In queste settimane in Consiglio Comunale si è consumata l’ennesima farsa dei numeri per la maggioranza Landella.
In più riprese la sterile maggioranza di Landella è andata sotto miseramente su uno dei documenti più importanti per l’amministrazione del Comune come il Pef per ciò che riguarda la Tasi e la Tari.
Solo in ultima battuta, sabato 31 marzo, ultimo giorno utile, è stato approvato con le “opposizioni-maggioranza” che con 11 uscite dall’aula e 3 voti contrari hanno permesso ai soli 13 voti di maggioranza su 27 presenti di aver “salva la pelle” sul documento di Programmazione Economica e Finanziaria.
E’ oramai evidente che il sindaco non ha più la fiducia di gran parte dei consiglieri che fino ad oggi gli hanno garantito la “sopravvivenza politica” in consiglio.
4 rimpasti in poco più di 3 anni e 5 giunte, costruite più sulla spartizione delle poltrone, secondo il più ben noto manuale Cencelli, che sul rispetto del programma elettorale o per risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra città senza prendere mai in dovuta considerazione le numerose istanze e proposte dei cittadini che in questi mesi ci sono state.
Ci troviamo di fronte ad un quadro sempre più preoccupante sia per i conti che per il bilancio della città già alle prese con un “piano Salva-enti” che di fatto ha sottostimato di molto le reali cifre dei debiti fuori bilancio.
Nei monitoraggi a cui siamo sottoposti dalla sezione della Corte dei Conti i giudizi e le prese d’atto che vengono sottolineate sulla gestione della Giunta Landella sono sconfortanti e gettano una luce sinistra sulla possibilità della stessa Corte di richiedere il commissariamento della città.
In questi ultimi mesi, la Giunta e questo consiglio ci hanno abituati più ai balletti sulle poltrone, ai rimpasti e alle prove di forza dei vari coordinatori dei partiti politici che hanno tenuto in ostaggio un’intera città per assessorati, deleghe e riposizionamenti vari.
Da molti mesi a questa parte chiediamo che fine abbia fatto il Contratto definitivo con Amiu da parte del Comune che sicuramente ci avrebbe permesso di trattare in maniera più decisa e con ben altro peso al tavolo le richieste, il rispetto dei vincoli e tutte le clausole finanziarie che ad oggi invece rimangono parole vuote con le 21 proroghe del contratto provvisorio, di cui l’ultima, iniziata il 1 aprile, ancora non ci è dato sapere di quanti mesi sia.
Per non parlare della situazione disastrosa in cui versa la nostra municipalizzata del trasporto pubblico locale, Ataf, che non riesce a garantire in maniera efficace i suoi servizi, con numerose corse che ogni giorno saltano, semplici e scolastiche, a causa del parco mezzi del tutto inadeguato.
Abbiamo sottolineato a più riprese la pratica degli affidamenti diretti alle stesse imprese per ciò che riguarda le festività natalizie o Ferragostane.
La mancata adesione del Comune alla Stazione Unica Appaltante costituisce, tra le altre cose, un altro elemento sia del mancato rispetto del programma elettorale oltre al fatto che si continua sempre a portare avanti una gestione degli affidamenti non sempre chiara e trasparente.
Dai lavori pubblici alla mancata approvazione del Pug, da un pronto e efficace intervento strutturale in tema di Peba e di rimozione delle barriere architettoniche, senza dimenticare il servizio di manutenzione del verde e delle pulizie delle strade sempre meno efficienti a causa dei mancati controlli e sanzioni contro coloro che non lavorano adeguatamente, inoltre la situazione poco chiara dell’appalto per la manutenzione della pubblica illuminazione, sono le criticità maggiori che più volte abbiamo evidenziato.
La Giunta e il consiglio tutto assistono inermi a questo sfacelo e la città non può permettersi questa paralisi politica e amministrativa foriera di disservizi e dissesti di ogni tipo.
Rassegnate tutti le vostre dimissioni irrevocabili.
Foggia merita di più del vostro triste spettacolo.
Meetup “AttiVisti foggiani”