L'ultima, l'ennesima vicenda giudiziaria in cui sono coinvolti anche un consigliere comunale di Fratelli d'Italia, un ex amministratore di area centrodestra e un funzionario di alto livello del Comune evidenzia qualità e pervasività dell'illegalità nel Comune di Foggia.
Come sempre, siamo fiduciosi nell'operato della magistratura e attendiamo con interesse l'esito delle indagini, che riguardano servizi pubblici di primaria importanza. Detto ciò, è giusto e necessario che in frangenti così gravi chi amministra i beni comuni assuma decisioni all'altezza e non c'è dubbio che le dimissioni del sindaco o quelle della maggioranza dei consiglieri comunali siano l'unico atto adeguato da compiere.
La vicenda oggetto d'indagine, è opportuno sottolinearlo, ha origine nel 2017, quando al governo della città c'erano Landella e il centrodestra, e s'incancrenisce negli anni successivi grazie alla condannabile prassi amministrativa delle proroghe dei contratti, una sorta di regola aurea dell'Amministrazione in carica.
È quando le regole non sono più certe, le procedure diventano trattative private e le relazioni contrattuali perdono di valore e significato che s'insinuano malversazioni e illegalità.
Per questo le forze politiche del centro-sinistra ed il Movimento 5 stelle chiedono unitariamente e a gran voce che il Sindaco, la Giunta e la maggioranza di Centro-destra escano da Palazzo di Città e consentano a Foggia e ai foggiani di scegliere un governo cittadino rispettoso della legge e all'altezza del non semplice compito di porre rimedio ai tanti guasti provocati in 7 anni di mala amministrazione.
Davide Emanuele - Partito Democratico
Giovanni Quarato - Movimento 5 Stelle
Gianluca Ruotolo - Articolo 1
Mario Nobile - Sinistra Italiana
Gianni De Rosa - Italia in Comune
Mino Di Chiara - Partito Socialista Italiano
Fabrizio Cangelli - Verdi
Luigi Di Claudio - Socialismo Dauno
Michele Bruno - Foggia Popolare
Politica
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Il Gruppo Consiliare " Civica Cagnanese" durante l'ultimo Consiglio Comunale tenutosi a Cagnano Varano lunedì 8 febbraio in modalità streaming, ha presentato un'interrogazione per ricevere chiarimenti sull'acquisto di 2000 test sierologici per un costo complessivo di circa 13000 euro effettuato dall'attuale amministrazione.
“Poiché la determina n. 713 del 1/11/2020 con cui si effettuava un affidamento diretto alla Labotek, chiariva che la scelta del fornitore era seguita ad "un'indagine informale condotta per le vie brevi", senza citare altri preventivi, abbiamo chiesto chiarimenti venendo a conoscenza di costi più bassi a parità di prodotti – spiegano dalla Civica- Inoltre abbiamo domandato al sindaco Di Pumpo perché facendo delle ricerche nella ragione sociale del suo studio compare la scritta " Studio Medico Dr. Michele di Pumpo by Labotek" e quindi se ci sia un coinvolgimento personale in questo acquisto.
La nostra interrogazione è rimasta, come le altre presentate nei precedenti Consigli Comunali, senza risposta. Il sindaco si è limitato a dire che avremmo ricevuto risposta scritta entro trenta giorni, minacciando che avrebbe denunciato la consigliera Scanzano per le presunte "accuse" fatte, nonostante sia legittimo da parte dei consiglieri di minoranza in un sistema democratico chiedere lumi sull’operato dell’Amministrazione”.
UFFICIO STAMPA CIVICA CAGNANESE
stampa.civicacagnanese@gmail.com
Dichiarazione del presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale, Paolo Campo
Il sostegno politico e istituzionale a Michele Emiliano non può essere interpretato come accondiscendenza acritica ad ogni sua decisione o scelta. Per questo occorre affermare che è un errore gravissimo la nomina dell’ex sindaco di Manfredonia a consigliere del presidente sulle materie ambientali.
La scelta non convince nel metodo, perché appare più funzionale al mantenimento di chissà quali equilibri politici che all'incremento della qualità dell'azione di governo della Puglia. Non convince nel merito, giacché il prescelto non risulta essere un esperto in materia ambientale. Infine, non è assolutamente opportuna e largamente incomprensibile: il Presidente Emiliano, che è stato un valente magistrato, dovrebbe mostrare una diversa prudenza rispetto al profilo delle personalità da coinvolgere nel suo staff, aldilà delle dispute giudiziarie.
Dunque, perché? Un interrogativo che giro al presidente della Regione, invitandolo a rimeditare la sua decisione che, inoltre, rischia di apparire come una provocazione politica nei confronti del PD e di larga parte dell’elettorato che ha votato questa maggioranza consigliare.
Viviamo in una fase molto delicata e il governo regionale deve garantire ai cittadini il massimo di credibilità ed autorevolezza per condividere scelte difficili e diffondere fiducia. Decisioni di questo tipo minano alla radice il rapporto con gli elettori e creano, per quanto mi riguarda, un problema politico che, senza un ripensamento da parte di Emiliano, rischia di diventare irrecuperabile.
