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Politica

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logoPDFase 2. Ecco le proposte del PD: zone pedonali, piste ciclabili e domeniche ecologiche per la mobilità urbana; abolizione della Cosap, semplificazione burocratica e nuovi tempi della città per le attività commerciali
"Abbiamo l'opportunità di modificare in meglio stili di vita e organizzazione della comunità"
Dichiarazione del segretario cittadino del Partito Democratico di Foggia, Davide Emanuele, e dei consiglieri comunali del Partito Democratico Lino Dell'Aquila, Lia Azzarone, Franceso De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri

L'emergenza economica e sociale si affronta e si supera trasformandola, per quanto possibile, nell'opportunità di modificare in meglio i nostri stili di vita e l'organizzazione della nostra comunità.

La Fase 2 deve essere organizzata con cura e l'Amministrazione comunale ha il compito e la sfida di fare quanto possibile per agevolare la ripresa della vita quotidiana ed economica della città coniugandola con la tutela della salute e la prevenzione dei rischi di nuovi focolai.
Una responsabilità, quest'ultima, che ciascun cittadino ha il dovere civico di assumere come propria continuando a rispettare le norme di prevenzione della diffusione del contagio come fatto, con grande senso di partecipazione e spirito di sacrificio, dall'inizio del lockdown ad oggi. Distanziamento sociale, mascherina, guanti, prudenza e accortezza sono indispensabili a tutelare la propria e la salute di chi vive e lavora con noi.
In più, tutti dobbiamo assumere consapevolezza che un'altra chiusura generalizzata genererebbe una crisi economica e occupazionale ancora più drammatica di quella che stiamo vivendo.

Per tutte queste ragioni, riteniamo indispensabile ripensare l’organizzazione della città utilizzando le norme sul distanziamento sociale per modificare positivamente la mobilità urbana e la relazione tra la città e le attività commerciali - bar, pub e ristoranti - che più di altre alimentano la socialità negata dal lockdown e che vogliamo riguadagnare.

La prevedibile contrazione dell'uso di treni e autobus, extraurbani e urbani, determinerà un aumento del traffico automobilistico privato cittadino. Sarà opportuno incentivare la mobilità pedonale e ciclabile, utile anche ad assecondare la naturale tendenza degli abitanti di Foggia a stare all’aria aperta pur nel rispetto del distanziamento sociale.
Come fare:
 creare nuove zone pedonali chiudendo al traffico piazze, larghi e strade in fasce orarie determinate sulla base delle specificità urbanistiche e commerciali;
 creare percorsi ciclabili laddove l'ampiezza delle strade e/o dei marciapiedi lo consenta;
 estendere a tutte le strade urbane il limite a 30km orari della circolazione con veicoli a motore, individuando le strade a scorrimento veloce, di collegamento o con marciapiedi molto ampi in cui mantenere il limite attuale dei 50km;
 istituire le domeniche ecologiche a traffico 0 all'interno della zona urbana delimitata per l'attivazione della sosta a pagamento fino al 30 settembre.

Il rispetto della normativa sul distanziamento ridurrà inevitabilmente e drasticamente la capacità ricettiva di bar, pub, ristoranti con la conseguente inevitabile e drastica riduzione del fatturato, che comporterà anche il rischio di perdita di posti di lavoro. Inoltre, l’accesso scaglionato ai negozi determinerà lo stazionamento di persone all'esterno con ipotizzabili problemi anche di natura sanitaria, specie nella stagione più calda.
Per ovviare a questi inconvenienti e andare incontro alle esigenze di esercenti e cittadini si propone di:
 abolire la Cosap per l’anno 2020;
 liberalizzare e sburocratizzare l’occupazione del suolo pubblico con tavoli, sedute, coperture da sole e pioggia derogando agli attuali regolamenti (anche la piccola merceria deve poter mettere due sgabelli o un ombrellone per i clienti in attesa);
 regolamentare in via sperimentale e concertata con le categorie direttamente interessate, fino al 30 settembre 2020, gli orari di apertura degli esercizi commerciali in modo da creare distinte fasce orarie in base all’attività; a puro titolo esemplificativo: generi alimentari - orario continuato 8-19; banche, assicurazioni, patronati, uffici aperti al pubblico (comune, asl, camera di commercio, ecc.) - orario continuato 9-18; abbigliamento 10-13 / 17-20; chiusura domenicale di ogni attività;
 utilizzare spazi adeguati (ad esempio il Quartiere Fieristico) per lo svolgimento di attività comunitarie: mercato settimanale; eventi enogastronomici; cinema all'aperto; attività sportive assistite da istruttore; ecc.

