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Politica

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lucerarevolution
Il sottoscritto MAURIZIO BARBARO, cofandatore del Movimento Civico “LUCERA REVOLUTION”, con la presente annuncia ufficialmente di abbandonare il movimento.
L’amara decisione scaturisce da una lunga ed approfondita analisi politica fatta, anche a seguito del precedente abbandono di tre amici (Saverio Sasso, Leonardo Grosso e Maria Rosaria De Muzio) del Movimento LUCERA REVOLUTION, e dopo numerosi incontri avuti, anche, con il segretario politico, che ha sempre ostacolato il dialogo democratico interno al Movimento.
La decisione di lasciare il Movimento è da addebitare esclusivamente, all’ormai solitario, segretario, che gestisce ad uso personale il Movimento, il quale ha messo completamente da parte lo spirito politico-sociale e che prevedeva il completo appoggio alla linea politica adottata dall’allora candidato ed ora Sindaco, Antonio Tutolo. Il segretario ha abbandonato, completamente, lo spirito che ha contraddistinto la nascita e l’intendo di operare per una politica nuova a Lucera.
Ho subito, insieme agli altri amici, troppe scelte fatte dal segretario e non condivise dal direttivo e dal gruppo politico a cominciare dalla nomina dell’assessore Maria Barbaro, la quale non si è mai relazionata con il gruppo dirigenziale, ma solo ed esclusivamente al segretario.
Ed ora è arrivato il momento di dire basta e di lasciare il Movimento, diventato solo il mezzo per portare l’acqua al solo mulino personale del segretario.
Lascio con profonda amarezza un gruppo nato con tanta voglia di dare a Lucera una buona politica e di mettere definitivamente da parte quelle vecchie logiche, di una politica affaristica ancora tanto cara al segretario e che non hanno nulla a che fare con lo spirito con cui è nata “LUCERA REVOLUTION”.
Dopo la mia uscita dal movimento non resta altra figura istituzionale che il solitario segretario, ed un componente della segreteria, forse incantato da chissà quali promesse.
Infine annuncio la mia piena fiducia al Sindaco, Antonio Tutolo, che è stato da noi votato per il suo impegno per ridare alla città un volto nuovo, e ricordo allo stesso che Lucera Revolution, non ha consiglieri comunali, ma un assessore che non è stato designato dal movimento.

Maurizio Barbaro

COMUNICATO STAMPA

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antiracket ultimo logoAssociazione Antiracket Capitano Ultimo

Ieri sera, 15 settembre 2014, a San Severo si è svolta una seduta monotematica nel Consiglio Comunale di San Severo avente come discussione Sicurezza e Legalità. Noi dell’Associazione Antiracket “Capitano Ultimo” eravamo presenti nonostante e per l’ennesima volta non essendo stati invitati. Come ben sapete tutti noi dell’Associazione siamo in prima linea sul tema affrontato dal Consiglio Comunale, Con ciò, poiché crediamo di contribuire a rendere il territorio migliore -le richieste di aiuto che ci giungono ci danno ragione- ci siamo recati ugualmente ad ascoltare gli argomenti che l’Amministrazione comunale di San severo intende perseguire.
Ed è con grande gioia che abbiamo assistito ad un Consiglio Comunale dai toni pacati e aperto al dialogo e ad esternazioni propositive, tutte a favore di una sinergia univoca a ristabilire la legalità nel territorio di San Severo. Tuttavia, come detto, la nostra presenza era in via ufficiosa in quanto non “invitati”, abbiamo apprezzato l’intervento più che costruttivo dell’Assessore alla Sicurezza, dr. Michele Emiliano, e del Consigliere Leonardo Lallo, l’unico ad accorgersi della nostra presenza, Noi dell’Associazione ringraziamo Lallo delle parole profuse in nostro favore, evidenziando il nostro operato sul territorio di San Severo.
Con ciò auspichiamo in tempi brevi l’attenzione del dr. Emiliano per sottoporgli il Nostro/Vostro Piano Territoriale di Sicurezza.

