Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 352 visitatori e nessun utente online

Politica

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

marascoDichiarazione del capogruppo consiliare del Partito Democratico Augusto Marasco

Trasformismo è il 'valore’ politico a cui si ispira il nuovo gruppo consiliare costituito nell'esclusivo interesse dei suoi componenti e del sindaco Landella, non certo il “senso di responsabilità” verso la città.
Landella è lo stesso sindaco che due dei tre ex-consiglieri di minoranza, Saverio Cassitti e Leonardo Iaccarino, erano pronti a sfiduciare in Consiglio comunale determinando lo scioglimento anticipato dell'Assise e il commissariamento "lungo e doloroso" (cit. Franco Landella) che oggi s'impegnano a scongiurare offrendo sostegno ad un'Amministrazione in apertissima crisi.
Per la precisione, Iaccarino è stato l'estensore di una prima mozione di sfiducia, poi archiviata in un cassetto, e il sottoscrittore di quella che ho personalmente redatto, e che ha ottenuto 12 delle 13 firme necessarie alla sua presentazione per cercare di porre fine al coma amministrativo indotto dall'incapacità, l'incompetenza e l'inconcludenza di Landella e della sua Giunta.
All'appello rispose favorevolmente Saverio Cassitti e non Sergio Clemente, la cui appartenenza al gruppo consiliare del Partito Democratico era oramai cessata formalmente da almeno due anni.
Francamente, faccio fatica a comprendere quale possa essere l'apporto politico che il 'gruppo dei tre' potrà fornire a Landella e sono curioso di conoscere quale sarà la contropartita di sottogoverno promessa ad uno o a ciascuno di loro.
Di una cosa però sono certo: il sindaco avrebbe fatto meglio, proprio per il bene della città, a confermare le proprie dimissioni ed a chiudere la sua pessima esperienza amministrativa preservando il minimo sindacale di dignità.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPDLA REGIONE PUGLIA VUOLE CHIUDERE ANCHE IL PPI (PRONTO SOCCORSO)! E INTANTO D’ARIENZO E IL PD, DOPO LE BUGIE, NON PARLANO!
Nella seduta del 10 aprile scorso, la Giunta Regionale del PD, con Assessore Raffaele Piemontese, ha detto sì all’ordine partito dai Governi PD (prima Renzi e ora Gentiloni) di chiudere in Puglia 39 Punti di Primo Intervento (PRONTO SOCCORSO, per intenderci), compreso quello di Monte Sant’Angelo, perchè ha attivato il 118 medicalizzato. La notizia è stata confermata dal Presidente della Regione Emiliano che ha affermato: “Lo ha chiesto il Governo”.
Qualche settimana fa, il Sindaco d’Arienzo, il PD e “CambiaMonte” avevano annunciato che, grazie alla Regione Puglia, loro sono capaci di mantenere gli impegni presi con i cittadini, sottolineando “Un lavoro svolto su più livelli che ha dato i suoi grandi frutti, grazie alla stretta collaborazione tra Amministrazione, Asl e Regione” (parole di d’Arienzo), facendo quasi intendere che l’appartenenza al PD è garanzia di benefici per Monte! D’Arienzo, però, ha dimenticato (non vogliamo pensare che abbia detto bugie!) di dire la verità: la medicalizzazione del 118 – che comunque non può soddisfare le esigenze di una città turistica come Monte – non è un servizio in più, ma è avvenuta solo perché chiude il PPI. In quindici anni alla Regione, il PD ha chiuso prima l’Ospedale, poi quasi tutti i servizi e ora chiude il PPI! Tanti saranno i problemi per il continuo taglio dei servizi sanitari fatto dal PD.
È una decisione grave che arriva dopo tante bugie dette ai cittadini e ai Consiglieri Regionali. Infatti, il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Giandiego Gatta (Forza Italia), ha presentato numerose interrogazioni proprio sulla riconversione degli ospedali in PPIT, ma Emiliano e il PD, impegnati a litigare sulla spartizione delle poltrone, non hanno mai ascoltato! Ancor più grave è che da d’Arienzo, dal PD e da “CambiaMonte”, che ci hanno abituati alla pubblicità anche sulle sciocchezze, questa volta non è giunta parola: sono in silenzio, non dicono nulla e neppure riescono a reagire all’ennesimo scippo che la Regione vuole fare a Monte. Cosa dice ora il tanto osannato Assessore Piemontese? Cosa dice Emiliano? Nulla, silenzio assoluto. E la gente non riesce a capire i motivi per i quali d’Arienzo, il PD e “CambiaMonte” sono succubi di Piemontese!
È arrivato il momento che d’Arienzo e la sua Giunta si sveglino perché i montanari non vogliono più essere maltrattati dal PD!
FORZA ITALIA non farà mancare la propria voce, attraverso i suoi rappresentanti alla Regione, perché il PD la smetta di continuare a fare del male alla nostra città!
FORZA ITALIA chiede le dimissioni del Sindaco d’Arienzo: se non sa tutelare gli interessi della città con il suo PD, suo presunto amico, non vogliamo immaginare come si farà trattare quando si trova in altri Tavoli Istituzionali!

