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Politica

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articolo1A seguito dello scioglimento del Consiglio comunale di Foggia, determinato dalle inchieste riguardanti un presunto sistema diffuso di corruzione addebitata al Sindaco della Lega, Franco Landella, e ad altri consiglieri del Centrodestra, il Comune capoluogo di provincia si aggiunge ai Comuni i cui cittadini saranno chiamati anticipatamente alle urne all'interno della finestra amministrativa del prossimo autunno. In Capitanata, oltre a Foggia, andranno infatti al voto i due Comuni più grandi della provincia, Manfredonia e Cerignola, in cui saranno celebrate le elezioni dopo un lungo commissariamento conseguente agli scioglimenti per infiltrazioni mafiose.

Uno scenario che potrebbe riguardare anche il Comune di Foggia, nel quale è attualmente al lavoro la Commissione di Accesso agli atti, inviata dal Ministero dell'Interno al fine di verificare i sospetti di incidenza del fenomeno mafioso in termini di infiltrazione o condizionamento nella gestione della cosa pubblica. Si tratta di elementi estremamente gravi, che disegnano un quadro preoccupante ed emergenziale per una delle più importanti province del Mezzogiorno d'Italia. Quando città così rilevanti per ragioni storiche ed economiche vengono colpite da atti di scioglimento per infiltrazioni mafiose, la politica ha di fronte a sé un tema di straordinaria delicatezza, che merita il massimo dell'attenzione e dell'impegno. Le ripercussioni di simili vicende, infatti, non si scaricano solo sugli apparati amministrativi. Ad essere messa in discussione è l’agibilità democratica stessa di quelle comunità, delle forze politiche, degli interessi sani, della società civile.

La Capitanata è un terra che da tempo sta lottando contro i fenomeni criminali e che ha dunque bisogno di mettere in campo una forte proposta politica che rilanci sviluppo sostenibile, lotta alle diseguaglianze, partecipazione dei cittadini. Lo Stato sta dimostrando la sua vicinanza a questa terra e alle sue comunità, intervenendo con forza a protezione delle istituzioni democratiche e dei cittadini, a cui va tutto il nostro rispetto e la nostra gratitudine. Nello stesso tempo, però, siamo convinti che anche alla politica spetti il compito di fare la propria parte. Non può essere spettatrice ne’ delegare solo a prefetti e magistrati una funzione decisiva di rinnovamento. Alla politica spetta il ruolo di guida, di argine contro il malaffare, ma soprattutto il compito di mettere in campo al Sud politiche che prosciughino la palude del disagio sociale a cui si abbeverano le mafie. Costruire buona politica, occuparsi degli ultimi, realizzare uguaglianza e difesa dei più deboli, realizzare concrete occasioni di inclusione sono gli antidoti a situazioni come quelle a cui, purtroppo, stiamo assistendo sul piano delle dinamiche morali ed etiche, al netto degli esiti delle vicende di rilevanza penale.

E' questa la missione di un "campo largo progressista"; sono queste le battaglie in cui definire il perimetro di un'alleanza che sappia essere politica e non solo legata a faccende amministrative. Perché la sfida che oggi la Capitanata ha di fronte a sé è essenzialmente politica per obiettivi e significato. Le condizioni straordinarie in cui saranno celebrate le elezioni, quindi, non possono non interrogare innanzitutto il nostro campo, che fa della lotta alla criminalità e dell’impegno per il riscatto del Sud alcuni dei principali tratti distintivi della propria cultura politica.

E proprio per questo pensiamo che sia necessaria una piena assunzione di responsabilità nazionale per favorire la costruzione di un’alleanza larga di cambiamento, che possa partire dalla convergenza di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Articolo Uno - che hanno nel contributo fondamentale che Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno fornito e stanno fornendo per garantire stabilità e risposte in una difficile fase di ricostruzione post-emergenziale un valore aggiunto fondamentale - per poi allargarsi alle altre forze progressiste, provando a valorizzare tutte le espressioni di protagonismo civico che si stanno affacciando sulla scena locale. In altri termini, come già detto, l'eccezionalità della situazione della Capitanata non può non assegnare un valore politico, oltre che amministrativo, alla campagna elettorale che potrebbe cominciare prestissimo.

