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Politica

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comunesanseveroIL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE DEL FORUM DEI GIOVANI.


Nel corso dell’ultima seduta il Consiglio Comunale ha approvato in osservanza alla “Carta Europea della partecipazione dei giovani alla vita Comunale e regionale”, il Regolamento per l’istituzione del “FORUM DEI GIOVANI DI SAN SEVERO”, inteso come organismo di partecipazione alla vita ed alle istituzioni democratiche e spazio di incontro permanente tra i giovani, le aggregazioni giovanili e l’Amministrazione comunale.
“Il Forum dei Giovani – dichiara il Sindaco avv. Francesco Miglio - è organismo permanente, qualificabile come “Comunità Giovanile” autogestita, che persegue le finalità previste nel Regolamento e svolge le proprie funzioni in modo libero e autonomo. Il Forum assicura le condizioni per far intervenire direttamente i giovani nei confronti degli organi elettivi comunali, contribuendo con proprie proposte alla fase di impostazione delle decisioni che questi dovranno assumere su temi di interesse giovanili”.
L’Amministrazione comunale riconosce e promuove i principi contenuti nella “Carta Europea della partecipazione dei giovani alla vita Comunale e Regionale”, nel “Libro Bianco della Commissione Europea”, nella “Risoluzione del Consiglio d’Europa del 25 novembre 2003” (obiettivi comuni sulla partecipazione e informazione dei giovani) e nella “Carta dell’informazione della Gioventù Europea” adottata a Bratislava il 19 novembre 2004, nonché l’importanza di coinvolgere i giovani e le aggregazioni giovanili, quale presenza attiva e propositiva nell’ambito sociale e culturale, e di operare in stretta collaborazione con le diverse realtà ed organizzazioni sociali, che compongono l’universo giovanile territoriale.
Il Forum dei giovani concorre a promuovere: il pieno sviluppo della persona umana attraverso una politica attiva del tempo libero e della vita associativa; l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica, sociale e culturale della Comunità civile, attraverso una politica di formazione ed educazione che favorisca la partecipazione dei giovani; la difesa dei principi democratici e delle libertà individuali e collettive attraverso una politica di formazione del senso civico e della prevenzione sociale; l’affermazione dei diritti dell'uomo; la diffusione della cultura della pace, della solidarietà e delle pari opportunità; la difesa del pieno equilibrio dell’ecosistema attraverso una politica dell’ambiente urbano ed extraurbano; l’affermazione del principio costituzionale del diritto al lavoro attraverso una politica di centri di informazione e di banche dati per i giovani. Il Forum collabora con l’Amministrazione Comunale nella predisposizione di proposte per definire obiettivi e programmi relativi alle Politiche Giovanili, affiancandola nella strategia di informazione e di comunicazione che coinvolga istituzioni, aggregazioni ed associazioni esistenti ed operanti nel territorio.
“Come succede in tante altre città – aggiunge il Consigliere Comunale Antonio Stornelli - anche la nostra investe in una piattaforma di rappresentanza dal basso in grado di coinvolgere i giovani nella programmazione delle politiche e degli interventi dell'amministrazione. Si tratta di rappresentanze giovanili del mondo dell'impresa, delle associazionismo, della scuola, per avvicinare i giovani alle istituzioni e alla partecipazione attiva mettendo a sistema esperienze, idee, energie per costruire risposte migliori e più vicine ai bisogni del mondo giovanile. Occorre rimettere il presente delle giovani generazioni al centro delle nostre azioni per costruire un futuro migliore per questa città. Per quanti hanno deciso di restare, ma anche per quanti sono andati via e che, dopo aver acquisito competenze e conoscenze fuori, possano ritornare nella nostra terra. La responsabilità di costruire un territorio capace di dare sfogo alle ambizioni di ciascuno è una responsabilità che coinvolge tutti. Tanto le istituzioni quanto ogni singolo cittadino, giovane, ragazzo, ragazza che non smette di credere che questa Terra possa essere migliore di quanto lo sia ora”.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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logoPD
Azzarone: "Positiva la scelta della parte della minoranza che ha accettato l'esito congressuale. Iniziata una nuova fase politica"

L'Assemblea provinciale del Partito Democratico di Capitanata, convocata ieri dal suo presidente Daniele Dalessandro, ha eletto la Direzione provinciale e il tesoriere, completando la composizione degli organismi che "guideranno la nostra comunità politica nei prossimi quattro anni e affronteranno le sfide elettorali, territoriali e nazionali". Cosi Lia Azzarone, segretaria provinciale del PD foggiano, commenta l'esito delle riunione svoltasi in un positivo clima di partecipazione e confronto.
Sarà Pasquale Dell'Aquila a svolgere la funzione di tesoriere. A guidare la Direzione, composta da 50 membri, sarà la stessa segretaria provinciale.