Forza Italia
Monte Sant’Angelo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)


municipiofoggiaIl Sindaco di Foggia è dimissionario ma la situazione è in mano al vice-sindaco che pensa bene di aumentare al massimo gli stipendi dei dirigenti. 
Il 30 marzo 2018, è stata deliberata  'approvazione dei criteri per la graduazione delle funzioni dirigenziali e delle connesse responsabilità ai fini della retribuzione di posizione, in poche parole si sono aumentati lo stipendio.
Il vice sindaco Erminia Roberto, ritiene giusto che i dirigenti, lei in primis, abbiano svolto un eccellente lavoro, senza però vedere che la città è allo sfascio totale. 
Secondo il contratto nazionale dei dirigenti del 3 agosto 2010, le indennità di posizione possono variare da un minimo di 11,533,17 euro ad un massimo di 45,102,87 euro. I nostri lodevoli dirigenti, a ben quattro Paolo Affatato, Carlo Dicesare, Claudio Taggio e Angelo Mansella verrano premiati con l’importo massimo di 45mila euro, i restanti tre Romeo Delle Noci, Domenico Dragonetti e Nicola Ruffo, saranno premiati con 40mila euro annui, "evidentemente non avranno fatto così bene come gli altri".

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

davide emanueleLa sua scelta è personale e non coinvolge il Circolo e il gruppo consiliare.
Dichiarazione di Davide Emanuele, segretario cittadino del PD di Foggia

Sergio Clemente non è iscritto al Partito Democratico da due anni e da altrettanti non è parte attiva del gruppo consiliare a Palazzo di Città.
La scelta di offrire sostegno al sindaco Franco Landella è, dunque, del tutto personale e non coinvolge in alcun modo il Circolo cittadino e il gruppo consiliare del Partito Democratico, che proseguiranno, con rinnovata forza, l'azione d'intransigente opposizione all'Amministrazione comunale e di costruttivo dialogo con i cittadini.
La decisione di Sergio Clemente sgombera il campo dalle ambiguità politiche che hanno contraddistinto la sua relazione con il PD nell'ultimo biennio e lascia emergere con chiarezza quanto gli siano indifferenti lealtà e coerenza al partito, a cui non sarà mai più iscritto, ed ai suoi militanti ed elettori.
Il fatto stesso che Landella accolga lui e gli altri transfughi della minoranza per puntellare l'Amministrazione che non ha più una maggioranza politica mette il sigillo sul fallimento del sindaco, pronto a ritirare le dimissioni farlocche e ridottosi a 'ricattare' i consiglieri pur di sopravvivere per altri 12 mesi.
Foggia ha bisogno di altra politica e di altri amministratori e sarà nostra responsabilità impegnarci alla costruzione di un progetto innovativo per la città fondato sulle istanze e le ambizioni dei cittadini mortificate in questi anni di malamministrazione.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

MeetupFoggiAttiVa

In queste settimane in Consiglio Comunale si è consumata l’ennesima farsa dei numeri per la maggioranza Landella.
In più riprese la sterile maggioranza di Landella è andata sotto miseramente su uno dei documenti più importanti per l’amministrazione del Comune come il Pef per ciò che riguarda la Tasi e la Tari.

