Intorno alle 06:30 di questa mattina, lungo la strada Candela-Melfi, un commando di malviventi a bordo di due auto, armati e a volto coperto, hanno avvicinata e speronato un furgone portavalori.
I malviventi hanno anche esploso alcuni colpi di pistola contro il mezzo, ed avrebbero posizionato lungo il tragitto dei chiodi e posizionato delle auto sulla strada, che sono state poi incendiate dopo la fuga dai rapinatori. L'assalto non è riuscito
Condividi con
Chi c'è online
Abbiamo 732 visitatori e nessun utente online
Cronaca
Un 25enne del Gambia, ha con un bastone distrutto una teca nel cui interno vi era la statua della Madonna ed inoltre ha incendiato il presepe allestito nel cortile della chiesa della Madonna del Rosario, in via Guglielmi a Foggia.
Il ragazzo è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di danneggiamento, incendio e resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo esser stato arrestato, il 25enne, visibile alterato, ha detto di aver compiuto il fatto perchè musulmano e per tale ragione ha voluto distruggere i simboli cristiani.
Ieri pomeriggio in via San Severo, un ragazzo di 33 anni Giuseppe Soccio, è stato ferito con dei colpi di pistola in un agguato.
Un uomo, a volto coperto ed armato di pistola, è entrato nell’area dei container, alla periferia della città, chiamando Soccio all’esterno del suo container. Appena il 33enne è uscito, l'aggressore ha sparato due colpi di pistola che hanno ferito il Soccio alla spalla ed al torace.
La vittima ha subito chiesto aiuto gridando, così facendo ha messo in fuga il sicario, che forse aveva un complice all'esterno.
La polizia giunta sul posto, ha recuperato due bossoli di pistola calibro 9x21. Soccio, sposato e con due figli, noto alle forze dell'ordine per precedenti di droga ed estorsioni, è il fratello di Leonardo, ucciso a Borgo Celano il 13 agosto 2003, e di Claudio ucciso nel 2011 in via Lucera, a Foggia.
L'1 gennnaio 2017, alla riapertura della sede del laboratorio politico studentesco Ucronìa, è stato ritrovato un bossolo di proiettile esploso appoggiato sull'interruttore della serranda:l'apice di una serie di minacce e intimidazioni che si sono verificate negli ultimi tempi.
È ormai evidente che in città c'è chi non gradisce la nostra attività politica, sindacale, culturale e sociale. Gesti come questi rappresentano una minaccia a chi da anni in questa città promuove l'organizzazione dal basso degli studenti per cambiare ciò che non ci va bene di Foggia e per non essere più costretti a cambiare città. Anche dopo questo triste e increscioso episodio continueremo a rivolgere al quartiere e alla cittadinanza tutta, in maniera indipendente e gratuita all'interno dello spazio, sito in via Saverio Pollice 8, tutte le attività che ci caratterizzano: rappresentazioni teatrali, cineforum, ripetizioni e aula studio,presentazioni di libri, assemblee e dibattiti politici. Nessuna forma di prevaricazione, minaccia o intimidazione potrà farci fare alcun passo indietro, nè potrà spegnere le nostre idee, le nostre passioni e la nostra voglia di rendere questa città un posto migliore, più giusto e privo di odio e violenza.
Rapina andata male o altro nell'episodio accaduto la scorsa notte a Foggia?
Un venditore ambulante di frutta 52enne è stato colpito con tre colpi di pistola al piede destro e altre due alla gamba e alla coscia sinistra.
La dinamica dell’agguato è ancora molto misteriosa. Il 52enne, era appena sceso dalla sua abitazione in via Lucera intorno alle 03:30, per recarsi ai mercati generali, dove come tutte le mattine faceva il carico della frutta che poi si apprestava a vendere.
Mentre stava percorrendo a piedi via Lucera, l'uomo è stato raggiunto da due uomini, con il volto coperto ed armati di pistola. I due lo hanno minacciato per farsi consegnare il denaro. Ma proprio mentre la vittima stava consegnando loro i soldi, estraendo il portafogli dalla tasca, i rapinatori hanno sparato tre colpi di pistola, per poi scappare a mani vuote.
Il 52enne è stata ricoverato in ospedale dai sanitari del 118. Sul posto sono giunti i carabinieri che stanno vedendo se nella zona vi siano delle videocamere di sorveglianza che abbiano potuto filmare la scena.