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Politica

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logoPDDopo la sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo il PD riapre la discussione sul rilancio del partito svolgendo l'assemblea nazionale in cui, con ogni probabilità, sarà eletto il segretario pro tempore in attesa del congresso nazionale.

L’analisi della sconfitta, al netto della marea populista ed antipolitica e della bocciatura dell’azione dei governi Letta-Renzi-Gentiloni, porta ad affermare che le politiche attuate dal partito non abbiano saputo cogliere il sentimento diffuso di precarietà delle classi sociali più povere e del cosiddetto ceto medio, ossia di coloro che hanno storicamente rappresentato il bacino elettorale del nostro partito, e non abbiano offerto soluzioni utili al suo superamento, nonostante fossero percepite come tali al nostro interno.
In particolar modo nelle regioni meridionali la leadership nazionale del nostro partito non è stata in grado di dare una prospettiva alle migliaia di giovani disoccupati, molte dei quali laureati ed altamente specializzati.
E' innegabile che Movimento 5 Stelle e Lega siano i principali beneficiari di un contesto indubbiamente favorevole alla radicalizzazione del sentimento antipolitico e alla deriva populista.

A ciò si sono aggiunte la litigiosità interna e la delegittimazione costante dei quadri dirigenti assolutamente insopportabili e frutto di posizionamenti personali e correntizi.
Il fuoco amico ha giocato un ruolo importantissimo nella generale sconfitta del partito.
Il posizionamento non unitario nei confronti del referendum costituzionale, la successiva scissione, le polemiche rancorose ingaggiate da altissimi rappresentanti dei governi nazionali, regionali e territoriali hanno contribuito a far apparire il PD polverizzato e con una leadership che è stata percepita molto spesso troppo arrogante.
Nei territori, nel corpo degli iscritti e simpatizzanti che hanno creduto e credono nel progetto politico del Partito Democratico, questi aspetti hanno indebolito l’entusiasmo e l’impegno. La capacità persuasiva dell’azione degli iscritti e simpatizzanti nei confronti degli elettori si è dimostrata difficile e faticosa. Ancor più in campagna elettorale.
La “base” che con sacrificio mantiene in vita i circoli e si attiva nelle continue campagne elettorali nazionali e locali non può continuare a vedere mortificato il proprio impegno e dilapidati il tempo e la passione da una classe dirigente nazionale che ha fatto dello scontro la propria cifra politica e da un’organizzazione nazionale sempre meno interessata alla funzione e alla funzionalità dei Circoli.

Tutto ciò detto, noi Iscritti del Circolo di Foggia chiediamo, dando a tal fine mandato ai nostri rappresentanti, che alla prossima Assemblea Nazionale prevalga il confronto tra idee e persone condotto con Umiltà, Unità e Responsabilità: elementi indispensabili e pregiudiziali a portare avanti quel viaggio iniziato insieme nel 2007 ed a proporci con serietà al governo del Paese.

Il circolo PD di Foggia

 

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montePROGETTI IN AMBITO FORESTALE, LA REGIONE PUGLIA BOCCIA ANCORA UNA VOLTA D’ARIENZO E LA SUA GIUNTA
Nel luglio dello scorso anno la Regione Puglia ha pubblicato un bando grazie al quale sia soggetti privati sia Enti Pubblici (per esempio, i Comuni) avrebbero potuto ricevere finanziamenti per interventi di prevenzione dei danni al patrimonio forestale causati da incendi, calamità naturali, eventi catastrofici o per difendersi dagli attacchi di parassiti (es., la processionaria).
La data di scadenza per la presentazione della richiesta era fissata ad ottobre 2017, poi prorogata al 9 gennaio 2018. Ciò significa che d’Arienzo, l’Assessore all’Agricoltura Rignanese e tutta l’Amministrazione hanno avuto ben sei mesi di tempo per preparare un progetto valido, cosa che evidentemente non è stato se la Regione non lo ha ritenuto degno di finanziamento! Infatti, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 10 maggio 2018 è stato pubblicato l’elenco delle domande presentate, con l’indicazione che sono ammesse a finanziamento solo le prime 87. Quella presentata dall’Amministrazione d’Arienzo si è classificata alla posizione 113, lontana di trenta posizioni dall’ultima finanziata, e purtroppo solo un miracolo potrebbe far rientrare la domanda di Monte, viste le risorse messe a disposizione dei progetti.
Ancora una volta, d’Arienzo e la sua Giunta hanno dato prova della loro incapacità a programmare nell’interesse della città; è, questa, insieme a tante altre, l’ennesima bocciatura che la Regione Puglia dà a d’Arienzo e al PD.
Eppure, molti sono stati i Comuni della provincia di Foggia ai quali la Regione ha assegnato un buon punteggio per i progetti presentati. La Giunta d’Arienzo sta gestendo in modo inefficace e clamorosamente fallimentare il raggiungimento di obiettivi strategici per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale e ambientale, risultati di improvvisazione e assenza di programmazione.
Con quel finanziamento il Comune avrebbe potuto mettere in sicurezza, se non tutto, almeno una parte del patrimonio boschivo comunale per difenderlo da eventuali incendi estivi, o si sarebbe potuto combattere la processionaria, o mettere in sicurezza dalle violente piogge i versanti della montagna che costeggiano la strada che da Monte porta a Manfredonia.
È chiaro che d’Arienzo e il PD non sono all’altezza del ruolo che ricoprono, ma la cosa grave è che la loro incapacità politico-amministrativa sta portando solo danni a Monte Sant’Angelo.
FORZA ITALIA si augura che, per il bene della città, l’Amministrazione riesca almeno a centrare i prossimi appuntamenti della programmazione PSR 2014/2020, cosa di cui dubitiamo fortemente.
FORZA ITALIA esorta l’Amministrazione d’Arienzo a cominciare ad amministrare seriamente, perché gli elettori li hanno chiamati per questo e non per gli annunci sui social!

