Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 455 visitatori e nessun utente online

Politica

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

larinascitapossibileAL VIA LA PETIZIONE POPOLARE PER DIRE “NO” ALLA PIATTAFORMA DEI RIFIUTI A MACCHIA
Il Sindaco d’Arienzo e la sua Giunta Comunale stanno “operando” per trasformare buona parte dell’area industriale dell’ex Enichem in una pericolosa Piattaforma di rifiuti, sostenendo il progetto di realizzazione di un mega impianto per il trattamento e il riciclaggio della plastica e condividendo la proposta della SEASIF HOLDING di utilizzare il Porto Alti Fondali per l’arrivo di milioni di tonnellate di bentonite e di scarti delle miniere e del materiale di trivellazione dei fondali del Mare Adriatico.
La loro decisione è nata senza coinvolgere le popolazioni del territorio. Peraltro, con il suo agire l‘amministrazione d’Arienzo dimostra, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che non ha alcuna idea di sviluppo della Piana di Macchia. Prima di prendere decisioni così affrettate e pericolose per la popolazione, è il caso che si discuta di quale futuro e a quale vocazione destinare Macchia. Ma questo, come dicevamo, non è stato assolutamente affrontato: tutto improvvisato, si vive alla giornata!
Questa scelta “sciagurata” taglierà le gambe ad ogni possibilità di rilancio industriale a forte innovazione tecnologica e renderà vano ogni programma di sviluppo turistico della Piana di Macchia. Ma, soprattutto, questi due interventi costituiscono una vera e propria minaccia per l’ambiente e la salute delle popolazioni di Macchia e di Manfredonia.
Per scongiurare questa nefasta prospettiva, lo Schieramento Civico “La Rinascita Possibile” di Monte Sant’Angelo ha deciso di organizzare una petizione popolare per annullamento in autotutela delle Deliberazioni della Giunta Comunale n. 30, n. 31, n. 32 del 3 marzo 2018 e per l’annullamento della procedura delle concessioni alla Seasif Holding.

Schieramento civico La Rinascita Possibile

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

larinascitapossibileL’ASSESSORE RIGNANESE SMENTISCE IL SINDACO D’ARIENZO: MA QUALE PIANO TURISTICO, È UN SEMPLICE REGOLAMENTO!
Il nostro comunicato sul presunto Piano turistico ha costretto l’Assessore Rignanese a dire LA VERITÀ, smentendo clamorosamente il Sindaco d’Arienzo.
Infatti, anche per l’Assessore Rignanese, e non solo per noi, il provvedimento approvato dal Consiglio Comunale il 2 luglio scorso non è un Piano turistico, ma un semplice Regolamento.
L’Assessore Rignanese, però, omette di spiegare perché il Protocollo d’intesa tra il Comune e l’ASL, recepito nel Regolamento, è rimasto nei cassetti dell’Amministrazione “ScambiaMonte” per ben due anni, ritardando così la riapertura di qualche ristorante storico e l’attivazione di nuove iniziative imprenditoriali nel Centro Storico.
E, come al solito, per nascondere i limiti di questa Amministrazione, l’Assessore Rignanese accusa le Amministrazioni precedenti di non aver approvato quel Regolamento, dimostrando evidentemente che non conosce neppure le norme che dice di utilizzare. Infatti, non sa che quel Regolamento discende dalla Legge regionale n. 24, pubblicata meno di tre mesi prima dello scioglimento del Consiglio Comunale.
Se l’Amministrazione “ScambiaMonte” ha impiegato quattro anni per elaborare e approvare quel Regolamento, come avrebbe potuto predisporlo l’Amministrazione precedente in appena 75 giorni? È condotta eticamente corretta dare conto delle proprie responsabilità quando si amministra, invece di scaricarle sulle forze di opposizione! È troppo comodo!!
Secondo noi il riferimento dell’Assessore Rignanese agli eventuali esposti anonimi potrebbe, in verità, essere un “lapsus freudiano”, cioè è la cifra della sua azione politica quando era all’opposizione. Le violazioni alle norme e ai regolamenti vigenti da parte dell’Amministrazione “ScambiaMonte” sono così numerose che non occorrono esposti anonimi!
Sono, invece, sufficienti le tante segnalazioni sottoscritte apertamente da qualche rappresentante dell’Opposizione, sulle quali le Autorità competenti stanno eseguendo una serie di indagini, i cui risultati prima o poi saranno resi noti anche alla popolazione montanara.
L’Assessore Rignanese, infine, fa finta di non sapere che il nostro riferimento agli imprenditori, locali e non, aveva e ha soltanto l’obiettivo di esigere una assoluta imparzialità da parte del Sindaco e dei suoi Assessori.
O anche questo è un “reato di lesa maestà” come quelli commessi, in questi giorni, dai cittadini e dai giornali, tra cui L’Attacco con un suo editoriale, che “si sono permessi” di criticare l’Amministrazione “ScambiaMonte”?