La resilienza di Foggia e dei Foggiani si può ottenere coniugando la sicurezza dei cittadini e le ragioni degli operatori economici e dei lavoratori.
È così che #andràtuttobene e #nientesaràcomeprima.

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comuneapricenaAPRICENA, EMERGENZA COVID-19: IL GRUPPO CONSILIARE DEMOCRATICAMENTE PROPONE MISURE A SOSTEGNO DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI DELLA CITTÀ

A fronte della simbolica protesta dei commercianti, costretti dalla fase contingente a dover chiudere i battenti per la sicurezza di tutti, ci siamo chiesti cosa potesse fare nel suo piccolo un Comune.

Per questo da giorni proponiamo innanzitutto che queste attività non paghino le tariffe sulla raccolta dei rifiuti ed i canoni di occupazione di suolo pubblico per la durata dello stop, in quanto non hanno usufruito di tale servizio. Quindi un annullamento, non una semplice sospensione.
Inoltre ormai riteniamo oggi, ancor più di ieri, necessaria la creazione di un "fondo di ripresa" da destinare a quelle attività che hanno risentito più delle altre dello stop.

Queste sono solo alcune delle misure possibili che un Comune dovrebbe mettere in campo come sostegno e vicinanza alle attività della propria comunità. Fatti concreti oltre ai gesti simbolici.

 

I consiglieri comunali della lista DemocraticaMente.

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logoPD

Questo è il momento di pensare alla salute delle persone e alla ripresa delle attività produttive: il commercio, il turismo, l’artigianato, l’agricoltura.
In piena emergenza sociale, con tante persone che hanno difficoltà perfino ad acquistare il cibo, la polemica sulla nomina dei sindaci nel Consiglio Direttivo del Parco del Gargano noi non l’avremmo mai aperta.
Polemica avviata malamente da chi è allergico alle forme e alla sostanza della democrazia e proseguita dal segretario provinciale della Lega che interviene per una difesa d'ufficio del suo partito, cioé dell'unico soggetto politico che ha deciso di intervenire platealmente nella dinamica istituzionale. Insomma, volevano raggiungere un obiettivo politico; ma in politica come nella vita può andare bene e può andare male. Questa volta è andata male.
Il presidente della Comunità del Parco, nonché sindaco di Carpino, Rocco Di Brina si è comportato correttamente e altrettanto correttamente ha replicato ad una ricostruzione fantasiosa e parzialissima della seduta dell'assemblea dell'organismo.
Ristabilità la verità dei fatti, possiamo e dobbiamo archiviare la polemica tra quelle che non rendono onore alla politica e alle istituzioni.
Piuttosto, rispettiamo l'esito della votazione e cooperiamo tutti, ciascuno per il proprio ruolo istituzionale e politico, alla tutela e alla valorizzazione della più grande area protetta d'Italia.

 

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sindaco"Il sindaco di Apricena ha smarrito la bussola del rispetto istituzionale"

Entrare pubblicamente in polemica con un altro sindaco è un qualcosa da cui mi sono sempre tenuto lontano, per rispetto ai cittadini e alle istituzioni a cui appartengo, che ci impongono comportamenti più sobri e giudiziosi, soprattutto in uno scenario delicato come quello che stiamo vivendo in questi mesi. Questa volta, però, il sindaco di Apricena Antonio Potenza ha passato il segno. Quando si fanno certe affermazioni infamanti corre l’obbligo di difendersi ed è solo per questo motivo che mi sono deciso a scrivere questo comunicato. E lo faccio soprattutto a beneficio di quelle persone che non mi conoscono. Per gli altri invece parla la mia storia personale, professionale e politica.

