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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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lagovaranoPARTE IL TRENO DEI LAGHI SULLE ROTAIE D’AUTUNNO
Domenica 19 novembre grande festa sulle Ferrovie del Gargano con l’Associazione Rotaie di Puglia. Destinazione Varano.

Nell'ambito delle iniziative del bando regionale "InPuglia365 Autunno", l'Associazione “Rotaie di Puglia” è risultata ammessa a finanziamento con il progetto "Rotaie d'Autunno", un mix di esperienze sui binari tra i saperi e i sapori di Puglia che si terranno nei mesi di Novembre e Dicembre 2017.

Il progetto "Rotaie d'Autunno", dopo esser partito dal Salento, percorre un immaginario ponte e arriva dall’altra parte della Puglia, da sud a nord.
Domenica 19 novembre partirà, infatti, dalla stazione di Foggia un treno speciale che condurrà i viaggiatori sul Lago di Varano, bacino costiero che separa il mare Adriatico dalle pendici del Gargano, per effettuare attorno ad esso una speciale escursione.
A bordo di un bellissimo convoglio FLIRT delle Ferrovie del Gargano, si partirà alle 8.45 da Foggia per arrivare alle 10.15 a Cagnano Varano dopo aver fatto una piccola sosta per servizio viaggiatori anche a San Severo e Apricena.
In un’ora e mezzo di viaggio dagli ampi finestrini il territorio muterà; si partirà infatti dalla pianura del Tavoliere per arrivare alle pendici incontaminate del Gargano, iniziando il viaggio ad una velocità di 150 km/h, fino a San Severo, per poi, immettendosi sulla linea per Peschici, ridurla pian piano fino a toccare la lentezza dei 30 km/h lungo un tratto a mezza costa da dove dall’alto sarà dominato il Lago di Varano, che darà cosi anticipo della sua bellezza.
A Cagnano una grance festa accoglierà i visitatori che, poco dopo l’arrivo, faranno una visita guidata nel bellissimo centro storico e al termine
di questa, con l’ausilio degli autobus delle Ferrovie del Gargano, raggiungeranno la località “Bagni di Cagnano”, posta in riva al bacino. Da qui “si immergeranno” nel lago di Varano per scoprire le sue caratteristiche e le sue bellezze; saranno visitati infatti il sito archeologico “Pannoni”, un villaggio preistorico, il museo del Lago, la Grotta di San Michele.
Una degustazione di prodotti tipici consentirà di assaporare prodotti tipici locali proposti dall’Associazione dei Cuochi di Gargano e Capitanata.
Terminata questa bellissima escursione gli autobus delle Ferrovie del Gargano riaccompagneranno la comitiva in stazione e da qui nuovamente il treno consentirà loro di rientrare ad Apricena, San Severo e Foggia.

I 160 posti messi a disposizione sono andati esauriti in pochi giorni con una massiccia presenza di viaggiatori provenienti dalle province di Bari e BAT, dimostrando la perfetta riuscita dell’esperimento.

Nel progetto “Rotaie d’Autunno”, nelle prime settimane di dicembre, sono previste altre due iniziative sui binari delle Ferrovie del Gargano e i loro dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni sulla pagina facebook Rotaie di Puglia e Ferrovie del Gargano

