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Politica

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comunesanseveroIMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: SEI CONSIGLIERI COMUNALI DI OPPOSIZIONE CHIEDONO LA CONVOCAZIONE URGENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

Sei consiglieri comunali di opposizione consiliare – ROSA CAPOSIENA, MARIA ANNA BOCOLA, GIANFRANCO DI SABATO, ROSARIO DI SCIOSCIO, GIUSEPPE MANZARO, MATTEO PRIORE – hanno chiesto al Presidente del Consiglio Comunale Ciro Cataneo la convocazione urgente – in seduta aperta – del Consiglio Comunale.
La richiesta, ai sensi del regolamento consiliare e del TUEL, riguarda la DISCUSSIONE SUL DINIEGO ASSOLUTO ALLA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO PRESENTATO DALLA DITTA SAITEF SRL SU SITO EX SAFAB. DETERMIAZIONE.
I consiglieri comunali che hanno sottoscritto la richiesta hanno richiesto la presenza anche della Provincia di Foggia alla seduta aperta del C.C.

l’Addetto Stampa
Michele Princigallo

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articolo1Abbiamo tutti verificato quanto l’emergenza COVID 19 abbia stressato il funzionamento del sistema sanitario e fatto avanzare nuovi bisogni di approvvigionamento di competenze e risorse umane. Per far fronte ad una richiesta inattesa, per quantità e qualità, il Governo ha consentito il ricorso a misure straordinarie per soddisfare in tempi rapidi le necessarie esigenze di personale.

Nonostante questo, non sono poche le scelte assunte dalla Asl di Foggia che finora hanno necessitato di svariate e robuste correzioni di rotta o che hanno generato confusioni e incertezze. Ultima, in ordine di tempo, la decisione di indire, in data 6 maggio, un avviso pubblico per una manifestazione di interesse rivolta ai Tecnici di Laboratorio Biomedico, per far fronte alle necessità dettate dall’emergenza. Un avviso, a nostro giudizio, molto discutibile, considerato che non prevede valutazioni né di titolo, né di merito. L’unico requisito richiesto è la velocità nella presentazione della domanda.

Noi riteniamo, diversamente dal direttore Piazzolla, che per reclutare il personale necessario si possa e si debba utilizzare la graduatoria frutto della selezione di Tecnici di Laboratorio approvata a settembre. A rafforzare la nostra richiesta vi è il fatto che altre Asl pugliesi, in presenza del medesimo bisogno, abbiano scelto di attingere proprio dalla graduatoria di Foggia. C’è un evidente squilibrio nell’individuazione dei criteri di selezione, e molti dei professionisti in lista sollecitano legittimamente un intervento che ripristini un metodo più giusto e trasparente.

Per queste ragioni, chiediamo al Direttore della Asl il ritiro di quell’avviso e la chiamata secondo graduatoria, da effettuare in tempi brevissimi, per rispondere non solo ad un obbligo di correttezza amministrativa dell’Asl di Foggia ma anche all’urgenza che aveva reso necessario l’ulteriore reclutamento.

Gianluca Ruotolo
Segretario Provinciale Articolo Uno Foggia

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logoPDI mancati accordi su poltrone e benefit politici nel centrodestra impediscono al Consiglio comunale di occuparsi dell'emergenza sociale ed economica
Dichiarazione dei consiglieri comunali Lino Dell'Aquila, Lia Azzarone, Franceso De Vito, Michele Norillo e Anna Rita Palmieri

Due Consigli comunali non hanno prodotto alcun atto per la città e i cittadini. E lo spazio di tempo tra l'uno e l'altro non è bastato a Landella e al centrodestra per raggiungere l'accordo sulle poltrone e sui benefit politici da distribuire prima che parta la campagna elettorale per il Consiglio regionale.

Foggia è ormai ostaggio di amministratori incapaci e inconcludenti, chi più e chi meno, e consiglieri comunali interessati esclusivamente alla cura del proprio destino politico e d'interessi specifici e particolari. E su questi ultimi si è infranto l'ultimo Consiglio comunale.

Il mancato accordo sul documento relativo alla gestione dell'emergenza sociale ed economica scatenata dalla diffusione del Covid-19 è responsabilità esclusiva della maggioranza, strumentalmente utilizzata da Landella per proseguire la sua non-gestione solitaria delle misure straordinarie attuate grazie ai fondi della Regione Puglia e dello Stato. Perché il Comune, ancora oggi, non ha messo un euro a disposizione dei Foggiani in difficoltà.

E dietro il mancato accordo sull'ordine del giorno hanno potuto nascondere lo scontro totale sul rimpasto in Giunta, sulla sfiducia al presidente del Consiglio comunale, sulle candidature alle Regionali e sui programmi di espansione urbanistica.
Per evitare che tutto ciò emergesse con chiarezza il sindaco si è fermamente opposto allo svolgimento del dibattito in Consiglio comunale, invocando prassi consolidate contrarie al regolamento. Alle regole che il segretario generale, su sollecitazione della minoranza, ha poi fatto applicare consentendoci di svelare la miserevole condizione politica in cui versa il centrodestra.

Il Partito Democratico era ed è pronto a qualsiasi confronto centrato sulle reali esigenze dei Foggiani e svolto con lealtà e rispetto dei ruoli istituzionali e politici. E chiede che il luogo del confronto torni ad essere l'aula del Consiglio comunale per evitare che anche i problemi tecnici diventino il paravento dietro cui nascondere quelli politici dell'Amministrazione comunale e della maggioranza che, a fasi alterne, la sostiene.

