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A Lucera sono state emesse due restrizioni di avvicinamento ad una testimone chiave del caso dell'omicidio Pignatelli. Le persone intereessate avrebbero minacciato la teste per persuadere gli altri testimoni a non testimoniare contro. Le indagini hanno rilevato che sarebbero state scritte lettere minatorie e talvolta ci sarebbero state anche delle azioni violente per far desistere nella testimonianza.
I carabinieri di Foggia hanno arrestato un rumeno 35enne con l'accusa di violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione, sequestro e lesioni. La storia ha inizio nel dicembre scorso, quando la giovane ragazza raggiunge, dalla Romania, la madre e va a vivere insieme a lei. Subito non sono passati inossorvati agli occhi del compagno della donna, i bei lineamenti della ragazza. Partono morbose attenzioni, violenze che la giovane rumena denuncia il 7 marzo. La ragazza, prima della denuncia ha cercato varie volte aiuto, la madre non osava mettersi contro l'uomo perchè spaventata. Addirittura in Italia arrivò il ragazzo della giovane, che nel vano tentativo di aiutarla subì un forte pestaggio che gli ha provocato varie fratture alla mascella, così ha dovuto subire l'operazione per ridurre i traumi. Dopo l'episodio il ragazzo è ritornato in Romania. La ragazza ha anche tentato di fuggire di casa, ma mentre scappava venne investita da un'auto, ricoverata all'ospedale di Foggia, prima che potesse sporgere denuncia, si presentò il 35enne come legittimo padre e la riportò a casa. Tornata a casa pur se convalescente, le violenze sessuali sono continuate. Esasperata la ragazza un giorno mentre era in un ufficio postale chiese all'impiegato l'intervento della polizia. Ora la ragazza vive in una struttura protetta per donne vittime di violenza.
Ieri pomeriggio intorno alle 16.00 un delfino morto è stato ritrovato sulla spiaggia di Foce Varano. Le immagini del ritrovamento stanno facendo il giro del mondo attraverso la rete. Sul posto sono arrivati immediatamente i volontari che hanno recuperato l'animale. Sul caso si sta indagando, visto che il delfino è stato ritrovato legato, si dovrà capire se qualcuno l'ha legato oppure lo stesso è rimasto impigliato nelle reti dei pescatori.
Un noto imprenditore di Orta Nova ha ricevuto un'ordinanza che gli vieta di avviccinarsi alla sua ex compagna, per averla ripetutamente minacciata. La storia tra i due nata qualche anno fa, lui più che 50enne di Orta Nova e lei quasi 3oenne di origine marocchine, sembrava scorrere lietamente, fino a che la donna non è rimasta incinta. L'uomo ha più volte costretto la donna ad abortire, ma lei ha sempre rifiutato. In più una volto l'uomo avrebbe messo in una bevanda una sostanza che provocasse l'aborto, la marocchina ha iniziato ad avere forti dolori addominali e recatasi al pronto soccorso i medici hanno salvato lei ed il bambino.
La donna ha iniziato a subire minacce da parte di suoi connazionali, aizzati contro la donna proprio dall'imprenditore. Inoltre dopo pochi giorno nella casa della giovane sono state staccate le utenze di acqua, luce e gas che erano intestati all'uomo.
I carabinieri di Vieste hanno arrestato Gaetano Vescera 32enne del posto con l'accusa di violenza sessuale e violazione degli arresti domiciliari. L'uomo, stando alle accuse, si sarebbe intrufolato, la notte dello scorso 9 giugno, nella vicina stanza dell'abitazione di una cameriera e la palpeggiava ripetutamente. L'uomo avrebbe approfittato anche del stato di torpore, dovuto al sonno, della donna.
