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Cronaca

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ospedalefoggiaIeri mattina un uomo già noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti si è presentato al pronto soccorso di Foggia dicendo di essere stato colpito da alcuni colpi di pistola, da una persona. Una testimonianza, che non ha convinto gli agenti e soprattutto, una versione dei fatti non compatibile all'escoriazioni riportate. L'uomo, infatti, è stato dimesso dal pronto soccorso con un codice verde e una prognosi di 7 giorni. 

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polizia di statoTre rumene, due di 35 anni e una di 19, sono state arrestate dalla polizia di Foggia con l'accusa di furto aggravato con destrezza.
Ieri mattina, intorno alle 10:00 una pattuglia ha ricevuto una richiesta di aiuto in piazza Sant'Eligio, dove veniva segnalato un furto di una collana ai danni di un ambulante, da parte di tre cittadine straniere. La polizia immediatamente giunta sul posto è riuscita a fermare le tre donne.
La testimonianza della vittima, un fruttivendolo 53enne ha riferito, che le tre donne volevano gratuitamente della frutta. Lui si stava accingendo a mettere la frutta in una busta, quando una di loro lo distrae a facendo due chiacchiere, le altre due lo hanno abbracciato al collo da dietro sganciandogli e rubandogli la collana d’oro che indossava. 

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arresto carabinieriI carabinieri di Vieste, dopo un rafforzamento del controllo del territorio, hanno arrestato Girolamo Perna 26enne di Vieste, con l'accusa di possesso di arma. Perna, già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e detenzione illecita di armi, è stato vittima di due agguati, entrambi falliti. Uno, nel 28 settembre scorso, quando alcune persone lo aspettarono sotto la sua abitazione, a 10 km circa da Vieeste e aprirono il fuoco contro di lui. Perna venne ferito alle gambe ed aiutato dalla compagna. Lo scorso 12 marzo, in contrada Chiesola, il secondo episodio in vero e proprio conflitto a fuoco, con più di una decina di colpi esplosi. Il 26enne, nascondeva un fucile calibro 12, a canne mozze, in un terreno attiguo all’abitazione del viestano, con relativo munizionamento. L'arma era ben occultata in un terreno tra animali al pascolo. Il fucile era nascosto sotto dei bancali in legno, conservato bene dall’umidità del terreno in un sacchetto e messo in un tubo di plastica. Sull’arma verranno eseguiti gli esami per capire se la stessa sia stata utilizzata o meno in altri fatti di sangue. L'arma venne rubata nel 1995, ma tenuta in perfette condizioni, ben oleata e caricata, per essere pronta a sparare in qualunque momento. Perna è ritenuto dagli inquirenti vicino alle famiglie Notarangelo e Raduano. 

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118Una donna 55enne ed il suo cane sono stati trovati morti a Foggia, in via Silvio Pellico al civico 158, entrambi in avanzato stato di decomposizione. Ad avvertire i vigili del fuoco e la polizia sono stati i residenti dello stabile. Da qualche giorno nel palazzo si avvertiva un persistente cattivo odore che peggioravano ora dopo ora, addirittura da causare malesseri a d alcuni residenti. Una volta entrati all’interno dell’appartamento, i militari, hanno trovato la donna ed il suo cane, un meticcio di piccola taglia, entrambi senza vita ed in avanzato stato di decomposizione. Sul posto è giunto anche il medico legale che dovrà stabilire la data in cui la donna è morte. Sul posto sono arrivati anche i medici dell’Asl veterinaria. Dalla prima ispezione cadaverica, la morte della donna sembrerebbe da ricondurre a cause naturali, infatti, non sono stati trovati segni di violenza o ferite sul suo corpo.

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118Quattro morti tra San Marco in Lamis ed Apricena. Due di questi, con ogni probabilità sono stati uccisi solo perchè si trovavano sul luogo dell'omicidio e quindi testimoni scomodi. Una vera e propria esecuzione, una sventagliata di colpi d’arma da fuoco contro due auto. I corpi, senza vita, di due persone sono state ritrovate a distanza di 500 metri l’una dall’altra. Il corpo di una delle vittime è stata ritrovato sui binari, forse mentre scappava. Altre due persone, sono state assassinato, mentre erano a bordo di un Maggiolino blu scuro. All'interno della vettura vi erano due esponenti del clan dei Romito, mentre nel fiorino bianco c'erano due fratelli samnarchesi, che potrebbero esser stati assassinati per aver assistito all'omicido.

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