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Dell AquilaSubito un'indagine amministrativa sui lavori. Un intervento strategico per la mobilità lenta realizzato nel peggiore dei modi e con danni finanziari ad Ataf"

Dichiarazione del capogruppo del Partito Democratico Pasquale Dell'Aquila

La pista ciclabile di corso Roma è affondata prima del varo. Come una barca costruita male, si è riempita d'acqua dopo il primo acquazzone estivo, diventando impraticabile e provocando problemi ai pedoni e agli utenti degli autobus. E agli automobilisti, costretti a scansare gente che non poteva attraversare ed era costretta a camminare in strada.

Immediatamente, il Comune apra un'inchiesta amministrativa sulla corretta esecuzione tecnica dei lavori, realizzati così visibilmente male, che si estenda all'opera analoga realizzata in via Manfredi e, chissà per quale motivo, ancora inutilizzata.
Quindi, il sindaco rifletta sulla scelta compiuta per evitare di commettere gli stessi errori nell'attuazione dell'intervento previsto su viale XXIV Maggio.

La mobilità lenta e sostenibile, garantita dalla diffusione dell'uso di biciclette per gli spostamenti urbani, è un obiettivo strategico fondamentale. Reso ancor più tale dalle misure di contenimento del contagio da Covid-19, che hanno ridotto la capienza degli autobus urbani.
Forse, però, sarebbe stato meglio realizzarla utilizzando una porzione dell'ampio marciapiede, anche in considerazione del fatto che corso Roma è una delle arterie parallele a via Rosati, dov'è il più importante mercato cittadino su cui confluiscono centinaia di persone e mezzi quotidianamente.
Così com'è stata progettata e costruita la pista ciclabile, basta un'auto in doppia fila e si blocca una delle principali arterie della città, con ripercussioni anche sulla salute dei cittadini e sulla salubrità dell'ambiente in un'ampia e densamente abitata area della città.
E non mi pare che il Comune sia in grado di garantire un rigorosissimo controllo del traffico da parte della Polizia locale.

Infine, non è indifferente la valutazione del danno provocato ad Ataf SpA cancellando almeno una cinquantina di parcheggi a pagamento in un'area semicentrale della città. Altrettanti ne sono stati eliminati in via Manfredi e, forse, di più saranno eliminati in viale XXIV Maggio. Il presidente della società di trasporto pubblico ha valutato l'ammontare del mancato introito? È sicuro che non si avranno effetti sull'appalto per la gestione del servizio e sull'equilibrio finanziario dell'azienda?

Ancora una volta, i pur positivi intenti dell'Amministrazione comunale si realizzano nel peggiore dei modi possibili determinando un aggravamento dei problemi che s'intendevano risolvere.

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articolo1La vicenda che coinvolge alcuni ex lavoratori di SIA FG/4 e Tekra, la società campana che è subentrata nella gestione del servizio di raccolta e spazzamento nel Comune di Cerignola in virtù di un'ordinanza commissariale, sta assumendo un profilo preoccupante, soprattutto per le ripercussioni che rischiano di scaricarsi sulla dignità umana e professionale dei lavoratori interessati.

In sostanza, la Tekra ha prima accettato di assumere un servizio sulla base di informazioni tecnico-economiche che ha giudicato assolutamente congrue, tanto da proporre un ribasso del 2,65% sul corrispettivo proposto, e in seguito, senza alcuna interlocuzione sindacale, ha adottato provvedimenti unilaterali in assenza di un piano di riorganizzazione aziendale organico e coerente. La giustificazione addotta riguardo al fatto che alcune attività possano essere svolte direttamente presso la sede centrale di Angri non giustifica in alcun modo l'individuazione arbitraria di presunti esuberi e il declassamento di livelli, in alcuni casi apicali, non solo pesante ma sommamente illegittimo. Il riferimento all'art. 2103 del codice civile - norma modificata dal Jobs Act - e alla dichiarata volontà di salvare livelli occupazionali rischiano soltanto di aumentare il livello di confusione. Era chiaro a tutti sin da subito quali fossero le risorse umane a disposizione e quali mansioni fossero chiamate a svolgere, e il corrispettivo garantito copriva servizi, stipendi e salari.

Sarebbe stato più lineare, in caso di attività svolte altrove, che la Tekra concordasse un piano di riorganizzazione tale da salvaguardare tutte le professionalità e le competenze presenti. Nulla di tutto questo è stato fatto se non, ribadiamo, arbitrariamente, unilateralmente e in modo affatto trasparente, individuare lavoratori a cui affidare nuove mansioni lasciando intatti i livelli contrattuali acquisiti, e selezionarne otto di cui mortificare dignità e diritti.

La Federazione Provinciale di Articolo Uno Foggia stigmatizza qualunque operazione finalizzata a calpestare illegittimamente competenze e profili professionali, e nell’esprimere la propria solidarietà e vicinanza politica e umana ai lavoratori coinvolti, chiede:

1. l'immediata revoca della proposta di demansionamento e del taglio dei livelli contrattuali acquisiti;

2. l'intervento della Commissione straordinaria che guida il Comune di Cerignola affinché impegni Tekra nel rispetto integrale dell'ordinanza di affidamento del servizio;

3. la predisposizione da parte di Tekra di un piano di riorganizzazione aziendale, condiviso con le OO.SS. così come previsto dalla legge e dal CCNL che valorizzi le competenze e le professionalità aziendali.

Nel contempo invita la Regione Puglia e l'AGER ad attivarsi affinché si realizzino al più presto le condizioni per restituire alla gestione pubblica i servizi e il prezioso patrimonio impiantistico depauperato dalla sciagurata azione dell’amministrazione Metta, vera responsabile dei disagi procurati a cittadini e lavoratori di Cerignola.

Gianluca Ruotolo
Segretario Provinciale Articolo Uno Foggia

Matteo Conversano, Francesco Bonito, Antonello Summa
Coordinamento Articolo Uno Cerignola

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