Forza Italia Monte Sant’Angelo

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sindacoIl sindaco ha presentato la lista con la quale si candida per il secondo mandato
“Ai vichesi bisogna dire cosa vogliamo fare, in che modo e con quali risorse”
“Ci hanno detto che dovevamo fermarci, ma che senso ha? Vico non può fermarsi”

VICO DEL GARGANO “Un confronto pubblico tra tutti e tre i candidati, con ognuno chiamato a illustrare cosa voglia fare, in che modo e con quali risorse”. La proposta è stata lanciata dal sindaco di Vico del Gargano, Michele Sementino, durante la presentazione pubblica della lista che ne sostiene la ricandidatura a primo cittadino.
“A Vico e ai suoi cittadini non servono libri dei sogni, ma concretezza e capacità di affrontare la realtà con una visione chiara di problemi e potenzialità”, ha dichiarato Sementino. “Ci hanno detto che dovevamo fermarci due mesi fa, che dovremmo fermare la realizzazione di opere e interventi a cui lavoriamo da mesi; hanno cercato di bloccare l’approvazione del PUG, uno strumento atteso da oltre 40 anni. Che senso ha? La campagna elettorale non è né l’inizio né la fine del mondo. Noi stiamo continuando a lavorare, come abbiamo sempre fatto, perché la responsabilità dei amministrare una città bisogna averla sempre, fino in fondo”. In Piazza San Domenico, Sementino ha illustrato i risultati conseguiti negli ultimi cinque anni e il programma da cui intende ripartire dal giorno successivo alle elezioni qualora i vichesi gli confermassero la loro fiducia.
“Noi ripartiamo dal lavoro concreto svolto negli ultimi cinque anni e da una programmazione dello sviluppo incardinata, nero su bianco, non solo nel nuovo Piano Urbanistico Generale, ma anche nei progetti candidati a finanziamento o già in graduatoria che affrontano strutturalmente le esigenze di Vico e di tutto il suo vasto territorio”, ha spiegato il sindaco che si candida per svolgere il suo secondo mandato. “Siamo riusciti a ottenere oltre 20 milioni di euro investiti, e in parte ancora da utilizzare, per interventi strutturali sulla sicurezza e funzionalità delle scuole, il rifacimento di molte strade rurali al servizio della nostra agricoltura, la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi di Protezione Civile, la raccolta differenziata, la viabilità e l’arredo urbano, il rifacimento del lungomare di San Menaio e gli interventi sulle strade di collegamento a Calenella e alla stessa frazione di San Menaio. L’elenco delle cose realizzate è ben più lungo e comprende molte altre opere. Ripartiamo da qui, dal consolidamento dei risultati ottenuti che raggiungeremo attraverso la nuova programmazione, già avviata, in tema di assetto urbanistico, miglioramento dei servizi, ampliamento delle opportunità di sviluppo per quanto concerne il turismo, le attività produttive e commerciali, l’agricoltura”.
Nel centro storico, il PUG dà l’avvio al completamento dei servizi che valorizzeranno anche le abitazioni più vecchie, agevolando le opere di recupero degli stabili e il loro possibile utilizzo per incrementare la ricettività del borgo. Nei quartieri più recenti, il Piano prevede l’implementazione delle reti tecnologiche e telematiche, l’incremento delle zone di verde attrezzato. Nelle aree individuate per la realizzazione di nuove costruzioni, il principio della perequazione prevede che i privati ricambino la possibilità di costruire con la messa in opera di parcheggi, piazze, spazi verdi e servizi a vantaggio di tutta la collettività. Nelle frazioni balneari di Vico, il PUG dà sbocco a nuove opere che completino gli interventi messi in atto in questi anni. Anche in questo caso, i parcheggi tanto attesi, la possibilità di nuove strutture alberghiere e il recupero di standard urbanistici sono gli elementi che favoriranno da un lato un generale miglioramento della qualità della vita dei residenti, con l’incremento della dotazione di servizi, dall’altro lo sviluppo e l’iniziativa delle attività produttive. Per San Menaio e Calenella, il PUG affronta strutturalmente le questioni attinenti ai collegamenti, il trasporto pubblico e gli spazi per aggregazione e attività produttive.