I valori che questa sfida chiama in causa sono quelli su cui si fonda la nostra alleanza. Ed è in ragione di questa consapevolezza che chiediamo ad Enrico Letta e a Giuseppe Conte di mettere in campo rapidamente un’iniziativa forte sull’emergenza che vive questa provincia. Emergenza politica, emergenza democratica, emergenza etica, emergenza sociale. Serve l'immediata apertura di un tavolo di confronto nazionale sulle prossime elezioni amministrative in Capitanata, utile a rafforzare ed accompagnare un delicato percorso unitario e a riconoscere a questa terra la giusta attenzione di cui ha bisogno. E' questa la dimensione in cui la nostra alleanza può esprimere al meglio la propria missione, il contesto in cui può rappresentare la speranza di una svolta per cittadini avviliti e sfiduciati. E' questo il terreno in cui dimostrare qui ed ora che esistono una proposta e una politica migliori, per le quali è nostro dovere batterci stando dalla stessa parte. Per dimostrare che i principi e i valori profondi che ci uniscono sono di gran lunga più forti delle sfumature che ci allontanano.

Arturo SCOTTO 

Coordinatore Nazionale

Ernesto ABATERUSSO

Segretario Regionale

Gianluca RUOTOLO

Segretario Provinciale

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forza italiaIL PD DI MONTE DICA LA VERITÀ: MACCHIA, DA ZONA INDUSTRIALE A PIATTAFORMA DEI RIFIUTI

Chi non ha nulla da nascondere, risponde alle domande e non cambia le carte in tavola. Il Gruppo dirigente del PD, piuttosto nervoso, invece cambia le carte in tavola per sfuggire alle domande che vengono rivolte alla sua Amministrazione Comunale.
I Partiti e i Movimenti di Opposizione non sono contrari all’economia circolare e al recupero e riciclo dei rifiuti, né tanto meno al lavoro e all’occupazione. La questione è un’altra. È un gravissimo errore trasformare un’area industriale, qual è l’Agglomerato di Macchia, in una piattaforma per il trattamento dei rifiuti, non solo della plastica, ma anche di milioni e milioni di tonnellate di scarti delle miniere del mondo.
Con una programmazione oculata e lungimirante quell’Agglomerato, grazie alla sua rete infrastrutturale e al riconoscimento di Zona Economica Speciale, può garantire nei prossimi anni migliaia di posti di lavoro ai giovani del nostro Comprensorio.
Su questo terreno l’Amministrazione Comunale PD, in questi quattro anni, non ha promosso in Città alcun dibattito, non ha stimolato alcun confronto pubblico con gli altri soggetti istituzionali del Comprensorio. Si è limitata – e lo ribadiamo – ad eseguire ordini provenienti dall’alto.
È semplicemente patetico, il gruppo dirigente del PD, quando afferma che il mega impianto per il trattamento e il recupero della plastica non prevede la costruzione di un termovalorizzatore.
Perchè il Sindaco non rende pubblica almeno la Relazione Tecnica del Progetto?
Per conoscere la verità, è sufficiente fare una semplice ricerca su Internet a proposito di impianti di trattamento e recupero della plastica.
Per appurare la verità può venire utile ai nostri concittadini un breve passo della lettera dell’avv. Matteo Giuffreda, pubblicata sul Giornale di Monte qualche mese fa, in cui l’autore riferisce in sintesi la confidenza fattagli da un Consigliere Comunale di sua assoluta fiducia circa il mega impianto e il termovalorizzatore.
Perchè il Sindaco d’Arienzo, con il suo voto nell’Assemblea generale dell’ASI, ha concorso a disattivare le norme regolamentari approvate dall’ex Presidente Mastroluca, norme con cui si impediva di realizzare nell’agglomerato di Macchia mega impianti di trattamento dei rifiuti?
Perché il Gruppo dirigente del PD tace sul progetto della SEASIF HOLDING, che potrebbe portare nell’area retroportuale di Macchia-Manfredonia milioni e milioni di tonnellate di scarti delle miniere?
Perchè il Sindaco d’Arienzo non rende pubblica anche la Relazione di quella proposta che è stata discussa in sede di Consiglio di Amministrazione del Consorzio ASI, di cui il nostro Comune fa parte?
Se nessuno tira i fili dietro le quinte – e noi siamo convinti del contrario – perché il Sindaco d’Arienzo non ne informa la popolazione?
QUESTE DUE VICENDE, PURTROPPO, CONFERMANO CHE NELLA NOSTRA CITTÀ, IN QUESTI QUATTRO ANNI, LA DEMOCRAZIA E LA PARTECIPAZIONE SONO STATE MANDATE IN SOFFITTA E CHE IL PALAZZO DI CITTÀ È ORMAI UNA “PROPRIETÀ PRIVATA”!
Questa amara realtà è plasticamente rappresentata dal portone principale della Casa Comunale che è completamente sbarrato da molti mesi, inaccessibile a tutti i cittadini come lo è un possedimento privato!

Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo

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logoPD"La nomina della prefetto Magno certifica la fine dell'Amministrazione Landella. Grazie al prefetto Grassi e benvenuto al successore Esposito"
Nota del Circolo del Partito Democratico di Foggia

La nomina del commissario prefettizio Marilisa Magno alla guida del Comune di Foggia è la certificazione della fine della peggiore Amministrazione comunale degli ultimi 30 anni.
Finalmente e dopo le inchieste della magistratura, gli arresti del sindaco e di consiglieri comunali, gli atti illegittimi e gli abusi a Palazzo di Città c'è chi si preoccuperà esclusivamente dell'interesse di Foggia e dei Foggiani, partendo dalla ricostruzione dell'indispensabile contesto di legalità.
Ora tocca allo Stato prendersi cura dei beni comuni della nostra città e siamo fiduciosi che ciò accada nel migliore dei modi pur nella delicata fase vissuta anche in ragione delle attività svolte dalla Commissione incaricata di verificare l'esistenza d'infiltrazioni e condizionamenti mafiosi e criminali.
La nomina della prefetto Marilisa Magno, alla quale facciamo i nostri auguri di buon lavoro e offriamo sostegno e collaborazione nelle forme che riterrà più opportune, è l'atto conclusivo dell'operato del prefetto Raffaele Grassi, verso il quale abbiamo sentimenti di profonda gratitudine per la quantità e la qualità del lavoro svolto nell'impegnativa lotta alla mafia e alle sue infiltrazioni nella pubblica amministrazione e nel sistema economico.
Ogni qualvolta se n'è mostrata la necessità, il prefetto Grassi e tutta la 'Squadra Stato' hanno fatto sentire la loro presenza al fianco delle istituzioni democratiche e dei cittadini onesti svolgendo fino in fondo e senza infingimento il loro compito. E non dubitiamo che continuerà ad essere così con l'arrivo del nuovo prefetto di Foggia Carmine Esposito, al quale diamo il nostro più cordiale benvenuto.
Oggi inizia una nuova fase per la comunità foggiana e, in attesa del 'verdetto' della Commissione d'accesso, sarà importante riflettere approfonditamente e diffusamente su quanto è accaduto quantomeno negli ultimi due anni e trovare sostanza e forma per la rinascita di Foggia.

