche e gestire eventuali segnalazioni attivabili al superamento di preimpostate soglie d'attenzione.

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rifiuti
Tonnellate di rifiuti sversati illegalmente, gli stati generali contro le ecomafie martedì 11 marzo a Foggia
Si mobilita anche l’Arcivescovo Giorgio Ferretti (Diocesi Foggia-Bovino) che introdurrà i temi l’incontro
Mobilitazione generale permanente e dossier con le azioni da adottare per comuni, provincia e Regione

FOGGIA Migliaia di tonnellate di rifiuti sversati illegalmente sul territorio, dati allarmanti sull’incidenza dei tumori tra la popolazione, una preoccupazione e un sentimento di rabbia e sgomento che crescono tra la cittadinanza: “La Capitanata è la nuova terra dei fuochi?”. Per rispondere, dati alla mano, a questo interrogativo e scongiurare il rischio, altissimo, che quella di Foggia possa trasformarsi in una delle province italiane più esposte ai rischi conseguenti all’abbandono illecito di migliaia di tonnellate di rifiuti, dal capoluogo della Daunia prende corpo la mobilitazione generale permanente delle comunità.
Sono 50 i soggetti promotori (associazioni agricole, ambientaliste, per la lotta alle mafie, laiche e di ispirazione cattolica, parrocchie, istituti scolastici, realtà scientifiche e della società civile) che hanno deciso di lanciare alto il grido d’allarme che arriva da chi s’impegna quotidianamente per lo sviluppo sostenibile e sano del territorio. Martedì 11 marzo, alle ore 16, si ritroveranno tutti insieme, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, in Piazza XX Settembre a Foggia. L’obiettivo è dare una scossa a istituzioni e opinione pubblica per superare l’inerzia e le inadempienze degli enti pubblici nell’avvio di una profonda, capillare e tempestiva azione di rimozione dei rifiuti e bonifica dei terreni invasi da rifiuti di ogni tipo. Durante il forum autoconvocato delle associazioni sarà presentato un dossier attraverso il quale fornire indicazioni a comuni, ente provincia e Regione Puglia per le azioni da adottare a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della salute per una provincia, quella di Foggia, con una fortissima vocazione all’agricoltura e al turismo. L’iniziativa è coordinata da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. Il convegno di martedì 11 marzo sarà significativamente aperto da un intervento introduttivo di Monsignor Giorgio Ferretti, Arcivescovo Metropolita della Diocesi Foggia-Bovino. Saranno quattro le relazioni al centro del dibattito. Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente interverrà sul tema “Rifiuti s.p.a: l’assalto ecocriminale alla provincia di Foggia. A seguire, Antonio Marfella, presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente-ISDE di Napoli, relazionerà su “Perché, come e quando si muore per Terra dei Fuochi. Come Evitarlo”. A Maurizio di Bisceglie, responsabile SSVD di Oncologia Medica Integrata del Policlinico di Foggia (sede di Lucera) toccherà invece il compito di illustrare le “Conseguenze mediche dei rifiuti tossici: focus sui tumori”. Infine, prima del dibattito, Massimo Fragassi affronterà il problema relativo a “Inerzia e inadempienze nei procedimenti amministrativi di rimozione dei rifiuti: il caso Foggia”. Il convegno sarà moderato da Filippo Santigliano, caposervizio de La Gazzetta del Mezzogiorno.

Francesco Quitadamo

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polizia di stato

Esprimo forte preoccupazione in merito alle recenti notizie riguardanti la possibile chiusura del Reparto Prevenzione Crimine (RPC) di San Severo.
Il Reparto Prevenzione Crimine di San Severo, rappresenta un presidio fondamentale per la sicurezza della nostra provincia e dell’intero territorio della Capitanata. In un contesto già segnato da gravi criticità in materia di ordine pubblico, un simile arretramento delle forze di polizia rappresenterebbe un duro colpo alla lotta alla criminalità organizzata e comune. Il nostro territorio necessita di un rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto al crimine, piuttosto che di un ridimensionamento delle risorse destinate alla sicurezza pubblica.
La Capitanata ha bisogno di più sicurezza, non di meno. La chiusura del RPC di San Severo significherebbe privare il territorio di personale altamente specializzato, in un momento in cui il contrasto alla criminalità richiede strumenti sempre più efficaci e una presenza costante dello Stato. Ci uniamo all’appello del SAP e di tutte le forze sociali affinché venga scongiurata questa ipotesi.
La sicurezza non può essere oggetto di tagli o ridimensionamenti, ma deve restare una priorità assoluta per tutti i livelli istituzionali e, gli sforzi compiuti dalle istituzioni per rendere più sicuro il territorio non possono essere vanificati.