Rotaie di Puglia e Ferrovie del Gargano hanno iniziato da poche settimane una collaborazione che consentirà nei prossimi mesi di programmare diverse iniziative volte a portare sul Gargano, grazie alla ferrovia, notevoli flussi turistici. «Siamo rimasti colpiti dalla professionalità e dalla voglia di fare mostrata da Ferrovie del Gargano – dice Luigi Mighali, presidente di Rotaie di Puglia –. Non è semplice ad oggi trovare aziende pubbliche cosi virtuose, aperte, disponibili e spinte soprattutto dalla passione e dalla cura verso il viaggiatore; per questo motivo, crediamo che ci sono tutte le basi per fare bene nei prossimi mesi. Non a caso, Ferrovie del Gargano è una tra le migliori aziende di trasporto pubblico del panorama nazionale e ci auguriamo di riuscire qui a mettere in atto quella calendarizzazione delle iniziative che, estremamente utile al turista, non ci è stato consentito di fare altrove. Il turismo esperienziale è oggi forse quello più ricercato dal visitatore, soprattutto quello abbinato ad esperienze slow, e in tale contesto il turismo ferroviario si inserisce alla perfezione. In Italia notevoli passi in avanti il turismo ferroviario li sta compiendo grazie alla Fondazione delle Ferrovie dello Stato, soggetto che trasporta nella provincia italiana quasi 100mila viaggiatori all’anno e vorremmo che la Regione possa incontrare i vertici della Fondazione e delle altre ferrovie pugliesi per programmare tutti assieme un forte club di prodotto turistico utile a far conoscere la Puglia dai Trabucchi di Peschici al Faro di Santa Maria di Leuca, passando per le Murge e la Valle d’Itria, utilizzando la mobilità lenta dei Treni Storici nei paesaggi incontaminati ricamati dalle nostre linee ferrate».

Anche in casa Ferrovie del Gargano si guarda con attenzione a questa nuova formula di turismo sostenibile. «Da anni la nostra azienda – commenta il dott. Vincenzo Scarcia Germano, presidente di FerGargano e vicepresidente con delega al territorio di Confindustria Foggia. – sta elaborando idonee strategie di sviluppo mettendo in rete la mobilità e le offerte del territorio garganico. Siamo più che mai convinti che il trasporto su rotaia possa recitare un ruolo di fondamentale importanza nelle politiche di marketing territoriale. Per questo abbiamo ritenuto interessante la richiesta di collaborazione da parte di “Rotaie di Puglia”. Tre proposte, quelle in itinere, destinate ad avviare una nuova possibilità di destagionalizzare la richiesta su centri anche interni del promontorio garganico».

 

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cantine BorgoSabato 11 e domenica 12 novembre, degustazioni, visite guidate e iniziative
In primo piano i sapori di vino novello, tartufo, miele e le pietanze tipiche rosetane

Per due fine settimana, a cominciare da sabato 11 e domenica 12 novembre, Roseto Valfortore celebrerà il vino novello con “Le Cantine del Borgo”: oltre al percorso enogastronomico, mercatini, visite guidate, musica e tante altre iniziative animeranno il centro storico. Appuntamento in Piazza Vecchia, a partire dalle ore 10. L’evento è organizzato dal Comune di Roseto Valfortore in collaborazione con la Pro Loco e l’Associazione Senza Confini.
LA PIAZZA DEL GUSTO. Assieme al vino novello, si potranno gustare altre tipicità del patrimonio enogastronomico rosetano. Le Cantine del Borgo, infatti, è un evento ideato per promuovere Roseto Valfortore, riconosciuto dall’ANCI nel club de “I Borghi più belli d’Italia”, anche nel periodo autunnale e invernale, quando il paese e i boschi circostanti si vestono di nuovi colori, riempiendosi di profumi caratteristici come l’odore della legna da ardere nei caminetti.
L’APPUNTAMENTO RADDOPPIA. Sabato 25 e domenica 26 novembre Le Cantine del Borgo tornerà con una interessante novità. Oltre ai mercatini, alle visite guidate, alle degustazioni di vino novello e al percorso enogastronomico, si potrà partecipare anche alla dimostrazione di ricerca ed escavazione del Tartufo, con degustazione di pietanze a base di tartufo e vino novello. Domenica 26 novembre, invece, è prevista la visita ai produttori di Miele con degustazioni di pietanze a base del prezioso nettare.
PAESE DEL MIELE E DEL TARTUFO. Eh già, perché – per chi non lo sapesse – Roseto Valfotore è conosciuto anche come “il paese del miele e del tartufo”. I suoi boschi e l’ambiente incontaminato che abbraccia il borgo sono condizioni che favoriscono l’habitat migliore per lo sviluppo di una rilevante varietà di specie floreali, oltre che del tartufo. Del resto, il paese deve il suo nome all’abbondanza di rose selvatiche nel suo territorio. Adagiato su uno scosceso pendio della valle del fiume Fortore, il borgo si presenta ben conservato, come un piccolo scrigno di ricordi dell’arte locale degli scalpellini. L’impianto urbanistico è di derivazione medievale e le viuzze si lasciano percorrere passo dopo passo in tranquillità, accogliendo i profumi e gli scorci di verde del vicino bosco Vetruscelli.
LA VISITA AL BORGO. L'opera degli scapellini rosetani rappresenta il patrimonio artistico più importante del paese. Portali, colonne, bassorilievi sono stati realizzati da maestri che per secoli hanno lavorato la pietra della locale cava, situata a sud del borgo. Il territorio è ricco di sorgenti d’acque e zampillanti fontane, di mulini ad acqua, di aree da picnic, di orologi e meridiane. La grande quantità di fiori e il tartufo nero che abbonda nei boschi fanno di Roseto la “città del miele e del tartufo”. Una denominazione di cui questo borgo dell’Appennino Dauno si fa vanto e che contribuisce alla considerazione in cui è tenuta la sua gastronomia, ricca di cibi semplici e genuini, come il pane, che è buonissimo, e i dolci.