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forza italiaMONTE SANT’ANGELO E IL PIANO DI RIPRESA E RESILIENZA
Alla fine del mese di aprile scorso il Governo Draghi ha inviato alla Commissione Europea il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede, per i prossimi 6 anni, un investimento di 235,6 miliardi di euro.
Il Piano contempla sei missioni: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura; Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e Ricerca; Politiche Attive del Lavoro; Salute. Prevede anche una serie di riforme, tra cui le riforme della Pubblica Amministrazione e della Giustizia.
Le ingenti risorse finanziarie previste saranno investite nelle singole Regioni sulla base dei progetti esecutivi elaborati anche dagli Enti Locali e che dovranno rispettare il criterio della coerenza con gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale.
Alcuni Comuni della Capitanata, tra i quali Manfredonia e San Giovanni Rotondo, hanno già presentato le loro proposte.
Le Forze Politiche di Opposizione (Forza Italia, Verso Il Futuro, Lega) propongono al Presidente Vergura che sia subito fissata una seduta di Consiglio Comunale, aperta alla partecipazione dei Sindacati, delle Associazioni di categoria e dei Partiti e Movimenti non rappresentati in Consiglio, per approvare un atto di indirizzo che metta la Giunta Comunale nelle condizioni di presentare un’articolata proposta progettuale.
Forza Italia, Verso Il Futuro e Lega ritengono che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fornisca alla nostra Comunità la preziosa e irripetibile occasione di presentare i progetti di cui già dispone il nostro Comune: in particolare il Piano di sistemazione delle coste, con la programmazione di campeggi, ristoranti e alberghi; la funivia; il progetto della strada di collegamento Carbonara-Mattinata; il progetto di ammodernamento della strada Monte-San Giovanni Rotondo. Questi tre progetti, già disponibili e fatti propri dal Consiglio Comunale due anni fa con un’apposita mozione disattesa inspiegabilmente dal Sindaco d’Arienzo, necessitano soltanto dell’aggiornamento dei relativi computi metrici.
Forza Italia, Verso Il Futuro e Lega propongono che nella stessa seduta di Consiglio Comunale si decida di chiedere al Governo Nazionale di cambiare la destinazione del finanziamento di 10 milioni di euro previsti nel Progetto Capitanata. Quella somma, che non è neanche sufficiente a realizzare l’inutile opera della Panoramica Nord, potrebbe essere investita per realizzare nel Rione Junno l’Albergo diffuso mediante la predisposizione di un Piano particolareggiato e per attuare interventi di rigenerazione urbana. Non possiamo perdere questa occasione per nessuna ragione.
La nostra Città e la sua economia possono rinascere soltanto con investimenti strutturali, capaci di generare sviluppo e progresso civile e culturale: investimenti, cioè, per la buona occupazione e per un benessere duraturo.

Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo

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Nota del Circolo del Partito Democratico di Foggia

È un giorno drammatico per Foggia e i Foggiani. L’arresto del sindaco, a prescindere dagli esiti dell’azione giudiziaria, pone fine nel peggiore dei modi alla peggiore consiliatura degli ultimi 30 anni.
Da mesi chiedevamo di interrompere questo stillicidio, di salvaguardare almeno la dignità dell’istituzione comunale e della città. L’arroganza, del sindaco, e l’ignavia, dei consiglieri comunali di maggioranza, hanno determinato il pessimo esito che prefiguravamo e temevamo.
Ora che Palazzo di Città è diventato il luogo della vergogna nazionale ci auguriamo, insieme a migliaia di cittadini onesti e laboriosi, che a nessuno, tra gli eletti e i tecnici in Giunta, vengano in mente soluzioni fantasiose per salvare chissà chi e chissà cosa.
In attesa che la Commissione di accesso agli atti verifichi l’esistenza o meno di condizionamenti o infiltrazioni mafiose, la città sia consegnata alle cure dello Stato affinché sia riportata legalità e legittimità.
Temiamo che sarà lunga la traversata da compiere per arrivare ad eleggere un altro sindaco e un altro Consiglio comunale; però, come sempre in casi del genere, prima iniziamo il viaggio e prima arriviamo alla meta.

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