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logoPDAssoluzione Zuccarino. Campo: "Restituita l'onorabilità mai messa in discussione. Si chiude una vicenda dolorosa che ha modificato il destino della comunità di Apricena"
Dichiarazione del capogruppo in Consiglio regionale Paolo Campo


Sette anni fa ero insieme a decine di compagni e amici sotto casa di Vito Zuccarino a manifestargli solidarietà personale dopo l'arresto causato da una denuncia apparsa subito per quello che era: un attacco politico. Oggi festeggio con l'allora sindaco di Apricena la fine di un incubo giudiziario durato 7 anni e concluso con la sua assoluzione piena. Assoluzione richiesta dal pubblico ministero.
Sono felice per Vito, per la sua famiglia, per il Partito Democratico di Apricena, per la città che ha amministrato con intelligenza, competenza, passione assai rare da incrociare. E sono grato al professor Vincenzo Muscatiello e all'avvocato Michele Curtotti che lo hanno assistito con professionalità e competenza.
Come Vito mi ha detto, con la consueta sobrietà, "il lavoro dei magistrati e dei giudici è difficile e complesso", il che spiega i tempi lunghi e dolorosi necessari per chiarire la
vicenda e far emergere la strumentalità e l'infondatezza della denuncia.
Grazie anche all'insincero appello alla legalità usato per scopi politici il PD e il centrosinistra persero le elezioni, vinte cavalcando la tigre dell'antipolitica da chi aveva interessi comuni al denunciante.
Il destino quotidiano di un'intera comunità è stato influenzato da quella furbizia.
A me che ho studiato diritto, che ho svolto la funzione di sindaco e di dirigente politico, che ho il privilegio di sedere in Consiglio regionale piacerebbe si riflettesse serenamente e compiutamente sull'amara vicenda del sindaco Vito Zuccarino e sulla complessa relazione tra le istituzioni territoriali e la magistratura, troppe volte usata per obiettivi estranei alla ricerca della verità e della giustizia.
Magari ci riusciremo. Ora ciò che più conta è che a Vito Zuccarino sia stata restituita l'onorabilità che io e tantissimi altri non abbiamo mai messo in discussione.

Ufficio stampa
Unione provinciale Partito Democratico Foggia

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comunetroia 

COMUNE DI TROIA: DAL 15 MAGGIO UN SERVIZIO DI MESSAGGISTICA ISTANTANEA PER DIALOGARE CON IL SINDACO CAVALIERI
Ogni martedì, dalle 16.00 alle 18.00, la possibilità di dialogare in diretta, tramite Whatsapp, con il primo cittadino troiano, Leonardo Cavalieri, per andare incontro alle necessità di quanti non possono recarsi presso la Casa Comunale e ridurre ulteriormente le distanze tra cittadinanza e amministrazione.
Un mandato amministrativo caratterizzato, sin dall'insediamento, dalla volontà di ridurre la distanza tra cittadinanza e amministrazione. Questo uno dei punti fermi del primo cittadino troiano, Leonardo Cavalieri, che dal prossimo 15 maggio affiancherà agli incontri con la cittadinanza presso la Casa Comunale la possibilità di dialogare in diretta tramite Whatsapp (al numero 333.4329034), dalle 16.00 alle 18.00 di ogni martedì.
"Il dialogo ed il costante confronto con la cittadinanza è da sempre quello che contraddistingue il mio mandato" riferisce il sindaco Cavalieri, continuando "Sin dall'insediamento, abbiamo fortemente voluto incontri pubblici con i miei concittadini per garantire la loro partecipazione attorno ai temi più importanti del nostro paese (viabilità, sicurezza, eventi, eccetera). Credo che poter permettere virtualmente un dialogo tramite Whatsapp anche a chi non ha modo di venire in Comune, per svariati motivi, per incontrarmi di persona sia ulteriore segno di tale manifesta volontà. Stare al passo coi tempi, utilizzando una tecnologia di messaggistica istantanea per ascoltare i miei concittadini, permetterà di ridurre ulteriormente le distanze tra cittadinanza e amministrazione, per evidenziare con maggiore forza quel senso di appartenenza della cosa pubblica che, accompagnato alle decisioni dell'organo politico, innesca virtuosismi e dinamiche positive nel tessuto cittadino".

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