Comunicato Stampa 

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comunetroiaLe calunnie spese nei giorni scorsi da parte dei gruppi di opposizione a Troia sono false e destituite di qualsiasi fondamento.

Quanto accaduto negli scorsi giorni a Troia è la prova evidente che, per qualcuno, fare opposizione stia diventando un mero pretesto per avvelenare i pozzi, creare un pantano nel quale costringere l’avversario politico a sporcarsi per lottare alla loro pari, con gli insulti, le offese, le calunnie, dicendo tutto ed il contrario di tutto, senza alcuna logica, senza alcun fondamento.
Screditare qualsiasi atto venga prodotto dall’attuale amministrazione, godendo dell’eco, della cassa di risonanza data dai social network e di coloro che bevono per oro colato le loro parole, al grido di “possono farlo per legge ma per me è ingiusto/non etico/disgustoso” è diventato nauseante. Ora basta, basta davvero.
L’ultima trovata pretestuosa? “Vi siete aumentati l’indennità, siete ladri, rubate dalle tasche dei cittadini!”.
Niente di più falso, nulla di più costruito, forse per raccogliere consensi attorno a quella che potrebbe sembrare una futura candidatura in vista della prossima tornata elettorale.
Proviamo ad andare con ordine, nel disordine, piuttosto palese, di coloro che si ergono a paladini della legge, a grandi censori della presunta spregiudicatezza della mia amministrazione.
Ci dicono e inducono i media a pubblicare notizie aventi i toni del “… avete aumentato le indennità di carica con un aumento dei costi pro-capite rispetto al passato”.
È falso, palesemente. L’indennità di carica che percepisco, resa pubblica in apposita deliberazione di Giunta Comunale, la n. 74 del 25 giugno 2014, è determinata in assoluta trasparenza e a norma di legge, secondo quanto stabilito nel Testo Unico degli Enti Locali. È, ribadisco, determinata per legge!
È stato applicato quanto previsto dall’art.1 della legge 56/2014 che recita testualmente: “Per i liberi professionisti e per chi chiede l’aspettativa, l’indennità percepita è piena, perché penalizzati per effetto degli oneri fiscali e previdenziali impliciti nel reddito di impresa”. È la legge stessa a determinare che il compenso del Sindaco e della Giunta sono calcolati anche su base della professione esercitata.
Nessun aumento, nemmeno un euro tolto dalle tasche dei contribuenti perché io mi arricchisca. Avvelenare il clima politico con il reiterato sfoggio delle infantili filastrocche dell’arricchimento della casta, puntare il dito atteggiandosi a santi, è nauseabondo.
Per chiarire ulteriormente la situazione, per quanti non sono soddisfatti, ho provveduto già negli scorsi giorni alla pubblicazione della mia busta paga. Quella cui faccio riferimento è del mese di agosto 2014, (l’unica sino ad oggi percepita) con un importo netto di € 1.862,00, da spalmare su giornate lavorative che durano dalle 8 alle 10 ore, con tutto quanto potrete immaginare rispetto all’assoluta mancanza di un vero orario di inizio e fine giornata, al mancato rispetto di festivi, domeniche e tutto quanto ne consegue, cui va sottratto un ulteriore 15-20% sul lordo a fine anno sino ad arrivare ad un importo netto di circa € 1.400,00.
Gli importi delle indennità così previste erano già in bilancio e, non essendoci stato alcun aumento, non gravano su nessuno.
Fare differenze rispetto a quanto percepito dai nostri predecessori è pretestuoso! Loro avevano ridotto le proprie indennità in considerazione di discorsi nei quali non voglio nemmeno entrare, discorsi che, sicuramente, hanno fatto comodo durante la scorsa campagna elettorale, durante la quale hanno millantato che non avrebbero intascato un euro, rinunciando alla propria indennità. Le stesse promesse fatte anche da numerosi esponenti delle liste oggi all’opposizione.
Perché non viene chiesto anche loro se è vero che non percepiscono tale indennità? Perché non viene chiesto loro se hanno davvero rinunciato e se, come mi risulta, ricevono regolarmente il compenso per un’attività di rappresentanza che, personalmente, ritengo debba giustamente prevederne uno?