La segretaria provinciale del Partito Democratico foggiano, Lia Azzarone, commenta la foto pubblicata sulla pagina facebook Lega - Salvini Premier
Il leghista Landella cosa ne pensa?
La Lega e Matteo Salvini sono antimeridionalisti e non ce la fanno a nasconderlo.
Perché questo è il senso dello stupido post pubblicato per "salutare" le dimissioni di Giuseppe Conte.
L'indicazione della meta del viaggio di rientro è usata come uno stigma, alla maniera di Vittorio Feltri.
Per noi, invece, è ancora e sempre motivo di orgoglio l'origine del presidente del Consiglio dei Ministri, che ringraziamo di cuore per l'impegno, la passione e la determinazione impiegati nello svolgimento delle funzioni di governo in frangenti così drammatici.
Magari a vergognarsene sarà il leghista sindaco di Foggia Franco Landella e con lui i dirigenti, i militanti, gli elettori leghisti foggiani come sempre offesi per il sol fatto di vivere a Sud. Che pena!
Ufficio stampa
Unione provinciale Partito Democratico Foggia
Il M24A-ET ha presentato il 30.12 la sua proposta a Roma con opere e progetti anche per la Capitanata
Foggia, 21 gennaio 2021. Con la convocazione della “Cabina di regia” a livello provinciale sembra essere avviata, con una partenza al rallentatore, una riflessione sul più ampio e rilevante strumento di programmazione e con la più grande dotazione di risorse finanziarie di tutti i tempi. Ci auguriamo che non sia la solita passerella improduttiva.
Il Movimento per l’Equità Territoriale è impegnato dall’accordo di luglio su due questioni fondamentali. La prima riguardante l’ennesima possibile “sottrazione” di risorse perché, contravvenendo ai tre criteri stabiliti dalla UE (popolazione, inverso del PIL e tasso medio di disoccupazione ultimi 5 anni) ed anche dal Parlamento, le stesse risorse dopo la ripartizione settoriale, potrebbero essere destinate per accrescere le disuguaglianze interne e a danno del Mezzogiorno, in dissonanza con gli indirizzi dell’UE e dei due rami del Parlamento. Ciò è già avvenuto, purtroppo, negli anni 50 con il Piano Marshall o, negli ultimi 20 anni, con la spesa pubblica allargata.
La seconda riguarda la capacità di progettare, sulla base degli obiettivi condivisi tra, UE e stati membri, interventi direzionati a rafforzare la coesione territoriale, per affrontare, con resilienza gli effetti della pandemia e rilanciare l’economia attraverso la transizione ecologica e digitale quindi per ridurre le disuguaglianze e divari sociali ed economici.
“Abbiamo appreso dai media dell’incontro effettuato a Palazzo Dogana, che pare sia avvenuto senza il coinvolgimento ne prima e né dopo delle forze politiche, noi di M24A-ET con spirito costruttivo per Foggia e l’intera Capitanata – dichiara Pasquale Cataneo segretario del Circolo foggiano - ed abbiamo inviato oggi ai soggetti istituzionali e delle parti sociali presenti all’incontro, ma anche a chi non è stato convocato o a chi ne farà richiesta, il compendio del nostro studio che riassume l’impostazione programmatica e progettuale della proposta di Piano che consta di circa 300 pagine. Qualora i contenuti del documento inviato siano di interesse dei partecipanti al Tavolo invieremo lo studio che contiene proposte e progettualità ben definite che riguardano anche per la Capitanata.”
Sulla ripartizione dei fondi del Next Generation EU (Recovery Fund) il Movimento 24 Agosto – Equità Territoriale si è impegnato per la suddivisione territoriale tra le macro-aree e le regioni del nostro Paese.
“Attraverso l’applicazione dei criteri europei è scaturito che il 70% delle risorse complessive (circa 145 miliardi sui 209 complessivi assegnati all’Italia) debbono essere destinate al Sud e alle Isole che hanno contribuito, con l’alto tasso di disoccupazione medio (il 17% circa) e il basso reddito pro-capite (circa 19 mila euro contro i 32 mila euro di media del Centro-Nord), a far sì che circa il 28% delle risorse complessive del Next Generation EU (750 miliardi) siano destinate all’Italia – conclude Cataneo referente nazionale per l’economia e lo sviluppo di M24A-ET - se ciò avverrà, per l’interdipendenza economica presente anche nel nostro Paese, la ripartizione finale sarà equa in termini di riduzione dei divari e distribuzione effettiva delle risorse economiche (89 miliardi al Mezzogiorno e 120 al resto del Paese). Purtroppo l’attuale formulazione del Piano del Governo non va in questa direzione, per tale motivo ci vuole l’impegno, oltre per le progettualità, anche delle forze sociali e dei rappresentanti politici meridionali”.
Ufficio stampa