Ieri pomeriggio subito dopo le 14:00, in via Cerignola a Foggia un 56enne Vincenzo Longo è stato ucciso a colpi di pistola dal suo vicino Simone Russo. L'omicidio è nato per dei motivi banali, le due famiglie infatti litigavano spesso, tra l'altro erano anche imparentate fra di loro. Ieri pomeriggio la goccia che ha fatto traboccare il caso, una banale lite, ovvero il mancato aiuto della famiglia Russo nello spegnere un incendio di stoppie sviluppatosi nello spazio comune tra le abitazioni della zona. La polizia giunta sul posto, ha trovato il corpo senza vita di Longo, riverso in terra con due colpi d'arma da fuoco sparati nel costato e nel gomito e, in una abitazione vicina, Russo che aveva ancora tra le mani una pistola Walther PPK 765 legalmente detenuta.
Cronaca
Un imprendiore foggiano è riuscito ha trovare la forza per denunciare il suo strozzino. In meno di quattro anni è stato costretto a versare tassi usurari superiori al 400%. Così il suo piccolo debito di 2.000 euro, si è trasformato in 43.000 euro. L'imprenditore, un proprietario di un pub nel centro storico di Foggia, che nel 2013, per far fronte ad un debito si era rivolto ad un 37enne commerciante foggiano, titolare di una rivendita di frutta e verdura presso il mercato Rosati di Foggia, Fabio Caggiano, per ricevere un piccolo prestito. D una piccola cifra a debito enorme il passo è stato breve. 43.000 euro da restituire, 24mila euro in contanti, soldi ricevuti da un finanziamento della Regione Puglia ed il resto, avvenuto tramite la cessione dell’attivita' fatta con scrittura privata e mai registrata, valutata circa 19.000 euro. Appena finita quest'odissea, due mesi più tardi, per il giovane imprenditore ci sono nuove difficoltà, che lo costringono a chiedere un prestito di 5.000 euro, per avviare una nuova attività. Si rivolge ancora al 37enne, dal quale riceve il prestito a condizione di ricevere delle fatture false in maniera tale da giustificare l'assunzione e non insospettire i finanzieri in caso di controlli. Gli interessi arrivano al 50% mensile, così da creare un debito in pochi mesi di circa 12.000 euro. L'usuraio al mancato versamento delle somme stabilite attuata minacce e ritorsioni fisiche rivolte anche ai familiari della vittima. Il 29 luglio, l'imprenditore subì una violenta aggressione. Stanco dei sopprusi l’imprenditore decide di denunciare il tutto. Su direttiva della Procura di Foggia, si è deciso di fissare un appuntamento con l'usurario per consegnargli la somma convenuta, 11.800 euro, in banconote contraffatte e contrassegnate. Non appena l’imprenditore ha consegnato i soldi i finanzieri lo hanno arrestato in flagranza di reato. Dopo l'arresto la guardia di finanza ha perquisito alcuni locali del Caggiano dove venivano ritrovati ulteriori 10.500 euro in contanti. Inoltre è stato identificato anche un complice, un operaio di Foggia, presso la cui abitazione sono stati rinvenuti ulteriori 2.300 euro ritenuti anch’essi provento di usura.
Incidente stradale mortale, nel primo pomeriggio di ieri, a Foggia lungo la Statale 90 al km 79 all'altezza della biforcazione per Troia. Per cause ancora da stabilire una Lancia Musa di colore grigio è uscita fuori strada. Alla guida un 29enne San Severo, Simone Giuliani, calciatore del Casalnuovo Monterotaro, il quale è morto sul collo. L'amico coetaneo che viaggiava con lui è rimasto ferito.
Una segnalazione alla polizia di Foggia, dove si diceva che vi erano dei rumori sospetti all’interno di un negozio di cellulari in Corso Roma, ha fatto si che il furto non venisse messo in pratica a pieno. Giunti sul posto i militari, notavano la serranda forzata e la porta d’ingresso rotta ma, all'interno del negozio non vi era nessuno. I militarie hanno deciso di visionare le immagini delle telecamre di sorveglianza, dalle quali riuscite a trovare il colpevole. Un 33enne foggiano già noto alle forze dell'ordine. Trovato nel pomeriggio nella sua abitazione, il 33enne, tentava la fuga senza riuscirci. Perquisizione l'abitazione, la polizia non riusciva a trovare la refurtiva ma solo gli indumenti utilizzati per il furto. Il ragazzo veniva arrestato.
Stamattina, poco dopo le 09:00, una donna in via Gualtiero Guiscardi, al Rione Candelaro, a Foggia stava accendendo un fornetto sul balcone di casa, per friggere. Per cause ancora sconosciute, la bombola collegata al fornetto è esplosa, provocando un incendio. Il marito della donna, si è ustionato con l’olio bollente, mentre la donna e le sue due figlie hanno rimediato un'intossicazione e non sono in pericolo di vita. Immediatamente sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno donate le fiamme. Uno di loro si è ferito con una scheggia, che si è conficcata in un occhio, la stessa è stata rimossa.