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Politica

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Emiliano
Si terrà domenica prossima, 9 novembre, alle ore 19.30, presso il Cineteatro Pidocchietto di Troia (FG), l'evento "Michele Emiliano incontra i Monti Dauni".

L'incontro, introdotto da Leonardo Cavalieri, sindaco del Comune di Troia, e Raffaele Piemontese, segretario provinciale del PD, rientra tra gli eventi a sostegno della candidatura di Michele Emiliano per le primarie del centrosinistra che si terranno il prossimo 30 novembre.
Anche a Troia, nelle scorse settimane, grande è stata la mobilitazione dei Democratici per la costituzione di un comitato elettorale a sostegno di Michele Emiliano nella campagna elettorale per le elezioni primarie del prossimo novembre, in vista delle elezioni regionali del prossimo anno.
Referente e coordinatrice del Comitato è Maria De Santis, nota per il suo impegno nel campo dell’agricoltura. Con lei compongono il comitato pro Emiliano anche, Leonardo Cavalieri, Anto Capozzo, Vera Colella, Sara De Palma, Mario De Rita, Gianny Di Gennaro, Margherita Sara Guadagno, Giovanni Loiacono, Moffa Angelo, Carmelo Morra, Michele Saracino, membri della Direzione Cittadina del PD e dei Giovani Democratici di Troia, amministratori, ma anche semplici iscritti e simpatizzanti.

 

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comunesanseveroAi sensi dell'art. 39 del T.U.E.L., approvato con D.L.gs. n. 267 del 18.8.2000, e degli articoli 33, 34 e 35 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale e dell'art. 8 del Vigente Statuto Comunale, il presidente del Consiglio Comunale, Maria Anna Bocola, ha convocato il Consiglio Comunale che si terrà in prima convocazione per le ore 19.00 di lunedì 10 novembre 2014 e, in seconda convocazione per le ore 20.30 di martedì 11 novembre 2014, presso la sala consiliare “Luigi Allegato” del Palazzo di Città per la trattazione dei seguenti punti:

Comunicazioni;
Annuncio interrogazione scritta ex art. 58 Regolamento del C. C..

1) Linee programmatiche di mandato. Determinazioni.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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vincenzo-rizzi
Esposto presentato alle autorità competenti in riferimento agli interventi di recupero di 
Piazza Mercato (Foggia)
Oggi ho consegnato un esposto alle autorità competenti, in riferimento agli interventi di recupero di Piazza Mercato (Foggia).
Ho ritenuto necessario procedere in tal senso in quanto le modalità con cui il servizio LL.PP ha assegnato l’appalto, nonché ha gestito le attività le procedure necessarie allo smantellamento, la rimozione e lo smaltimento in pubblica discarica dei manufatti presenti nella piazza non mi sembrano trasparenti.
Tenuto conto che quella struttura è stata realizzata integralmente con fondi pubblici pertanto bisognava valutare attentamente la possibilità di un suo smontaggio e riposizionamento in un altro sito di proprietà comunale.