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sento odore di femmina”Debutta al Teatro Regio di Capitanata il 4/11: il don Giovanni di Amedeo De Paolis va in scena con la bella Nathaly Caldonazzo. Repliche al Teatro Giordano il 18 e 19/11.

Don Giovanni, eterno seduttore: è lui il protagonista della commedia musicale in due atti intitolata Sento odore di femmina, che avrà la sua prima assoluta sabato 4 novembre 2017 al Teatro Regio di Capitanata a Foggia, in via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario), nell’ambito della 17a stagione teatrale dell’associazione Enarché presieduta da Carlo Bonfitto.
A vestirne i panni è l’attore e regista Amedeo De Paolis, che propone una riscrittura del celebre Don Giovanni di Molière. Ad affiancarlo sulla scena sarà un volto noto dello spettacolo italiano, la bella attrice Nathaly Caldonazzo, che ha accettato la proposta di recitare in terra dauna fattale da De Paolis e Nino De Rogatis, presidente dell’Associazione Mondoltre, che produce la commedia. Attrice di teatro, cinema e tv, la Caldonazzo con la sua presenza scenica darà un “quid” in più allo spettacolo: la prima, come dicevamo, si terrà sabato 4/11 al Teatro Regio di Capitanata (con replica il giorno seguente, domenica 5). Sabato 18 e domenica 19 novembre invece, la commedia andrà in scena al Teatro Umberto Giordano: spazio importante e di spessore, luogo privilegiato del teatro della città di Foggia. E, nelle intenzioni degli organizzatori, Sento odore di femmina approderà sui palcoscenici di altre città italiane.
Libertino cinico e senza scrupoli per antonomasia, sempre alla ricerca di donne da conquistare e poi abbandonare con disprezzo, Don Giovanni (alias De Paolis) è al centro della scena: sul palco con il protagonista danno vita a una commedia tragica tanti personaggi: Nunzia La Forgia (donna Elvira), Emanuele Pacca (Celadone), Simona Ianigro (Fede e Lussuria), Mafalda J. Moore (La Gola), Maristella Mazza (Maristello), Roberta Mancini (Superbia e Speranza) e la ballerina Giada Ordine; e, naturalmente, su tutto incombe la Morte, che ha il volto di Nathaly Caldonazzo. Un cast che vedrà impegnati diversi attori della compagnia Enarché, Amedeo De Paolis in primis (oltre a Simona Ianigro, Maristella Mazza, Roberta Mancini).
Sento odore di femmina è anche commedia musicale: le musiche sono state scritte dal M° Carmen Battiante, direttrice artistica della Fondazione Musicalia. Eseguiranno dal vivo i brani Simona Aprile (pianoforte), Daniele Miatto (violoncello) e Alessia Frisoli (violino). Oltre alle musiche dal vivo non mancheranno le danze: del cast infatti fa parte anche la ballerina Giada Ordine (della Scuola di danza Tersicore di Foggia), che avrà il ruolo di Direttore d’orchestra danzante.

