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Politica

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comunesanseveroLa convocazione del Consiglio Comunale.


Ai sensi dell'art. 39 del T.U.E.L., approvato con D.L.gs. n. 267 del 18.8.2000, e degli articoli 33, 34 e 35 del Vigente Regolamento del Consiglio Comunale e dell’art. 8 del Vigente Statuto Comunale, il Presidente del Consiglio Comunale Maria Anna Bocola ha convocato il Consiglio Comunale, in prima convocazione, per le ore 18,00 di mercoledì 28 febbraio 2018 e, in seconda convocazione, per le ore 18,30 di giovedì 01 marzo 2018, presso la Sala Consiliare “Luigi Allegato” del Palazzo di Città, per la trattazione dei seguenti punti:
Comunicazioni;
1. Approvazione verbali delle sedute precedenti: n. 22 del 11.12.2017 e n. 23 del 20.12.2017;
2. Piano Urbanistico Esecutivo (PUE) finalizzato alla riqualificazione della Sub-Area d1.5 (ex distilleria), inerente la sistemazione degli spazi pubblici e la costruzione di fabbricati per attività commerciale e residenziale – Adozione;
3. Autorizzazione all’acquisizione al patrimonio comunale a titolo gratuito del Campo Sportivo “Ricciardelli“, immobile di proprietà regionale da destinare a pubblici servizi. Determinazioni;
4. Approvazione Regolamento in materia di Accesso Civico e Accesso Generalizzato;
5. Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194/TUEL primo comma lett. a). – Sentenze n. 613/2017 - 616/2017 – 660/2017 – 4/2018 – 7/2018 - 25/2018 - 30/2018 – Ord. n. 4437/2013;
6. Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194/TUEL primo comma lett. a). – Sentenza n. 657/2017 – Ordinanza n. 3171/2017;
7. Riconoscimento debiti fuori bilancio ai sensi dell’art. 194/TUEL primo comma lett. a). – Sentenze n. 477/2017 - 478/2017 – 479/2017 – 480/2017.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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logoPDDichiarazione dell'on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera e candidato del centrosinistra nel collegio Manfredonia-Cerignola

Prima di assumere la responsabilità di invitare gli elettori del mio collegio a valutare la coerenza tra quanto fatto e quanto affermato da Antonio Tasso, ho fatto una profonda riflessione sulla opportunità di coinvolgere l’intera comunità. Poi ho pensato ai valori di trasparenza e onestà declamati dal M5S, valori che io stesso ho sempre condiviso e applicato nella mia vita, e ho deciso di denunciare pubblicamente l'ipocrisia sua e di quanti, nel M5S manfredoniano, sapevano e hanno taciuto.
Gli avevo chiesto, sin dall'inizio della campagna elettorale, di dire la verità ai cittadini e di confrontarsi sui programmi politici, lui ha preferito negare e sfuggire.
Quella verità è infine emersa in maniera dirompente su tutti i media nazionali.

La condanna a 6 mesi di reclusione, unita alle omissioni e alle menzogne del candidato del Movimento 5 Stelle, evidenzia la pochezza e la debolezza di chi si candida solo per cavalcare rabbia e malcontento, senza programmi per il presente e senza visione per il futuro; con il solo intento di distruggere anche ciò che di buono è stato fatto.

Intendiamoci, ho grande rispetto per gli attivisti e gli elettori del Movimento, così come comprendo l'importanza di alcune loro istanze; ma per me politica è prima di tutto rispetto. E non posso tollerare che chi non ha idee e proposte possa rivolgere generiche o malcelate accuse a chi, come me, si è sempre impegnato per rappresentare degnamente la comunità.
In questi anni ho girato il nostro territorio in lungo e largo per raccontare l’importanza del lavoro svolto in Parlamento e i risultati ottenuti. In campagna elettorale sto parlando di programmi per il futuro, facendo tesoro delle critiche ricevute e delle esortazioni a fare sempre meglio. E ho intenzione di farlo con l’energia e lo spirito che mi hanno sempre contraddistinto e che mi hanno permesso di vincere tante battaglie per la nostra comunità .

La decisione di espellere Antonio Tasso dal M5S non significa comunque che sarà cancellato il suo nome dalla scheda elettorale. Quindi, è importante sapere che mettendo la croce sul simbolo del M5S il voto sarà attribuito anche ad Antonio Tasso.
Chiedo agli elettori di scegliere bene chi votare, valutando con cura la storia personale, il programma per il territorio, l'esperienza, la capacità politica ed istituzionale dei candidati.
Dopo 17 anni, gli elettori hanno di nuovo la possibilità di scegliere direttamente chi li rappresenterà in Parlamento. Ho fiducia che la scelta privilegerà chi è realmente degno di rappresentare Manfredonia e gli altri centri del collegio Puglia 15 in Parlamento.

Ora archiviamo questa brutta storia e proseguiamo la campagna elettorale, occupiamoci del nostro futuro possibile da costruire confrontandoci e dialogando. Guardandoci negli occhi e raccontandoci la verità.

