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Cronaca

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poliziaUn ragazzo di 30 anni Matteo Masullo, già noto alle forze per alcuni precedenti di estorsione nel campo del racket delle auto rubate, legate all'operazione Watch your car.
Il 30enne, è scomparso il 7 febbraio, a Termoli, dove doveva incontrare la sua fidanzata. Giunto a Termoli, il giovane si sarebbe allontanato per prendere un caffè, dopo che aveva ricevuto una telefonata.
Da quel momento in poi non si hanno più notizie. A lanciare l'allarme è stato il padre, il quale ha cercato di contatare il figlio tramite cellulare, ma lo stesso risultava sempre staccato.
La scomparsa di Matteo, avviene subito dopo l'omicidio del 33enne Giuseppe Anastasio. Gli inquirenti stanno pensando che le due cose potrebbero essere collegate.
La polizia qualche giorno più tardi ha rinvenuto la Fiat Tipo che il Masullo aveva noleggiato per andare Termoli completamene bruciata nelle campagne di San Severo.

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ospedalefoggiaAttimi di paura ieri pomeriggio al pronto soccorso di Foggia, dove intorno alle 16:30 tre persone si sono presentate nella struttura con due bambini, riferendo che gli stessi fossero stati coinvolti in un incidente stradale.
I piccoli sono stati immediatamente visitati dalla dottoressa di turno, la quale finita la visita ha dimesso i due con una prognosi di pochi giorni, venendo dichiarati praticamente illesi.
Quindi per quanto riguarda i tempi di attesa, non vi è stata nessuna disfunzione. Ma appena ricevuto il referto medico, 
la mamma dei bambini ha chiesto alla dottoressa che il referto venisse cambiato con una una prognosi più lunga, poichè, insufficiente per quanto riguarda i fini assicurativi. La professionalità della dottoressa che ha negato tale situazione, ha scatenato gli insulti e minacce a sfondo sessista da parte della madre.
Le urla, hanno richiamato l'attenzione di un infermiere, che ha chiesto di moderare i termini. Lo stesso infermiere veniva 
aggredito con sputi e insulti, subito dopo la donna gli si è scagliata contro mettendogli le mani al collo e graffiandolo al viso.
A quel punto, è intervento un altro infermiere che, nel tentativo di aiutare il collega, ha rimediato una testata in faccia da un uomo che accompagnava la coppia e che, dopo l'aggressione è fuggito.
L’infermiere, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico, perchè ha riportato la frattura del setto nasale e ne avrà per circa 25 giorni.
I due aggressori, sono stati denunciati dalla polizia per interruzione di pubblico servizio, lesioni e danneggiamento, inoltre si sta cercando il terzo complice.

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Un uomo di 46 anni è stato gambizzato questa mattina, poco dopo le 02:30 a Cagnano Varano, l'uomo è un pregiudicato 46enne del posto.
La polizia, allertata da alcune persone, ha rinvenuto in Via Dante, luogo dell'episodio, un bossolo di pistola calibro 7,65. I militari al momento non escludono nessuna pista. 
L'uomo è stato trasportato all’ospedale Masselli Mascia di San Severo, dove sarà operato per estrarre il proiettile. Il 46enne non è in pericolo di vita.

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polizia di statoVenerdì sera due persone si sono introdotte nel dipartimento di Giurisprudenza dell’università degli studi di Foggia, hanno sfondato a calci la porta dell’Unifg Store, hanno sottratto l’incasso della giornata e sono uscite dall’ingresso principale in largo Giovanni Paolo II. Il tutto intorno alle 20.15. Esprimiamo ai ragazzi la più piena solidarietà per quanto subito, condividendo la sorte di tante attività commerciali foggiane, in gran parte gestite da giovani, che sono costretta a subire furti, a pagare il pizzo o a trovarsi saltuariamente il negozio incendiato.
I recenti fatti di Bologna devono indurre tutti ad una riflessione sulla sicurezza dei luoghi della formazione e il loro rapporto con la realtà delle città e dei contesti sociali spesso degradati con cui ci interfacciamo quotidianamente: l’Università deve continuare ad essere aperta a tutti, studenti e non, e la sicurezza non deve mai coincidere con un’atmosfera da militarizzazione. È dovere delle istituzioni tutelare i cittadini, è dovere dell’ateneo tutelare gli studenti, non solo nella mera difesa dei loro effetti personali, ma ovviamente anche nelle loro necessità essenziali (sicurezza delle strutture, spazi adeguati per lo studio, igiene, e quant’altro). È dovere di tutti impegnarsi affinché l’Università sia un presidio di legalità, non solo formalmente e nelle occasioni pubbliche. Se è vero che venerdì è entrata nel dipartimento di Giurisprudenza la parte peggiore della città, è vero anche e soprattutto che quella parte della città esisteva prima di venerdì e continuerà ad esistere dopo qualsiasi provvedimento che vada ad intensificare la sorveglianza. Non ha senso pensare ai luoghi della formazione come a delle torri d’avorio, specie se si vuole veramente incidere nel tessuto sociale e nella cultura. Occorre aprire una fase di riconsiderazione del ruolo dell’università non come esamificio dimentico di ciò che lo circonda, ma come componente attiva della città, che sappia sì tutelare la sicurezza personale degli studenti, ma che non si chiuda a riccio verso l’interno. Chiedere una adeguata sorveglianza deve essere solo un modo come un altro di chiedere un servizio adeguato alle necessità dello studente, nella convinzione che questo genere di provvedimenti non esaurisce il dovere di tutela dei bisogni dello studente, anzi corrisponde solo ad una minima parte di quel dovere. Viviamo una città ed una realtà piena di contraddizioni, e non possiamo permettere che il dibattito si fermi alla cronaca nera.
Il primo passo è quello dell’organizzazione dal basso. Noi, come studenti, saremo in prima linea, con azioni di sensibilizzazione, affinché si realizzino le condizioni di una vera crescita collettiva in questo senso.


Link Foggia - Sindacato Universitario

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polizia di stato
Una donna di 67 anni, ieri intorno alle 12:00, è stata derubata del portafogli da una famiglia Rom.
Una donna di etnia Rom con due bambini si è avvicinata 
alla 67enne, che stava percorrendo a piedi viale Colombo, chiedendole qualche centesimo, nel momento in cui ha estratto il portamonete dalla borsa, con la complicità dei piccoli che hanno distratto la 67enne, la donna rom le ha rubato il portafogli.
Subito i tre sono scappati a piedi, facendo perdere le proprie tracce.

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