“Ho accolto favorevolmente la scelta responsabile di alcuni dirigenti della minoranza che hanno pubblicamente riconosciuto l’esito del Congresso - afferma Lia Azzarone - e ieri hanno chiesto di procedere all'elezione della Direzione, riservandosi di indicare i delegati a rappresentare le loro istanze politiche. Una posizione rispettosa del confronto congressuale e di buon senso.
Resta l'amarezza per la mancata partecipazione di quanti hanno scelto la piazza dei social network per continuare a fomentare divisioni e conflitti. È un atteggiamento irresponsabile che non può trovare alcuna giustificazione o comprensione.
A partire da ieri è iniziata una nuova fase politica, fondata sulla consapevolezza della necessità di superare le divisioni e ricostruire le condizioni per un positivo confronto dialettico.
Ne abbiamo di cose da fare. Dobbiamo organizzare la conferenza programmatica per dare voce alle tante energie che animano la nostra comunità, tracciare l'orizzonte e la direzione della nostra azione politica, connettere e promuovere le esperienze amministrative e civiche di buon governo.
E poi dobbiamo ulteriormente rafforzare ed espandere la nostra organizzazione, innanzitutto puntando all'apertura di Circoli nei Comuni in cui otteniamo voti e consensi ed in cui dobbiamo radicarci.
Chiunque voglia partecipare a questo positivo processo è il benvenuto, a prescindere dal suo schieramento nella fase congressuale - conclude Lia Azzarone - Il Partito Democratico di Capitanata deve tornare ad essere unito, deve diventare ancora più forte, deve affrontare con impegno ed entusiasmo il futuro, a partire dalle imminenti campagne elettorali".