Video di Rizzi: http://youtu.be/f19rRBol50c


Vincenzo Rizzi

Comunicato Stampa

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comunetroiaAncora ignorati gli appelli del territorio per la difesa di servizi essenziali alla comunità.
“Un silenzio imbarazzante”, così definisce il sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri, quanto ha fatto seguito agli appelli accorati del territorio per la difesa degli essenziali servizi alla comunità forniti dal Distretto Socio-Sanitario di Troia-Accadia, di cui l’ASL ha deliberato con atto d’imperio la soppressione lo scorso 16 ottobre.
Un appello passato ignorato, nonostante i richiami arrivati sino in Regione Puglia da parte di Pino Romano, capogruppo PD, che ha affermato con forza che “La riorganizzazione del sistema sanitario e quindi ospedaliero nella nostra Regione, deve andare incontro e non contro le esigenze dei territori, ragion per cui il Gruppo PD ha da tempo intrapreso la propria campagna di ascolto e, prima di prendere ogni decisione importante, come quelle sulla sanità, tiene conto dei pareri degli amministratori locali e dei cittadini”.
Di assoluta urgenza attivarsi nei confronti di quello che è un atto che, attraverso un nuovo assetto organizzativo, prevede una riorganizzazione dei distretti in chiave macrodistrettuale con la quale il Distretto Socio-Sanitario Troia-Accadia va incontro alla soppressione, con il conseguente accorpamento di tutte le attuali funzioni da esso espletate al Distretto di prossima istituzione di Lucera-Troia. È allarmante pensare ad un Distretto che accorpi in futuro le esigenze di 30 Comuni e che dovrà rispondere contemporaneamente alla domanda e alle istanze relative alla salute di tutti i cittadini che vivono in quei territori.
Le scelte calate dall’alto non possono, se non tengono conto dei bisogni dei cittadini, rispondere alle aspettative dei pugliesi e le tesi di Manfrini, Direttore Generale dell’ASL FG, secondo cui “i cittadini non si accorgeranno praticamente di nulla” e che il cambiamento non si riverserà sull’erogazione di servizi, saranno invece fortemente smentite dal modo in cui sarà difficilmente accessibile, per la popolazione residente nei 16 Comuni interessati dalla soppressione del distretto, l’iter amministrativo delle cure richieste o da richiedere, che porterà ad un reale ed oggettivo indebolimento del diritto costituzionale alla tutela della salute.
“È evidente che l’accorpamento del Distretto comporterà l’eliminazione dell’Ambito Socio-sanitario di Troia, che finirà per essere assorbito da quello lucerino”, dichiara Leonardo Cavalieri, sindaco di Troia. “Come è possibile pensare anche solo lontanamente ad un riordino sanitario il cui aggravio di costi sociali si rifletterà sulla popolazione e su quelle fasce più deboli di utenti che finiranno penalizzati per la considerazione marginale del nostro Subappennino? Sono domande queste che ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta. Mi chiedo inoltre quali saranno le sorti del servizio di emergenza del 118, oggi di stanza ad Orsara di Puglia. Come si dilateranno i tempi di risposta quando in futuro il Distretto Socio-Sanitario sarà soppresso? Da parte mia, in qualità di cittadino prima e poi di sindaco del Comune di Troia, continuerò a fare tutto il possibile affinché la questione non passi in sordina, sottolineando con ancora maggior vigore tutto il mio disappunto per i contorni di questa vicenda, i cui unici penalizzati saranno gli utenti e le comunità dei residenti dei Monti Dauni”.


Domenico De Felice 
Ufficio Stampa Comune di Troia

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antiracket ultimo logo
Associazione Antiracket Capitano Ultimo

“Humiliter-Humilium”

 