Schieramento civico “La Rinascita Possibile”

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPDAmministrative. "I 'Popolari pugliesi' continuano la raccolta indifferenziata di personale politico. Il segretario regionale del PD metta a punto le alleanze"
Nota della Segreteria provinciale del Partito Democratico di Capitanata

A tre mesi dalle elezioni amministrative, le prime dopo la durissima seconda ondata pandemica, apprendiamo che ‘I Popolari pugliesi’ di Gianni Stea continuano a fare raccolta indifferenziata di personale politico screditato e protagonista di giravolte opportunistiche.
Con chi stanno apparecchiando le liste ‘certi di poter raggiungere risultati ragguardevoli anche nei centri della Capitanata e del Gargano’, come fanno sapere nell’ultimo loro bollettino?
L’interrogativo è spontaneo dopo che le comunità della Capitanata hanno ancora nelle orecchie quel ‘Landella governa e governa bene Foggia’ che Stea rivolse al sindaco del capoluogo a gennaio di quest’anno, imbarcando quattro consiglieri comunali transfughi dalla destra su una nave già scassata che, dopo qualche settimana, è naufragata tra l’ignominia del primo commissariamento prefettizio del capoluogo dauno nella storia repubblicana. Già in quell’imbarazzante occasione, il Partito Democratico criticò con parole chiare e nette gli avventati giudizi positivi sul leghista ex sindaco di Foggia espressi da Stea, chiamato alle responsabilità di assessore in un’Amministrazione regionale con valori-guida diametralmente opposti a quelli del centrodestra. E lo stesso facemmo rispetto ai quattro consiglieri comunali foggiani imbarcati ne ‘I Popolari pugliesi’.
Oggi interpelliamo anche il segretario regionale del Partito Democratico pugliese, perché attivi subito una ricognizione delle forze in campo e una messa a punto del sistema delle alleanze in vista di una scadenza elettorale in cui, ovunque, anche nel più piccolo Comune, dobbiamo caratterizzarci per l’integrità e la qualità delle proposte politiche.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)


logoPDDichiarazione della segretaria provinciale del PD foggiano, Lia Azzarone, e del segretario regionale del PD pugliese, Marco Lacarra