17a Stagione Teatrale 2017/18
Sento odore di femmina
Commedia musicale in due atti
Testo e regia di Amedeo De Paolis
Con: Amedeo De Paolis, Nathaly Caldonazzo, Nunzia La Forgia, Emanuele Pacca, Simona Ianigro, Mafalda J. Moore, Maristella Mazza, Roberta Mancini, Giada Ordine.
Sabato 4 e domenica 5 novembre 2017
Foggia, Teatro Regio di Capitanata – via Guglielmi, 8a (c/o Chiesa Madonna del Rosario)
Porta: ore 20.30, sipario ore 21.00

Sabato 18 e domenica 19 novembre 2017
Foggia, Teatro Umberto Giordano
Porta: ore 20.30, sipario ore 21.00


Maria Cristina Sicilia - Telefono cellulare: 347/3010102
Addetta stampa Teatro Regio di Capitanata - Compagnia teatrale Enarché di Foggia
Info: Compagnia Enarché - Teatro Regio di Capitanata: prenotazioni 347/8381608, informazioni: 338/8466762
Sito web: www.teatroregiodicapitanata.it

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OVIDIOLUNEDI’ 13 NOVEMBRE UNA SERATA SU OVIDIO, IL POETA DELL’AMORE.


Nell’ambito delle celebrazioni del Bimillenario della morte del poeta Publio Ovidio Nasone, avvenuto il 17 a.C. sulla lontana Tomis, sulle rive del Mar Nero, l’Amministrazione Comunale-Assessorato alla Cultura, il Club per l’UNESCO di San Severo e l’Universum Academy Switzerland Delegazione Regionale della Puglia hanno inteso collocare una serata di “Omaggio a Ovidio” intitolata “Sul Poeta dell’Amore”, che si terrà il 13 novembre 2017 alle ore 18,00 presso i locali della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “L. Schingo”.
“Partendo da Sulmona – dichiara il Sindaco avv. Francesco Miglio -, percorrendo il territorio nazionale e i territori internazionali, sono stati realizzati cicli di conferenze e giornate studio dedicate al genio sulmonese, corredate da ricchi programmi di eventi. Il Bimillenario Ovidiano, infatti, ha racchiuso le migliori proposte scientifiche e culturali, incentrate sulla produzione ovidiana. Letteratura, arte, musica, cinema, teatro, enogastronomia, editoria, mostre, musica, fotografia, convegni. Tanti sono stati gli aspetti di varia natura inseriti in una serie di iniziative che hanno valorizzato luoghi, eccellenze, beni materiali e immateriali da sempre cari al poeta latino, anche la nostra città e quest’Amministrazione Comunale vogliono celebrare uno dei massimi autori della nostra storia, tra l’alto nato a poche decine di chilometri dalla nostra terra”.
L’iniziativa culturale, pertanto, intende celebrare lunedì prossimo il Bimillenario della morte di Publio Ovidio Nasone, uno dei più grandi cantori dell’antichità: “Sappiamo da fonti storiche precise - l’Assessore alla Cultura, avv. Celeste Iacovino - che, improvvisamente, all’apice della sua carriera, nell’autunno dell’8 d.C., mentre si trovava nell’isola d’Elba in compagnia di Cotta Massimo, figlio di Messalla Corvino, a Ovidio venne notificata l’immediata espulsione da Roma e la relegatio nella lontana Tomis, sulle rive del Mar Nero, ai confini estremi dell’Impero, nell’attuale Romania e che, nonostante le suppliche, il poeta non fece mai più ritorno a Roma e morì in quella terra a lui inospitale nei primi del 17 d.C. Questa lontananza, però, non ha minato il suo genio e la sua creatività, anzi, ha permesso al poeta di guardare dentro se e trovare nuove fonti per l’elaborazione delle sue opere. È indiscutibile che, però, negli ultimi anni, il poeta abbia abbandonato la sua ironia per dare spazio maggiore alla tristezza per la lontananza dall’amata Roma e dalla famiglia. A noi non resta altro che celebrare un grande genio della poesia che ha influenzato la successiva letteratura nazionale e internazionale”.
La serata “Sul Poeta dell’Amore”, moderata dal dott. Michele Princigallo, Portavoce del Comune di San Severo, Presidente del Club per l’UNESCO di San Severo e Presidente Regionale Universum Puglia, si aprirà con i saluti del Sindaco di San Severo, avv. Francesco Miglio, e dell’Assessore alla Cultura, avv. Celeste Iacovino, ai quali seguiranno le relazioni della prof.ssa Silvana del Carretto, ideatrice e curatrice della serata, e della dott.ssa Carmen Antonacci, filologo, che esporrà sull’Ovidio elegiaco.