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logoPDIL PD INIZI AD AMMINISTRARE, A PROPOSITO DI COERENZA, DI SERIETÀ E DI SCIOCCHEZZE
“…erano belli i tempi in cui si provava vergogna…” (cit.)
Restiamo sempre più stupiti dall’arroganza e dalle gravi dimenticanze del PD. Certo, è vero che Renzi, segretario del PD, è maestro in questo, visto che nei tre anni di governo ne ha raccontate di cotte e di crude, ma non pensavamo che i suoi seguaci lo prendessero in parola.
Veniamo ai fatti di Monte.
In un intervento dei giorni scorsi, salvo smentite mai arrivate, abbiamo contestato al PD e all’Amministrazione d’Arienzo che ciò che hanno fatto in sei mesi è solo lavoro preparato e finanziato dall’ex Amministrazione di Iasio, mentre di loro al momento non si è visto nulla, se non i selfie!
Circa le sciocchezze, vorremmo porre delle domande al PD:
• è vero o no che l’attuale Sindaco viene dall’area politica di chi oggi è in Forza Italia?
• è vero o no che, nei mesi di marzo e aprile scorsi, il PD, con l’aiuto dell’Assessore regionale Piemontese, allora Segretario Provinciale del PD, stava per chiudere un accordo con Forza Italia di Monte Sant’Angelo per le elezioni comunali?
• è vero o no che alcuni componenti del gruppo di quella che fu “Monte nel Cuore”, militanti di Forza Italia, si sono iscritti al PD, tanto che qualcuno di loro oggi è persino componente del direttorio del PD?
• è vero o no che l’ex Segretario provinciale di Forza Italia ha fatto campagna elettorale per la lista del PD alle elezioni comunali di giugno scorso?
• è vero o no che molti amici che attualmente si sono iscritti a Forza Italia, convinti che col PD si potesse fare un accordo politico-programmatico serio (evidentemente pensavano di avere a che fare con gente matura politicamente), hanno votato per molti candidati, poi eletti, della lista CambiaMonte?
Come vedete, le nostre “sciocchezze” sono confermate da verità. Diciamo la verità anche quando sosteniamo che ciò che sta facendo il PD di Monte non è certo farina del suo sacco.
Non saranno certamente opera del PD montanaro il Bilancio comunale in perfetto ordine, le tasse tra le più basse della provincia di Foggia, la Palestra Polivalente al Galluccio, la Casa delle associazioni, la sistemazione di Corso Giannone, di Corso Garibaldi, di Piazza Cappelletti, di Piazza Beneficenza, di Corso Vittorio Emanuele, della zona Stamporlando, della Scuola “Giovanni XXIII (a proposito, che fine hanno fatto questi due progetti?) ecc.
Relativamente al Bilancio, il PD sostiene che il Comune non può contrarre mutui per colpa delle precedenti Amministrazioni (quindi anche di quella della quale il PD ha fatto parte dal 2004 al 2007), ma tutti sanno che la cosa non sta così. Basterebbe informarsi un po’ e studiare le carte per capire che Monte, grazie all’ottima salute di cui gode il Bilancio, ha spazi per contrarre mutui, visto peraltro che con il Sindaco di Iasio vennero estinti tutti quelli vecchi. Il PD, invece, non vuole ammettere che Monte, ma tutti i Comuni, non possono contrarre i mutui perché il Patto di stabilità non lo consente, quel Patto di stabilità che il PD riteneva fosse solo una scusa quando lo dicevano gli altri, ma ora che ci sono loro al governo della città si sono accorti che esiste e, cosa più importante, stanno facendo i conti con la responsabilità dell’amministrare. Eppure, ci sono Sindaci di area politica del centrosinistra (Riccardi di Manfredonia, Sala di Milano, Decaro di Bari ecc.) che tutti i giorni si lamentano dei tagli ai Comuni fatti dal Governo PD; il PD di Monte, pur di non parlare del male che il Governo ha fatto in questi anni, non ammette la realtà.
Va detto, però, che, se il Comune vuole – certo, bisogna leggere carte e programmare –, il Patto di stabilità consente di poter contrarre mutui qualora i soldi siano destinati alla ristrutturazione delle scuole.
Sono passati sei mesi dall’insediamento di CambiaMonte, dall’inizio di questa nuova amministrazione; in genere, i primi bilanci si fanno dopo 100 giorni, ma noi abbiamo voluto attendere di più, abbiamo atteso sei mesi, cioè 180 giorni. Ebbene, è sotto gli occhi di tutti che non c’è programmazione, non ci sono idee, non c’è la discussione politica nell’amministrazione del PD.
L’unica cosa che hanno fatto è la modifica al Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, annunciata come se fosse un’opera di bene a favore del mondo. Ma ricordate le barricate che hanno fatto quando altri proponevano la stessa cosa!? La democrazia non è nel loro DNA, questo è chiaro.
Il Pd deve ricordare che sta amministrando Monte Sant’Angelo e che non sono i selfie o le frasi ad effetto a dare certezze per il futuro della nostra amata città. (fonte: Forza Italia – Sezione di Monte Sant’Angelo).

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davide emanuele

"Landella dimentica di essere un 'terrone' e cede al fascino del suprematismo destroide di Matteo Salvini, replicando il modello politico populista che si fonda sulla paura del diverso invece di promuovere azioni concrete a sostegno della comprensione delle diversità e dell'integrazione". E' il segretario cittadino Davide Emanuele a commentare l'annuncio pubblico del sindaco di Foggia che "seduto al fianco del leader post leghista, gli ha idealmente consegnato l'assessorato comunale alla Sicurezza".
"Una manovra furbetta, utile a garantirgli la sopravvivenza in Consiglio comunale, che preannuncia l'arrivo di un nuovo sceriffo in città.
I leghisti foggiani, infatti, hanno proposto di risolvere i problemi di degrado e disagio vissuti nel quartiere Ferrovia armando la Polizia Municipale.
E perché dare le pistole solo ai Vigili Urbani in servizio in quell'area? Nei quartieri Settecenteschi degrado e disagio sono ben radicati; o sbaglio? E tra le baracche di Borgo Croci o di viale degli Aviatori? Anche alcune zone del rione Candelaro non mi pare siano immuni da problemi di sicurezza; o sbaglio?
Perchè escludere questi quartieri dal pattugliamento a mano armata? Perché in questi quartieri la presenza di stranieri è ancora limitata. Perché in questi quartieri gli stranieri non aprono negozi. Perché in questi quartieri il degrado e il disagio sono anche il terreno fertile in cui affondano le radici i business criminali.
Genuflettendosi di fronte a Salvini, Landella offre una risposta pseudo politica alla frangia fascistoide del suo elettorato, legittima estremisti ed estremismi di Forza Nuova, getta un po' di fumo in faccia ai cittadini in attesa da anni di misure concrete che non arriveranno mai.
Basta valutare ciò che è accaduto con il terminal intermodale: un'infrastruttura progettata per migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico e favorire lo sviluppo commerciale è stata trasformata in un capolinea anni '70 che di notte viene utilizzata come latrina a cielo aperto.
L'8 dicembre il sindaco Landella ha acceso l'albero di Natale - conclude Davide Emanuele - Il 9 dicembre i foggiani hanno trovato Salvini dentro il pacco infiocchettato".