Enzo Quaranta Assessore Comune di Torremaggiore

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medici
L’associazione CerBelli, associazione foggiana sulle neurodivergenze, intende denunciare la situazione preoccupante che si profila nettamente e con una rapidità allarmante: i diritti delle persone con disabilità sanciti dalla Convenzione ONU del 2006 sono minacciati e messi in discussione. Sui giornali e sui social stanno comparendo negli ultimi giorni articoli e video che non rendono un’idea giusta di quella che è la disabilità e dei diritti delle persone con disabilità.
E in Argentina si fa addirittura di peggio.
La riforma dell'Andis messa in atto dal presidente Javier Milei per classificare le persone con disabilità psichica e cognitiva reintroduce termini come “imbecille, idiota, debole di mente”. La scelta di queste parole ingiuriose ed offensive è assurda e sancisce la volontà di dividere il mondo tra i meritevoli e degni da una parte e gli imperfetti, da nascondere ed emarginare dall'altra.
Si tratta insomma di un salto indietro nella storia dei diritti civili. Riteniamo questo un attacco gravissimo. La civiltà si misura dal modo in cui si trattano i più deboli, i fragili e le minoranze. Oggi possiamo dirlo stiamo procedendo a grandi passi verso la barbarie. Altrettanto gravi, infatti, le dichiarazioni di Trump in occasione del disastro aereo di Washington di poche settimane fa.
Il presidente statunitense ha dichiarato con nonchalance che le politiche per la diversità degli Stati Uniti hanno portato all’assunzione di persone con disabilità fisiche o psichiche non qualificate per i controllori di volo. Affermando, altresì, che solo individui “altamente intelligenti e psicologicamente superiori” dovrebbero ricoprire tali ruoli.
Atteggiamenti simili non possono trovare spazio nella nostra società che deve essere accogliente, inclusiva rispettosa delle diversità,
E anche in Italia la situazione non è rosea. È stata rinviata di un anno l' attuazione del Decreto legge 62 che riguarda la Riforma sulla disabilità, una svolta epocale per la valutazione di base, la valutazione multidimensionale e il progetto di vita indipendente;
E come se non bastasse a rendere il quadro più fosco sono arrivate le parole di Galimberti sulla scuola italiana, le diagnosi di autismo e disturbi specifici dell'apprendimento.
“La scuola elementare sembra diventata una clinica psichiatrica”, ha affermato Galimberti. “Tutti discalculici, discrafici, dislessici, asperger, autistici…ma chi l’ha detto? Ai miei tempi non c’erano queste condizioni. C’era uno più bravo e uno meno bravo, che poi si esercitava e diventava bravo”. Il filosofo ha poi criticato la tendenza a “patologizzare tutte le insufficienze”, sottolineando come l’aumento delle diagnosi sia dovuto, a suo avviso, alla richiesta da parte dei genitori di percorsi facilitati per i propri figli. “È la strada dell’ignoranza, purché siano promossi”, ha concluso, “perché ai genitori interessa questo, non la formazione”.
Vorremmo ricordare all'esimio studioso che occorre tacere quando non si conoscono le questioni, che non si danno informazioni sommarie e fuorvianti, soprattutto quando si ha una grande visibilità e capacità di orientare le opinioni delle persone. La disinformazione unita al pregiudizio e allo stigma sociale hanno una ricaduta nefasta sulla vita migliaia di persone, di bambini e ragazzi che hanno speranze e sogni e che meritano di realizzarli come tutti gli esseri umani.
“Noi non cediamo il passo, vigileremo e difenderemo sempre questi diritti, portando avanti le nostre istanze. Nonostante Milei e tutti gli altri che gratuitamente denigrano le persone con disabilità” afferma il consiglio direttivo dell’associazione CerBelli.

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alberiulivoIL 7 MARZO LA TAVOLA ROTONDA “IL RICONOSCIMENTO DELLA DOP OLIVA ALTA DAUNIA, UN'OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL TERRITORIO”.

Il prossimo venerdì 7 marzo 2025, con inizio alle ore 17,30, presso la Sala Conferenze prof. Ettore Basso dell’Officina di Quartiere di Palazzo Celestini, è in programma una tavola rotonda sul tema: “Il riconoscimento della DOP Oliva Alta Daunia, un’opportunità di crescita per il territorio”.

“Ci confrontiamo pubblicamente su quello che può essere uno strumento importante di crescita per il nostro territorio – dichiara il Sindaco Lidya Colangelo -, si tratta di offrire un’ulteriore opportunità al nostro sistema produttivo e alla sua rete di imprese che operano nel comparto agricolo. La Denominazione di Origine Protetta Oliva da mensa “Alta Daunia” è ovviamente riservata esclusivamente alle olive da mensa, derivanti dalla varietà ‘Peranzana’, con zona di coltivazione e produzione i territori dei comuni di San Paolo di Civitate, Apricena, Torremaggiore, San Severo e Lucera”.
PROGRAMMA

Saluti istituzionali
Lidya Colangelo – Sindaco di San Severo
Giuseppe Lipartiti - Presidente Consorzio Oliva Alta Daunia Peranzana
Leonardo De Vita – Responsabile OP Peranzana Alta Daunia
Filippo Schiavone – Presidente Confagricoltura Foggia – OP Oliveti Dauni
Vincenzo Simeone – Presidente GAL Daunia Rurale 2020

Interventi

Nazzario D’Errico - Direttore Consorzio Oliva Alta Daunia Peranzana.
Pasqua Attanasio - Presidente del Distretto del Cibo della Daunia Rurale.
Massimo Lombardi - Dir. Medico Oncologo SSD di Rete Oncologica Ospedale Territorio. Coord. Centro orientamento oncologico - Rete Onc. Pugliese P.O. San Severo.
Angelo Michele Carella - Dirigente Medico S.C. Medicina Interna e Responsabile U.O.S. Lungodegenza P.O. San Severo - Scienze tecniche dietetiche applicate, Nutrizione clinica e Dietetica applicata allo sport - UniPegaso, Napoli.


Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
Michele Princigallo

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