Pensare ad un impegno politico che non preveda un equo compenso del proprio tempo, significa sognare una politica ad appannaggio dell’elite economica, un esercizio politico che possono permettersi solo coloro che, pasciuti nel benessere economico, non devono preoccuparsi di lavorare per portare il pane a casa.
Dedicando dalle 8 alle 10 ore al giorno, sette giorni su sette, al bene della mia comunità, dove sarebbe opportuno che io trovassi sostentamento economico? Nell’illiceità? Favorendo concessioni e quant’altro in cambio di denaro?
No, a me basta lo stipendio che per legge mi viene riconosciuto e che non ho aumentato di 1€ e questo sento di poterlo assicurare in tutta tranquillità anche per gli assessori ed i consiglieri eletti con me.
Sul ritardo nei tempi di pubblicazione della delibera in Albo Pretorio online poi, ci sarebbe da fare una disamina a parte. Il provvedimento licenziato il 25 giugno e pubblicato il 4 settembre ha ricevuto tale ritardo perché il personale impiegato per la pubblicazione è assolutamente stato oberato di una mole sconcertante di lavoro. Gli scorsi due mesi sono stati fondamentali per lo studio di tanti provvedimenti che sono in scadenza proprio in queste settimane e che sono stati licenziati anche ieri nel corso del Consiglio Comunale (Regolamento I.U.C., T.A.S.I., I.M.U., ecc.).
Sull’immediatezza dell’approvazione del provvedimento è opportuno sottolineare che, agli occhi sconcertati dei giovani oppositori, farlo è per legge obbligatorio poco dopo l’insediamento. Nessuna meraviglia dovrebbe esserci che la determinazione delle indennità sia tra i primissimi atti posti in essere dalla nuova amministrazione. Non è un pensare prima a “noi eletti” e poi ai conti della città, ma è rispettare un obbligo di legge, cui siamo chiamati a rispondere come amministratori.
Lo ripeterò quindi fino alla nausea: non essendoci stato alcun aumento, anche nel rispetto di quanto previsto dal bilancio, che senso ha parlare di danno ai conti della cittadinanza? Sapendo anche che un aumento delle indennità è per legge vietato, perché ne fanno con la falsità un’arma con cui denigrare l’operato della nuova amministrazione? È vergognoso pensare che fare opposizione passi per la calunnia, costruita, arrabattata, arrangiata per creare consenso.
È curioso che la stessa sterile opposizione che critica il fatto che la mia amministrazione accetti delle indennità per lavorare, non muova le stesse critiche al nostro stimato assessore regionale Minervini (per noi ottimo amministratore, politico esemplare), la cui indennità, per quanto cospicua, è assolutamente da ritenersi commisurata alle sue mansioni e responsabilità.
Perciò se nessun aumento di indennità c’è stato, se quanto descritto è stato fatto tutto a norma di legge, indirizzo con gentilezza l’invito all’opposizione, vista la bassezza delle accuse e lo scarsissimo apporto anche di idee e suggerimenti che state dando in questi mesi, a guardare oltre e a lavorare per essere davvero dalla parte della cittadinanza di cui si ergono falsamente come strenui difensori.
Perché non riferiscono alla popolazione che interpretano gli atti amministrativi in modo falso e pretestuoso per costruirsi una falsa immagine di inviolabilità anche in vista delle prossime elezioni?
Perché i miei oppositori non dicono ai loro elettori che, a parte un paio di idee sicuramente interessanti ma di impossibile attuazione riguardo iniziative di pace e simili, non hanno speso una goccia di sudore per contribuire alla disamina di provvedimenti importanti per il futuro della nostra cittadina, come, ad esempio, dell’Imposta Unica Comunale di prossima adozione (lo I.U.C. che, in discussione in un’apposita commissione, nemmeno sapevano cosa fosse)? Dove erano ieri, quando in Consiglio Comunale si lavorava attorno all’approvazione del “Regolamento I.U.C.” da cui dipende il futuro della nostra città?
È chiaro, fa loro comodo ostentare falsamente le vesti candide degli immacolati per nascondere le reali intenzioni di astuti arrampicatori sociali.
All’opposizione rivolgo la sentita preghiera di voler dare segnali significativi di crescita. Aspettiamo con gioia e con fiducia i loro futuri e più consistenti apporti per il bene della nostra comunità.
Il Sindaco
Avv. Leonardo CAVALIERI