Il Portavoce
Michele Princigallo

 

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fucacosteL’1 novembre, alle 19 in punto, l’accensione dei fuochi e delle zucche-lanterna
Qui non si celebrano le tenebre, ma la luce e la comunione tra i vivi e i cari defunti
Diretta social anche su twitter con gli hashtag #fucacoste #Orsara e #1novembre

ORSARA DI PUGLIA Nella notte del primo novembre, a Orsara di Puglia (Fg), si celebrano luce e condivisione, non le tenebre; i ‘Fucacoste’ (falò) e le cocce priatorje (teste del purgatorio, rappresentate dalle zucche-lanterna antropomorfe) servono proprio a questo: emanare e proteggere il fuoco che illumini la strada del paradiso alle anime dei cari defunti. Non è halloween, perché qui non si esorcizza alcuna paura, nessun orrore, né si compie il ‘rituale’ del dolcetto scherzetto: a Orsara di Puglia si condivide il pane, si protegge la luce, prendendosi cura dei propri cari in terra e in cielo.
“AL RINTOCCO, SCATENATE LE FIAMME”. Mercoledì 1 novembre 2017, il cuore del paese “prenderà fuoco” alle ore 19: al rintocco della Chiesa Madre, gli oltre 100 covoni di legna preparati in ogni piazza e strada di Orsara si trasformeranno in altrettanti falò da cui si leveranno altissime fiamme e scintille che illumineranno a giorno la notte più lunga e luminosa dell’anno. E’ la notte che gli orsaresi dedicano da tempo immemore alla celebrazione dei “Fucacoste e cocce priatorje”. Il fuoco, la condivisione del cibo, gli spettacoli musicali e le performance degli artisti di strada sono solo alcuni degli elementi che fanno di questo evento uno dei più attesi dell’anno. A Orsara di Puglia, nella notte di “tutti i santi”, si celebra una festa antichissima. A poche ore dall’evento, le famiglie cercano di accaparrarsi le zucche migliori per i propri bambini. Saranno i più piccoli, con l’aiuto di nonni e genitori, a intagliare queste grandi “mongolfiere” arancioni per renderle “umane” e adeguarle a ospitare un lume al loro interno.
I SAPORI DEI FUCACOSTE. Secondo lo spirito originario della ricorrenza, il 1° novembre si consumavano e ancora si consumano cibi stagionali, poveri ma ricchi di significati simbolici: il grano lessato e condito con chicchi di melograno e mosto cotto, e poi ancora cipolle, patate, uova, castagne, il pane cotto nel forno a paglia, il vino, i frutti e le verdure di stagione. In tutto il paese saranno esposte centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate al loro interno. Lungo le vie del borgo, saranno 15 i punti ristoro gestiti da altrettanti ristoratori locali. Orsara si trasforma, acquisendo le caratteristiche di un luogo magico. Davanti all’uscio di ogni abitazione si vedono grandi tavolate. Si mangia per strada, in una grande comunione collettiva che riempie il borgo di voci, risate, musica e allegria.
