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Politica

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logoPDIl campo del centrosinistra si allarga con il coinvolgimento di Socialismo Dauno
Rafforzato il sostegno ai candidati alla Camera e al Senato della Capitanata
Dichiarazione congiunta dei rappresentanti di Partito Democratico, Capitanata Civica e Socialismo Dauno

Le elezioni politiche ci offrono l'opportunità di riconnettere al centrosinistra la comunità politica che si riconosce nel movimento Socialismo Dauno.
Il campo del centrosinistra, così, si allarga ulteriormente e con maggiore forza ambisce a rappresentare le istanze e le aspirazioni dei cittadini della Capitanata.
Il Partito Democratico, il movimento civico che si riconosce nell'esperienza di governo di Michele Emiliano e di tanti sindaci del foggiano, e Socialismo Dauno hanno, quindi, deciso di affrontare insieme l'impegno elettorale per il rinnovo del Parlamento e l'individuazione del futuro governo del Paese.
Ciò a partire proprio dai positivi risultati ottenuti per la Capitanata dal governo regionale, che ha scelto di investire risorse per favorire lo sviluppo economico e culturale, costruire opportunità di lavoro, rafforzare la rete dei servizi sociali e per la salute, promuovere l'innovazione.
E' questo il primo atto della rinnovata alleanza che ha deciso di sostenere i candidati nei collegi uninominali - Lia Azzarone, Michele Bordo, Rosario Cusmai, Elena Gentile e Massimo Russo - e la coalizione di centrosinistra.
A partire dal 5 marzo si attiverà il confronto utile e necessario a condividere il percorso politico che condurrà alle elezioni amministrative di maggio e a quelle del prossimo anno, caratterizzate dal voto nella città capoluogo.

Ufficio stampa
Unione provinciale Partito Democratico Foggia

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forza italia
Il Partito Democratico ha un concetto tutto proprio di legalità e di rispetto delle regole.
Nei giorni scorsi l’Assessore Piemontese – lo si vede a Monte solo agli appuntamenti elettorali – ha annunciato “urbi et orbi” che il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, gli ha affidato provvisoriamente le deleghe all’Ambiente lasciate dall’Assessore Caracciolo, indagato. Va ricordato, anche, che Caracciolo è candidato del PD alla Camera dei Deputati.
Ciò che però stupisce è che Piemontese sembra aver ottenuto quelle deleghe per merito, ma non è così. Piemontese ha avuto quelle deleghe non perché, fino ad ora, sia stato capace di amministrare la Regione, ma perché la Giunta Emiliano è così inguaiata (ben tre Assessori dimessisi: Liviano, Giannini e Caracciolo) che Emiliano non sapeva più come fare e a chi dare le deleghe, avendone già troppe lui.
Piuttosto, Piemontese non sa che, se tutti dovessero ragionare come il PD, più che gioire per quanto ha ottenuto, dovrebbe chiedere le dimissioni di Caracciolo, e degli altri, non solo da Assessore, ma anche da Consigliere Regionale e, cosa più importante, ritirare la candidatura di Caracciolo alla Camera dei Deputati!
Forza Italia è garantista, al contrario del PD, che ha sempre fatto sciacallaggio (Il Presidente del Consiglio Comunale, Vergura, ricorda le cattiverie sugli altri anche quando questi non sono mai stati sfiorati da un avviso di garanzia?): amministrare e governare non è cosa semplice e non è cosa da pettegolezzo o per fomentatori di piazza, e siamo convinti che la Giustizia saprà prendere le giuste determinazioni. Una cosa è certa: la parola “garantista” è estranea al PD, da sempre forcaiolo e giustizialista, e mai giusto!
Quante volte il PD di Monte ha insinuato sull'assenza, a loro dire, di politiche per la Legalità? Oggi il PD è così attento e rispettoso della legalità, delle sicurezza e di chi nella realtà ne è veramente il difensore che l’Amministrazione d’Arienzo, nei giorni scorsi, non ha neppure ritenuto utile portare il saluto della Città alla Fregata “Carabiniere” della Marina Militare, attraccata nel Porto alti fondali di Manfredonia. A donare un ricordo di Monte è stato un nostro concittadino, che ha voluto omaggiare il Comandante della Fregata con una statua di San Michele.
Aderire ai princìpi di Legalità non deve essere solo una cosa pro-forma. Quando, per esempio, si convoca il Tavolo per la Legalità – cosa lodevole – non si devono fare distinzioni tra le Associazioni, ma devono essere invitate tutte, non solo alcune. Infatti, alcune Associazioni, iscritte all’Albo comunale, lamentano il fatto che al primo incontro non siano state invitate, e sono le stesse che a Natale, pur volendo dare un contributo per organizzare gli eventi, si sono viste sbattere la porta in faccia o rispondere un secco NO.
Il rispetto delle regole e l’idea di legalità non devono essere a giorni o a quinquenni alterni, ma valgono sempre.
Tutto ciò dimostra come il PD non sia all’altezza di amministrare una città e neppure di governare il Paese. (fonte: Forza Italia – Sezione di Monte Sant’Angelo)