L'alleanza politica tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in Puglia è per alcuni la "tela di Penelope": di giorno si fila, di notte si sfila. Tra questi spicca l'eurodeputato Mario Furore protagonista di un continuo e costante controcanto polemico, provocatorio e offensivo anche nei confronti di chi rappresenta il movimento.
Appena due settimane fa i rappresentanti pugliesi del PD e del M5S si sono riuniti proprio per comprendere come e dove fosse possibile costruire alleanze politiche utili alle comunità chiamate al voto in autunno. In sostanza, come mutuare nei Comuni il percorso già avviato stabilmente a Roma e proficuamente a Bari.
Un confronto positivo e costruttivo tanto per noi che, ad esempio, per l'assessore regionale Rosa Barone, incarnazione dell'accordo che ha incluso il M5S nel governo della Regione Puglia.
D'altronde, riferendoci alla sola provincia di Foggia, l'alleanza è già stata siglata a San Nicandro Garganico, se ne discute a Manfredonia, non è esclusa a Cerignola come in altri centri. Insomma, esiste nei fatti una reciproca, positiva e complessiva apertura al dialogo che, evidentemente, non è condivisa dall'eurodeputato foggiano.
Tutti sappiamo quanto sia semplice fare il politico di lotta e di governo, come tutti conosciamo quanto sia complesso essere parte attiva e responsabile di una coalizione. Ciascuno ha il diritto di scegliere proprio modo di vivere e praticare la politica, purché lo faccia con coerenza e non secondo convenienza. Per questo invitiamo l'eurodeputato Mario Furore a scegliere, una volta e per tutte, da che parte stare ed a starci coerentemente: se l'alleanza con il PD non gli interessa, prenda le distanze dall'assessore regionale Barone e da tutti i rappresentanti del M5S che la pensano diversamente in provincia di Foggia, a Bari e a Roma. Altrimenti, la smetta di interpretare Penelope e offra il proprio contributo a tessere la tela a cui stiamo lavorando in tanti.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

larinascitapossibileCASO FUSILLI, IL VAGITO DEL SINDACO D’ARIENZO È PEGGIORE DEL SUO SILENZIO
Il tentativo maldestro del Sindaco d’Arienzo di mettere il silenziatore alla scandalosa vicenda di Antonio Fusilli, suo grande elettore, ha dell’incredibile per un Primo Cittadino e per chi ricopre l’incarico di Coordinatore dell’Associazione dei Comuni Pugliesi “AVVISO PUBBLICO”, perché essa è sul piano politico di un’estrema gravità.
La cruda realtà dei fatti non dà scampo a nessuno, neanche a chi da alcuni anni si sente e si comporta come “il padrone” di questa Città.
Tutto dà fastidio al Sindaco d’Arienzo, che si vede sprofondare il terreno sotto i suoi piedi, ormai, malfermi. Respinge addirittura, con la solita arroganza, il pensiero critico della stampa libera e indipendente, che vorrebbe ai suoi ordini.
I giornalisti fanno il loro mestiere, raccontano ciò che accade, interpretano e comunicano le sensazioni e le emozioni dei cittadini che, grazie alla puntuale e articolata informazione, hanno la possibilità di elaborare una propria idea sui fatti e le vicende che interessano la propria Comunità.
È un bene per tutti che il Sindaco d’Arienzo, in quest’ultimo tratto della sua esperienza amministrativa, si convinca che con la stampa e la cittadinanza deve confrontarsi, accettando critiche e suggerimenti. Ma forse questo nostro auspicio ha lo stesso senso del detto popolare “A lavare la testa … si perde acqua, tempo e sapone”.
Infatti, non lo induce alla riflessione neanche l’intervista del Rettore della Basilica del Santuario dell’Arcangelo Michele, Padre Ladislao, per il quale “chi oggi governa non è più al servizio del territorio, ma fa solo giochi di potere”.
Il Sindaco d’Arienzo nel suo comunicato, inoltre, non riesce a nascondere la sua “paura” per la sottoscrizione di un Patto Civico tra cittadini di diverso orientamento culturale e politico, che si impegneranno per costruire la Rinascita di questa nostra Città e del suo territorio.
Auspicava, illusoriamente, che non si creasse alcuna alternativa alla sua maggioranza, rafforzata da alcuni Consiglieri Comunali di minoranza contro l’esito elettorale del 2017. Evidentemente desiderava, e desidera tuttora, una sorta di “dittatura comunale”.
E, invece, no! L’alternativa c’è. Di un’alternativa seria e qualificata ha bisogno questa Comunità per non sprofondare e per RINASCERE a nuova vita: economica, culturale e sociale. È tempo che il Sindaco d’Arienzo compia almeno “un atto di legalità”, rassegnando le proprie dimissioni.

Schieramento civico La Rinascita Possibile

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)