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marasco

"I soldi per aggiustare come si deve le strade ci sono, ma Landella non li usa o li usa male". Lo afferma il capogruppo in Consiglio comunale del Partito Democratico Augusto Marasco dopo la pubblicazione della delibera di Giunta n. 20 del 20 febbraio relativa a 'Determinazione sulla destinazione, per il triennio 2018-2020, dei proventi delle sanzioni Amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della Strada'.
"I Comuni hanno l'opportunità di destinare il 25% di quanto incassato per le multe alla manutenzione della viabilità urbana - spiega Marasco - a questa somma ipoteticamente disponibile si aggiunge quella derivante dall'incasso degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria per le concessioni e le autorizzazioni rilasciate dal SUAP e dal SUA, così come deciso dall'Amministrazione Landella.
Fatti due conti, il Comune dovrebbe disporre di 700.000 euro all'anno per finanziare un piano organico di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, il cui dissesto è ormai indescrivibile.
Risorse aggiuntive rispetto al fondo già destinato alla ditta che ha vinto l'appalto quinquennale per la manutenzione della viabilità ed a cui l'Amministrazione comunale corrisponde un assegno di 1,6 milioni di euro l'anno. Soldi spesi non si sa come e non si sa dove; o meglio, che i cittadini non sanno come e dove sono stati spesi, perché nessuno si è accorto o ha beneficiato dell'attività di questa impresa.
Ciò che mi pare evidente, invece, è che l'Amministrazione Landella non sia capace di progettare, programmare e attuare un intervento organico e di medio periodo realtivo al miglioramento delle strade e dei marciapiedi, divenuti pericolosissimi soprattutto per le persone anziane.
E non si dica che il problema è la carenza di fondi, perché quando decide di spenderli, come nel caso del discutibile rifacimento dell'isola pedonale, sa dove trovarli e come spenderli.
Il sindaco farebbe bene a modificare quella delibera di Giunta - conclude Augusto Marasco - magari anche cambiando la previsione d'incasso delle multe, perché è la stessa cifra da anni".

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insieme“Berlusconi e Salvini sono al governo di Foggia da 4 anni, con quali risultati?”

FOGGIA - “Lanciamo una sfida ai candidati delle altre forze politiche: un confronto pubblico sui temi della legalità e della sicurezza, sulle proposte concrete da attivare”. A margine dell’incontro di ieri sera, nella sede del PSI di Foggia, Maria Emilia De Martinis, candidata capolista al Senato della Repubblica, e Luigi Iorio, candidato capolista alla Camera dei Deputati, entrambi nella lista di INSIEME, hanno lanciato il guanto di sfida.
“Ad oggi”, hanno dichiarato i candidati della lista sostenuta da Romano Prodi, “il centrodestra non ha ancora spiegato con quali misure concrete intenda lottare contro le mafie, rendere più sicure e vivibili le nostre città. A Foggia, Berlusconi e Salvini sono al governo cittadino già da quattro anni, e i cittadini stanno vedendo con quali risultati”, hanno aggiunto i candidati di INSIEME. “Intanto, facendo seguito a un preciso impegno, il ministro Minniti e il governo Gentiloni hanno istituito il Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato a San Severo, mentre nei mesi scorsi hanno provveduto a potenziare strumenti e risorse umane a disposizione delle forze dell’ordine per il controllo del territorio sia a Foggia che in provincia”. Sulla questione, è intervenuto anche Leonardo De Santis, segretario cittadino del PSI. “Nel Consiglio comunale foggiano, giace da tempo la nostra proposta di istituire la Consulta della Legalità, un organismo con la funzione di fare rete tra istituzioni, associazioni e cittadini con iniziative, progetti, azioni concrete che favoriscano chi lotta contro il racket, l’usura, la prepotenza di una criminalità pervasiva che taglieggia commercianti e imprenditori, terrorizza i cittadini, mortifica l’economia sana e impone un clima di paura, omertà e rassegnazione. Cosa aspetta Landella a favorire l’istituzione della Consulta della Legalità?”, ha aggiunto De Santis. “PSI, Verdi e Area Civica”, ha spiegato Luigi Iorio, “a Foggia come a Roma e in ogni parte d’Italia, hanno deciso di stare INSIEME perché a unirci è la comune sensibilità verso questioni fondamentali per il futuro di questo paese: l’ambiente, la legalità, i diritti e una società che ai cambiamenti in atto risponde non seminando odio e divisioni, ma cercando soluzioni concrete, condivise, capaci di includere tutti i cittadini di questo Paese, compresi i nuovi italiani. Non è un caso che Romano Prodi, alfiere di un progetto capace di unire il meglio delle grandi tradizioni politiche democratiche, sostenga il progetto di INSIEME”, ha concluso Iorio.