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0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)


logoPD"Vinceremo se ci sentiremo tutti coinvolti. L'obiettivo è dare voce e futuro alla nostra terra, sul modello di quanto fatto dalla Regione"

"Lia Azzarone è una donna che conosce questo territorio, che non ha bisogno della campagna elettorale per interessarsi ai temi e ai problemi delle comunità che animano la provincia di Foggia". Così Raffaele Piemontese, assessore regionale al Bilancio, ha presentato la candidata alla Camera nel collegio Foggia-Gargano alle centinaia di persone che ieri hanno affollato il comitato elettorale di Lia Azzarone e Massimo Russo, candidato al Senato nel collegio Foggia 8, in occasione della sua inaugurazione.

A sostenere i due candidati del centrosinistra anche l'assessore regionale all'Agricoltura Leo Di Gioia, per il quale "la forza e il radicamento delle forze civiche e politiche che compongono l'alleanza determineranno il buon esito della sfida elettorale".
"Ciò che stiamo provando a fare è replicare in Parlamento l'esperienza di buon governo della Regione Puglia - ha aggiunto Piemontese - ad ulteriore vantaggio della comunità foggiana".
"La nostra forza è la concretezza della nostra proposta politica - ha affermato Massimo Russo - fondata su temi strategici per la qualità della vita e dello sviluppo delle aree del Sud Italia come la nostra".

"Oggi inizia la nostra sfida e sono emozionatissima - ha esordito Lia Azzarone - oltre che grata a tutti voi per il sostegno e l'affetto.
La campagna elettorale sarà un impegno corale fondato sulla nostra capacità di coinvolgere appieno le energie, le intelligenze e le competenze che conosciamo e conosceremo. Vinceremo se ci sentiremo tutti coinvolti.
L'obiettivo è dare voce e futuro alla nostra terra, mutuando quanto fatto dalla Regione Puglia in sinergia con i sindaci e gli amministratori comunali.
Le potenzialità ci sono tutte. Grazie al buon lavoro svolto dal Governo e dal Parlamento, abbiamo opportunità utili a fare sviluppo e a creare lavoro che potremo cogliere meglio e al meglio proseguendo, correggendo e rafforzando l'esperienza di questi anni.
Ecco perché serve fare la scelta giusta. Per non fare passi indietro e non commettere l'errore di consegnare il nostro territorio a chi ha dimostrato, a Roma e a Foggia, di non essere in grado di affrontare e risolvere i problemi dei cittadini.
Oggi inizia la campagna elettorale che ci condurrà alle elezioni del 4 marzo - ha concluso Lia Azzarone - e la conquista del seggio in Parlamento è la premessa alla conquista del governo della mia città, della città che amo e per la quale sono pronta a spendermi".

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sindacoIl sindaco di Vico del Gargano ribadisce il proprio sostegno all’assessore regionale
“Condivido il progetto civico, tra me e Di Gioia rapporto di stima e amicizia”

VICO DEL GARGANO “Sono al fianco di Leonardo Di Gioia, senza se e senza ma”. E’ Michele Sementino, sindaco di Vico del Gargano, a esprimere con queste parole il proprio sostegno all’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. “Io appoggio Leonardo Di Gioia”, ha spiegato il primo cittadino vichese. “Al di là della stima per l’uomo politico e della condivisione del progetto civico, all’assessore regionale mi lega anche un rapporto di fiducia e di amicizia. Va da sé che quanto riportato dal quotidiano l’Attacco sia lontano anni luce dal mio pensiero. Di Gioia non mi ha imposto nulla. Quando ho letto la parola ‘ricatti’ su quel giornale, non sapevo se indignarmi o mettermi a ridere”. Il sindaco di Vico del Gargano si è candidato per essere confermato alla guida politica e amministrativa della sua città. “Per quanto riguarda le elezioni comunali, tutti sanno che a Vico del Gargano ci sono diverse personalità che si riconoscono nel progetto civico”, ha affermato Sementino. “E’ ovvio che sarei contento se tutte quelle persone convergessero sulla mia candidatura, ma se questo non dovesse avvenire non ne farei un dramma e resterei comunque al fianco di Leonardo Di Gioia”, ha detto il primo cittadino vichese. “Per le elezioni politiche, in coerenza con tutto il mio percorso politico, farò campagna elettorale per il centrosinistra”. Anche sulla SUA, la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Foggia, Michele Sementino ha le idee ben chiare. “Il Comune di Vico del Gargano rinnoverà la convenzione per la Stazione Unica Appaltante, senza aspettare la nomina di un nuovo responsabile”, ha annunciato il sindaco. “Quando la struttura sarà a regime, torneremo a espletare le gare con il SUA.”, ha concluso Sementino.