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salviniOggi Matteo Salvini è al teatro Giordano, poi si sposterà a Manfredonia. Una toccata e fuga di poche ore. I manfredoniani gli hanno riservato un'accoglienza piuttosto simpatica, ma qualcuno l'ha chiamata vandalismo, precisando però che Salvini fa schifo lo stesso. Un'opposizione un po’ sbiadita.
Nei mesi passati abbiamo assistito ad una costante evoluzione della destra foggiana. In molti hanno scelto di salire sul Carroccio del vincitore, il primo è stato il sindaco dottor Franco Landella, che ha affiancato il segretario federale della Lega in un comizio a Firenze. Poi la storia dei salviniani ha visto una crisi: un arresto per traffico di rifiuti e una espulsione per indelicatezza. Ma alla fine, come l'araba fenice, “Noi con Salvini” è riapparsa nei consigli comunali di Foggia e Bari. E non ha perso un attimo per lanciarsi nel dibattito, già stantio, sul quartiere Ferrovia: ci vogliono le pistole, dicono. Così Matteo Salvini viene a Foggia ancora una volta, più forte dell'ultima, in cerca di un riconoscimento definitivo al sud. La storia, l'ultima volta, è andata diversamente. Il 15 maggio 2015, a Foggia, Matteo Salvini fu contestato da centinaia di persone all'uscita del suo albergo, dopo aver vomitato il suo odio per gli immigrati (purtroppo a Foggia quello per i terroni non avrebbe sortito l'effetto voluto). Chi lo ha contestato voleva dare un segnale: non era a Salvini che volevano parlare, ma a tutti gli altri. Volevano dire che Foggia non può essere la città dei Salvini, dei Landella, degli Splendido; che Foggia è una città meticcia, meridionale, contadina: non xenofoba, non razzista. A seguito dell'atto terrorista e violento del lancio di uova, quelle persone sono state caricate dalla forza pubblica. Una risposta un po’ sproporzionata, considerando che quello nel cinema parlava di ruspe. 32 di quelle persone, a distanza di due anni, sono state condannate senza processo a 4 giorni di carcere, convertiti in 1000 euro di ammenda a testa. Condanne nel pieno stile delle politiche di chi si considera un argine ai populismi come quello di Salvini, quelli che con i decreti Minniti-Orlando hanno dichiarato guerra ai poveri e al dissenso. Quelli che usano i fogli di via e il DASPO urbano per tutelare il decoro, strumenti ornamentali per città abbandonate a sé stesse. Non stupisce che questi stessi strumenti siano usati e apprezzati dallo stesso sindaco dottor Landella, antigovernativo finché gli piace, che con l'ultima ordinanza ha conseguito un grande risultato di civiltà nel multare una donna di mezza età che sostava sulle scale di un portone. Ma la cronaca non è abbastanza. Come studenti e come cittadini, non possiamo permettere che la nostra città continui ad essere strumentalizzata per un pugno di voti, in un contesto in cui la disoccupazione è alle stelle, i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Per rispondere allo sfruttamento del nostro territorio non possiamo permettere compromessi con chi ne è l'artefice. Esprimiamo solidarietà ai condannati, e ribadiamo il loro messaggio: i razzisti e gli xenofobi non devono avere nessuno spazio nella nostra città.

Ucronía
Link Foggia
Unione degli Studenti Foggia

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