Domenico De Felice - 393.1863197
Ufficio Stampa Comune di Troia

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comunetroiaSeduta del Consiglio Comunale caratterizzata dalle numerose assenze nelle fila della minoranza e dalla definizione del Regolamento sull’Imposta Unica Comunale, IMU, TASI e ridefinizione degli spazi scelti per la progettualità vincente le votazioni riguardanti il Bilancio Partecipativo 2013.

Importantissima la seduta del Consiglio Comunale svoltasi lo scorso 9 settembre a Troia. Nell’ordine del giorno, infatti, erano fissati punti di fondamentale definizione per la futura programmazione della cittadina dei Monti Dauni, concernenti l’approvazione del Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (IUC) e la conseguente determinazione delle aliquote tributo per i servizi indivisibili, e dell’imposta municipale propria (rispettivamente le imposte comunali definite sinteticamente come TASI e IMU) , oltre che la revoca della delibera n.31 del 19 novembre 2013, riguardante l’approvazione del progetto definitivo di creazione parco per bambini in zona La Fiorita e piazza Giovanni Paolo II per la ridefinizione degli spazi da allestire come parco giochi.
In apertura di seduta, caratterizzata per la quasi totale assenza dell’opposizione (ad eccezione del consigliere Matteo Cuttano), il sindaco Cavalieri ha ricordato come si sia già detto assolutamente disponibile ad accogliere la richiesta di diretta in streaming dei Consigli Comunali e di come si stia procedendo in tal senso a raccogliere i pareri di disponibilità da parte del resto dei componenti dei consiglieri.
All’approvazione dei verbali della precedente seduta e alla lettura delle risposte alle interrogazioni presentate nel Consiglio Comunale dello scorso agosto, ha fatto seguito un richiamo del segretario comunale, Luigi Caso, in merito alla forma delle interrogazioni presentate nel corso della precedente seduta. Il segretario ha tenuto a sottolineare come le interrogazioni con risposta scritta non possano prevedere l’illustrazione durante la seduta ed il mancato carattere di urgenza oggettiva per quanto attinente le interrogazioni presentate dal consigliere Edoardo Beccia.
A questi ha fatto seguito la disamina dell’assessore al Bilancio, Fausto Aquilino, che ha ricordato come il Comune di Troia, assieme ad altri 15.000 comuni, provvedendo ad approvare entro il 10 settembre il Regolamento I.U.C. (approvato con 7 voti favorevoli ed un astenuto nei banchi dell’opposizione), fosse tra i comuni che permetterà ai propri cittadini di beneficiare di una rateizzazione in due rate della nuova imposta, scongiurando in questo modo l’applicazione in automatico della TASI nell’aliquota base dell’1 per mille. Continuando sulla TASI, Aquilino ha evidenziato che la volontà dell’amministrazione sarebbe stata quella di procedere all’azzeramento, purtroppo resosi impossibile per due ordini di motivi: uno legato ai 526.000€ in meno che arriveranno dal Fondo di Solidarietà Nazionale ed un secondo derivante dalla scarsezza degli introiti della cattiva passata gestione determinatasi per il parco eolico comunale. A tale proposito, impietoso il paragone con il Comune di Rignano Garganico che, a fronte di un parco di 19 aerogeneratori contro i 96 di Troia, riceve maggiori introiti (480.000€ rispetto ai 450.000€ di Troia), è riuscito quest’anno ad azzerare la TASI.
Applicazione dell’aliquota massima prevista solo per gli immobili destinati alla produzione di energia, come appunto le pale eoliche. Queste, in dettaglio, le aliquote definite:
1. Abitazioni principali e pertinenze: 0 per mille;
2. Unità immobiliari accatastate con Cat. B: 0 per mille;
3. Terreni agricoli: esenti;
4. Fabbricati rurali strumentali all’esercizio dell’agricoltura riportanti l’annotazione dei requisiti di ruralità da parte dell’Ufficio del territorio: esenti;
5. Aree fabbricabili: 1 per mille;
6. Altri immobili (Cat. A e C che non siano abitazioni principali e pertinenze): 1 per mille;
7. Immobili accatastati con Cat. D ove viene svolta attività di produzione energia rinnovabile, alternativa (pale eoliche, fotovoltaici, centrali elettriche), forniture di utenze elettriche, telefoniche, gas: 3,3 per mille;