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confesercentiFerrara: «Necessario dare agli imprenditori il sostegno di cui hanno bisogno per agganciare la ripresa»

Chiedono risposte concrete le PMI foggiane in vista delle prossime elezioni politiche. «I programmi elettorali non convincono le Piccole e Medie Imprese», dichiara Alfonso Ferrara, presidente provinciale Confesercenti, commentando un’indagine commissionata dall'Associazione. «A meno di trenta giorni dalle elezioni, due imprenditori su tre bocciano le proposte avanzate finora dalle forze politiche, da cui invece si attendono proposte più concrete e mirate su fisco e sostegno all’impresa – afferma Ferrara -. Una situazione di incertezza che blocca anche l’economia: il 36%, infatti, segnala di voler rimandare a dopo le elezioni la decisione se procedere o meno con gli investimenti già programmati».
Prosegue il presidente di Confesercenti: «Le Piccole e Medie Imprese si avvicinano all’appuntamento elettorale con disincanto, nella convinzione che il risultato sia comunque in qualche modo già segnato: il 65% degli imprenditori intervistati, infatti, pensa che l’esito della consultazione sarà un Parlamento diviso. L’insoddisfazione del tessuto imprenditoriale rischia anche di dare una spinta all’astensionismo. A oggi, infatti, gli imprenditori che hanno già stabilito di rinunciare al voto sono il 25%, mentre un ulteriore 20% si dice ancora indeciso. Dati migliori della media dei cittadini, ma che portano a ipotizzare livelli di partecipazione inferiori a quelli registrati in occasione delle precedenti elezioni politiche, che hanno visto esprimersi il 79% degli imprenditori. Ad allontanare gli imprenditori dalle urne è soprattutto la sensazione di non essere considerati adeguatamente da nessun partito o movimento politico, motivazione indicata dal 62% degli imprenditori che non votano che sono ancora indecisi. Ma pesa anche una generale sfiducia nel sistema politico elettorale la mancanza, ad oggi, di programmi convincenti. La questione del programma, invece, è di massimo rilievo: il 33% degli imprenditori, infatti, ammette di dare il suo voto proprio a chi presenta le proposte più convincenti. Una quota di quasi dieci punti superiore sia a quel 24% che, di norma, sceglie chi lo rappresenta di più dal punto di vista politico, sia agli imprenditori che invece credono nel voto utile (27%) e sono pronti a dare la preferenza anche a chi li rappresenta solo parzialmente, ma ha maggiori possibilità di formare un governo stabile. Minoritaria, invece, la quota di chi orienta il proprio voto in base al carisma dei leader politici».
Tra le risposte che le imprese attendono dalla politica, spicca la questione fiscale. Il 56% degli intervistati, infatti, ritiene che la riduzione del peso delle imposte debba essere la priorità della prossima legislatura. Ma si cerca anche più sostegno alla piccola impresa (39%), semplificazione burocratica (30%), riduzione del costo del lavoro (28%) e un accesso al credito più semplice e meno costoso (18%). Richieste queste, ammonisce Ferrara, «avanzate da anni dal mondo della piccola e media impresa italiana, ma fino ad ora mai soddisfatte pienamente».
In questa prima fase della campagna elettorale si è parlato spesso di piccola e media impresa; ma al di là dei soliti riferimenti rituali, le proposte finora avanzate assomigliano più a slogan che a progetti ben definiti: restano infatti da chiarire le modalità di applicazione e le coperture.

«Nonostante questo, dal sondaggio emerge comunque un certo pragmatismo degli imprenditori, come dimostra l’ampia richiesta di stabilità, necessaria alle imprese per investire e progredire – prosegue il presidente Ferrara. Questo, però, non vuol dire che non si cerchino risposte. Anzi: dopo anni di vuoto, la richiesta si è fatta ancora più pressante. E adesso, che siamo a meno di un mese dalle elezioni ed il tempo stringe, le imprese vivono un’incertezza ed uno sconforto sempre più palpabili di fronte a proposte che, da chi vuole stringere ancora la cinghia a chi promette mari e monti, paiono comunque inadeguate. Serve un’inversione di tendenza, è necessario dare alle PMI il sostegno di cui hanno bisogno per agganciare finalmente e completamente la ripresa. Il paradosso è che la direzione indicata da tutte, proprio tutte le forze politiche, è quella giusta: la riduzione della pressione fiscale, richiesta da 6 PMI su 10. Ma la strada deve essere percorribile: occorre mettere in campo proposte credibili, mirate e realizzabili per dare ossigeno alle imprese. In particolare alle micro-attività urbane, che vivono un problema di sostenibilità che sta aumentando il degrado delle nostre città, ma che viene ignorato da tutte le forze politiche».
«Noi abbiamo elaborato un piano in dieci punti - conclude Ferrara – dal tax credit per le attività di vicinato all’accesso al credito, dalle misure per il recupero degli immobili sfitti al sostegno del turismo e un piano d' investimento a favore delle infrastrutture territoriali – che riteniamo possa dare uno shock positivo alle PMI. Nei prossimi giorni le invieremo a tutti i candidati».

CONFESERCENTI FOGGIA

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