Già lascia basiti che una persona attribuisca ad altri frasi mai pronunciate, ma lascia ancor più basiti che ricostruzioni infamanti vengano fatte da un sindaco, che dimostra di aver smarrito la bussola del rispetto istituzionale e della buona educazione. Il riferimento specifico è ai contenuti del comunicato stampa diramato questa mattina dal sindaco Potenza, nel quale mi attribuisce frasi che non ho mai pronunciato né pubblicamente e né privatamente, anche perché non appartengono al mio modo di essere e di intendere la Politica. La falsità di tali attribuzioni e la ricostruzione dell’intera seduta della Comunità del Parco fatta dal sindaco Potenza, fanno emergere solo la volontà sfascista di chi è ossessionato dalla contrapposizione politica perenne a prescindere (anche in un momento difficile come questo!) e che nulla hanno a che vedere con la tutela della propria comunità o meglio del territorio del Parco (come in questo caso avrebbe dovuto essere). Evidentemente il delirio d’onnipotenza (non sapevo rilasciasse ai sindaci certificazioni di “maturità politica”) gli ha fatto smarrire le coordinate dell’agire da uomo delle istituzioni, portandolo sugli scivolosi declivi del “bullismo politico”, materializzatisi con appellativi ingiuriosi e panzane d’autore.

Dichiarazioni scomposte ed offensive non solo nei confronti del sottoscritto ma anche di altri sindaci della Comunità del Parco e del suo Presidente Rocco Di Brina. Oltraggiare l’operato e le decisioni di chi non la pensa diversamente, è tipico di chi mal sopporta le dinamiche democratiche quando sta dalla parte minoritaria. Capisco che in alcuni soggetti l’ubriacatura da consenso elettorale può portare a questo, ma il sindaco Potenza deve rispetto a tutti i sindaci. Il suo comunicato rabbioso e vendicativo trasuda disprezzo per sindaci che si trovano nella Comunità del Parco, lo ricordo a lui, non perché nominati da qualche segreteria di partito, ma perché liberamente eletti nel proprio comune. Appellare in quei modi i sindaci significa offendere anche le comunità che essi rappresentano.
Avere idee diverse è il sale della democrazia, ma il rispetto per le decisioni della maggioranza lo è altrettanto. Voler imporre il proprio pensiero è indice di scarso rispetto per gli altri e di una grande considerazione di sé stesso. Cose che devo dire in questa occasione non sono mancate al sindaco Potenza.

Decisamente stucchevole anche il mantra del sindaco Potenza: “non faccio politica” (lui che nel 2018 si fregiava di essere “il primo sindaco leghista di una città grande pugliese”) e “le poltrone non mi interessano” (e i pregressi non dicono questo!). Tipico del populismo da quattro soldi, quando non si vogliono accettare decisioni che non collimano con i propri interessi. Leggere il bignamino del “buon politico” scritto da chi si presenta alle sedute della Comunità del Parco solo quando si votano i rappresentati nel Direttivo o quando c’è da prendere qualche contributo economico, è davvero surreale.

Quanto alla seduta della Comunità del Parco, vanno fatte alcune precisazioni:
a) il 22 aprile scade il mandato dei consiglieri del Direttivo del Parco (8 componenti: 4 designati dai ministeri e 4 designati dalla Comunità);
b) i Consigli Direttivi, in quanto nominati e non eletti, come ha precisato il Ministero dell’Ambiente, non possono essere prorogati e vanno rapidamente rinnovati;
c) il Direttivo può deliberare anche in assenza dei sindaci e con la sola componente ministeriale;
d) ergo, per non lasciare il Direttivo senza rappresentanti del territorio e in considerazione della difficile situazione in atto, il Presidente della Comunità del Parco Rocco Di Brina aveva avanzato una ragionevole proposta unitaria da approvare all’unanimità: “confermare gli stessi sindaci, con l’impegno di rivedere il tutto dopo le amministrative del prossimo autunno”;
e) avendo constatata la mancanza dell’unanimità, perché sono emerse all’ultimo secondo altre candidature, si è deciso di procedere al voto;
f) lo scrutinio ha fatto emergere una netta maggioranza a favore della riconferma dei quattro sindaci uscenti e una frammentazione di chi la pensava diversamente.