IL PROGRAMMA. Il paese sarà animato già dal mattino di mercoledì 1 novembre, con l’apertura dell’Info Point, le visite guidate, il Laboratorio di intaglio delle zucche e il Truccabimbi, Bolle di Sapone e sculture di palloncini: tutte le attività inizieranno alle ore 10 e animeranno i luoghi più belli del centro storico orsarese. Un momento suggestivo sarà quello che si svolgerà alle 15.30, davanti alla chiesa di San Nicola, con la Benedizione delle zucche dei bambini. Alle ore 18, apriranno i battenti “Le vie delle zucche”: vie, piazze e slarghi del borgo saranno addobbate da centinaia di lanterne arancioni di ogni forma. Alle 19 il paese sarà attraversato da spettacoli itineranti di giocoleria, mangiafuoco e trampolieri che annunceranno l’accensione di tutti i falò. Alle 20.30, si balla con la musica itinerante di Contourband. Alle ore 22, concerto dei Suonatori e Cantori del Gargano in Largo San Michele. Alle ore 23, tornerà a calcare le vie di pietra del paese “La processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie”, un’antichissima usanza ripristinata lo scorso anno. I confratelli incappucciati, completamente vestiti di bianco, si avvieranno dall’antica Chiesa dei Morti e attraverseranno il paese accompagnandosi, come vuole la tradizione, alle anime dei defunti.
I SOCIAL-FUCACOSTE. Su Twitter, saranno tre gli hashtag ufficiali dell’evento: #fucacoste #Orsara e #1novembre. L’avvenimento sarà seguito anche attraverso le pagine facebook “Orsara Eventi” e “Io Amo i Monti Dauni”. Fotografi e videomaker saranno in giro, tra le vie del borgo, per immortalare i momenti più significativi della “notte più luminosa dell’anno”. L’ingresso al paese e la partecipazione all’evento saranno liberi e gratuiti. Per godere pienamente della notte dei Fucacoste è consigliabile arrivare in paese dal primo pomeriggio.
TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI. Per le informazioni sulla logistica, le aree di parcheggio riservate ai visitatori, l’area destinata all’accoglienza dei camper e i numeri utili per prenotare ospitalità e ristorazione, si può consultare il sito e i recapiti del Comune (http://www.comune.orsaradipuglia.fg.it - 0881.964013 – segreteria@comune.orsaradipuglia.fg.it). Per godersi appieno l’evento, è importante essere in paese già del mattino dell’1 novembre o anche prima, e lo è per almeno 2 motivi: fare il proprio ingresso nel borgo prima che lo stesso sia chiuso al transito delle automobili per motivi di sicurezza (di solito accade attorno alle ore 21, in ogni caso dipende dal flusso e dalla quantità di automobili in entrata); vivere l’attesa, la preparazione, la vera e propria trasformazione del paese man mano che si avvicinano il tramonto e i rintocchi delle campane che danno il via all’accensione dei fuochi.
L’ANTEPRIMA, “DI LUCE E D’OMBRA”. Martedì 31 ottobre, alle ore 19, a Palazzo De Gregorio si terrà il convegno “Di Luce e d’Ombra”, dal titolo del libro scritto da don Rocco Malatacca sui significati della notte del primo novembre orsarese. “Di Luce e d’Ombra” è anche il titolo della mostra che dal 30 ottobre a mercoledì 1 novembre potrà essere visitata, gratuitamente, proprio a Palazzo De Gregorio secondo i seguenti orari: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

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