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liberi uguali
Pino Romano: “Recuperiamo le strutture di Lucera, Manfredonia e Cerignola per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini di Capitanata. Emiliano e il PD dimostrino coraggio e ci aiutino a portare avanti una battaglia doverosa per la nostra comunità ”

“In questi giorni ho avuto modo di girare alcune strutture della provincia di Foggia – Troia, Lucera, Manfredonia -, strutture di alto profilo e dove è tangibile la professionalità degli operatori. Un tour che ha rafforzato la mia e nostra convizione che è possibile e doveroso intervenire per facilitare l’integrazione di queste strutture con gli hub ospedalieri per venire incontro a una domanda sempre più specifica e pressante rispondendo con un’offerta qualitativa che tocca l’eccellenza. Il tutto in un contesto nazionale che vede ogni anno 12 milioni di italiani dover rinunciare alle cure a causa di problematiche legate tanto alla povertà quanto all’isolazionismo di alcune aree. Una responsabilità, questa, di cui la politica deve necessariamente farsi carico, indipendentemente dagli appuntamenti elettorali”.
Pino Romano, presidente della III Commissione Sanità della Regione Puglia, ha concluso questa mattina il suo giro in Capitanata - durante il quale ha potuto visitare alcune strutture di degenza del territorio – con una conferenza stampa, tenutasi presso il Comitato Elettorale di Liberi e Uguali, durante il quale ha esposto le proposte alternative al piano di Riordino Ospedaliero insieme ai candidati di LeU.
“Ogni area che ho avuto l’onore di visitare – spiega Romano – presenta specificità e criticità che vanno analizzate attentamente. Ma ho avuto anche modo di vedere le buone prassi di molte strutture che portano avanti un lavoro eccellente per venire incontro alle esigenze del territorio stesso”.
L’articolato discorso del presidente della Commissione Sanità parte da una valutazione degli hub di eccellenza, “che nonostante il cammino virtuoso intrapreso, soprattutto dagli Ospedali Riuniti di Foggia grazie all’ottimo lavoro svolto finora da Vitangelo Dattoli, devono poter garantire un’offerta sanitaria diversificata e quindi non sovrapponibile, altrimenti arriveremo al paradosso che le strutture possano arrivare a penalizzarsi vicendevolmente con una ripercussione in termini di qualità dell’assistenza. D’Altro canto, è necessario costruire una sinergia sanitaria tra l’hub degli Ospedali Riuniti di Foggia e Casa Sollievo della Divina Provvidenza, soprattutto sul versante della ricerca scientifica in materia oncologica. Sappiamo che Casa Sollievo ha importanti focus sul tema ed è quindi fondamentale che il sistema istituzionale sia dentro questo complesso sistema diricerca. Naturalmente costruendo le giuste sinergie”.
Il vero nodo da sciogliere, però, restano gli ospedali di bae e le strutture di primo livello “Partiamo da un presupposto: non si può non riconoscere che su questo tema si è “toppato” e ora bisogna urgentemente decidere cosa fare. Prendiamo Lucera per esempio. Il Lastaria non può essere considerato un plesso di San Severo. A questo punto, o decidiamo di chiudere – ovviamente scelta che va scongiurata – o rimoduliamo come nuova struttura di degenza, magari per colmare il gap ormai evidente su come affrontare le patologie geriatriche e psichiatriche. Bastano pochi posti letto in più e la collaborazione determinante dei medici di base per cambiare radicalmente le cose e offrire una risposta concreta a un territorio che vede nella condizione degli anziani e nelle patologie legate alla vecchiaia la sua maggiore urgenza. Su Lucera, quindi, a nostro avviso, va aperto urgentemente un focus specifico”.
Ma le problematiche si estendono anche a altri territori. “A Manfredonia la situazione non è migliore, visto che riducendo il numero di posti letto si arriverà rapidamente a scendere sotto la soglia minima e quindi ci si avvicina pericolosamente alla dismissione. Una situazione che presto potrebbe anche verificarsi a Cerignola”.
Cosa fare quindi? “Innanzitutto dobbiamo smettere di operare esclusivamente valutazioni di carattere economico-finanziario e, soprattutto, capire che il diritto alla salute non può essere diseconomico. Serve quindi che la politica faccia delle scelte e scelga per il benessere e la tutela dei propri cittadini. Fatta questa premessa, occorre riconoscere la territorialità come fattore di valutazione e costituzione di un nuovo percorso. Sostanzialmente, dove abbiamo operato dei tagli “dovuti” non possiamo lasciare un vuoto. Dobbiamo intervenire garantendo e riconoscendo le prestazioni sanitarie a quelle piccole strutture che quotidianamente vengono incontro alle esigenze innumerevoli del territorio proprio laddove il pubblico è, per un motivo o un altro, deficitario. Infine la Regione Puglia deve decidere se la sanità rappresenta ancora un tema fondamentale per l’azione di governo. Comprendo – sottolinea Romano – che il D.M. 70 vincola fortemente le scelte, ma in questi anni il Governatore Emiliano ha dimostrato che quando a Roma sono stati presi provvedimenti che andavano contro l’interesse dei cittadini ha saputo far valere le proprie ragioni sbattendo energicamente i pugni sul tavolo. Ecco, è ora che sia Emiliano che il Partito Democratico capiscano che è necessario essere al nostro fianco in un percorso di confronto continuo e continuativo col Governo e il Ministero per riuscire a riequilibrare la situazione e vedere garantito un diritto fondamentale alla nostra comunità. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta e la faremo, ora attendiamo gli altri”.

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