Quanto alle presunte interferenze del Partito Democratico sulle nomine al Parco, vorrei ricordare al sindaco Potenza che basta guardare la storia recente e quella presente per essere smentiti clamorosamente:
1. il sottoscritto, pur non avendo mai nascosto di essere iscritto al PD (perché dovrei?), è stato eletto sindaco in una lista civica grazie al voto di tanti elettori che hanno sensibilità politiche diverse dalle mie, ma che evidentemente sono andati oltre la cecità che offusca invece la vista del sindaco Potenza;
2. il sottoscritto, nelle vesti di sindaco, non rappresenta le istanze del PD, ma quelle della propria comunità;
3. anche quando ho ricoperto al Parco il ruolo di Presidente facente funzione, non ho mai tenuto conto delle appartenenze partitiche dei sindaci, e Potenza lo sa più degli altri. Ho sempre guardato alle comunità che essi rappresentavano;
4. i sindaci della Comunità del Parco, pur avendo appartenenze partitiche più o meno dichiarate, hanno sempre scelto liberamente i 4 rappresentanti in seno al Direttivo, perché sono sindaci in virtù di un’investitura popolare e non di nomine partitiche. E comunque, negli ultimi cinque anni, posso dire senza il rischio di essere smentito che la Comunità ha lavorato sempre in armonia, anche nel rispetto di legittimi equilibri politici, di cui Potenza stesso fa parte;
5. i sindaci presenti nel Direttivo rispondono alla Comunità del Parco che li ha designati: da quando siamo in carica, i colleghi della Comunità non hanno mai messo in discussione il nostro operato o peggio presentato mozioni di sfiducia;
6. due dei sindaci presenti nel Direttivo in carica e riconfermati ieri sera (Michele Sementino e Luigi Di Fiore) sono molto lontani dal PD;

È chiaro a tutti che il sindaco Potenza, incapace di porre questioni politiche serie o di imporre le sue scelte, ha pensato bene di innescare una polemica in modo rozzo e strumentale, confermando ancora una volta la sua distonia politica rispetto alle vicende del Parco: approva delibere consigliari per uscire dal Parco poco prima delle Elezioni (a proposito di prese in giro!) e contemporaneamente si siede al tavolo per reclamare la propria quota dell’avanzo di bilancio dell’Ente (sempre sotto Elezioni); dichiara che il Parco non gli interessa (e in effetti è quasi sempre assente) e poi magicamente si presenta a votare e urla in maniera arrogante quando le cose non vanno secondo il Potenza-pensiero. Certo non è proprio il modo in cui intendo io la Politica, ma prendo atto di queste interpretazioni opportunistiche così lontane dal mio sentire, pronto a tutelare in tutte le sedi la mia onorabilità.

In questi cinque anni ho avuto l’onore di rappresentare la mia città e l’Ente Parco Nazionale del Gargano in molteplici vesti e, a differenza di qualcuno, non ho mai dimenticato che il rispetto per le persone e le istituzioni democratiche della Repubblica Italiana non sono valori oggetti di contrattazione.

IL SINDACO DI CAGNANO VARANO
Claudio COSTANZUCCI PAOLINO

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forza italiaPANDEMIA CORONAVIRUS, SEMPRE PIÙ VICINA LA FASE 2
Nella nostra città il numero dei contagiati da Coronavirus risulta abbastanza contenuto rispetto alla situazione di altre realtà della Capitanata. Si tratta, per lo più, di operatori sanitari coraggiosamente impegnati nelle prestazioni di assistenza ospedaliera presso le strutture sanitarie di San Giovanni Rotondo e Manfredonia.
Tale situazione dimostra che la popolazione di Monte Sant’Angelo ha scrupolosamente rispettato le regole di comportamento emanate dal Governo nazionale, confermando il proprio alto senso civico. GRAZIE, quindi, A TUTTI VOI, anzi A TUTTI NOI!
Tuttavia, la pandemia non è stata ancora sconfitta, per cui la nostra Comunità ha ancora bisogno del senso di responsabilità di ciascuno di noi.
Sta per iniziare la cosiddetta FASE 2 e, da quel che sta emergendo, dovremo continuare a rispettare le regole fondamentali del distanziamento sociale e dell’uso delle mascherine per alcuni mesi ancora.
L’approvvigionamento individuale delle mascherine da parte dei nuclei familiari risulta abbastanza costoso. Infatti, su ogni famiglia potrebbe scaricarsi un costo mensile di circa 200/250 euro.
Molti Comuni hanno provveduto ad acquistare a prezzi abbastanza contenuti grandi quantità di mascherine e le hanno distribuite gratuitamente alla popolazione.
I movimenti politici “FORZA ITALIA” e “VERSO IL FUTURO” PROPONGONO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE:
1. di procedere all’acquisto di un quantitativo di mascherine adeguato alle necessità della nostra popolazione, utilizzando i fondi del bilancio comunale;
2. di distribuire gratuitamente le mascherine acquistate tramite i volontari della locale Associazione di Protezione Civile in proporzione al numero dei componenti ogni nucleo familiare.

Movimenti politici Forza Italia e Verso il Futuro Monte Sant’Angelo

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