Solo in ultima battuta, sabato 31 marzo, ultimo giorno utile, è stato approvato con le “opposizioni-maggioranza” che con 11 uscite dall’aula e 3 voti contrari hanno permesso ai soli 13 voti di maggioranza su 27 presenti di aver “salva la pelle” sul documento di Programmazione Economica e Finanziaria.
E’ oramai evidente che il sindaco non ha più la fiducia di gran parte dei consiglieri che fino ad oggi gli hanno garantito la “sopravvivenza politica” in consiglio.

4 rimpasti in poco più di 3 anni e 5 giunte, costruite più sulla spartizione delle poltrone, secondo il più ben noto manuale Cencelli, che sul rispetto del programma elettorale o per risolvere i numerosi problemi che attanagliano la nostra città senza prendere mai in dovuta considerazione le numerose istanze e proposte dei cittadini che in questi mesi ci sono state.
Ci troviamo di fronte ad un quadro sempre più preoccupante sia per i conti che per il bilancio della città già alle prese con un “piano Salva-enti” che di fatto ha sottostimato di molto le reali cifre dei debiti fuori bilancio.

Nei monitoraggi a cui siamo sottoposti dalla sezione della Corte dei Conti i giudizi e le prese d’atto che vengono sottolineate sulla gestione della Giunta Landella sono sconfortanti e gettano una luce sinistra sulla possibilità della stessa Corte di richiedere il commissariamento della città.

In questi ultimi mesi, la Giunta e questo consiglio ci hanno abituati più ai balletti sulle poltrone, ai rimpasti e alle prove di forza dei vari coordinatori dei partiti politici che hanno tenuto in ostaggio un’intera città per assessorati, deleghe e riposizionamenti vari.

Da molti mesi a questa parte chiediamo che fine abbia fatto il Contratto definitivo con Amiu da parte del Comune che sicuramente ci avrebbe permesso di trattare in maniera più decisa e con ben altro peso al tavolo le richieste, il rispetto dei vincoli e tutte le clausole finanziarie che ad oggi invece rimangono parole vuote con le 21 proroghe del contratto provvisorio, di cui l’ultima, iniziata il 1 aprile, ancora non ci è dato sapere di quanti mesi sia.

Per non parlare della situazione disastrosa in cui versa la nostra municipalizzata del trasporto pubblico locale, Ataf, che non riesce a garantire in maniera efficace i suoi servizi, con numerose corse che ogni giorno saltano, semplici e scolastiche, a causa del parco mezzi del tutto inadeguato.

Abbiamo sottolineato a più riprese la pratica degli affidamenti diretti alle stesse imprese per ciò che riguarda le festività natalizie o Ferragostane.
La mancata adesione del Comune alla Stazione Unica Appaltante costituisce, tra le altre cose, un altro elemento sia del mancato rispetto del programma elettorale oltre al fatto che si continua sempre a portare avanti una gestione degli affidamenti non sempre chiara e trasparente.

Dai lavori pubblici alla mancata approvazione del Pug, da un pronto e efficace intervento strutturale in tema di Peba e di rimozione delle barriere architettoniche, senza dimenticare il servizio di manutenzione del verde e delle pulizie delle strade sempre meno efficienti a causa dei mancati controlli e sanzioni contro coloro che non lavorano adeguatamente, inoltre la situazione poco chiara dell’appalto per la manutenzione della pubblica illuminazione, sono le criticità maggiori che più volte abbiamo evidenziato.

La Giunta e il consiglio tutto assistono inermi a questo sfacelo e la città non può permettersi questa paralisi politica e amministrativa foriera di disservizi e dissesti di ogni tipo.

Rassegnate tutti le vostre dimissioni irrevocabili.
Foggia merita di più del vostro triste spettacolo.

Meetup “AttiVisti foggiani”

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)