Di seguito Vi riportiamo il documento con il quale in data 10 Ottobre 2014 abbiamo presentato e protocollato la richiesta di audizione presso l’Assessorato alla Legalità del Comune di San Severo per esporre i nostri intenti e di far presente all’Amministrazione Comunale di “Offrire” la nostra collaborazione per tali problematiche.
Ad oggi 05 Novembre 2014, da Palazzo Celestini non ci è pervenuta nessuna telefonata/convocazione. Riteniamo doveroso far presente agli interessati, che nel recente 15 Settembre 2014 durante un Consiglio comunale monotematico sulla Sicurezza e la Legalità, tenutosi a San Severo, l’Assessore preposto infondeva con la sua esposizione, punti rilevanti per un efficace contrasto alla criminalità organizzata. Pertanto, possiamo prendere atto che a volte le parole devono dare seguito ad azioni tangibili e riscontrabili sul campo.
Cogliamo l’occasione per ricordare all’Amministrazione Comunale di San Severo e particolarmente all’Assessore dott. Michele Emiliano, che Noi siamo parte offesa nel Processo “Dirty Bomb” che riguarda la Sua/Nostra comunità. Più di così cosa dobbiamo fare per far si che un Organo Territoriale presti la dovuta attenzione per gente che ci mette cuore, faccia e vita? Lo dica ai sanseveresi se ci vogliono o meno, prima di annunciare sportelli antiracket quasi a testimoniare la nostra non esistenza, e non ci venga detto, come spesso sentiamo dire, che l’iscrizione in un albo prefettizio sia motivo di non riconoscibilità di un’associazione.
Difatti è cattiva informazione dire che un’Associazione Antiracket non essendo iscritta in alcun albo Prefettizio non abbia i requisiti per poter operare sul territorio mancando di credibilità e soprattutto di credenziali. Chi afferma questo a livello Istituzionale mente sapendo di mentire. Difatti, sebbene sia un diritto (a decorrere da un anno dalla nascita) iscriversi presso l’elenco Provinciale delle Associazioni, è bene dire e far sapere ai cittadini per una corretta informazione che l’iscrizione in termini di legge è utile solo ed esclusivamente per far accedere chi denuncia al fondo vittime del racket, tant’è che la legge a riguardo permette all’interessato (vittima) di presentare direttamente domanda per la concessione dell’indennizzo risarcitorio mediante apposito modulo da presentare presso la Prefettura di residenza o, col consenso di questi, (facoltativo) di avvalersi dell’associazione di categoria o ordine professionale di appartenenza, o infine delle associazioni istituite al fine di tutelare (parola a parer nostro molto ambigua, perché si parla solo di tutela economica) le vittime del racket iscritte in un apposito albo prefettizio. Pertanto, il nostro compito (sempre a parer nostro) non è quello di istruire pratiche di “finanziamento” bensì quello di affiancare lungo tutto il “percorso - calvario” che la vittima richiede in queste circostanze. Il nostro dovere sociale e morale è di “convertire” una vittima in un denunciante; il resto burocratico Politico/Istituzionale spetta agli organi preposti. “Noi” siamo del parere che un’Associazione che si definisce Anti-Racket non debba mai e poi mai maneggiare o beneficiare di soldi pubblici se poi questi non siano messi al servizio di chi realmente necessita di liquidità per salvaguardare la sua persona e la sua azienda da atti ignobili, ribadendo e sottolineando la Sua Persona.
Noi abbiamo un modus operandi che spesso fungiamo da ricettacolo di segnalazioni e di vari sfoghi personali. Vi citiamo uno su tutti, il Sig. F. G. C. che maledice il giorno in cui ha denunciato le “Ndrine Calabresi” lamentandosi del fatto che le Associazioni Antiracket d’“Elite” presenti sul suo territorio non erano adeguatamente professionali, bensì alla continua ricerca di beni da confiscare e contributi vari per poterlo assistere. Altri ci dicono addirittura che alcune Associazioni non si sono volute Costituire Parte Civile nei processi per il sol fatto che gli imputati non avessero beni da confiscare e quindi da poter beneficiare. Per noi tutto questo è assurdo, non vi è Onore. E che dire di quelle Associazioni che utilizzano l’acronimo O.N.L.U.S. non accorgendosi che tramite le loro pagine sui social network, discriminano e aizzano pubblicamente alla violenza contro immigrati giunti nel nostro Paese violando spudoratamente il principio dell’Art 10 sui Diritti Civili il quale ha permesso loro di divenire ONLUS?.
Noi abbiamo capito e compreso con determinati atteggiamenti che qualcuno in questo settore grazie a disgrazie altrui ne fa un cavallo di battaglia per i propri obiettivi. L’operato di un’Associazione Antiracket lo si percepisce sul campo con la presenza costante e preventiva nei confronti dei commercianti e dei cittadini anche se non associati ma a salvaguardia del bene comune e non solo nell’accompagnarli alla denuncia quando ormai a parer nostro non c’è più nulla da salvare.
In noi è ancora vivo il discorso tenuto dal dott. Michele Emiliano in un Consiglio Monotematico su Sicurezza e Legalità nel Comune di San Severo, il quale con fermezza illustrava la linea dura da perseguire. “Noi” contestualmente abbiamo protocollato presso quel comune una richiesta di audizione all’Assessorato preposto per discutere del problema e soprattutto del nostro piano territoriale; allo stato attuale siamo ancora in attesa di un riscontro se mai ci sarà.
Altresì, cogliamo l’occasione per fare un caloroso augurio di buon lavoro alla neonata associazione Antiracket di Foggia che porta il nome di un simbolo alla legalità e all’anti sopruso, Giovanni Panunzio, che con la sua “ribellione” sancì per la prima volta con la sua denuncia la mafiosità della criminalità organizzata foggiana denominata “La Società”, il Suo nome farà eco per sempre nei cuori sani di questa comunità.

Associazione Antiracket Capitano Ultimo

Humiliter-Humilium

Comunicato Stampa

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