8. Altri Immobili accatastati con Cat. D) non inclusi nel punto precedente: 1,5 per mille;
9. Beni Merce (ovvero unità immobiliari detenute da imprese di costruzione destinate alla vendita ma ancora invendute): 2,5 per mille.
Ai rilievi del consigliere Cuttano, assolutamente d’accordo sull’applicazione dell’aliquota massima per gli immobili destinati alla produzione di energia rinnovabile, riguardanti la mancata diminuzione delle aliquote applicate alle piccole imprese e ad un auspicio di tagli futuro della spesa, hanno replicato dapprima il sindaco Cavalieri, facendo notare come la spesa sia stata calcolata nel solco di quanto previsto negli scorsi anni e di come sia giusto parlare di tagli di spesa ma non rispetto a quella legata a servizi utili alla cittadinanza, e poi l’assessore Aquilino che ha fatto notare come un eventuale diminuzione dell’aliquota applicata alle piccole imprese sarebbe andata a gravare sulle attività produttive presenti nella zona PIP di Troia.
Approvato quanto all’ordine del giorno sulla TASI con 8 voti favorevoli ed 1 astenuto, con invece parere unanime per l’immediata esecutività, si è poi proseguito, con il medesimo risultato in votazione, all’approvazione di quanto previsto sull’IMU, sulla quale l’assessore Aquilino ha precisato l’assoluta mancanza di eventuali variazioni in aumento, con l’applicazione dell’aliquota base del 7,60 per mille anche per gli immobili di categoria “D”, sui quali l’anno precedente l’aliquota applicata era stata del 10,6 per mille.
Ultimo punto all’ordine del giorno quello presentato dal consigliere Angelo Moffa, riguardante la revoca dell’approvazione del precedente progetto definitivo per la creazione del parco giochi per bambini in zona La Fiorita, provvedimento nato sulla scia di quanto emerso dal Bilancio Partecipativo dello scorso 2013.
Moffa, prima di arrivare alla disamina della revoca, ha espresso forte delusione per la mancata partecipazione delle forze di minoranza alla seduta e altrettanta delusione per la quasi totale assenza dei consiglieri di minoranza nel corso della riunione della Quarta Commissione Consiliare dello scorso 6 settembre. Un accadimento mortificante per la stessa importanza data al contributo auspicato da parte delle forze di opposizione, cui secondo il consigliere di maggioranza è andata a sommarsi la massiccia assenza in Consiglio Comunale. Illustrata quindi l’impossibilità di procedere con l’esproprio della’area precedentemente individuata, a causa dei lavori di ripristino resisi necessari a seguito del crollo e delle condizioni precarie di un muro di sostentamento sito in via Di Vittorio, Moffa ha ribadito quanto sia fondamentale procedere alla riqualificazione di un’area, originariamente voluta come edificabile nel lontano 2003, nonostante i pareri contrari dell’allora minoranza, tramite la creazione di un parco giochi per bambini. Parco giochi che sarà quindi realizzato nella sola area di piazza Giovanni Paolo II.
Ha fatto replica il consigliere di minoranza Matteo Cuttano, secondo cui sarebbe stato sbagliato non procedere all’esproprio dell’area per farne patrimonio pubblico, soprattutto se all’esproprio non si è proceduto a seguito della caduta di quello che sarebbe stato un semplice muro di tufi, cui ha risposto Moffa, indicando come la scelta di mantenere l’area non edificabile per servizi doveva essere presa in epoca diversa, visto che oggi il pensare di trasferire la stessa in un altro quartiere andrebbe incontro a quella che viene definita come sindrome del “not in my backyard” (non nel mio cortile, letteralmente), per cui tutti osteggerebbero un simile provvedimento. Riguardo al “semplice muro di tufi”, il consigliere Moffa ha illustrato come l’opera precedente era sì tale, ma assolutamente inadeguata, viste le dimensioni dell’area di terreno sostenuta e le previsioni di legge oggi in vigore, attenendosi alle quali sarebbe necessaria un’opera di ingegneria stimata attorno ai 100.000€.
Provvedimento di revoca quindi passato per 8 voti favorevoli ed 1 astenuto nelle fila dell’opposizione.



Domenico De Felice - 393.1863197
Ufficio Stampa Comune di Troia

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movimento5stelleIl MoVimento 5 Stelle di Foggia denuncia, attraverso un’interrogazione al Sindaco, una situazione preoccupante circa la gestione dei mezzi gestiti dall’ATAF. In particolare, da alcuni sopralluoghi, risulta che nel piazzale antistante l'azienda siano presenti, circa quaranta mezzi inutilizzabili, per i quali l’ATAF paga la tassa di proprietà e che gli stessi abbiano evidenti perdite di liquidi inquinanti.
Inoltre, pare, che la precedente amministrazione abbia acquistato mezzi usati dei quali alcuni risultano non utilizzabili per gli elevati costi di riparazione.
In ragione di quanto evidenziato, il M5S Foggia richiede che venga pubblicato un rapporto dettagliato relativo all’elenco totale dei mezzi in dotazione dell’ATAF e la spesa dei singoli premi assicurativi per quelli circolanti. Chiede, inoltre, che venga precisato il motivo per il quale ci siano decine di mezzi (alcuni ancora targati), dichiarati inutilizzabili, che giacciono abbandonato nei pressi dell’ATAF generando anche problemi di inquinamento ambientale.
E’ opportuno, inoltre, un chiarimento circa la prematura dismissione di mezzi, acquistati usati, per il quali risulta antieconomica la riparazione. Ultima precisazione richiesta è l’effettiva percorrenza totale relativa alle corse dei mezzi, verificabile attraverso il telerilevamento.
In un momento così difficile, anche dal punto di vista economico, a maggior ragione, le istituzioni hanno il dovere di vigilare sulla corretta gestione delle risorse pubbliche e correggere gli eventuali sprechi facendo anche particolare attenzione all’ambiente.
Il MoVimento 5 Stelle di Foggia attraverso il “fiato sul collo” sarà un’attenta sentinella, pronta a denunciare sprechi e malfunzionamenti del sistema ma anche a proporre soluzioni e suggerire strategie che possano servire al miglioramento del funzionamento della cosa pubblica realizzando così scelte più efficienti ed economiche per i cittadini.

Movimento 5 Stelle Foggia

COMUNICATO STAMPA

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